Carpi piange la scomparsa di un personaggio conosciuto e apprezzato nel mondo imprenditoriale: il geometra Luigi Boschini è deceduto all’età di 88 anni dopo 66 anni di onorato lavoro. Lascia la moglie Edda Pollastri e la figlia Maria Grazia. I suoi funerali si sono svolti lunedì 25 settembre alla presenza di amici e conoscenti. Da sempre socio del Lions Club di Carpi e di altre associazioni di volontariato umanitario e sociale, è risaputa in città la sua amicizia e il suo lungo sodalizio professionale con un’altra grande figura della Carpi del dopoguerra, don Ivo Silingardi, fondatore della scuola alberghiera Nazareno e di tante altre istituzioni scolastiche, sociali e sportive. Poco prima di morire il geometra Boschini ci ha raccontato un particolare inedito della sua attività professionale. “C’è stato un personaggio – ci ha raccontato Boschini - che è stato determinante per lo sviluppo dello studio tecnico che io ho condotto per sessant’anni a Carpi insieme all’amico geometra Giovanni Turchi. Si tratta del conte Dino Grandi, ministro degli Esteri del Governo Mussolini nonché ambasciatore italiano a Londra, protagonista del famoso Gran consiglio del 25 luglio del 1943 il quale decretò la destituzione di Benito Mussolini. Dino Grandi fu uno dei pochi
dissidenti che riuscì a salvarsi grazie alla fuga prima in Portogallo e successivamente in Sud America. Qui non c’entra la politica ma soltanto la soddisfazione di aver lavorato a un progetto d’avanguardia che ha lasciato il segno e ha fatto storia nel settore della zootecnia, commissionato da un imprenditore avveduto”. Luigi Boschini per vent’anni, dal 1960 al 1980, è stato il progettista, il tecnico e il costruttore della tenuta agricola di Albareto di Modena che il conte Grandi, col figlio Franco Paolo, trasformò dopo averla acquistata, introducendo metodi e sistemi all’avanguardia nell’allevamento del bestiame, tanto da farne una azienda agricola modello. La tenuta Grandi di Albareto è stato la prima a introdurre in Italia la mungitura meccanizzata delle mucche da latte grazie alla cosiddetta ‘giostra’, un centro zootecnico automatizzato che venne considerato il primo in Europa e il terzo nel mondo. E Boschini lavorò alla progettazione, diresse i lavori e ristrutturò i fabbricati da adibire a stalle modello e a nuove porcilaie complete queste ultime di sala parto e di svezzamento per 12mila maiali. Una storia singolare questa iniziata per caso su un convoglio ferroviario. “Tutto cominciò un giorno del 1960 sul treno che ci portava entrambi, io e il
L ’angolo di Cesare Pradella
Città in lutto per la scomparsa di Boschini
Luigi Boschini con la moglie Edda e don Caccia
conte Grandi, da Bologna a Modena, io stavo tornando a Carpi, lui andava ad Albareto dopo essere stato nella sua villa bolognese di Castenaso. Parlammo del più e del meno, io non l’avevo riconosciuto perché erano già passati molti anni da quel famoso luglio del 1943 e, nel frattempo, si era tagliato la barbetta bianca. Quando gli dissi che ero geometra e che mi occupavo della costruzione di case, capannoni e stalle, chiese il mio indirizzo e il telefono e alla stazione di Modena ci salutammo. Al momento non detti molta importanza alla cosa ma dopo qualche giorno ricevetti una telefonata: Grandi mi invitava nella sua azienda agricola. Non mi interessava il suo passato di gerarca fascista, i tempi per fortuna erano cambiati, l’Italia era tutto un cantiere in costruzione, eravamo in pieno boom economico, si costruivano strade, case e fabbriche. Era iniziato quello che verrà definito il miracolo economico e con questo spirito mi recai da lui e da lì
cominciò una collaborazione proficua per entrambi, utile per lui ed affascinante per me dal punto di vista professionale perchè mi consentiva di porre mano a realizzazioni avveniristiche mai affrontate prima. Così iniziai un’attività che proseguì per vent’anni con grande soddisfazione mia e sua perchè lui vedeva realizzato il suo sogno di un allevamento modello condotto con criteri moderni, dotato di attrezzature tecniche all’avanguardia e io ero soddisfatto perchè crescevo culturalmente e professionalmente acquisendo conoscenze tecniche che avrei poi utilizzato negli anni a venire”. Tra le opere di grande rilievo professionale, l’ultima in ordine di tempo è il Polo artistico di Novi in collaborazione con Politecnica. Allo studio Boschini & Turchi fu affidata la costruzione degli edifici del Centro Nazareno, della Palestra Kennedy, della Polisportiva Dorando Pietri e, più di recente, della nuova sede di Radio Bruno.
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mercoledì 27 settembre 2017
anno XVIII - n. 33
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