“Non ci speravamo più ma oggi il nostro sogno si è finalmente concretizzato”. A parlare sono le tre farmaciste Barbara Benzi, Carlotta Po e Ilenia Morini. “Nel 2013 avevamo partecipato a un concorso regionale per l’apertura di nuove sedi farmaceutiche e, finalmente, il 27 ottobre 2017 abbiamo saputo che ci era stata assegnata la sede di Sozzigalli. E chi ci pensava più…”, sorridono. La farmacia sarà dedicata a San Bartolomeo: “in un primo momento avevamo pensato di intitolarla a Galileo, leggendario personaggio di Sozzigalli, ma il destino ci ha fatto cambiare idea. Il 27 ottobre, infatti, data che resterà sempre nel nostro cuore, è Beato Bartolomeo e, dal momento che questo è anche il nome della Parrocchia della frazione, non potevamo che scegliere per questa nostra nuova avventura l’apostolo famoso per curare, malati e ossessi”. Barbara, Carlotta e Ilenia, tutte e tre mamme, hanno lavorato insieme, fianco a fianco, per più di dieci anni prima di maturare la decisione di creare una farmacia tutta loro: “siamo amiche e ci fidiamo l’una dell’altra. Non ci siamo certo scelte a caso”, commentano. Entusiaste all’idea di iniziare a lavorare in una realtà piccola e a misura d’uomo, le tre vogliono dar vita a una farmacia “al femminile. Desideriamo puntare soprattutto sulle donne senza ovviamente trascurare nessuno”, chiariscono. Due le parole che ricorrono
Sozzigalli avrà una farmacia grazie all’intraprendenza e alla professionalità di Barbara Benzi, Carlotta Po e Ilenia Morini. Servizi, flessibilità e vicinanza le parole chiave di questa nuova avventura al via dal 12 aprile
Una farmacia in rosa
Da sinistra Carlotta Po, Ilenia Morini e Barbara Benzi
continuamente sulle labbra delle tre professioniste: servizi e vicinanza. “Poter partire da zero ci consente di creare quella che consideriamo la farmacia ideale. Un luogo nel quale tutti possono trovare una prima risposta alle proprie necessità. Un presidio di
salute dove ricevere risposte adeguate e indicazioni utili. Il farmacista nel corso del tempo è diventato sempre più una figura di riferimento essenziale per la cittadinanza. Ecco perché la nostra porta sarà aperta, a partire dal 12 aprile, tutti i giorni a orario
continuato dalle 8,30 alle 19,30 e il sabato mattina dalle 8,30 alle 13. Ascoltare e dare tempo è per noi fondamentale: solo così si può rispondere in modo accurato alle esigenze dei pazienti, offrendo loro la cura migliore. Non vediamo davvero l’ora di
iniziare”. In farmacia - in via Carpi - Ravarino, 1798 - tutto è stato studiato nel minimo dettaglio: “abbiamo deciso di differenziarci il più possibile, offrendo servizi e prodotti innovativi”, rivelano Barbara, Carlotta e Ilenia. Dalla cosmesi naturale e olistica alla
cosmeceutica, alle preparazioni galeniche. Dall’holter pressorio all’elettrocardiogramma, dalla spirometria (misurazione della capacità polmonare) all’auto analisi del sangue. E, ancora, dalla misurazione della pressione alla bilancia impedenziometrica, pesapersone elettronica capace di rilevare la massa magra e quella grassa, dai test per le intolleranze alimentari di ultima generazione ai fori alle orecchie. “Abbiamo scelto linee trucco e di cosmetica olistica e naturale nuove, in esclusiva, affinché chi sceglie la San Bartolomeo possa scoprire e sperimentare prodotti introvabili altrove”. All’interno della cabina polifunzionale allestita in farmacia poi, periodicamente verranno organizzati eventi e giornate a tema affinché “i cittadini possano abitare questi spazi. Sentirli propri”. In farmacia vi sarà inoltre un corner dedicato alle mamme e ai loro piccoli e un angolo per i nostri amici animali dove trovare dai farmaci agli alimenti. Dopo la chiusura del Cup di Soliera, la San Bartolomeo risponderà anche alle esigenze di chi deve prenotare visite ospedaliere, esami del sangue o cambiare il proprio medico di famiglia. Essere vicine alla gente è questo l’imperativo delle tre farmaciste perché, rispondono all’unisono, “instaurare un rapporto di fiducia coi pazienti e aiutarli nel miglior modo possibile è ciò che rende il nostro lavoro davvero speciale”. Jessica Bianchi
Al via il ciclo di Amarcòrd al Cafè: l’iniziativa, giunta alla settima edizione, rappresenta un luogo di empatia, nel quale i familiari possono scambiarsi esperienze e informazioni, allontanando il rischio, sempre latente, del burn out
Mille le famiglie che convivono con una demenza nei quattro comuni dell’Unione Sono 1.700 le persone affette da demenza nei quattro comuni delle Terre d’Argine e 340 i nuovi casi riscontrati ogni anno. Un numero destinato ad aumentare a fronte del progressivo invecchiamento della popolazione. Un numero che racconta una realtà ben più ampia e drammatica: non possiamo infatti limitarci a considerare i malati, bensì la totalità delle loro famiglie. Malati che soffrono e famigliari che lottano contro la rabbia, il dolore e la frustrazione. L’iniziativa Amarcòrd al Cafè, giunta alla settima edizione, - promossa dai Servizi sociali dell’Unione delle Terre d’Argine e dal Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer (G.A.F.A.), con la collaborazione della Croce Blu di Carpi e Soliera e del Centro Polivalente di Limidi - è preziosa, poiché rappresenta un luogo di empatia, nel quale anche i familiari possono scambiarsi esperienze e
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mercoledì 4 aprile 2018
miglie di uscire allo scoperto, di contribuire al superamento del pregiudizio e di creare una cultura dell’accettazione della malattia e dell’inclusione delle persone affette da demenza. E’ un servizio che accompagna e segue l’andamento delle
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problematiche legate a questa patologia. Qui i famigliari trovano una sorta di gruppo di auto aiuto mediato da una psicologa capace di offrire strategie da mettere in atto e consigli pratici da applicare alla vita di ogni giorno.
Giovedì 5 aprile, alle 20,45, presso la sede di via Nuova Ponente, 24
informazioni. Il ciclo di incontri, che si svolgerà al Centro sociale Pederzoli di via Papotti a Limidi, propone momenti d’incontro con i familiari e i malati di demenza. Durante gli incontri, ad accesso libero e gratuito, si svolgeranno diverse attività con l’aiuto e la guida di personale esperto e di volontari del G.A.F.A. Ogni appuntamento dell’Amarcòrd al Cafè comprende un momento iniziale di accoglienza dove si consuma
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la colazione insieme; successivamente il gruppo si divide in due sottogruppi, uno per gli anziani e uno per i familiari. Le terapiste e i volontari si impegnano a far trascorrere ai malati momenti di condivisione e benessere, socializzazione e stimolazione cognitiva. Ai caregiver si propone, la partecipazione a un gruppo di auto mutuo aiuto, aperto e flessibile condotto da una psicologa e da una assistente sociale, uno spazio di confronto, supporto informativo, emotivo e anche
psicologico. Inoltre la Croce Blu di Carpi e quella di Soliera sono disponibili per occuparsi del trasporto degli anziani da e per Limidi per tutte le date fissate. L’Amarcòrd al Cafè rappresenta un concreto esempio di collaborazione tra i servizi territoriali e il mondo del volontariato e prova a rispondere al continuo aumento del numero di malati di demenza. Amarcòrd al Cafè che riunisce a ogni incontro circa una trentina di persone, tra malati e famigliari, consente alle fa-
Il bisogno di sangue non cala mai Giovedì 5 aprile, alle 20,45, presso la sede di via Nuova Ponente 24, si terrà la 65ª assemblea annuale dei soci di Avis di Carpi. “Un momento importante per fare il bilancio di un anno di attività associativa e di lavoro dei nuovi consiglieri e per fare il punto sulla raccolta di sangue. Molte sono le novità che hanno caratterizzato il 2017, che ha visto confermare all’Avis provinciale di Modena e all’Avis di Carpi, l’accreditamento istituzionale ottenuto negli anni scorsi e il riconoscimento di un elevato standard qualitativo da parte degli organi preposti alla verifica”, sottolinea il presidente Fabio Marani. Nel 2017 a Carpi sono state raccolte: 5.652 unità (-49 rispetto al 2016) mentre i soci hanno raggiunto quota 2.795 (+19 rispetto al 2016). “Ci tengo a ribadire - conclude Fabio Marani - che la disponibilità di sangue è garantita solo se alla base ci sono sufficienti donatori e, pertanto, invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare all’assemblea, un modo per conoscere da vicino la nostra associazione”.
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