Tempo n 34

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ATTUALITÀ, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti mercoledì 3 ottobre 2018

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anno XIX - n. 34

tempo.carpi • Edizione di Carpi •

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Molossi: in canile è emergenza abbandoni Asmaa Chauki

Noi, figlie di immigrati, perennemente a cavallo tra due culture Riccardo Tirelli

La favola in un abito

LA trentenne SOLIERESE ROSARIA CAPPUCCIO, dopo aver perso il lavoro, si è reinventata e ora DISEGNA E CONFEZIONA ABITI DA SPOSA. PEZZI UNICI CHE INCARNANO I SOGNI DI CHI LI INDOSSA. Il suo desiderio più grande? DAR VITA A UN NUOVO BRAND DEL SETTORE.

Riccardo Tirelli tra gli uomini di ferro dell’Ironman di Cervia


Tre differenti comportamenti, uniti dalla medesima matrice: la maleducazione

Tra le numerose fotografie giunte in redazione questa settimana tre hanno catturato la nostra attenzione: espressioni diverse del medesimo malcostume. La questione dei rifiuti, si sa, divide gli animi dei carpigiani. A fronte di chi ha accolto con entusiasmo, seppur tiepido, la nuova tipologia di raccolta domiciliare con tariffazione puntuale, vi è invece una larga fetta di popolazione che si è dichiarata nettamente contraria. Cittadini che, dalla scomparsa dei cassettoni grigi, a volte contribuiscono a rendere la nostra città sempre più sporca e indecorosa. Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti non accenna a diminuire, complici la latitanza di educazione e di senso civico di quanti non si vogliono arrendere alla necessità di conferire la propria spazzatura in modo differenziato. E allora c’è chi scarica in via Petrarca una piscina gonfiabile per bambini, chi getta con sprezzo accanto al contenitore degli abiti usati di via Ugo da Carpi il proprio vestiario dismesso e, infine, chi, in via Rovighi, accatasta i bidoni della carta sul marciapiede, ingombrando completamente il passaggio, incurante delle difficoltà create ad

anziani che faticano a deambulare, persone in carrozzina e mamme con passeggini al seguito. Tre differenti comportamenti, uniti però dalla stessa matrice: la maleducazione.

Riacquistare un maggiore attaccamento alla “cosa pubblica” e più rispetto nei confronti di chi ci sta accanto, è il primo passo da fare. Jessica Bianchi

REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Pierluigi Senatore, Chiara Sorrentino attualità , cultura , spettacolo , musica , sport e appuntamenti

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’ Multiradio - 059.698555 Centro Servizi Editoriali srl - Stabilimento di Imola

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 28 CARPI - Tel. 059 642877 - Fax 059 642110 - tempo@radiobruno.it RADIO BRUNO Soc. Coop. - Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 - Chiuso in redazione il 2 ottobre 2018

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La Iena

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Bat box gratis per tutti: è la proposta grillina per contrastare le zanzare carpigiane!

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“Il 2018 è per noi un anno molto importante dal momento che ricorrono i nostri primi 45 anni di storia. Un traguardo rilevante che vogliamo condividere con la cittadinanza”, sorride Eugenio Davolio, segretario di AIDO Carpi. Sabato 6 ottobre, dalle 16 alle 19, si terrà, presso la Saletta della Fondazione CR Carpi in corso Cabassi, l’incontro 1973-2018 - Buon Compleanno AIDO per celebrare le 45 candeline dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule. A confrontarsi saranno la presidentessa nazionale di AIDO Flavia Petrin, Stefano Cresci e Marco Costantini, rispettivamente presidente della Sezione regionale e provinciale di AIDO, Gabriella Sangiorgi, dell’Azienda Sanitario-Ospedaliera di Bologna e Responsabile del Centro di Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna ed Eugenio Davolio segretario di AIDO Carpi. “Un momento che - sottolinea Davolio - costituirà una preziosa occasione per discutere dell’importanza della donazione degli organi post mortem e, allo stesso tempo, dell’iniziativa Una Scelta in Comune, ovvero la possibilità di manifestare, all’atto del rinnovo del documento di identità, la propria decisioE’ dimostrato che fare uso quotidiano e costante di succhi puri di frutta possa migliorare il nostro aspetto. I succhi del benessere, però, devono essere un vero e proprio concentrato di vitamine. Particolarmente indicata, per ovvie ragioni, è quindi la frutta di stagione. Per migliorare la qualità della pelle consigliamo quelli ottenuti da mirtillo e melograno. Molti autori sono concordi nel dire che questo mix aiuti a combattere non solo le rughe, ma anche la couperose, che rovina la luminosità dell’epidermide di tante donne. Un succo combinato di mirtilli e melograno svolge una decisa azione antiossidante grazie alle sue sostanze nutritive. Inoltre, i numerosi antociani presenti nel mirtillo sarebbero in grado di distruggere più facilmente le tossine nel sangue. Questi succhi dovrebbero essere consumati

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Carpi, città pioniera in Italia nell’aderire a Una Scelta in Comune, sta rispondendo “bene. Sono quasi 5.800 i carpigiani che hanno dichiarato la propria volontà positiva a donare. Solo un 19% di coloro che si sono recati in Anagrafe - spiega Eugenio Diavolio, segretario di Aido Carpi - si è dichiarato contrario”.

Buon Compleanno Aido! ne in tal senso. Volontà che hanno un valore testamentale ed evitano così ai famigliari, alle prese con un momento terribile e delicato come quello della morte, di dover esprimersi circa un eventuale donazione. La creazione del Sistema Informativo Trapianti, banca dati a disposizione delle varie Rianimazioni del Paese, rappresenta un vero e proprio passo avanti in termini di civiltà”, prosegue il segretario. Carpi, città pioniera in Italia nell’aderire a Una Scelta

Eugenio Davolio

“Quando avviene la certificazione del decesso, donare i propri organi non costituisce una perdita bensì un modo per permettere ad altri di continuare a vivere. Un gesto generoso che di certo non cambierebbe in alcun modo il nostro destino”.

La natura che cura

in Comune, nell’ottobre del 2015, sta rispondendo “bene. Sono quasi 5.800 i carpigiani che hanno dichiarato la propria volontà positiva a donare. Solo un 19% di coloro che si sono recati in Anagrafe - prosegue Davolio - si è dichiarato contrario”. Certo i numeri non sono ancora particolarmente lusinghieri ed è necessario far crescere la cultura della donazione post

mortem per superare così resistenze e paure. “Quando avviene la certificazione del decesso, donare i propri organi e i propri tessuti non costituisce una perdita bensì un modo per permettere ad altri di continuare a vivere. Un gesto generoso - conclude il segretario di Aido Carpi - che di certo non cambia in alcun modo il nostro destino”. Jessica Bianchi

La Fondazione Progetto per la Vita organizza un appuntamento il 14 ottobre, a Campogalliano

Torna la Giornata della solidarietà Sono tutti invitati, disabili, familiari e amici, alla seconda edizione della Giornata della Solidarietà di domenica 14 ottobre, a Campogalliano, presso la Palestra polivalente, promossa dalla Fondazione Progetto per la Vita. “Ci ritroviamo insieme alle persone con disabilità, alle loro famiglie, ai volontari e alle istituzioni – spiega Sergio Saltini, presidente del sodalizio – per condividere il nostro impegno e la nostra mission, realizzare progetti per favorire l’autonomia e creare le condizioni e le strutture per affrontare il ‘dopo di noi’ che per molti resta un momento critico per la vita di un disabile. Il nostro grazie va a tutte le persone che condividono con noi questo percorso e che hanno reso possibile questa seconda edizione della Giornata della Solidarietà”.

a cura di Vitor Chiessi, farmacista

I succhi del benessere

tutti i giorni. Tra gli estratti del benessere per combattere l’invecchiamento cellulare e creare una pelle migliore vi è anche quello realizzato con cavolo rosso, carota e bacche di goji. Si tratta di un boom di energia e di bellezza da sorseggiare almeno per un mese. Ottimo anche il succo preparato con pera, zenzero e carota. Se al mattino andate sempre di fretta e non avete nemmeno il tempo di guardarvi allo specchio vi suggeriamo un succo del benessere semplicissimo e veloce: la superlativa limonata. Il limone, infatti, contiene importantissime

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sostanze nutritive che lavorano direttamente sulla nostra pelle. Sono presenti, ad esempio, la vitamina C, la vitamina B e, ancora, fosforo e calcio. Il suo succo è perfetto contro qualsiasi processo infiammatorio della pelle, dovuto a micro infezioni, migliora il sistema immunitario, elimina le tossine e ritarda l’invecchiamento. Per il vostro elisir di bellezza va benissimo anche un succo tutto arancione che vede un ottimo mix di carote e zucca entrambe ricche di fibra e di vitamina A, utili per la pelle e la vista. Da non dimenticare anche i succhi del benessere dal colore verde. Ottimi, ad esempio, quelli preparati con mela verde e zucchine. Le mele sono una perfetta fonte di antiossidanti e di vitamina C. Lo stesso si può dire per le zucchine, ricche, tra le altre cose anche di potassio e clorofilla.

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La scuola è ricominciata così come i soliti e annosi disagi legati al trasporto pubblico dei ragazzi verso gli istituti scolastici. Ecco il diario di bordo di una studentessa che da Rovereto deve raggiungere il Liceo Fanti di Carpi

Pendolari? No, eroi… La scuola è ricominciata e con lei il consueto rito del viaggio in corriera tra Rovereto e Carpi. Alle sette di ogni mattino mentre cammino verso la fermata, mi domando se ci sarà posto sull’autobus o se dovrò salire sul successivo. Interrogativo a cui, per chi va a scuola a Modena, se ne somma uno ancor più inquietante: ce la farò a prendere la coincidenza del treno nonostante i cronici ritardi della corriera? Durante il tragitto, poi, inizia la passione: in piedi, schiacciata, senza l’aria condizionata, spinta a destra e a manca durante le curve… neanche fossimo su una pista di Formula 1. Per non perdere la pazienza ho trovato un metodo infallibile: mi infilo le cuffiette e mi immergo in un mondo tranquillo. Cosa non si farebbe per non impazzire! Con la solita fortuna però, alla penultima fermata, quando pensi che il peggio sia ormai passato, il tuo piccolo mondo si

dissolve improvvisamente alla vista dei controllori: due o tre omaccioni corpulenti si fanno largo tra la marea di ragazzi, nello stretto corridoio. Obiettivo? Multe! A finire nei guai, solitamente, son sempre gli stessi: quelli che non hanno obliterato l’abbonamento, alla faccia di chi non ha comprato il biglietto o non l’ha timbrato! Quella dell’abbonamento è una questione spinosa: spesso, la corriera è talmente piena da non riuscire a raggiungere la macchinetta obliteratrice. Forse, installarne una a metà del corridoio, sarebbe una buona idea onde evitare che fiocchino multe! In corriera tutto può accadere, fortunatamente ogni sventura è condivisa con gli amici a bordo. A volte però una risata non basta per sdrammatizzare, soprattutto se rischi il capitombolo a ogni sobbalzo. Martina Sartori

“Abbiamo dovuto ingoiare un boccone amaro ma ci resta una bellissima esperienza di cui faremo tesoro”. A parlare sono Vincenzo Casapulla, Andrea Lusoli, Riccardo Barbolini e Pietro Musiani, gli studenti del Vinci di ritorno dalla Germania dopo la partecipazione alle finali di SolarMobil Deutschland

La sconfitta brucia ma il morale è altissimo!

La sconfitta brucia ma nonostante “l’amaro boccone che abbiamo dovuto ingoiare, ci resta una bellissima esperienza di cui faremo tesoro”. Non perdono il sorriso Vincenzo Casapulla, Andrea Lusoli, Riccardo Barbolini, Pietro Musiani e Luca Tarabini Solmi gli studenti dell’Itis Leonardo da Vinci creatori dell’automobilina a energia solare che ha gareggiato alle finali di SolarMobil Deutschland, a Chemnitz, in Sassonia. Una partecipazione prestigiosa guadagnata sul campo: il team aveva infatti sbaragliato tutti gli avversari lo scorso maggio, a Pavullo, in occasione di Solarmobil Italia. “Quando abbiamo saputo che ci saremmo misurati con i migliori team provenienti da diverse regioni della Germania più alcuni ospiti europei, ci siamo messi all’opera per migliorare il nostro prototipo. Abbiamo lavorato tutta l’estate per mettere a punto la macchinina perfetta, quella più performante. Abbiamo rivoluzionato tutto”, spiega Luca. Quindici prototipi dopo, i ragazzi hanno messo a punto, “un mini veicolo ultraleggero di soli 21 grammi di cui siamo veramente orgogliosi”, aggiunge Andrea. Dai test sul rendimento delle celle fotovoltaiche alla scelta del motore elettrico, dal giusto rapporto di trasmissione alla riduzione di peso e attriti, i ragazzi si sono impegnati al massimo sotto la supervisione del docente Stefano Covezzi: “il prof ci ha dato qualche idea ma abbiamo fatto tutto noi, avevamo carta bianca. E’ stata dura gestire tutta quella libertà… Ogni pezzo - sottoli4

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Da sinistra: Stefano Covezzi, Riccardo Barbolini, Andrea Lusoli, Vincenzo Casapulla e Pietro Musiani

nea Riccardo - è stato progettato in Cad tridimensionale e realizzato con una stampante 3D. Inoltre abbiamo voluto scommettere su un materiale nuovo, ecologico, leggero e mediamente resistente: il PLA, una sorta di plastica ricavata dal mais”. Partito il 20 settembre alla volta di Chemnitz, il team anno XIX - n. 34

in gara non ha dato il meglio di sé: a giocare un brutto tiro sono state le condizioni della pista. “Al posto del sole - spiegano i ragazzi - c’erano solo lampade. Il tracciato era allestito sotto una tensostruttura con un sistema di illuminazione che forniva circa il 20-30 % della luce alla quale eravamo abituati. Quindi tutti i

test che avevamo fatto durante l’estate sono risultati irrealistici. I veicoli concorrenti, al contrario, erano perfettamente a loro agio e ci hanno stracciati”. “Se ci fosse stato un premio per il design però scherzano Andrea e Luca - di certo lo avremmo vinto noi. Molti prototipi erano di legno e tenuti insieme con della

colla: una tecnologia davvero arretrata…”. Il team del Vinci ha gareggiato nella Categoria Ultraleggeri, nella fascia dai 14 ai 18 anni: “su 24 squadre ci siamo piazzati al 22esimo posto. A sbaragliare tutti sono state due studentesse tedesche. Sul tracciato interno abbiamo davvero avuto un rendimento

scarso: un bel magone da digerire”, prosegue Andrea. L’esperienza è stata comunque preziosa aldilà del risultato ottenuto in pista: “i ragazzi - spiega il professor Covezzi - hanno dovuto lavorare in team, realizzare un poster efficace che illustrava il progetto e, infine, Riccardo ha dovuto sostenere in inglese una sorta di interrogazione da parte di tre ispettori. Il valore educativo e didattico di questo progetto è evidente e il Vinci ha inserito la costruzione di veicoli con gli standard Solarmobil nell’offerta formativa delle classi seconde, riconoscendo in questa attività uno stimolo allo studio delle discipline scientifiche come Fisica, Chimica, Scienze e Tecnologie Applicate, Disegno Tecnico. Se l’attività prenderà piede potremo vedere la prossima primavera una piccola edizione nostrana del concorso e magari inviare, se saremo ancora invitati, un team ancora più preparato alle prossime finali tedesche”. Grazie al sostegno delle due aziende System logistics e Ams Industrial automation il team è volato a Berlino ed è rimasto tre giorni in Germania: “è stata un’esperienza elettrizzante. Per noi era la prima volta all’estero per un progetto scolastico ed è stato perfetto. In Germania tutto è organizzato, puntuale, pulito. Persino l’ostello della gioventù dove eravamo alloggiati sembrava un albergo. Ci siamo divertiti e c’è stato spazio anche per farci qualche scherzetto… Il confronto con gli altri team poi, è stato istruttivo e l’ultima serata è finita con un pizza party e una mega partita a ping pong”. Jessica Bianchi

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Mi chiamo Asmaa, ma si dice Esmé, sono nata a Carpi in una famiglia marocchina e sono un’adolescente come tutte le altre. Anzi, forse no, perché vivo a cavallo di due culture diverse. Perfettamente integrata, non ho mai subito forti pregiudizi o discriminazioni da parte dei carpigiani; al contrario, invece, la comunità marocchina spesso mi lancia qualche occhiata di traverso per il mio aspetto occidentalizzato. I pregiudizi, quelli sottili, sono sempre all’ordine del giorno. Domande come Perché non porti il velo se sei araba? I tuoi genitori non ti costringono? racchiudono preconcetti sbagliati e offensivi, frutto di una generalizzata ignoranza. Nella mia famiglia la questione del velo non è mai stata affrontata e io non ho mai pensato di metterlo. Anche la 17enne Nadia, marocchina, ha le idee chiare: “non porto il velo perché non ne sento il bisogno”. “Pur essendo nata in Italia, non credo mi sentirò mai pienamente integrata in questo Paese” rivela Sabrine, tunisina. “Sin da quando frequentavo la scuola materna ho subito innumerevoli atteggiamenti ostili da parte dei miei compagni: ero una bambina con la pelle scura e coi capelli ricci e i bambini non volevano a giocare con me. Quei momenti della mia infanzia hanno condizionato il mio atteggiamento nei confronti delle persone, ma intorno ai 16/17 anni, ho imparato

“Se i miei mi dicono qualcosa in arabo, io rispondo in italiano, magari buttandoci in mezzo qualche parola araba. E’il nostro marchio di fabbrica”.

Nate in Italia da famiglie straniere, le seconde generazioni raccontano le difficoltà che vivono quotidianamente, perennemente sospese tra due culture

Noi, figlie di immigrati Asmaa

Nadia

Sabrine

“Non porto il velo perché non ne sento il bisogno”. ad amare le mie origini, ad andarne fiera e a non prestare attenzione a chi pensa il contrario”. “Mi sento ben integrata racconta invece Nadia - sin da bambina ho sempre avuto intorno persone con la mente aperta che mi hanno aiutata ad adattarmi. Se mi fanno qualche domanda legata alla mia religione o alla mia cultura non mi dà fastidio, in fondo la curiosità è lecita”. Nati e cresciuti in un contesto completamente diverso dal nostro,

con comportamenti e regole sociali differenti, i genitori non sempre comprendono le nostre decisioni o i nostri atteggiamenti e le incomprensioni sono dietro l’angolo. “In famiglia non parlo quasi mai di argomenti personali, resto sul generico”, racconta Nadia, mentre Sabrine ammette di avere coi genitori “un bellissi-

mo rapporto, non potrei chiedere di meglio”. Per quanto riguarda i rapporti di amicizia, “io ed Asmaa - prosegue Nadia - usciamo e abbiamo rapporti più stretti con i nostri coetanei carpigiani”, mentre Sabrine è più legata a quelli tunisini: “ci sentiamo più vicini dal punto di vista culturale - spiega viviamo le stesse situazioni

“Quando sono a Carpi mi sento più marocchina e quando vado là in vacanza più italiana. Vivo a cavallo di due culture e questo, lo ammetto, è un po’faticoso. Sarà per questo che il mio futuro lo immagino in un terzo paese dove posso costruire la vita che desidero”.

in famiglia e condividiamo le medesime difficoltà”. Un vantaggio che unisce i figli degli immigrati è senza dubbio il bilinguismo. Sappiamo perfettamente due lingue e in casa si parla un miscuglio fra le due: “se i miei mi dicono qualcosa in arabo, io rispondo in italiano, magari buttandoci in mezzo qualche parola araba. E’ il nostro marchio di fabbrica” sorride Sabrine. Uno dei problemi che sperimentiamo maggiormente noi figli di immigrati è un senso di mancata appartenenza. E’ come se non appartenessimo veramente a nessun luogo: in Italia sei considerata una straniera, mentre in Marocco,

nel mio caso, un’italiana. Il cibo, invece, è una vera delizia: tajine, rfisa, cous cous… sono tutti piatti che mangio almeno un giorno alla settimana e che gli italiani dovrebbero assaggiare almeno una volta nella vita. “Niente supera le pietanze nordafricane - ride Sabrine - se fosse per me mangerei solo quelle, ma richiedono lunghi tempi di preparazione e, quindi, spesso, in tavola si opta per il cibo italiano”. Le vacanze offrono sempre l’occasione per tornare nella madrepatria delle nostre famiglie: “fosse per me - confessa Sabrine - non mi comporterei in modo diverso, ma quando vado in Tunisia devo evitare certi argomenti e comportamenti per non incorrere in problemi”. “Quando sono a Carpi - sorride Nadia - mi sento più marocchina e quando vado là in vacanza più italiana. Vivo a cavallo di due culture e questo, lo ammetto, è un po’ faticoso. Sarà per questo che il mio futuro lo immagino in un terzo paese dove poter costruire la vita che desidero”. Asmaa Chaouki

DESTINATARI: • 12 persone occupate e non occupate • Residenti o domiciliati in Emilia-Romagna in data antecedente l'iscrizione • Diplomati/laureati con un titolo di studio coerente rispetto ai contenuti del percorso REQUISITI DʼACCESSO: • Conoscenza lingua inglese Livello B1 • Capacità di utilizzo strumenti ICT (Office) • Conoscenze di base relative alla pianificazione, allo sviluppo e alle fasi progettuali DURATA: 500 ore(300 di aula 200 di stage) SEDE: ISCOM Formazione | Via Piave 125, Modena SCADENZA ISCRIZIONI: 15 ottobre 2018 ATTESTATO RILASCIATO: Certificato di qualifica professionale (ai sensi della DGR 739/2013) in “TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DEI PROGETTI”.

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Amarcord - Il Giro d’Italia tornerà a Carpi mercoledì 22 maggio con una tappa di partenza della carovana rosa. E’ già accaduto in passato nel 1998 e nel 2008. Ancor prima nel 1961 il Giro d’Italia transitò per Carpi e c’è chi ne ha conservato un vivido ricordo. Ne hanno scritto due carpigani doc: Mauro D’Orazi che nel 1961 era un bambino e Guerrino “Ciccio” Silingardi, figura di spicco dello sport carpigiano, scomparso nel 2008

La grande Carpi del ciclismo

Con la morte di Fausto Coppi, avvenuta il 2 gennaio 1960, si è chiusa un’epoca e l’epopea di un ciclismo ancora romantico ma, in pari tempo, spietato, duro come duri erano quegli uomini che lo avevano praticato, sia che fossero campioni o umili gregari. Quante volte negli anni a seguire si sono sprecati i paragoni! I mass media, scribi e cronisti di ogni risma hanno vaticinato con pretesa autorevolezza di aver finalmente individuato il nuovo Coppi o l’emulo di Bartali, un passista alla Magni, uno sprinter alla Leoni. Il ciclismo, che appariva anacronistico all’epoca della passeggiata sulla luna, aveva assoluto bisogno di ritrovare nuovo vigore e, per questo, venivano prospettate promesse mai o raramente mantenute pur di trascinare le masse sportive, memori di un passato d’oro, sulle strade e nei velodromi. Nella nostra regione la bicicletta è stata veramente regina: prima come mezzo indispensabile (mai dismesso) per i lunghi spostamenti di lavoro, poi per le gite fuori porta, ora come ciclo turismo. Fin dai suoi esordi abbiamo fatto nostro questo mezzo e, in Carpi, ebbero a crearsi due società ciclistiche. Nel 1896 il Veloce Club Carpense a cui seguì, nel 1900, la sezione ciclistica della Società Ginnastica La Patria. In queste squadre ebbe a correre anche il celebre campione di Maratona, Dorando Pietri. A Carpi, ubicato alla fine di viale Carducci, esisteva un velodromo con pista di legno chiamato Velodromo Campari. Nel 1909 venne fondata la Nicolò Biondo che ebbe a diventare mitica per le numerose e sensazionali vittorie. Da una scissione imputabile a divergenze in seno al consiglio direttivo, ebbe a formarsi il Pedale Carpigiano. Queste due società per anni si diedero accanita battaglia ed entrambe seppero esprimere validi campioni e

Da ogni parte d’Italia si guardava a Carpi con invidia, specie nelle città vicine come Modena, Reggio Emilia, Mantova, Parma, Bologna. Ma mai a nessuno dei presidenti delle due società o a qualche autorità locale balenò l’idea di portare a Carpi una tappa del Giro d’Italia, eppure le numerose vittorie su tutte le strade d’Europa si costituivano come validissime premesse. incamerare innumerevoli vittorie. Da ogni parte d’Italia si guardava a Carpi con invidia, specie nelle città vicine come Modena, Reggio Emilia, Mantova, Parma, Bologna. Ma mai a nessuno dei presidenti delle due società o a qualche autorità locale balenò l’idea di portare a Carpi una tappa del Giro d’Italia, eppure le numerose vittorie su tutte le strade d’Europa si costituivano come validissime premesse. Ne facevano fede il Campionato del Mondo dilettanti vinto a Budapest da Allegro Grandi, il Giro d’Ungheria conquistato da Vasco Bergamaschi, il Campionato Italiano Indipendenti di Luigi Mainetti, ancora Allegro Grandi vincitore della Torino Bruxelles, la Milano - San Remo di Pietro Chiesi, le Coppe Italia vinte a ripetizione. A farla breve ne avevamo a iosa di titoli per aspirare ad avere una grande giornata di ciclismo, invece non

se ne fece nulla. Le cause forse andrebbero ricercate nella gelosia che divideva le due società senza escludere la miopia delle autorità comunali e, forse anche, nella crisi derivante dal crollo della borsa di Wall Street che mise in ginocchio la nostra economia. La seconda guerra mondiale, accompagnata da una crisi monetaria infinita, si rifletté sul nostro ciclismo mettendolo in ginocchio per anni. A fine conflitto si riprese alla grande e, di nuovo, le due locali società ebbero a confrontarsi serratamente allestendo ognuna fior di squadroni in opposizione tra loro. In quegli anni il giro della lira riprendeva fino ad assumere proporzioni vertiginose nel boom economico ma, ancora, a nessuno balenò l’idea di portare una tappa del Giro d’Italia a Carpi. Eppure in quegli anni si erano rinverditi i vecchi blasoni con nuove eclatanti vittorie: vedi Ercole Baldini a Melbourne nel 1956 a cui seguì il record dell’ora che superò addirittura quello dei professionisti; il Gran Premio Pirelli vinto da Loreto Petrucci e la Genova - Varazze che vide campione Oliviero Tonini. Poi le maglie azzurre per i Campionati del Mondo conquistate da Dino Bruni e Danilo Barozzi. Eppure ancora non se ne fece niente e, intanto, ebbe a sparire il Pedale Carpigiano. Ma anche per la Nicolò Biondo gli Anni ‘70 non furono tra i più felici. Sorsero anche nuove società che però non erano in grado di incidere più di tanto. Dovevamo aspettare la fine del millennio per vedere realizzarsi grazie al particolare impegno dell’attuale presidente della Nicolò Biondo, Romano Reggianini, il sogno accarezzato da decenni di una Carpi sede di una tappa del Giro d’Italia: meglio tardi che mai o, forse, questa collocazione temporale renderà indimenticabile l’evento. Ciccio Siligardi

Il fugace passaggio del Giro nel 1961 Un altro grande avvenimento fu il passaggio del Giro del Centenario d’Italia per Carpi il 5 giugno 1961. La sedicesima tappa ci interessava direttamente come carpigiani ed era la Modena Vicenza. I corridori sarebbero passati in direzione sud-nord anche per l’ampio viale Nicolò Biondo. L’evento era molto sentito a Carpi dove gli appassionati della bici e le relative società ciclistiche erano in gran numero. Anche questa volta, come per l’eclisse, il Provveditore di Modena fu aperto e lungimirante. I maestri erano invitati con le loro classi a uscire dalla Scuola elementare Fanti in viale Carducci, passare un isolato e schierarsi per tempo su i due lati di viale Nicolò Biondo. Noi ragazzini eravamo molto eccitati per il grande momento che ci attendeva come testimoni. Si trattava di un episodio che sarebbe rimasto impresso nella nostra memoria per tutta la vita. Il passaggio, se non ricordo male, era previsto intorno alle 11; la giornata di fine primavera era splendida. Alle 10 tutte le classi maschili e femminili lentamente cominciarono ordinatamente a uscire e a prendere posto lungo i bordi dell’ampia strada, più o meno all’altezza del grande asilo di viale Nicolò Biondo. Gli inse6

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5 giugno 1961 Carpi - Viale Biondo Passa il gruppo Foto Pergreffi Silmar

5 giugno 1961 Carpi - Viale Nicolò Biondo Passa il gruppo - Foto Pergreffi Silmar

Il vincitore del Giro del 1961: Arnaldo Pambianco, detto “Gabanein” per le sue giacche troppo corte

gnanti disposero nel miglior modo i bambini e io mi piazzai, anno XIX - n. 34

sgomitando, proprio in prima fila sul percorso.

Ben presto cominciò a passare la carovana del circo ciclistico; pubblicità e gadget erano ambitissimi da noi scolaretti. Io riuscii a guadagnare e a indossare con orgoglio un miserabile copricapo di carta rosso e bianco a bustina con la pubblicità di una ditta di colori; qualcuno, più svelto, o fortunato nel recupero degli oggetti lanciati dalle auto di passaggio, anche un ambitissimo berrettino rosa della Gazzetta dello Sport o altri ignobilissimi articoletti pubblicitari. Finalmente dopo un’oretta, preceduti dal clacson e sirene, cominciano a passare le auto della direzione del giro e delle

squadre, poi qualche poliziotto in moto e, finalmente, in un vortice frusciante e dinamico di velocità dallo stampo “futurista”, il grosso plotone dei corridori. FFffffffsscccc ffffff ffffffsscccc… pochi secondi… cerchi di distinguere qualche faccia nota di atleti… Sforzo inutile… FFffffffssscc ffffff ffffffssscc… Mentre cerco di fare mia la scena per sempre, il gruppo, 40 km l’ora, è già passato. Lo seguo stupito, spor-

gendomi più che posso, finché non sparisce in lontananza, così come si fa col treno, quando si è fermi a un passaggio a livello. Quasi un sogno e non resta che chiederti: “Ma è successo davvero?”. Mi resi conto, forse per la prima volta e con una sottile angoscia, che il tempo non si ferma mai, che tu ricopra il ruolo di protagonista o anche solo di semplice e miserabile spettatore. Mauro D’Orazi

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Per Giorgia Vitali, presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena, “la contraffazione dei prodotti, presente in Italia e all’estero, rappresenta un grave danno per le nostre produzioni Dop e Igp che hanno dei disciplinari molto specifici regolamentando ogni passo per definire una qualità altissima”.

Prosciutti italiani con maiali danesi: l’ultima frontiera della contraffazione alimentare

Salumi a marchi Dop e Igp che non possono avere questa denominazione: le ultime operazioni dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare hanno portato al sequestro, da Parma a Bari, di oltre 4 tonnellate di prodotti con etichette che indicano il marchio Dop e Igp ma che tali non erano. La contraffazione alimentare va adesso oltre l’etichetta: le indagini preliminari di un’inchiesta condotta a Torino ipotizzano il reato di associazione per delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla contraffazione di indicazioni geografiche e denominazione di origine di prodotti agroalimentari nei confronti di 22 allevatori mentre gli indagati sono più di duecento. Al centro dell’indagine un’azienda che produceva in un laboratorio clandestino il seme della Duroc Danese, razza performante in termini di rapidità di accrescimento, per cederli a una rete di allevatori. Secondo l’indagine, i suini crescevano così velocemente che gli allevatori erano costretti

a tatuare una data di nascita anteriore rispetto a quella reale con false indicazioni di discendenza genetica. Per Giorgia Vitali, presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena, “la contraffazione dei prodotti, presente in Italia e all’estero, rappresenta un grave danno per le nostre produzioni Dop e Igp che hanno dei disciplinari molto specifici regolamentando ogni passo per definire una qualità altissima. La contraffazione e le false dichiarazioni in etichetta – dichiara la presidente – sono un grave danno per la nostra economia e per questa ragione è molto importante lavorare tutti insieme per proteggerci da questo tipo di situazioni”. Le inchieste faranno il loro corso nelle sedi opportune “ma – afferma Giorgia Vitali - ci tengo a rassicurare i consumatori italiani che non ci sono conseguenze sulla sicurezza alimentare del prodotto. Si tratta di frodi che hanno violato il rispetto di un disciplinare produttivo, quindi è importante ricordare che non ci sono effetti sulla

sicurezza alimentare”. I consumatori hanno tante armi per difendersi: “conoscenza e consapevolezza prima di tutto. La prima cosa che i nostri consumatori devono imparare a fare, è informarsi nella maniera corretta e, ovviamente, leggere le etichette: ci sono normative europee molto precise rispetto alle modalità di etichettatura per garantire al consumatore tutta una serie di informazioni che sono già un importantissimo elemento di scelta. La fiducia nel produttore è l’altro elemento fondamentale”. Sara Gelli

La direzione di Sagemcom di Campogalliano annuncia di voler chiudere lo stabilimento e trasferire tutti a Città di Castello

34 lavoratori a rischio Risuona l’allarme delocalizzazioni nel modenese. La direzione dell’azienda Sagemcom di Campogalliano ha inviato lunedì 1° ottobre una comunicazione formale ai sindacati e alle Rsu, in cui dichiara la volontà di trasferire tutta la produzione e i lavoratori in modo collettivo a Città di Castello (Perugia) a partire dal 26 novembre, chiudendo lo stabilimento modenese. La Sagemcom, multinazionale francese che nello stabilimento di Campogalliano produce contatori elettrici, ha rilevato la società un anno fa, acquisendo le quote detenute da Coop Bilanciai e Cpl Concordia. Sindacati e lavoratori hanno proclamato lo sciopero permanente con presidio davanti ai cancelli. “Rispediamo al mittente la decisione presa – affermano Cesare Pizzolla e Stefania Ferrari della Fiom/Cgil – in quanto dietro al

OPEN DAY

trasferimento si celano licenziamenti mascherati. E’ impensabile che un lavoratore modenese possa recarsi a 400 chilometri di distanza”. La Fiom e i lavoratori chiedono “il ritiro della procedura di trasferimento perché altrimenti si perdono un sito e 34 posti di lavoro”.

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Ufficio postale di Carpi

Una selva oscura sta inghiottendo la Posta

Una selva oscura sta inghiottendo l’ufficio postale centrale di Carpi. Gli arbusti delle aiuole poste di fronte all’ingresso infatti, non potati da mesi, sono più rigogliosi che mai e invadono i parcheggi. La mancata manutenzione, denunciata da alcuni carpigiani, si somma poi a una generale trascuratezza dell’area: spesso ingombri di rifiuti, parcheggio e portici appaiono sporchi e indecorosi.

Sabato 6 ottobre, a partire dalle 15, va in scena, l’iniziativa Puliamo il mondo, una preziosa occasione per dare il proprio contributo nel ripulire la nostra città

Per una Carpi più pulita!

L’amore per la propria città fa rima con responsabilità. E’ infatti compito di tutti, nessuno escluso, prendersi cura della cosa pubblica: marciapiedi, strade, parchi, fossi… ogni angolo di territorio deve essere rispettato e tutelato. Purtroppo, inciviltà e sprezzo di regole e senso civico sono di casa anche a Carpi, dove da tempo si stanno moltiplicando i casi di abbandono di rifiuti. Legambiente delle Terre d’Argine, unitamente a Progetto Chernobyl Carpi, Novi e Soliera e Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, con la collaborazione di Aimag, Assessorato Ambiente del Comune di Carpi e Agesci zona di Carpi lanciano un appello a tutti i cittadini dall’anima green: sabato 6 ottobre, a partire dalle 15, va in scena, l’iniziativa Puliamo il mondo, una preziosa occasione per dare il proprio contributo e ripulire la nostra città. Il ritrovo previsto è in Piazza Martiri. Lì i partecipanti saranno divisi in squadre di giallo vestite e partiranno a piedi o in sella alle loro biciclette per dare il via alle operazioni di pulizia (proposti otto percorsi). Una volta finito, l’appuntamento è nuovamente in Piazza Martiri per conferire la spazzatura recuperata. Obiettivo principale di Clean up the World è dimostrare come molti oggetti abbandonati, in realtà, possono essere avviati al recupero, contri-

buendo così alla salvaguardia dell’ambiente e al mantenimento del decoro urbano. Alle 18, si terrà Eppure Soffia, performance di danza, narrazioni e canti a cura dell’Associazione culturale Aporie, dopodiché i partecipanti potranno raggiungere il Circolo Bruno Losi per un piccolo rinfresco. Aderiscono all’ iniziativa: Porta Aperta, Ceas Unione terre d’Argine, Cgil Carpi, Circolo Bruno Losi, Cooperativa Sociale Il Mantello, G.E.L. Terre d’ Argine, Giovani per Carpi, OFS - Ordine Francescano Secolare Recuperandia e I Saltafossi. In caso di maltempo l’iniziativa non avrà luogo. Jessica Bianchi

La joint venture formata da Cmb e Itinera, società di grandi opere del gruppo Gavio, si è aggiudicata altri quattro lotti del nuovo Polo Ospedaliero Universitario della città di Odense, uno dei più grandi della Danimarca

Sbarco in Danimarca per Cmb La joint venture formata da Cmb (con una quota del 51%) e Itinera, società di grandi opere del gruppo Gavio (con una quota del 49%), si è aggiudicata altri quattro lotti del nuovo Polo Ospedaliero Universitario della città di Odense, uno dei più grandi della Danimarca. Committente dell’iniziativa, il cui valore è di circa 204 milioni di euro, è la Region of Southern Denmark. L’aggiudicazione segue quella ottenuta nel dicembre 2017 relativa alla progettazione e alla costruzione dei primi due lotti dello stesso Ospedale per un importo pari a 390 milioni di euro e consentirà al raggruppamento Cmb-Itinera di realizzare la totalità del 8

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Polo Ospedaliero da completarsi entro il 2022. La joint venture Cmb-Itinera si è aggiudicata il contratto grazie anno XIX - n. 34

alla migliore offerta in termini di rapporto qualità - prezzo, ed eseguirà la costruzione per mezzo di un contratto di tipo

Early Contract Involvment (ECI) che prevede lo sviluppo e l’ottimizzazione del progetto insieme alla

struttura tecnica del cliente. I nuovi quattro lotti dell’ospedale di Odense prevedono, in particolare, la costruzione dei Reparti di Ginecologia e Ostetricia, di Stomatologia e Psichiatria dell’Ospedale Pediatrico, di Cardiologia, Ortopedia, Geriatria, Oncologia, Radiologia e Malattie infettive, per un totale di circa 92.000 mq. “Con questa aggiudicazione, la joint venture Cmb e Itinera si conferma tra i principali player nel settore ospedaliero in Danimarca”, commenta il vicepresidente Cmb, Ruben Saetti. “Siamo veramente orgogliosi di essere stati scelti per la costruzione di questi quattro edifici. Abbiamo lavorato all’ottimizzazione

della prima parte del progetto – continua l’ingegner Barbara Maccioni, responsabile commerciale estero di Cmb - in modo da migliorare la qualità dell’opera nel rispetto del budget del cliente”. Cmb, fra le principali imprese di costruzioni generali in Italia, è azienda leader per la realizzazione di ospedali e strutture sanitarie d’avanguardia, con un’esperienza di oltre 30 anni nel settore. Dopo una fase di attento studio dei mercati internazionali, ha deciso di internazionalizzarsi puntando sull’esperienza e sulla competenza maturata nell’offrire strutture sanitarie e forniture biomedicali di eccellenza.

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Il 9 ottobre un seminario dedicato alle aziende del Distretto tenuto da Emanuela Contini e promosso da Carpi Fashion System

La moda che verrà Terminata la pausa estiva, ricominciano corsi, seminari e occasioni di formazione promossi da Carpi Fashion System in collaborazione con Formodena. Si comincia martedì 9 ottobre, alle 17.30, in via Marx, 131/c, con un incontro gratuito e riservato alle imprese del Distretto del tessile-abbigliamento. Argomento del seminario condotto da Emanuela Contini, le Idee e le tendenze moda per l’Autunno-Inverno 2019/20. “L’obiettivo – spiega Contini - è quello di sintetizzare il lavoro di ricerca svolto dalle aziende in questo periodo. Una sorta di riepilogo, un racconto delle informazioni raccolte durante le fiere, dalla visione delle sfilate, dalle visite ai negozi e dalle selezioni dei materiali, concretizzando le ispirazioni e le tendenze da sviluppare nelle Collezioni. Per l’Autunno-Inverno 2019/20, ancora in primo piano la sostenibilità, che si conferma argomento fondamentale, andando oltre la tendenza della stagione, con la preferenza accordata a fibre naturali e cicli produttivi eco-sostenibili. I materiali giocano con la tattilità, con lavorazioni di superficie e intrecci esagerati di filati e di colori. I tessuti sono accoglienti, voluminosi, morbidi, mossi, costruiti con lunghe garzature e vellutati inserti di filati di ciniglia. Le imbottiture e le trapuntature completano la protezione invernale. Non mancheranno i bagliori scintillanti grazie a inserti di filati lurex o con spalmature metalliche per i materiali più tecnici. Le nuove tecnologie e le performance dei tessuti da esterno e per lo sport influenzeranno le collezioni, senza trascurare le tendenze moda, donando funzionalità e benessere. Le fantasie e le stampe si ispirano alla natura, al folklore etnico e alle geometrie vintage mixando temi e colori. Combinazioni di tonalità vivaci e contrastanti aggiornano plaid e i tartan. I classici maschili e i tweed sono mossi da nuove lavorazioni. I floreali femminili non perdono il loro fascino. I colori spaziano dai chiari, protettivi e rilassanti, ai caldi e vivaci. I toni del lilla, dal lavanda fino al viola, giocano con i grigi nei chiari e con i marroni nelle gamme più scure, fino al fuxia. I blu vanno dal chiaro polveroso sino ai toni più forti di turchese e di blu profondo per un nuovo tono di cobalto. Il rosso è ancora importante e include una gamma più ampia di toni caldi fino all’arancio e al ruggine. Il marrone è addolcito da un tocco di rosso e diventa scuro fino al bordeaux. I chiari come il beige dorato, crema, grigio e azzurrato illuminano gli scuri. Importante il giallo, che spazia dal miele al senape, fino a toni flou. I verdi richiamano la natura in tutte le sue sfumature”.

DECRETO SALVINI - Taser anche ai vigili urbani, stretta sui noleggi di auto e furgoni per evitare che vengano usati dai jihadisti contro la folla, come avvenuto a Nizza, Londra e Berlino, Daspo urbano più severo: il Decreto Salvini su immigrazione e sicurezza dedica gli articoli dal 17 al 42 ai provvedimenti in materia di “sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa”. CENSIS - Aspettative in calo, disuguaglianze, rancore, sullo sfondo di una società che ha rinunciato a consumi e investimenti. Sono le caratteristiche dell’eredità lasciata all’Italia dalla crisi del 2008 secondo una ricerca condotta dal Censis. Un Paese che nutre un forte disagio, ha una grande nostalgia del passato (7 italiani su 10 sostengono che si stava meglio prima) ed è incapace di investire nel proprio futuro. Il 95% degli italiani è poi convin-

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Venerdì 5 ottobre, dalle 17 alle 20, presso il punto vendita Saide - L’arte profumiera, in via Duomo, 25, Roberto Drago, direttore creativo del brand Laboratorio Olfattivo, propone un appuntamento gratuito per spiegare la genesi e le caratteristiche delle fragranze

I profumi della memoria

Gli uomini possono chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, e turarsi le orecchie davanti a melodie o parole seducenti. Ma non possono sottrarsi al profumo. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere se volevano vivere. E il profumo scendeva in loro, direttamente al cuore e là distingueva categoricamente la simpatia dal disprezzo, il disgusto dal piacere, l’amore dall’odio. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini. Con queste parole, Patrick Süskind, autore del romanzo Il Profumo, descrive con straordinaria potenza, la forza di un odore. Qualcosa di etereo, sfuggente ma da cui è impossibile sottrarsi. Un profumo arriva dritto al cervello - e alla pancia - ed è

capace di rievocare in noi immagini e sensazioni sopite, apparentemente dimenticate. Se la memoria fosse dotata di un senso, sarebbe certamente quello dell’olfatto: la via maestra per l’accesso a ricordi passati. Ed è proprio l’olfatto, uno dei protagonisti del cartellone di eventi legati alla celebrazione della Settimana del dono a Carpi. A offrire un viaggio sensoriale - gratuito - nell’affascinante mondo dei profumi sarà - venerdì 5 ottobre, dalle 17 alle 20, presso il punto vendita Saide - L’arte profumiera, in via Duomo, 25 - Roberto Drago, direttore creativo del brand Laboratorio Olfattivo. Un

il 3 ottobre, alle 21,30, Midnight Quartet in concerto al Queen’s Tavern

A ritmo di Jazz Protagonista del primo appuntamento della nuova stagione musicale del Queen’s Tavern Irish pub di Carpi è la formazione di casa Midnight Quartet. Mercoledì 3 ottobre, a partire dalle 21,30, Giuliano Nora al sax, Andrea Cappi al piano, Simone Allegretti al basso e Francesco Zanarelli alla batteria proporranno brani attingendo dal vasto repertorio di standard jazz, latin e jazz/funky. A seguire una jam session aperta a tutti i musicisti presenti. Tecnica impeccabile e tanta voglia di suonare insieme sono i punti di forza di un quartetto davvero tutto da ascoltare. In programma anche i concerti degli artisti americani Alix Anthony, LeBurn Maddox, Mark Petersen, Khalif Wailin Walter, Tom Attah e Demian Dominguez. Per info e prenotazioni tavoli: 059.693296.

Uno sguardo oltre l ’argine di Pierluigi Senatore to che per fare strada nella vita occorra conoscere le persone giuste. FIDUCIA DELLE FAMIGLIE – A settembre aumenta l’indice del clima di fiducia dei consumatori, con progressi diffusi a tutte le componenti della fiducia. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese mostra invece il terzo peggioramento consecutivo, ma con un “ritorno alla crescita per la fiducia del settore manifatturiero”. L’Istat segnala, nell’industria, il “primo segnale positivo per questo indicatore dallo scorso febbraio”. STARMAN - Si chiama

laboratorio, Dalle essenze al profumo, al dono, che consentirà ai partecipanti di scoprire la genesi e le caratteristiche delle fragran-

ze, assistendo a quel piccolo ma meraviglioso miracolo che è la nascita di un nuovo profumo. Una venuta al mondo che sorge dal desiderio impellente di narrare una storia. Di dare voce a un ricordo, di rimaterializzare un viaggio, il primo amore... Di dare forma e sostanza a una sensazione, attraverso la ricerca dell’equilibrio. Dell’alchimia perfetta. “Racchiudere questo universo di suggestioni e atmosfere in un flacone, rende il valore di un profumo inestimabile”, spiega Roberto Drago. La nostra memoria è intrisa di aromi; risvegliarli significa riassaporare, con struggente lentezza, alcuni dei momenti più belli della nostra vita. Jessica Bianchi

Beyond, Oltre in italiano, la nuova missione di Luca Parmitano, l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea: per la seconda volta affronterà lo spazio. L’annuncio è arrivato nel giorno in cui AstroLuca compie 38 anni, nell’incontro organizzato dal centro dell’Esa in Italia, l’Esrin, che ha sede a Frascati. MEDICI IN STATO AGITAZIONE - Una o più giornate di sciopero, manifestazione e sit-in: i medici proclamano lo stato di agitazione. “La situazione è preoccupante e ci ha portato a interrompere le trattative al tavolo per il rinnovo del contrat-

to. Proclamiamo lo stato di agitazione, verranno individuate giornate di sciopero, che potrebbero essere più di una, a ottobre”. Lo annuncia il segretario dell’Anaao Assomed, Carlo Palermo. GIORNALISMO - Dalle guerre in corso alle catastrofi ambientali, razzismo, disparità economiche e sociali, i movimenti femministi degli ultimi anni. La sveglia è suonata: “è tempo di reagire”. Con un piccolo mondo dai capelli lunghi e stivali rossi in locandina, torna Internazionale a Ferrara, XII Festival di giornalismo, dal 5 al 7 ottobre con oltre 215 ospiti e 112 incontri.

SCUOLA - Un crollo ogni quattro giorni di scuola, tre scuole su quattro senza agibilità statica, solo una su venti in grado di resistere a un terremoto. Crescono gli investimenti per la manutenzione a opera degli enti proprietari, Comuni e Province: in media di 50mila euro a edificio per interventi di manutenzione ordinaria e di 228mila euro per quelli straordinari, ma il divario fra le varie realtà regionali è notevole. Emerge un’Italia a tre velocità, sia sulla manutenzione che sull’adempimento delle norme e delle certificazioni richieste dalla legge: a investire di più sulla manutenzione ordinaria è la Lombardia (in media quasi 119mila euro), meno la Puglia (non si arriva ai 3mila euro); la verifica di vulnerabilità sismica è stata effettuata solo nel 2% delle scuole calabresi e nel 59% di quelle umbre, il certificato di prevenzione incendi è presente nel 69% degli istituti del mercoledì 3 ottobre 2018

Trentino Alto Adige e solo nel 6% di quelli laziali. SINDONE - A 21 anni era l’11 aprile 1997 - dal devastante incendio che la colpì, riapre a Torino la Cappella della Sindone, opera barocca di Guarino Guarini, edificata per custodire il prezioso lino. SMOG - Quattro milioni per “rottamare” i veicoli commerciali diesel fino all’Euro 4 di micro, piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna. E’ la somma stanziata dalla Regione per incentivare il rinnovo dei mezzi in circolazione: in arrivo a ottobre, con un bando, un eco-bonus da 4 a 10mila euro per l’acquisto di veicoli nuovi a minore impatto ambientale Euro 6. Ammessa la formula del leasing con “obbligo del riscatto” e la possibilità di due indennizzi per due rottamazioni. L’eco-bonus si aggiunge ai contributi per il bollo di auto ibride e ad altre misure anti-smog. anno XIX - n. 34

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Bende, pannoloni, traverse, disinfettanti e... terreni. Tra le cosiddette “rimanenze” di bilancio dell’ASP – Azienda Servizi alla Persona dell’Unione delle Terre d’Argine, spuntano dei “fantomatici” terreni per un valore di 1 milione e 600mila euro. L’anomalia, presentata dai consiglieri del Movimento 5 stelle in occasione della presentazione del Bilancio consolidato delle Terre d’Argine lo scorso 24 settembre, ha scatenato una vera e propria bufera tra i banchi del civico consesso. L’Asp, società partecipata al 100% dell’Unione, i cui soci sono dunque i quattro comuni, ovvero Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano, spiega la pentastellata Monica Medici, “avrebbe dovuto annoverare questi terreni (definiti nel documento di bilancio “edificabili, urbanizzati e permutati nel breve e medio periodo”) tra le immobilizzazioni e non nelle rimanenze. Paiono dettagli, tecnicismi, ma non è affatto così. Tali proprietà nascono nel 2008 e venivano definite “attività in corso” poi, con la legge 118 del 2013 che introduce l’obbligo dei bilanci armonizzati per enti pubblici e società partecipate, a partire dal gennaio 2015, l’Asp ha inserito i terreni tra le rimanenze. Qui non si tratta di una errata classificazione, bensì di una volontà precisa, ovvero fare cassa. Ciò che compare tra le rimanenze, infatti, può essere venduto senza lasciare traccia. Peccato – prosegue Medici – che in un bilancio pubblico le entrate in conto capitale debbano essere reinvestite in conto capitale proprio per non depauperare il patrimonio. Inoltre, ogni bene pubblico prima di essere ceduto dev’essere bandito attraverso un bando pubblico e trasparente; con le rimanenze invece tutto può essere fatto in sordina, come nel caso di un contratto tra privati. Una cosa inammissibile”. Intanto il valore dei terreni, dal 2008 a oggi, è incomprensibilmente cresciuto: “da 1 milione a oltre 1 milione e mezzo. E’ davvero scorretto che con le rette pagate da anziani e famiglie e col Fondo regionale della non autosufficienza si acquistino terreni... ma, etica a parte – sottolineano Eros Gaddi e Monica Medici – se proprio vuoi comprarli, inseriscili tra le immobilizzazioni, per aumentare il capitale, nella massima trasparenza, e nel caso volessi rimetterli sul mercato fai un bando. Non lo diciamo noi, ma la Legge. Dove sono questi terreni? A chi vengono venduti? Qualcuno deve darci risposte a partire dai responsabili di tutto ciò, ovvero i quattro comuni soci, l’amministratore unico di Asp e il revisore dei conti. Non possiamo certo accontentarci delle parole di Antonio Castelli, dirigente del Settore Finanze Bilancio Controllo di gestione dell’Unione che, durante il Consiglio, si è giustificato dicendo che il revisore dei conti non ha eccepito nulla”. Ma questi terreni non potrebbero essere frutto di donazioni? “Se anche lo fossero - spiegano - non potrebbero comunque essere annoverati tra le rimanenze e comunque quel mezzo milione di euro in più non è certo giusitificabile con una rivalutazione di mercato”. Ai grillini c’è poi un’altra voce che proprio non va giù, ovvero la gestione del personale dell’Azienda 10

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Tra le cosiddette “rimanenze” di bilancio dell’ASP – Azienda Servizi alla Persona dell’Unione delle Terre d’Argine, spuntano dei terreni per un valore di 1 milione e 600mila euro. Un’anomalia a cui si aggiunge anche lo sforamento del tetto massimo, imposto dal nuovo contratto collettivo, del personale in somministrazione, ovvero quello interinale

Il Movimento 5 stelle denuncia irregolarità nel Bilancio dell’Asp impiegare per migliorare o incrementare i propri servizi, ad esempio, rafforzando il domiciliare”. Per i grillini è inammissibile “che i dipendenti non vengano scelti tramite un regolare bando dell’Ausl, garantendo così autonomia e competenza, bensì attraverso agenzie interinali convenziate verso le quali si possono indirizzare persone conosciute e selezionate a monte”. I consiglieri procederanno ora facendo “un

Servizi alla Persona dell’Unione. Sotto accusa lo sforamento del tetto massimo, imposto dal nuovo contratto collettivo, del personale in somministrazione, ovvero quello interinale. “Nel 2017 a fronte di 63 dipendenti regolarmente assunti con contratto a tempo indeterminato, l’Asp ne ha 32 in somministrazione, numeri che sforano del 54% il tetto imposto per legge (il nuovo contratto stabilisce infatti che gli interinali non possano essere più del 20% del totale,

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mentre il vecchio, ancor più stringente, fissava la quota al 7%). Una irregolarità che negli ultimi quattro anni è letteralmente esplosa”, denuncia Monica Medici, e che è difficilmente spiegabile dal momento che il costo medio sostenuto dall’Asp per un “assunto a tempo indeterminato è di circa 33mila euro l’anno contro i 34mila di uno in somministrazione. Negli ultimi quattro anni – prosegue la consigliera 5 stelle – l’Asp ha sprecato 219mila euro che avrebbe potuto

esposto in Procura e alla Corte dei Conti e una segnalazione all’Ispettorato del lavoro” ma nel frattempo il bilancio dell’Asp, da 29 milioni di euro, seppure con l’astensione di tutte le forze di minoranza e la netta bocciatura dei 5 stelle, è stato approvato dal Consiglio dell’Unione: dopo due sospensioni di seduta e qualche imbarazzo, infatti, il Pd ha fatto fronte comune e ha dato il suo nullaosta. Jessica Bianchi

L’Asp rispedisce le accuse al mittente “Rigettiamo in modo assoluto le accuse avanzate dalla consigliera Monica Medici appartenente al Gruppo 5 Stelle esposte nella seduta del Consiglio dell’Unione Terre d’ Argine del 24 settembre e in data 29 settembre durante la conferenza stampa convocata presso il banchetto in Piazza Martiri. Riteniamo le stesse prive di fondamento e frutto di un’analisi dei dati superficiale e non supportata dalle necessarie informazioni”. Sono queste le prime parole dell’amministratore unico di ASP Terre d’Argine, Cristiano Terenziani alla luce delle insinuazioni esternate dalla consigliera Medici in merito a una presunta gestione illecita e irregolare del patrimonio di ASP e delle risorse umane a disposizione dell’azienda. L’Azienda di servizi alla persona, si legge nella nota stampa, “si riserva di intervenire presso le sedi opportune per tutelare la propria immagine e il lavoro dei dipendenti”. I contenuti della conferenza stampa saranno on line e sul prossimo numero.

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Sono Pitbull, Rottweiler, Cani Corso, Bull Terrier, Amstaff e altri molossi. Cani abbandonati, sotto sequestro giudiziario o di proprietà di persone sottoposte a provvedimenti penali che affollano i canili di tutta Italia. Una presenza che si sta trasformando in una vera e propria emergenza anche nel nostro territorio, come sottolinea Raffaella Benedusi, responsabile del Canile di Carpi e Novi. “Nella nostra struttura, questi cani rappresentano quasi un terzo degli ospiti; 35 cani, dai 3 ai 5 anni, di non facile gestione, che hanno difficoltà a socializzare e a reinserirsi nella società, pertanto molto difficili da far adottare”. Cani di grossa taglia, potenti, robusti, spesso “con storie terribili alle spalle. Molti di loro sono stati maltrattati, tenuti rinchiusi in condizioni disumane, lasciati soli, deprivati delle cure necessarie. Quando li abbiamo recuperati erano malati, diffidenti… alcuni mordevano e non si lasciavano avvicinare da nessuno. Uno, ricordo che pensavamo fosse nero, in realtà era completamente ricoperto di zecche e aveva un ascesso tremendo in una zampa. Altri erano legati talmente stretti da rischiare il soffocamento e completamente abbandonati a loro stessi. Conquistare la loro fiducia è stato molto difficile e il rapporto alle volte resta problematico”, prosegue

“In Canile rappresentano quasi un terzo degli ospiti; 35 cani, dai 3 ai 5 anni, di non facile gestione, che hanno difficoltà a socializzare e a reinserirsi nella società, pertanto problematici da adottare”.

Molossi: è emergenza abbandoni

Raffaella. I molossi sono cani esuberanti, fisici, “non sono per tutti. Eppure sono numerosi i giovani che decidono di acquistarne uno, magari sull’onda dell’emozione, senza pensare alle possibili conseguenze. Qualche giorno fa - racconta la responsabile del Canile passeggiando per il centro ho visto un ragazzo con un dobermann al seguito, di 7, forse 8 mesi, con le orecchie e

la coda tagliate: una pratica barbara e illegale! Qualche passo più in là un altro veniva tirato da un Amstaff: dubito che questi proprietari siano in grado di gestire animali tanto impegnativi a causa della loro stazza e potenza”. Cani che, quando la famiglia si allarga, spesso, finiscono dritti in Canile: “tanti li acquistano e poi si stancano perché non sanno dove metterli oppure perché nascono i bambini e hanno paura. In realtà, i genitori non dovrebbero mai lasciare da soli bimbi e cani di qualsiasi razza siano, perché per quanto l’animale possa amare e rispettare i più piccoli, potrebbe comunque non gradire certi atteggiamenti e comportarsi in modo imprevedibile e potenzialmente pericoloso”. Insomma scegliere un molosso come

@ i lettori ci scrivono

Furgoni dall’Est in viale Peruzzi: perché nessuno controlla? Spettabile Sara Gelli, nel suo editoriale Camper abusivi? Le Forze dell’Ordine controllino ho letto con interesse, abitando in zona, dei camper stabilizzatisi nel parcheggio di viale Peruzzi: due di questi sono anni che stazionano in loco e in passato ho notato anche qualche siringa proprio nelle immediate vicinanze. Ma ciò che accade il sabato

pomeriggio nello stesso parcheggio mi pare altrettanto significativo: mi riferisco ai furgoni con targhe dell’Est europeo che raccolgono i pacchi delle signore che svolgono in città attività di badanti. Sarebbe una vera e propria attività di spedizione (quindi regolata da norme amministrative e fiscali) ma qualcuno si è mai posto il problema? Chi

lo svolge osserva le regole che pure in Italia esistono? Collegato a questa attività, e qui siamo al vero problema, stazionano poi alcune auto di venditori di generi vari rivolti alle badanti: generi alimentari, profumi e altro, tutto stivato nei bauli di queste vetture. Visti i marchi dei prodotti (grande distribuzione e altro) credo sia abbastanza intuibile capirne la provenienza (e qui saremmo, se verificato, di fronte a veri e propri reati penali). Basterebbe poco per fare un sopralluogo e identificare chi effettua tale mercato. Tutto questo va avanti da anni e a non più di 50 metri dal comando della Polizia Municipale (che oltre a mansioni amministrative ha anche mansioni di polizia giudiziaria).

fidato amico a quattro zampe non è una decisione da prendere con leggerezza. “Dopo mesi o anni di mala gestione di un molosso, questi tendenzialmente manifesterà un atteggiamento nervoso che lo porterà dritto in canile. In realtà con l’aiuto di un educatore o un veterinario comportamentalista, molto si può fare per rendere questi animali maggiormente equilibrati”. Per far fronte a una presenza sempre più massiccia di molossi, Raffaella Benedusi auspica un cambiamento per

così questi cuccioloni possono sperare di trovare una nuova famiglia che li accolga e li ami”. Il gruppo dei volontari, seppur piccolo, fa grandi cose. Animati da passione ed entusiasmo, fanno letteralmente i miracoli ma, sorride Raffaella, “qualcuno in più farebbe comodo”. Jessica Bianchi

il Canile: “le risorse sono limitate ( ndr - circa 104mila euro l’anno) ma sarebbe necessario poter assumere più personale (oggi sono soltanto due i dipendenti) e poter contare sull’aiuto di vari educatori per tentare di recuperare i cani più problematici, dai molossi maltrattati ai cani di strada che vengono dal Sud e finiscono qui. Solo

“La struttura di vertice della Municipale di Modena (composta da un comandante più tre funzionari coordinatori) costa ai modenesi 145.362,51 all’anno e serve 185.273 abitanti. Quella della PM delle Terre D’Argine (composta da due comandanti-dirigenti più sette funzionari coordinatori, di cui una con ruolo di vice comandante) costa ai cittadini 255.680, 22 e serve 107.000 abitanti. Il comando di Modena governa 210 dipendenti, quello delle Terre D’Argine, 100”. Interpellanza di Carpi Futura Chiuso il punto vendita Td Store - Tweed di via Mazzini, angolo via Nova

S.T.

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LA 30enne SOLIERESE ROSARIA CAPPUCCIO, dopo aver perso il lavoro, si è reinventata e ora DISEGNA E CONFEZIONA ABITI DA SPOSA. PEZZI UNICI CHE INCARNANO I SOGNI DI CHI LI INDOSSA. Il suo desiderio più grande? DAR VITA A UN NUOVO BRAND DEL SETTORE

La favola in un abito

Trent’anni e un futuro da costruire pezzo per pezzo. Rosaria Cappuccio, 30 anni, di Soliera il suo se lo sta cucendo con forbici, ago e metri di stoffa bianca con cui realizza i sogni di spose e invitate. Sono sempre di più i giovani che per far fronte alla disoccupazione, decidono di mettersi in gioco con un’attività in proprio con cui cercare di far fruttare le proprie capacità creative, intellettive e manuali. Dopo che l’azienda di abbigliamento per bambini in cui lavorava ha chiuso i battenti a causa della crisi, Rosaria non si è persa d’animo e ha deciso di aprire un ufficio stilistico e sartoriale specializzato in abiti da sposa, bambino e cerimonia. “Già quando lavoravo come dipendente nell’azienda di abbigliamento bimbi collaboravo con boutique di abiti da sposa fornendo loro consulenza e supporto nelle varie fasi della realizzazione. Quello del wedding è un settore che conosco bene e che ho sempre coltivato parallelamente al mio lavoro di stilista per bambini”. Da dove nasce questa

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passione per il mondo del wedding? “Sono sposata con Paolo e tra le immagini più romantiche che ho coltivato sin da bambina c’è proprio quella di incamminarsi verso l’altare, fissando negli occhi il proprio futuro marito, con un abito da principessa. Più della passione per la moda nutro quella per le favole. E’ da lì che deriva la mia scelta di specializzarmi nella creazione di abiti da sposa e da bambino. Due

campi in cui fantasia e romanticismo trovano ampio spazio e in cui posso esprimere al meglio la mia personalità”. Quando hai capito che potevi provare a investire in un’attività in proprio? “Dapprima sono partita in piccolo, qualche abito che mi commissionavano delle amiche o delle conoscenti e che realizzavo da zero a partire dai desideri espressi dalla cliente e dal bozzetto che in seguito proponevo

Rosaria Cappuccio

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loro. Poi, con il passaparola e il tam tam su Facebook sempre più donne hanno iniziato a conoscere il mio lavoro e i miei vestiti e a contattarmi, e così ho trovato il coraggio di aprire un atelier in via Viazzolo, 230 a Soliera. Si chiama White Diamon (www.whitediamondsposa.com) ed è la mia seconda casa. Ho creato una collezione di abiti wedding Chloe e l’obiet-

tivo è quello di realizzare una nuova collezione ogni anno. A partire da questi capi faccio modifiche, aggiunte, piccoli interventi per adattare l’abito alle richieste e ai desideri delle clienti, ma deve scoccare subito la scintilla verso l’abito giusto”. E come capisci che è scattata? “Da come si illuminano i loro occhi quando si guardano

allo specchio. Poi, lo prendono tra le mani, lo accarezzano e continuerebbero a farlo per ore. Sorridono, ridono e alla fine non vorrebbero più sfilarselo. Difficile che abbiano ripensamenti quando reagiscono così alla prima prova. Il mio compito è quello di guidarle nella scelta e personalizzazione dell’abito senza influenzarle, ma aiutandole a fugare ogni dubbio e a seguire il loro cuore”. Tra le tue ambizioni c’è quella di far conoscere i tuoi vestiti al di là dei confini della provincia o, perché no, della regione? “Magari! Mi piacerebbe molto dar vita a un marchio che diventi noto e venduto in tutta Italia. Oggi, grazie al web e ai

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Fuggito in Italia dalla dittatura di Pinochet, Alfondo Varas Acosta, instancabile testimone di una delle pagine più tragiche del secondo Novecento, continua a tornare a Carpi, perché qui vivono ancora alcuni dei suoi figli

Un poeta che nemmeno la dittatura ha spezzato Ironia della sorte, l’incontro con Alfondo Varas Acosta avviene martedì 11 settembre. Una data fissata in modo casuale per intervistarlo, ma non un momento qualsiasi rispetto alla storia e alla memoria: questo giorno è infatti carico di molteplici e tragici significati. Se il ricordo più recente è per molti legato agli attentati alle Torri Gemelle di New York del 2001, era invece un martedì di 38 anni prima il giorno che ha cambiato per sempre la vita di Alfonso e della sua famiglia. L’11 settembre 1973 gli uomini del generale Augusto Pinochet, spalleggiati dagli Stati Uniti, misero in atto il colpo di stato contro il governo del presidente Salvador Allende, espressione di una coalizione di sinistra uscita legittimamente maggioritaria dalle elezioni. Alfonso, ora 76enne, era allora un giovane preside e padre di quattro figli, con la passione per l’insegnamento, la letteratura e la poesia sudamericane, tanto da definirsi un ‘nerudiano patologico’. Tuttavia, l’aspetto più determinante, in quei giorni di caos e paura, è rappresentato dal suo ideale politico, che ne aveva fatto, da anni, un convinto attivista per il partito socialista prima e militante per la coalizione di Unidad Popular poi. “Forse qualche alto dirigente del partito sapeva, ma noi, a livelli più bassi, non eravamo preparati per quel che sarebbe accaduto – racconta oggi – e se le persone comuni comprendevano come la situazione fosse diventata molto difficile, nessuno poteva immaginare il livello di violenza che ci sarebbe

piovuto addosso. Tra l’altro, noi che appartenevamo alla società civile non avremmo avuto la minima possibilità di resistere ai militari”. Il terrore non si fa dunque attendere, e Alfonso, che dal 9 si era trasferito in casa della madre per ragioni di sicurezza, viene arrestato pochi giorni dopo il golpe, il 17 settembre, a una fermata dell’autobus, una tra le migliaia di vittime di quella feroce guerra interna a civili e oppositori veri o presunti scatenata dal nuovo regime. “Ci fecero salire su un autobus con violenza, utilizzando il calcio dei fucili, minacciandoci in ogni modo per terrorizzarci”. Dopo aver girato vari luoghi di detenzione, approda infine in un carcere per detenuti comuni: “Ci avevano stipati in 700 in uno spazio che avrebbe potuto contenere appena un centinaio di persone, sottoponendoci a violenze di ogni tipo, dalle botte alle minacce, dalle scariche elettriche fino a simulare diverse volte una fucilazione che poi non avveniva”. Un terrore continuo, fisico e psicologico, in grado di spezzare anche l’uomo più solido. “In quei giorni ero completamente annullato, non sapevo più chi ero. Però sono ancora qui, mentre tanti amici e allievi non sono sopravvissuti”, ma a questo punto Alfonso si fa più parco di parole, abbassa lo sguardo, e si intuisce che, di questo, fatica ancora, a distanza di così tanti anni, a parlare. Liberato in dicembre per insufficienza di prove rispetto all’accusa di possesso di armi ed esplosivi - “non sapevo neppure sparare, e a maneggiare esplosivi avrei avuto paura io per primo!”

“Tanti dei temi che portarono all’elezione di Allende negli Anni ’70 sono attuali e tutt’ora irrisolti, segno che le esigenze di giustizia non tramontano mai”. Ed è negli occhi e nel timido sorriso di Alfonso Varas che si rispecchia la forza di un uomo che nemmeno la violenza di una dittatura sanguinaria e feroce è riuscito a spezzare: la forza di un poeta.

Alfonso Varas

spiega – e posto in regime di libertà condizionale, si trasferisce nella capitale cilena, Santiago, fino a quando, nell’agosto del 1976, un comandante dell’aviazione, la cui moglie, insegnante, era stata sua collega, gli fa arrivare la raccomandazione di fuggire il più in fretta possibile dal Paese. “A quel punto mi sono rivolto a due miei fratelli che erano già fuggiti, a Mantova e Modena, perché erano riusciti a scavalcare il muro dell’Ambasciata italiana. Così, grazie anche all’interessamento della Vicaría de la Solidaridad, organismo della Chiesa cattolica cilena istituito per prestare aiuto alle vittime della dittatura, il 15 novembre dello stesso anno Alfonso

parte, da solo, e arriva nel modenese. “Mentre sorvolavo il Brasile, ricordo che mi sentivo inutile, abbattuto. Poi, atterrato in Italia, dato che il terreno era completamente bianco a seguito di abbondanti nevicate, la sensazione di spaesamento è stata tale da trasmettermi la sensazione di essere sbarcato non in Europa, ma sulla Luna”. Ma è proprio qui che ricomincia la ‘rinascita’: dopo essere stato raggiunto dalla famiglia, a cui nel frattempo si era aggiunto un nuovo arrivato, Alfonso si lancia in anni di impegno e attivismo, sia lavorando all’interno della Biblioteca di Vignola, sia scrivendo libri, dando vita a progetti culturali, incontrando gli studenti delle

scuole della provincia per portare la testimonianza di quanto stava accadendo nella sua terra natale. “Con altri esuli cileni abbiamo fondato una rivista e ci siamo impegnati per diffondere la cultura, la storia e le tradizioni cilene. Quello che abbiamo fatto qui, aiutati dalle amministrazioni comunali, dalle associazioni e da tanti splendidi amici italiani, è stato un atto di resistenza culturale, oltre a raccogliere fondi per le associazioni per i diritti umani attive in patria”. Un Cile in cui Alfonso potrà far ritorno soltanto nel settembre del 1991, un anno dopo il ritiro ufficiale dal potere di Pinochet, resosi inderogabile a seguito del referendum che aveva posto fine a una dittatura capace, in 17 anni, di causare almeno 40mila tra morti, vittime di tortura, persecuzione, esilio forzato e prigionieri politici. Ora, dopo una vita di impegno in prima persona che tuttavia non ha nessuna intenzione di terminare, dato che ha in preparazione altri tre libri tra cui un’autobiografia e un testo critico su Pablo Neruda, il bilancio di Alfonso è ambivalente. Se da un lato il Cile ha guadagnato la libertà, la transizione dalla dittatura alla democrazia è stata tuttavia incompleta, lenta e piena di tentennamenti, tanto

da portare Alfonso a sostenere che “Pinochet non è stato sconfitto, ma ha deciso di andarsene. Se da un lato i giovani sono oggi consapevoli degli orrori di quel periodo terribile della nostra storia, dall’altro il processo per avere giustizia e verità è ancora lungo, perché subito dopo il ritorno alla democrazia ha prevalso una sorta di desiderio di rimozione, e l’inevitabile necessità di fare i conti con un passato tragico è stata rimandata per molti anni ancora”. In Italia, questo instancabile testimone di una delle pagine più tragiche del secondo Novecento continua a tornare, perché qui vivono ancora alcuni dei figli – come Fabiola, che a Carpi lavora con la Cooperativa sociale Il Mantello – consapevole che, pur a distanza di decenni, le battaglie per cui, allora, lui e tanti dei suoi connazionali hanno sofferto, somigliano molto a quelle di oggi. “Tanti dei temi che portarono all’elezione di Allende negli Anni ’70 sono attuali e tutt’ora irrisolti, segno che le esigenze di giustizia non tramontano mai”. Ed è negli occhi e nel timido sorriso di Alfonso Varas che si rispecchia la forza di un uomo che nemmeno la violenza di una dittatura sanguinaria e feroce è riuscito a spezzare: la forza di un poeta. Marcello Marchesini

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L’olio di palma fa malissimo; le banane e le arance brasiliane sono infettate col virus dell’Hiv; Parmalat ha comprato del latte cinese; la Barilla è in realtà un’azienda americana; il glifosfato è una delle sostanze più nocive in commercio; i soldi dei terremotati sono spariti; la Xilella non esiste, è un complotto ordito per rimpiazzare gli ulivi pugliesi con quelli israeliani; gli immigrati ricevono 35 euro al giorno. Tutte queste affermazioni hanno alcuni elementi in comune: sono false e in tantissimi le hanno lette, si sono indignati e le hanno condivise. Ma questi sono soltanto alcuni esempi delle migliaia di bufale che, ogni mese, si diffondono viralmente – come virus, è proprio il caso di dirlo – in Rete. Dell’argomento, quanto mai attuale, in grado di influenzare elezioni, far crollare governi, causare ondate di panico e rovinare aziende importanti insieme a centinaia di lavoratori ha parlato Michelangelo Coltelli, fondatore di Butac.it, sito di denuncia delle fake news, invitato a Carpi domenica scorsa nell’ambito del Festival Digitale. “La comunicazione è cambiata completamente rispetto al recente passato – ha spiegato – perché se prima la direzione era dall’alto verso il basso, con poche fonti autorevoli, ora le notizie si

“Non è la Rete a essere responsabile, siamo noi a diffondere le bufale”: parola di Michelangelo Coltelli, fondatore di Butac.it, sito di denuncia delle fake news, invitato a Carpi domenica scorsa nell’ambito del Festival Digitale

Le fake news non si combattono mettendo il bavaglio a Internet originano al contrario, con i media che corrono a riprendere, con scarso controllo dell’attendibilità delle fonti, ciò che viene messo in circolazione dal basso”. I social, vero motore della rivoluzione copernicana in atto, hanno portato una tendenza all’uniformità e la formazione di camere d’eco dove persone che la pensano allo stesso modo non fanno altro che riconfermare continuamente i propri giudizi e le proprie visioni del mondo. Altra caratteristica tipica dei social è quella che premia chi la spara più grossa: “più si alzano i toni, più si creano condivisioni. Inoltre ognuno di noi è vittima, in gradi diversi, del bias di conferma, che porta le persone a riconoscere come vere soltanto quelle notizie che confermano quanto già credono, muovendosi entro l’ambito delle loro informazioni acquisite”. Ancora, il fenomeno bilanciamento fittizio, per cui in un programma televisivo, per esempio, si invitano a dialogare di vaccini un medico specialista, ricono-

Il Cinema Corso di Carpi organizza una rassegna di film classici

I classici tornano sul grande schermo Il Cinema Corso di Carpi organizza una rassegna di film classici che hanno segnato la storia del cinema fra gli Anni ‘40 e gli Anni ‘80 del secolo scorso. Tutti i film sono in versione digitale restaurata a partire dai negativi originali e vengono proposti nella versione con audio originale inglese e sottotitoli in italiano. Le proiezioni avranno luogo il mercoledì dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, in doppio orario, alle 18,15 e alle 21,15, per andare incontro alle esigenze di studenti e lavoratori. La rassegna Classici Originali ha ottenuto il patrocinio del Comune di Carpi e dell’Università per adulti Mario Gasparini Casari. Programma: Mercoledì 10 ottobre Il Cielo Può Attendere di Ernst Lubitsch Mercoledì 17 ottobre Il Grande Ditttatore di Charlie Chaplin Mercoledì 24 ottobre Femmina Folle di John Stahl

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Mercoledì 7 novembre Il Terzo Uomo di Carol Reed Mercoledì 14 novembre Il Fantasma e la Signora Muir di Joseph L. Mankiewcz Mercoledì 21 novembre Io e Annie di Woody Allen Mercoledì 28 novembre Vertigine di Otto Preminger Mercoledì 5 dicembre L’Appartamento di Billy Wilder Mercoledì 12 dicembre Toro Scatenato di Martin Scorsese Alle proiezioni sarà possibile accedere acquistando il biglietto per il singolo spettacolo al prezzo di 5 euro oppure acquistando un abbonamento al costo di 30 euro.

Michelangelo Coltelli

“Questa battaglia va affrontata con l’educazione, l’alfabetizzazione digitale, l’impegno di ognuno di noi e la responsabilizzazione dei giornalisti che, troppo spesso, per pigrizia o fretta, si dimenticano di fare il proprio lavoro”.

sciuto dalla comunità scientifica internazionale, da un lato, e un personaggio famoso ma senza alcuna preparazione in merito dall’altro, dando alle due opinioni un uguale peso, cosa che, fuori dai salotti televisivi, non accadrebbe mai. “Ricordiamoci però – ha ammonito il fondatore di Butac.it – che non è la Rete a essere colpevole, bensì noi che condividiamo e scegliamo di credere alle bufale. Non occorre varare nuove leggi per censurare i

contenuti della Rete, perché le regole ci sono già e basterebbe farle rispettare. Chiunque proponga di mettere il bavaglio a Internet con la scusa delle fake news sta in realtà cercando di imbrogliarci. Questa battaglia va affrontata con l’educazione, l’alfabetizzazione digitale, l’impegno di ognuno di noi e la responsabilizzazione dei giornalisti che, troppo spesso, per pigrizia o fretta, si dimenticano di fare il proprio lavoro come si deve”. Marcello Marchesini

da Mara Maionchi a Lilli Gruber, da Alessandro Baricco a Elisa Maino. Sei incontri gratuiti con l’autore al BPER Forum Monzani di Modena

A dare il La, sarà Mara Maionchi Due produttori discografici, due giornalisti, uno scrittore, un critico d’arte, una youtuber, tutti con un libro fresco di stampa da far conoscere al pubblico. Ed è solo l’inizio. Da domenica 7 ottobre torna Forum Eventi: la rassegna - organizzata da BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena - propone i primi sei appuntamenti gratuiti al BPER Forum Monzani di Modena (via Aristotele, 33). Si comincia domenica 7 ottobre, alle 17.30: Mara Maionchi, la discografica più famosa d’Italia, scopritrice di talenti, inventrice di star internazionali, divenuta lei stessa una stella della Tv amatissima dai ragazzi, e Rudy Zerbi, conduttore televisivo, speaker radiofonico e produttore discografico, presentano il loro libro, scritto a quattro mani, Se non sbagli non sai che ti perdi (Longanesi), dedicato ai ragazzi che cercano la propria strada e a tutte le persone che non vogliono smettere di sognare.

I primi due weekend di ottobre, la Fondazione apre le porte di Palazzo Brusati Bonasi

Un palazzo da scoprire

I primi due weekend di

ottobre (6/7 e 13/14 ottobre) dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, con ingresso gratuito, la Fondazione CR Carpi apre le porte di Palazzo Brusati Bonasi, per svelare questo gioiello generalmente chiuso al pubblico. Un percorso allestito e visite guidate gratuite condurranno i visitatori attraverso la storia stratificata di questo luogo, fino a scoprirne aneddoti e curiosità: dalle piccole congiure amorose della potente famiglia dei Brusati, all’espansione dei ricchi conti Bonasi, fino agli anni della Cassa e del fascismo. Si potranno consultare i rapporti epistolari tra le banche limitrofe di allora e i documenti originali della Cassa per potersi fregiare del capo del littorio nel suo blasone. E, ancora, gli anni come Casa del Fascio e poi ancora come esattoria e tesoreria. Un palazzo dalle “origini” a dir poco variegate che rese problematico, durante l’ultimo grande restauro avvenuto alla fine degli Anni Novanta, scegliere a quale dimensione storica riportarlo: quella domestica dei nobili e potenti casati che lo hanno abitato tra fine Quattrocento e fine Ottocento o quella pubblica di alta rappresentanza prima e di sede di uffici poi, che invece lo ha caratterizzato dai primi del Novecento fino agli Anni Settanta? Il palazzo ora contrappone, alla disomogeneità delle facciate esterne, l’uniformità delle sale del piano nobile, caratterizzate da volte settecentesche adornate da un sontuoso apparato decorativo risalente al maturo ecclettismo ottocentesco, oltre a un suggestivo e maestoso affresco liberty nella volta del salone centrale, eseguito durante i primi del Novecento.

Sono due le aperture straordinarie che animeranno le prime domeniche di ottobre grazie a Fondazione CR Carpi e Fondazione Fossoli

Raccontare Carpi Sono due le aperture straordinarie che animeranno le prime domeniche di ottobre. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, Fondazione CR Carpi e Fondazione Fossoli daranno la possibilità di scoprire la città in una veste insolita con l’iniziativa Raccontare Carpi. Itinerari e palazzi storici eccezionalmente aperti al pubblico. Palazzo Brusati Bonasi e Sinagoga, solitamente non accessibili al pubblico, saranno non solo eccezionalmente visitabili, ma inseriti in un percorso esplorativo gratuito alla scoperta di Carpi nel periodo bellico (194045). Domenica 7 ottobre, alle 16, dal Municipio, in Corso Pio, sarà possibile partecipare gratuitamente a

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Carpi in guerra (1940-45) con ingresso straordinario a Palazzo Brusati-Bonasi (ex Casa del Fascio) e relativa visita alla mostra sulla storia di questo palazzo, in un’esplorazione guidata della città e dei luoghi simbolo del secondo conflitto bellico mondiale. Domenica 14 ottobre, invece, in occasione della Giornata Europea della Cultura ebraica, dalle 10.30 alle 12, con partenza da via Rovighi 57, il percorso itinerante Il Ghetto e le sinagoghe storiche. Carpi in guerra (1940-45) rivelerà ai partecipanti storia e curiosità del ghetto e dell’ex sinagoga, i luoghi cardine della grande guerra in città, oltre a prevedere la visita a Palazzo Brusati Bonasi e alla relativa mostra. Entrambi gli appuntamenti sono gratuiti e non richiedono prenotazione.

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Le due giovani carpigiane Linda Musaj e Manel Chaouki raccontano la loro passione per la fotografia

Immortalare il tempo che passa con un click Diciamocelo, la fotografia non è per tutti. Necessita, infatti, di un certo occhio: quello per inquadrare i momenti speciali, la bellezza, la realtà… Passione che anima molti, questa forma d’arte consente di fermare il tempo che passa e, allo stesso tempo, di far esprimere, scatto dopo scatto, l’animo del fotografo. Le due giovani carpigiane Linda Musaj, 17 anni, e Manel Chaouki, di 19, da quando hanno scoperto il fascino della fotografia non possono più farne a meno. Da cosa è nata la tua passione per la fotografia? Linda: “il mondo della fotografia e dei video mi piace sin da piccola ma la mia passione è nata quando ho cominciato a scattare regolarmente foto al cielo, al mattino, prima di andare a scuola”. Manel: “io mi ci sono avvicinata quasi per caso, non ricordo come, ma ora sono davvero appassionata”. Quali canali utilizzi? Linda: “Uso principalmente Instagram e Tumblr, lì seguo account di altri fotografi e di foto vintage da dove prendo ispirazione”. Manel: “Uso soprattutto Instagram, ho aperto la mia pagina nel novembre scorso. Oltre a condividere i miei scatti ho la possibilità di sapere cosa ne pensa la gente e di confrontarmi con altri appassionati. Se una fotografia non mi convince appieno, faccio sondaggi e sento cosa vogliono i miei followers”. Che risultati stai ottenendo con il tuo lavoro? Linda: “Quando faccio una foto e mi ci impegno, dedicandole tempo ed energie, se il risultato è buono, mi sento davvero soddisfatta. Inoltre sono riuscita a ottenere qualche lavoretto, immortalando vari eventi, principalmente quelli organizzati da Renegade, e, in questo modo, ho potuto guadagnare qualcosa”. Manel: “mi fa tanto piacere ricevere “Preferisco passare il sabato sera a guardare la mia serie Tv preferita anziché andare a ballare” confessa Martina, diciannovenne al primo anno di università. Come molti ragazzi, anche lei fa parte della comunità delle serie: fenomeno cresciuto negli ultimi anni. Poliziesco, horror, commedia, ce n’è davvero per tutti i gusti: “io preferisco i drama - rivela Sara - perché mi coinvolgono di più ma guardo di tutto. Le serie che seguo sono davvero troppe: Shameless, The 100, Il trono di spade, You e tantissime altre”. Quelle più famose vengono sfornate dai colossi televisivi americani ma, negli ultimi tempi, vengono prodotte e hanno molto seguito anche quelle straniere: Casa de papel (spagnola), The rain (danese), 3% (portoghese) e Skam, teen drama norvegese che ha avuto un seguito così vasto e internazionale da spingere la produzione a girare 7 suoi remake tra cui anche quello italiano prodotto da Tim Vision. “La comunità delle serie Tv per me è casa, comincia 18

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Scatto di Manel

Scatto di Linda

Scatto di Manel Manel Chaouki

Linda Musaj

saggi a parte, non disdegno i ritratti e le espressioni del volto”. Manel: “ho iniziato con i Potrait, i ritratti, ma in questo ultimo periodo mi sto appassionando alle foto di street, momenti rubati nel caos della vita”. Colore o bianco e nero? Linda: “Preferisco le immagini a colori, le considero più forti, potenti. Gli scatti sono più vivi. Inseriti nel loro tempo, il bianco e nero mi fa pensare a qualcosa di statico, di appartenente al passato”. Manel: “Io prediligo il bianco e nero, credo conferisca più forza”. Vorresti che diventasse il tuo lavoro? Linda: “I miei obiettivi sono altri, la fotografia è una passione ma se dovessi trovare un lavoro inerente non mi dispiacerebbe affatto”. Manel: “ Sì, è il mio sogno nel cassetto”. Asmaa Chaouki

Scatto di Manel

messaggi da gente che apprezza le mie foto e le critiche che ogni tanto arrivano mi aiutano a migliorare. Mi è capitato di ricevere commenti da fotografi che seguivo da tempo e questa è stata una grande gioia”. Cosa preferisci fotografare e perchè? Linda: “I tramonti, il cielo, le nuvole... scatti irripetibili, sempre diversi. Pae-

“Preferisco passare il sabato sera a guardare la mia serie tv preferita anziché andare a ballare”. A pensarla come la 19enne Martina molti altri giovani come lei

La nuova televisione è in serie Sara

Arianna

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tutto nei social, si commenta l’episodio appena visto e dopo qualche anno quel gruppo di sconosciuti diventa la tua famiglia; ci si incontra e si creano amicizie importanti” racconta Arianna, appassionata da anni. “Non guardo la Tv e, come molti altri miei coetanei, preferisco accendere il computer, connettermi e macinare qualche episodio su Netflix, Infinity o Amazon Prime” prosegue Arianna. “L’unica cosa che mi consola è che oltre a essere ricominciata la scuola, sono tornate anche tante nuove stagioni delle mie serie preferite”, prosegue Sara. La programmazione autunnale si annuncia ricca di novità: da Riverdale con la terza stagione ad American

Horror Story con la nona. Al debutto su NBC, Manifest: racconta di un aereo scomparso dal radar e misteriosamente riapparso dopo molto tempo. “Sono anni che pago ai miei figli l’abbonamento di Netflix e, incuriosita, ho cominciato anch’io a seguire qualcosa: sono rimasta letteralmente rapita” ci rivela Francesca, mamma di Cloe e Chiara. “La mia preferita prosegue - è Le ragazze del centralino: quattro donne di diversa provenienza che vengono assunte come operatrici per la prima grande compagnia telefonica spagnola alla fine degli Anni Venti”. Lasciatevi dunque contagiare dalla mania del momento, dotatevi di un computer e buona visione! Asmaa Chaouki

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Quaranta studiosi da tutto il mondo a Carpi per un Convegno Internazionale dal 3 al 6 ottobre

L’ex deportata ad Auschwitz Liliana Segre ospite a Carpi Da mercoledì 3 a sabato 6 ottobre si terrà a Carpi, presso l’Auditorium Loria, il convegno internazionale Campi di transito in Europa dalla seconda guerra mondiale a oggi. Storia, spazi, memorie organizzato dalla Fondazione Fossoli e promosso dal Comune di Carpi con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Il convegno vedrà la partecipazione di quasi quaranta studiosi provenienti da Istituti, Fondazioni, Centri di Ricerca e luoghi di Memoria da tutta Europa, America del Nord, Israele e Cina. Il simposio si rivolge a studiosi, docenti, operatori del patrimonio culturale e a tutti coloro interessati alla conservazione e trasmissione di memoria. L’obiettivo delle giornate di studi è quello di sondare, in una prospettiva multidisciplinare e comparativa, il ruolo e l’uso dei campi di transito nel quadro storico, geografico e culturale europeo dalla seconda guerra mondiale a oggi. “Fossoli – spiega Marzia Luppi, direttrice dell’omonima Fondazione – rappresenta un caso esemplare di campo di transito nella storia degli spostamenti di popolazione avvenuti in Europa, in modo più o meno forzato, durante il XX secolo. Proprio da questo nasce la volontà di promuovere un nuovo Convegno Internazionale che vuole interrogare i Campi di transito come spazio culturale e architettonico con particolare attenzione ad alcune rilevanze rappresentate dai campi di concentramento e di prigionia di guerra fascisti e nazisti, dalla deportazione alla gestione dei flussi di profughi di guerra e reduci fino al tema delle migrazioni. Grazie alla Segreteria scientifica che ha lavorato insieme alla Fondazione per dare vita a conferenze di altissimo livello coinvolgendo alcuni fra i migliori ricercatori a livello internazionale”. All’interno del convegno giovedì 4 ottobre, alle 17,30, presso l’Auditorium San Rocco di Carpi, sarà ospite la senatrice a vita Liliana Segre (in foto), ex deportata ad Auschwitz, che offrirà la sua testimonianza e riflessione sui temi del convegno in un incontro aperto al pubblico e a ingresso gratuito. A introdurre l’evento sarà il presidente della Fondazione Fossoli, Pierluigi Castagnetti. I lavori si concluderanno sabato mattina con una visita speciale ai luoghi della memoria gestiti dalla Fondazione (Museo Monumento al Deportato e Campo di Fossoli) dedicata ai partecipanti alle giornate di studio. Mi chiedo perché ci prodighiamo tanto per sposarci. In fondo il matrimonio è come ricevere un grande uovo di Pasqua, impacchettato alla perfezione, bellissimo. Fasciato in una meravigliosa carta dorata e con un fiocco gigante. Lo apriamo emozionate e, spesso, la sorpresa è un banale portachiavi. Un matrimonio, un vecchio album di foto, tre generazioni di donne a confronto tra affetti e conflitti, aspettative e realtà. Il matrimonio di mia sorella di Cinzia Pennati è un romanzo sincero, ironico e al tempo stesso profondo, che parla di donne, dei loro desideri e del loro rapporto con gli uomini. Figlie, sorelle, mogli e madri

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L’Angolo di Cesare Pradella Una 48 ore all’insegna di Enzo Ferrari I padiglioni di Modena Fiere hanno ospitato una ‘due giorni’ dedicata ai motori: auto e moto d’epoca hanno offerto il meglio di sé grazie alla Mostra Mercato internazionale giunta alla sesta edizione, promossa da Mauro Battaglia, denominata Motor Gallery, alla quale hanno aderito 350 espositori. Accanto ad ammirate Ferrari, Maserati, Abarth e Alfa Romeo, c’è stato anche spazio per un tributo particolare al grande Enzo Ferrari a 120 anni dalla sua nascita, nome simbolo di Modena nel mondo insieme a quello di Luciano Pavarotti. Nel corso della due giorni, affollata di appassionati e curiosi, gli stand hanno ospitato incontri, dibattiti, interviste e sono stati rievocati personaggi storici che hanno affiancato negli anni Enzo Ferrari. Qualche esempio? L’ingegner Mauro Forghieri, Giulio Borsari, il segretario Franco Gozzi, don Sergio Mantovani, il barbiere personale Antonio, il ristoratore Lauro, il carrozziere Oscar Scaglietti, l’autista personale Dino Tagliazucchi, i collezionisti Mario Righini e Umberto Camellini. Tra i momenti clou, l’incontro con Ermanno Cozza, per sessant’anni dipendente della Maserati, autore di un

mente in Argentina nel 1971, la presentazione di Mario Righini della Avio Auto 815 realizzata da Ferrari nel 1940, della Ferrari 195 di Umberto Camellini, entrambi modelli unici al mondo, dell’aereo di Francesco Baracca, morto sul Montello nel 1918, il Macchi C 202 Folgore che portava sulla caralinga il cavallino rampante, poi divenuto simbolo della Ferrari, e una serie di auto da corsa Abarth sulle quali gareggiò il mitico Tazio Nuvolari. Hangar particolare anche per

magnifici esemplari di moto da competizione e da turismo, come Honda 750, Kawasaki 900, Yamaha 350, Suzuki 500 e anche per numerosi modelli Guzzi, Gilera, Ducati, Aprilia, Triumph e Bmw. Insomma una full immersion di 48 ore tra entusiasmanti rombi di motore e foto suggestive di auto, piloti, costruttori, circuiti, insieme a ricordi, racconti e aneddoti di chi è stato artefice o spettatore per circa un secolo della entusiasmante avventura della Modena motoristica.

L’appuntamento è domenica 7 ottobre, alle 15, al Circolo Guerzoni di via Genova

La tombola della solidarietà Prosegue l’impegno dei due carpigiani Maura Casali e Lauro Veroni per raccogliere fondi in favore della Comunità San Benedetto al Porto di Genova fondata da Don Gallo. Scopo fondamentale della Cooperativa Don Andrea Gallo è offrire una proposta di emancipazione da ogni

I libri da non perdere come noi, in cui possiamo ritrovare frammenti del nostro passato e del nostro presente. La protagonista, nonché voce narrante, è Agnese, donna concreta e misurata, con una vita incasellata tra lavoro, figlie e marito. Un’esistenza che procede per inerzia finché non viene messa in discussione proprio il giorno delle nozze di sua sorella Celeste: la figlia prediletta della famiglia, bellissima, sognatrice e piena di energie, per il giorno del proprio sì con Roberto ha impartito ordini a tutti i familiari

commovente libro di ricordi e di aneddoti intitolato Con la Maserati nel cuore, alla presenza del costruttore Adolfo Orsi; l’intervista di Ettore Tazzioli a Tonino Lamborghini sulla storia della nascita della casa automobilistica; l’intervista di Stefano Bergonzini titolare dell’agenzia giornalistica Press Studio a Luca Del Monte, già dirigente di Ferrari e Maserati, autore del volume Ferrari Rex. E, ancora, la storia di Ignazio Giunti, il pilota Ferrari deceduto tragica-

affinché la cerimonia si svolga alla perfezione. Un matrimonio in grande stile, ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese. D’altronde, Agnese è la figlia responsabile, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Eppure, a quasi quarant’anni, con due bambine, Camilla e Sofia, un lavoro estenuante e un marito, Luca, con cui forse la magia non c’è mai stata, Agnese comincia a vacillare: è veramente questa la vita che

forma di dipendenza ed emarginazione, “affinché possano continuare a farlo prosegue la coppia carpigiana - con l’aiuto di vicini e amici, oltre a portar loro quattro-cinque carichi l’anno di abiti, biancheria per adulti e bambini e stoviglie, organizziamo in città alcuni eventi per raccogliere fondi”. Tra i

più attesi quello della tombola che torna anche quest’anno, al Circolo Loris Guerzoni, in via Genova, domenica 7 ottobre, a partire dalle 15. Un pomeriggio all’insegna della piacevolezza, del divertimento e, soprattutto della solidarietà. Con soli 10 euro si potrà giocare a tombola, fare una merenda a base di dolci

rigorosamente fatti in casa e, chi vorrà, potrà acquistare anche alcuni biglietti della lotteria - 2 euro l’uno - e, con un pizzico di fortuna, sperare di vincere i premi in palio, offerti da varie ditte del nostro territorio. “Tutto il ricavato - conclude Maura - andrà alla Cooperativa Don Andrea Gallo”. Non mancate!

Il matrimonio di mia sorella Cinzia Pennati desiderava? E quando persino Celeste, così sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno del tutto inaspettato, e non è più sicura di volersi sposare, Agnese non può che ricorrere all’aiuto delle donne di famiglia: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, che porta dentro un segreto inconfessabile; e l’eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma nasconde nel suo passato una passione mai rivelata. In un unico giorno molto speciale, sedute a un tavolo davanti ad

una bottiglia di sherry, ciascuna di loro aprirà il suo cuore. Ogni cosa verrà rivelata, discussa, rimaneggiata, magari compresa, e Agnese scoprirà che ogni matrimonio ha i suoi scricchiolii, che ogni passione ha il suo carico di dolore e che, forse, non è mai troppo tardi per dare una svolta alla propria vita. Un romanzo che scava con apparente leggerezza nell’animo del lettore, dal ritmo incalzante sopratutto nella seconda parte, e che regala molti spunti di riflessione. Chiara Sorrentino

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Al cinema SPACE CITY - CARPI

“Non sempre la verità si contrappone alla menzogna, ma a volte si contrappone alla simulazione”. Erasmo da Rotterdam

Gli Incredibili 2

Animazione La prima a scoprirlo a sue spese è stata la baby-sitter: l’ultimogenito della famiglia Parr non è affatto sprovvisto di super poteri. Il vivace neonato Jack-Jack gattona attraverso le pareti, lancia fiamme, scariche elettriche e potenti raggi laser dagli occhietti birbanti. Gli Incredibili 2 punta i riflettori sul bimbo mutaforma e le sue inesplorate abilità straordinarie. Orari: Venerdì e Sabato: 18 - Domenica: 16 - 18

The Nun

Regia: Corin Hardy Cast: Demian Bichir e Taissa Farmiga Quando una giovane suora di clausura si toglie la vita, un prete e una novizia sul procinto di prendere i voti, vengono inviati dal Vaticano per far luce sull’evento. Insieme scopriranno il diabolico segreto dell’ordine. Mettendo a repentaglio non solo le proprie vite, ma anche la loro fede… Orari: Feriali e Festivi: 22,30

L’amica geniale

Una serie di Saverio Costanzo Elena Greco scopre che l’amica più importante della sua vita, Raffaella ‘Lila’ Cerullo, sembra scomparsa senza lasciare tracce. Elena accende il suo computer e inizia a scrivere la storia della sua amicizia con Lila, nata negli Anni ‘50. Ambientato in una Napoli affascinante, inizia un racconto che copre oltre 60 anni di vita e tenta di svelare il mistero di Lila, l’amica geniale di Elena, la sua migliore amica, ma anche la sua peggior nemica. Orari: Mercoledì 3 ottobre ore 20

CINEMA CORSO - CARPI Papa Francesco - Un uomo di parola

Regia: Wim Wenders Gli ideali del Papa e il suo messaggio sono centrali in questo documentario, che si prefigge di presentare la sua opera di riforma e le sue risposte riguardanti alcune questioni di livello globale. Il film si basa sull’interazione del pubblico face-to-face con il Papa, instaurando un dialogo tra lui e il mondo. Disponibile nel rispondere alle domande di persone provenienti da qualunque background, Papa Francesco risponde a contadini, lavoratori, rifugiati, bambini e anziani, detenuti, a coloro che vivono nelle favelas e campi di rifugiati. Orario proiezioni: Feriali e Sabato: 18,30 - 20,30 - 22,30 - Domenica: 16,30 - 18,30 - 20,30 - 22,30

CINEMA EDEN - CARPI Tutti in piedi

Regia: Franck Dubosc Cast: Franck Dubosc e Alexandra Lamy Jocelyn è un uomo d’affari, un inguaribile seduttore e un bugiardo. Un giorno, a causa di un malinteso, viene scambiato per disabile dalla vicina di casa della defunta madre, la giovane Julie. Per conquistarla, Jocelyn decide di approfittarne. L’equivoco diventa complicato quando Julie gli presenta la sorella Florence, costretta su una sedia a rotelle a seguito di un incidente. È allora che, in bilico sull’esile filo di una insostenibile bugia, Jocelyn inventa una doppia vita: una in piedi e una sulla sedia a rotelle. Orari: Feriali: 21 - Sabato: 20,30 - 22,30 - Domenica: 16,30 - 18,30 - 20,30

appuntamenti

Mostre CARPI

Fino al 3 novembre L’occhio svelato. Il restauro dell’Assunta Apertura al pubblico ogni sabato: 10/12 - 16/19 Palazzo Vescovile Fino al 4 novembre G+G Giacomo Gasparini - La verità di un artista, le tracce dell’uomo Musei di Palazzo Pio - Sala Khaled al Asaad Fino all’11 novembre Taci! La verità ci porterà alla vittoria Archivio storico 20

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Fino al 16 dicembre La veridica historia de la salute Antichi libri di argomento medico dal Fondo Giulio Franciosi della Biblioteca La mostra si articola su due sedi: Biblioteca Multimediale A. Loria e Musei di Palazzo dei Pio Fino al 16 dicembre Berengario da Carpi - Il medico del Rinascimento Una mostra ripercorre la vicenda di Berengario da Carpi Musei di Palazzo Pio

Eventi CARPI

3 - 6 ottobre Convegno Internazionale

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Dal 5 al 7 ottobre si svolge la 23esima Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto di Parma, punto di riferimento in Italia, con stand enogastronomici, corsi di cucina, tanti eventi per grandi e piccoli

Alla corte del Fungo Porcino, il re dell’Appennino

Tra i boschi, la vegetazione e i corsi d’acqua che si snodano sull’Appennino Parmense cresce il re dei funghi, il fungo porcino. Perla di preziose ricette e ricercato dai ristoranti, il fungo porcino cresce per oltre 5 mesi all’anno nel territorio di Albareto, a quote che vanno dai 500 ai 1.600 metri di altitudine. E’ in questo paese di circa 2.200 abitanti che ogni autunno si celebra il rinomato prodotto dei boschi con una manifestazione diventata storica. E’ la 23esima Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto: dal 5 al 7 ottobre invita buongustai e appassionati tra profumati stand enogastronomici, menù a “tutto fungo”, escursioni, musica, eventi di micologia, corsi di cucina, show cooking e attività per bambini. Cuochi ed estimatori mettono alla prova le loro arti, per 3 giorni dedicati all’eccellenza della Val Gotra: Albareto, infatti, sorge nel cuore del territorio del Fungo IGP di Borgotaro, prodotto di qualità superiore tutelato dal 1993. La manifestazione è inoltre gemellata dal 2012 con la Fiera del Tartufo Bianco di Alba e vede la partecipazione di aziende delle Langhe con i loro

Campi di transito in Europa dalla seconda guerra mondiale a oggi. Storia, spazi, memorie Il convegno si articola nelle seguenti sedi: Auditorium Loria Auditorium San Rocco La Settimana del Dono Programma 3 ottobre Free Hugs - Abbracci gratuiti donati dai volontari Piazza Martiri e Borgogioioso 4 ottobre Ore 9 Donare per me e.. Andrea Barbi realizza interviste per comprendere quanti sono a conoscenza del Giorno del dono Piazza Martiri Ore 16

prodotti tipici. La Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto, realizzata grazie all’impegno e alla dedizione dei volontari, nasce in collaborazione con il Comune di Albareto, il Consorzio

I Giovani che ascoltano e i Libri Parlanti I Giovani per Carpi allestiranno delle postazioni di ascolto per chiunque voglia raccontare loro qualcosa, mentre altri ragazzi, i “libri parlanti”, racconteranno, a chi voglia ascoltare, le proprie esperienze di Caregiver Borgogioso e Piazza Martiri Ore 16 Test dell’udito e consulenza promosso da ASI - Affrontiamo la Sordità Insieme Piazza Martiri Ore 20 Cena al buio I commensali, immersi nella completa oscurità, potranno gustare le pietanze serviti da camerieri non vedenti Circolo Guerzoni

del Fungo IGP, la Provincia di Parma, la Regione Emilia Romagna e il Circolo Culturale l’Albero. Gode del patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico.

Ore 21 Concerto di Band musicali MK Live Club 5 ottobre Giornata dedicata all’olfatto Ore 16 Dalle essenze, al profumo al dono, condotto da Roberto Drago, esperto creatore di profumi, in un’occasione unica per scoprire la genesi e le caratteristiche delle fragranze Sala Duomo 6 ottobre Ore 15 Puliamo il mondo Piazza Martiri Ore 16 Convegno: 1973-2018 Buon Compleanno Aido A confrontarsi saranno: Flavia Petrin, presidentessa

• Edizione di Carpi •


Il Museo d’Arte della città di Ravenna presenta dal 6 ottobre al 13 gennaio 2019 la mostra ? War is over, a cura di Angela Tecce, storica e critica d’arte e Maurizio Tarantino, direttore del MAR

Arte e conflitti tra mito e contemporaneità

Ma la guerra è finita! - Guerra è sempre! Primo Levi non si dà pace senza guerra e viceversa: sembra questo il modo inevitabile di affrontare la questione, ma la mostra ? War is over - Arte e conflitti tra mito e contemporaneità propone un altro punto di vista: il contrario della guerra non è la pace ma il dialogo, il conflitto dominato, la dialettica. Il progetto espositivo si articola intorno a tre temi: Vecchi e nuovi miti, sulle ideologie che in passato come oggi sono state spesso alla base di conflitti, o sulle mitologie che ne sono derivate; Teatri di guerra. Frontiere e confini, che restituisce la rilettura data dagli artisti delle immagini di guerra che si susseguono sotto i nostri occhi, dove i confini dividono ciò che è “dentro” da ciò che è “fuori”; infine Esercizi di libertà, più specificamente rivolto a ciò che l’arte può dirci sul nostro futuro, non come proiezione di un presente conflittuale, ma come spazio libero di creatività. Le scelte curatoriali di Angela Tecce e il punto di vista filosofico e letterario di Maurizio Tarantino si completano con l’intervento di Studio Azzurro: quattro installazioni creano un continuum, un legame tra i diversi piani e livelli su cui si distribuisce la mostra e integra le opere con le sue classiche suggestioni audiovisive e interattive. La scala, in cui suoni e immagini accompagnano la salita del visitatore, e le sue domande. La sala d’ingresso, dove, attraverso una feritoia, ci si cala nei miti e nelle tragiche realtà della prima guerra mondiale. Il corridoio del primo piano, dove i calchi di cavalli e cavalieri del Partenone della gipsoteca del MAR si rianimano al passaggio del visitatore evocando tematiche dantesche. E infine la rilettura e ricontestualizzazione del monumento simbolo delle collezioni del Museo d’Arte della città di Ravenna, la struggente lastra funeraria di Guidarello Guidarelli, recentemente restaurata e riallestita. L’ordinamento dell’esposizione procede per assonanze, contrasti,

armonie e disarmonie. La decisione di non seguire un criterio cronologico deriva dalla volontà di rispettare il qui e ora che non solo presiede alla realizzazione di un’opera d’arte, ma che è il portato inevitabile del suo essere storia e del suo destino. Ed è proprio per sottolineare la contemporaneità assoluta di ogni opera – tanto più in un tema sempre presente come quello della guerra – che ognuna di esse è stata scelta in modo da farne risuonare le motivazioni più profonde e poetiche, attraverso il confronto con altre opere, portatrici

nazionale di Aido Stefano Cresci, presidente della Sezione regionale Marco Costantini, presidente della Sezione provinciale Gabriella Sangiorgi, Azienda Sanitario-Ospedaliera di Bologna, Responsabile del Centro di Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna Eugenio Davolio, Aido Carpi Saletta Fondazione CRc Ore 21 Spettacolo: Oggi dono io Teatro Comunale 7 ottobre Ore 10 Distribuzione gratuita di copie del Vangelo iniziativa promossa da Migrantes diocesana Carpi Sagrato della Cattedrale

Tutto il giorno Scambio di doni E’ possibile recarsi presso il Borgogioioso portando un dono da regalare a qualcuno che non si conosce. Gli oggetti così ricevuti saranno raccolti e, domenica 7 ottobre, per tutta la giornata, chiunque abbia donato potrà recarsi al centro per ritirare, munito di un tagliando, la sorpresa lasciata da un altro, sconosciuto donatore Borgogioioso

• Edizione di Carpi •

di sensibilità differenti se non opposte. Il fulcro della mostra è costituito da un nucleo di artisti “storici” che hanno declinato le tematiche della guerra

in modi diversi e financo opposti, dalla propaganda bellico-futurista di Marinetti a De Chirico che con I gladiatori, 1922, rilegge la violenza della guerra mondiale con il filtro di una

Fino al 17 marzo, la Sant’Agata di Senigallia, opera di Antonio Allegri, sarà esposta al Museo Il Correggio

Il Correggio ritrovato proviene da una famiglia di Fano, dove era giunta dopo il dono ottocentesco di un nobile inglese al dottor Angelo Zotti di Senigallia. Dario Fo, che ha ben conosciuto il quadro, riteneva che nel volto di Sant’Agata si ritrovassero i lineamenti di Jeronima, la giovanissima sposa del Correggio. Tutte le più recenti perizie artistiche e scientifiche lo certificano come assolutamente autografo. “L’esposizione della Sant’Agata è un evento culturale molto significativo per la nostra città - commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi perché è grazie ad Antonio Allegri che il nome di Correggio è celebre in tutto il mondo”.

Correggio accoglie un capolavoro del proprio figlio più caro: grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e l’associazione Amici del Correggio e del Museo civico Il Correggio, la Sant’Agata, opera di Antonio Allegri, è esposta al Museo Il Correggio, per un evento straordinario che si protrarrà fino al prossimo 17 marzo. La Sant’Agata è una piccola tavola (29x24 cm) che Allegri dipinse nella maturità della sua carriera, forse come omaggio a una persona cara. L’identificazione con Sant’Agata poggia sugli attributi agiografici e di martirio ben rilevabili nell’opera. La tavola

Rassegna Classici originali 10 storici capolavori del cinema in versione originale sottotitolati in italiano 3 ottobre Orario proiezioni: ore 18.15 e 21.15

Manhattan Regia: Woody Allen 10 ottobre Orario proiezioni: ore 18.15 e 21.15 Heaven Can Wait - Il Cielo Può Attendere Regia: Ernst Lubitsch Cinema Corso 20ª Rassegna Pomeriggio al cinema Introduzione e commento alle proiezioni: Federico Baracchi, Dario D’Incerti, Nico Guidetti 3 ottobre - ore 15 Un profilo per due Regia: Stéphane Robelin 10 ottobre - ore 15 The Post Regia: Steven Spielberg

17 ottobre - ore 15 Miss Sloane - Giochi di potere Regia: John Madden 24 ottobre - ore 15 Padri e figlie Regia: Gabriele Muccino 31 ottobre - ore 15 Ricomincio da noi Regia: Richard Loncraine Space City 5, 6 e 7 ottobre 1ª Edizione Oktobeer Cheerp Carpi Beer Fest Festa della birra artigianale Programma 5 ottobre Apertura: 18/02 Durante la serata: Live band 6 ottobre Apertura: 12/02 Durante la giornata: Djset + Live

classicità depurata ed eterna. Picasso con l’opera in mostra, Jeux des pages, 1951, torna a una riflessione sui disastri della guerra iniziata nel 1937 con Guernica e che si concluderà con le due grandi composizioni del 1952 intitolate La Guerre e La Paix. I nostri due più grandi artisti del secondo Novecento, Lucio Fontana e Alberto Burri, esprimono con sensibilità diversissime la lacerazione che i danni del secondo conflitto hanno provocato prima di tutto nelle coscienze, cui si unisce la voce sonora e indignata di Renato Guttuso. Un nucleo di grande suggestione della mostra è costituito dal “corpo a corpo”, attraverso i secoli, di immagini guerresche: il vaso con scene di battaglia tra greci e troiani e il frammento marmoreo con un legionario romano, Il Portabandiera di Rubens e l’addio di Ettore e Andromaca di De Chirico, fino al guerriero postmoderno per eccellenza, il maestro Joda di Guerre Stellari. I tre grandi temi che hanno ispirato la scelta degli artisti si intersecano a ogni piano per rendere più fitta la trama della mostra: ai teatri di guerra fanno riferimento, tra gli altri, Christo, William Kentridge (che si ricollega a De Chirico), Jake & Dinos Chapman, col loro minuzioso catalogo degli orrori, Gilbert&George, reporter dei conflitti urbani, Alfredo Jaar e Robert Capa. I vecchi e nuovi miti aleggiano nell’opera di Robert Rauschenberg, nel denso e magmatico mare di Anselm Kiefer, nella denuncia di Fabre (nascosta sotto una coltre cangiante) in Andy Warhol e Hermann Nitsch, mentre sono esercizi di libertà le opere di Mimmo Paladino, Marina Abramovic, Michelangelo Pistoletto ed Emilio Isgrò. I testi e le opere esposte, colloquiando tra loro, ci ricordano che il dialogo, la gestione dei conflitti e delle tensioni, la dialettica fondata sulle ragioni di ognuno non sono la pace, anzi ne sono ben lontani, ma rappresentano l’unica vera alternativa alla guerra. Orari: da martedì a domenica, dalle 9 alle 18 (chiuso lunedì). Band 7 ottobre Apertura: 12/24 Durante la giornata: Balli con musica dal vivo Piazzale Re Astolfo 6, 7, 13 e 14 ottobre 10/13 - 15/19 Palazzo Brusati Bonasi apre le porte al pubblico Sede della Fondazione CR Carpi 7 ottobre - ore 16 Concerto Lirico d’Autunno Interverranno: Valentina Boi, soprano Elia Fabbian, baritono Tiziana Carraro, mezzosoprano Fabio Sartori, tenore Maestro: Roberto Rossetto, al pianoforte Centro sociale Cibeno Pile

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Il Carpi non riesce a completare con una vittoria la settimana più densa di impegni dall’inizio del campionato, cedendo 2-1, nonostante il vantaggio iniziale, al Picco contro lo Spezia. Una sconfitta amara che interrompe bruscamente il processo di crescita della compagine biancorossa e mette, sul tavolo, una posta in palio pesante già a partire da sabato nello scontro del Cabassi contro il Cosenza. Nonostante le grandi parate di Simone Colombi e il vantaggio di Benjamin Mokulu, abile a correggere in porta una mischia su un corner battuto da Pasciuti, nella ripresa, il Carpi cede sotto i colpi di Sergej Galabinov (gol viziato da un fallo di Maggiore su Concas) e di Giulio Maggiore, bravo a intercettare da due passi una spizzata proveniente da un calcio d’angolo a 5’ dal 90’. Termina dunque l’incantesimo dell’impianto ligure che, dall’approdo dei biancorossi in Cadetteria era sinonimo costante di bottino pieno. Sin dai tempi del primo Carpi di Serie B, targato Stefano Vecchi, infatti, i biancorossi erano stati sempre protagonisti di vittorie pesanti ed esaltanti. Nulla da fare anche sotto questo profilo e, nonostante un Colombi ancora apparso in forma straripante, la piacevole scoperta del giovane e poliedrico difensore classe ‘99 Alessandro Buongiorno e la vena realizzativa di Mokulu (2 reti in quattro giorni), il Carpi è costretto a fermarsi e a interrogarsi sui propri limiti: specialmente quelli difensivi. Senza Fabrizio Poli, il Carpi appare debole, attaccabile sulle corsie laterali (Pachonik non è che un lontano parente di quello ammirato nella passata stagione) e disattento sui calci piazzati. Difesa a parte, anche la mediana non è esente da colpe: poco pimpanti, i centrocampisti di mister Castori hanno il dovere di supportare meglio gli attaccanti, lasciati troppo spesso al loro destino. All’orizzonte una gara da non sbagliare, contro un Cosenza non in buona salute e a caccia di punti per uscire da un momento buio. Sarà l’occasione per ammirare al Cabassi quel Gennaro Tutino arrivato a Carpi a inizio della sessione estiva di mercato, salvo poi scappare dal cuore dell’Emilia al termine del ritiro di Fanano. Enrico Bonzanini

LO SPEZIA METTE FINE ALLA MALEDIZIONE E SUPERA IN RIMONTA IL CARPI

Passo falso al Picco

Con l’arrivo del Cosenza, sabato, allo stadio Cabassi tornano quattro ex

Pallamano

Terraquilia ko

Tempo di riscatto per il Carpi

Nessun miglioramento per la Terraquilia Carpi: dopo aver perso in casa all’esordio contro Camerano, cede anche nel secondo turno, stavolta in casa della Fiorentina Handball, col punteggio di 35-25. Mai in partita, gli uomini di coach Samir Nezirevic, con solamente otto effettivi di movimento a disposizione, cedono già nel primo tempo e i viola scappano sul 21-11 approfittando dell’infortunio al capitano biancorosso Marco Beltrami. Nella ripresa gli emiliani tentano una rabbiosa reazione ma la Fiorentina, guidata dalle super prestazioni di Fratini (6 reti) e Di Fabrizio (8 reti), controlla il parziale chiudendo a +10 alla sirena conclusiva. Partenza negativa per la Terraquilia che sabato affronterà al Vallauri la capolista Secchia Rubiera. Enrico Bonzanini

Nonostante il cambio di rotta segnato dal ritorno di mister Fabrizio Castori, il Carpi va a caccia di punti pesanti e della prima vittoria interna stagionale, per levarsi da una posizione di classifica complessa. Il prossimo avversario dei biancorossi è Cosenza: la compagine, neopromossa in Serie B dopo l’esaltante cavalcata della passata stagione, è ancora a secco di vittorie in campionato e si presenterà al Cabassi con la fame di chi, dopo sei giornate in chiaro-scuro, necessita di una svolta. GLI EX: Sono ben quattro gli ex biancorossi a disposizione dell’esperto tecnico calabrese Piero Braglia. Si tratta del difensore Anìbal

Capela (non confermato dal Carpi in estate), del centrocampista Luca Verna (40 presenze e 5 reti nella passata stagione), dell’esterno offensivo Luca Garritano e dell’attaccante Gennaro Tutino. In quest’ultimo caso si tratta di un ex particolare considerata l’assenza a referto di gare ufficiali per l’attaccante scuola Napoli. Tutino, dopo esser approdato nel cuore dell’Emilia a inizio della sessione estiva del calciomercato ha infatti chiesto di essere ceduto dopo appena 20 giorni, al termine del ritiro estivo a Fanano. MODULO E STATISTICHE: Con tre sconfitte (una delle quali contro il

Sabato presso la Palestra Fassi si è disputato il Quadrangolare Under 15. Quattro le squadre partecipanti U.S.Carpine A, U.S.Carpine B, Secchia Rubiera e Casalgrande. Nessuna classifica bensì la possibilità per ogni atleta di giocare e mettersi in luce, di fronte a un numeroso pubblico composto da genitori e amici. La Carpine A ha vinto contro il Casalgrande, perso contro il Rubiera e pareggiato contro la Carpine B, mentre quest’ultima ha vinto sia contro Rubiera e Casalgrande, ma è stata fermata sul pareggio dalla Carpine A. Un buon allenamento per tut-

Pallamano - I giallorossi debuttano domenica 7 ottobre alle Fassi contro il Parma. fischio d’inizio alle 16

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Verona senza neppure aver giocato), tre pareggi e uno “score” di -7 fra le reti segnate (solamente 3) e quelle subite (ben 10), l’avvio di stagione del Cosenza non può certo definirsi da sogno. Diversi infatti, dopo una promozione esaltante e un ritorno in Serie B che mancava da 15 anni, erano le aspettative al termine di un mercato che aveva visto, fra gli altri, i prestigiosi arrivi del centravanti Riccardo Maniero, di Leonardo Baez e degli ex Carpi. Il modulo scelto dal tecnico Braglia sarà il 3-52: atteggiamento tattico da non sottovalutare per la non impermeabile difesa del Carpi. E.B.

Campionato ai nastri di partenza te le squadre scese in campo, in previsione dell’inizio del campionato previsto il prossimo fine settimana. I giallorossi carpigiani debutteranno domenica 7 ottobre alle Fassi contro i pari età del Parma. Fischio d’inizio alle 16. Con il passaggio a titolo definitivo dall’Handbal Carpi alla Carpine dei giocatori Michael Nicolazzo (Pivot), Simone Artili (ala sinistra), Gabriele Leonesi (terzino sinistro), Federico Calzolari (centrale) e

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La Ginnastica Ritmica del Club Giardino conquista la medaglia di bronzo a Nerviano

Bronzo per la Ritmica Giardino

Silvia Pecchenini, Aurora Montanari, Ilaria Giovanelli, Elena Fulgeri ed Elisabetta Lamberti, atlete della squadra di Ginnastica Ritmica del Club Giardino di Carpi, hanno partecipato al Torneo di fine estate di Nerviano (Milano) e hanno guadagnato l’ennesimo riconoscimento. La squadra ha conquistato il 3° posto su 22 squadre provenienti da Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. “Una buona prova in vista dell’imminente inizio del Campionato di Serie C Gold”, ha commentato la coach Federica Gariboldi. del prestito annuale di Marco Lorenzini, si è poi definita la rosa che difenderà i colori giallorossi nel torneo di Serie B agli ordini dell’allenatore Davide D’Andrea. La squadra: Portieri: Marco Lorenzini, Andrea Rosa, Luca Gherardini dal Modena. Terzini e centrali: Gabriele Leonesi, federico Calzolari, Andrea GirolamodiBari, FilippoArtioli, Tommaso Verri, Giovanni Martinelli, Matteo Guariso, Davide Corradi, Alberto Scheggi dal Pan D’este di Este (Veneto) Ali: Luca Caliumi, Vincenzo Coppola, Andrea Vassalo, Simone Artioli, Luciano

Laricchiuta che dopo un periodo di inattività si è voluto di nuovo mettere in gioco a 34 anni dopo aver fatto la trafila nellesquadre giovanili di Conversano (Puglia) Pivot: Michael Nicolazzo, attilio Accardo. A sostegno di questa scommessa, la ditta Centro Lattonieri di Carpi ha rinnovato il proprio sostegno ai giallorossi e al settore giovanile. Debutto casalingo domenica 13 ottobre contro il Casalgrande alla Palestra Fassi. Sono aperte le iscrizioni e gli allenamenti per il Settore giovanile Under 11 e Under 13. Per informazioni contattare il numero: (345.3217591).

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C’era anche un carpigiano tra i 2.700 atleti, provenienti da tutto il mondo, che sabato 22 e domenica 23 settembre hanno partecipato alla seconda edizione della competizione di triathlon più ardua del mondo: l’Ironman di Cervia. Lui si chiama Riccardo Tirelli: 34 anni, di professione tecnico di radiologia, da tempo coltiva la passione per la corsa. Da quando nel 2016 ha iniziato a partecipare a gare di triathlon insieme ad amici sportivi, e con il supporto del suo allenatore Stefano Carbonieri, quella dell’Ironman è stata indubbiamente l’impresa più difficile in cui si è cimentato, ma anche quella più ricca di soddisfazioni. 3,86 chilometri di nuoto, 180,260 in bicicletta e 42,195 km di corsa. Sono questi i numeri con cui si sono misurati triatleti professionisti e dilettanti rappresentanti di oltre 60 nazionalità. Per i professionisti in gara in palio c’era la qualificazione all’edizione 2019 della World Championship che si svolgerà a Kona, Hawaii, ma anche per gli sportivi amatoriali la posta in gioco era alta: arrivare alla fine di un percorso lungo e faticoso, ed essere decretati ufficialmente degli Ironman. Riccardo Tirelli si è dichiarato contento dei risultati ottenuti: 1 h nel nuoto, 5’45” nella prima transizione, 5h 37’ in bici, 3’42” nella seconda transizione e 4h 23’ nella maratona. “Per essere la prima volta che partecipavo a questa manifestazione sono felice di ciò che ho raggiunto, e di essere arrivato sino alla fine. Immaginavo fosse duro, ma non così tanto. Tenendo conto che sulla sola maratona ho un personale di tre ore, potete immaginare quanta differenza ci sia tra correre solo una maratona e correrne una alla fine di

Il carpigiano Riccardo Tirelli, classe 1984, di professione tecnico radiologo, ha sfidato se stesso tagliando il traguardo della gara di Triathlon più dura del mondo: l’Ironman di Cervia

L’uomo di ferro che viene da Carpi programma il 29 e il 30 settembre a Lignano Sabbiadoro, dove ci sarà anche la staffetta 2+2. In seguito continuerò ad allenarmi per pianificare poi il calendario di competizioni a cui partecipare nel 2019. La mia inclinazione sportiva per eccellenza è la corsa, e la stagione invernale è

Riccardo Tirelli

un triathlon”. Alla soddisfazione per aver tagliato il traguardo finale, si aggiunge anche l’emozione per aver gareggiato insieme a campioni del calibro di Alex Zanardi, che proprio all’Ironman ha conquistato il record del mondo nella categoria disabili e si è classificato quinto assoluto, sbaragliando migliaia di rivali normodotati. “Zanardi è un campione di sport e umanità. Un esempio di coraggio e

perseveranza. Eravamo nello stesso cancello di partenza - racconta Riccardo - ed è stato pazzesco ritrovarmelo accanto. Ha una parola d’incoraggiamento per tutti e sempre il sorriso sulle labbra. E’ unico”. Quali sono le prossime sfide sportive in cui ti metterai in gioco? Insieme al gruppo sportivo con cui mi alleno parteciperò al Campionato Italiano di Triathlon Sprint che è in

Si è tenuto a Carpi il Meeting di atletica leggera per atleti disabili - 5° Memorial Armando Violi

Pista d’atletica in festa

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Sabato 6 ottobre, a Novi, riparte la seconda edizione della rassegna dedicata alla disabilità

DiversaMente Sport

Sfilata olimpica degli atleti partecipanti

Simone Morelli consegna il Trofeo a una rappresentanza dell’Ushac

l’occasione per dedicarmi anche alla trail running in montagna. Ma ciò che amo dello sport è anche lo stare in gruppo e lo spirito di condivisione che si innesca anche nelle discipline individuali. L’incredibile potere aggregativo che più di ogni altra cosa lo sport è capace di creare rende possibile anche l’impossibile”. Chiara Sorrentino

Si è tenuto a Carpi, domenica 30 settembre, sulla terra rossa della pista di atletica di via Nuova Ponente, il Meeting di atletica leggera Trofeo Città di Carpi - 5° Memorial Armando Violi, organizzato da Ushac Carpi con la collaborazione del Comitato CSI di Carpi e il patrocinio del Comune. Erano presenti le squadre ASD Faenza, Anfass Prato, Asham Modena, Il Dosso Cremona e Ushac Carpi, i cui atleti sono stati impegnati in gare di corsa veloce, staffette, lancio del vortex e salto in lungo. Il Trofeo è stato vinto dalla società di casa, Ushac Carpi, e consegnato dal vice sindaco Simone Morelli.

Dopo il successo dello scorso anno, sabato 6 ottobre riparte la seconda edizione della rassegna Sport, scuola e teatro… abilmente diversi con l’evento DiversaMente Sport. Tre gli appuntamenti in programma, tra ottobre e dicembre, dedicati rispettivamente a Sport, Inclusione scolastica e Teatro. “Questa iniziativa - spiega Elisa Montanari, assessore all’Istruzione, Cultura e Pari Opportunità del Comune di Novi - è stata possibile perché una comunità intera si è adoperata per organizzare la rassegna, dando un bellissimo messaggio d’impegno, responsabilità e, soprattutto, di condivisione. Costruire un progetto in rete sul tema delle abilità differenti, con interventi che coinvolgono l’Amministrazione Comunale, il mondo dell’associazionismo e la scuola, significa non solo partecipazione, bensì la volontà di creare le condizioni per crescere e stare insieme”. La rassegna Sport, scuola e teatro… abilmente diversi nasce da una forte collaborazione tra Polisportiva Roveretana, Amministrazione Comunale, Istituto Comprensivo R. Gasparini e diverse associazioni sportive e culturali, e non solo, a cui vanno i più sentiti ringraziamenti per l’immensa disponibilità: Uisp, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sez. di Modena, Accademia Marziale ASD Npiama di Modena, Associazione Italiana X-Fragile, Associazione Sopra le righe, dentro l’autismo, Sen Martin Wheelchair Hockey Modena, ANPI, Aneser, Anspi, GIA, L’Aquilone, ARCI. Si ringraziano per il contributo anche: la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, il Lions Club Host di Carpi, il Poliambulatorio Physios e i commercianti di Rovereto. “Spero che a questa rassegna partecipino in tanti, sia adulti che bambini. Questa iniziativa ci darà la possibilità di scoprire risorse e potenzialità di persone con disabilità attraverso diverse esperienze: dalle esibizioni sportive a un convegno con un ospite d’eccezione, a uno spettacolo teatrale. Il filo conduttore di tutti questi eventi - conclude Alessandro Ribaldi, presidente della Polisportiva Roveretana - sarà quello di conoscere la diversità per poterla accettare e valorizzare come originalità”. mercoledì 3 ottobre 2018

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