Tacco_65

Page 24

Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 10/12/09 16:29 Pagina 8

// TAURISANO. IL GIRO DEI PRESTANOME

viLLa scarceLLa: 4miLa metri abusivi. e iL comune non Lo saPeva Villa Scarcella ad Ugento, località Fontanelle

Taurisano, via Garibaldi, 18

La procedura di sequestro ed acquisizione è stata piuttosto difficoltosa per il Comune di Taurisano, dove gli immobili confiscati erano tutti intestati a prestanome. I beni sono stati tutti acquisiti e solo recentemente trasferiti al Comune ma non ancora destinati in gestione. Appartenevano tutti al clan capeggiato da Giuseppe Scarlino, detto Pippi Calamita. Sono tutti immobili non di pregio, che vanno necessariamente ristrutturati prima di essere utilizzati. Verranno dati in gestione ad associazioni e non a singole persone. Il Comune ha intenzione di partecipare a “Libera il bene” e di chiedere anche altri tipi di finanziamenti, come quello previsto dal Pon Sicurezza, che possano permettere di sistemarli.

// TREPUZZI VAGLIA “LIBERA IL BENE” Tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata nel Comune di Trepuzzi sono già stati trasferiti al Comune. Quello ubicato in via Tahon de Revel (appartenuto a Mario Tornese) sarà utilizzato per scopi istituzionali: il Comune vi organizzerà attività socio-culturali. Gli altri tre beni, tutti in contrada Imbrogni e tutti collegati tra loro, appartenuti a Gaetano Giangrande ed Oronzo Levante, verranno dati in gestione ad associazioni per il reinserimento lavorativo. La partecipazione al bando “Libera il bene” è attualmente al vaglio del Comune.

Trepuzzi, contrada Imbrogni (ph Libera)

ERA LA RESIDENZA DEL BOSS. DIVENTERÀ UN CENTRO POLIVALENTE ESTIVO PER BAMBINI DISAGIATI. MA LA PRATICA SI È ARENATA E LE CONDIZIONI DELL’IMMOBILE PEGGIORANO. IL FINANZIAMENTO RICHIESTO PER RIMETTERLO A NUOVO POTREBBE NON ESSERE SUFFICIENTE In paese e nel circondario tutti l’hanno sempre conosciuta come “la villa del mafioso”. E ancora oggi girano al largo da lì. Non c’è cittadino ugentino o che frequenti abitualmente le caraibiche spiagge del parco naturale di Ugento che non sappia dell’esistenza di quella villa. Perché è immensa e situata in una strada molto frequentata che conduce ai villaggi turistici Robinson e Victor e alla pineta comunale attrezzata. Da maggio a settembre centinaia di migliaia di persone fanno su e giù per quella strada, vigili e carabinieri perlustrano la zona in lungo e largo. Eppure il Comune di Ugento si è accorto che la villa ubicata in zona “Fontanelle” era abusiva solo in seguito alla segnalazione da parte della comunità Emmanuel, che, una volta concluso l’iter di confisca e acquisizione al patrimonio comunale, l’aveva ricevuta in gestione proprio dal Comune. L’immobile con piscina, un fabbricato principale con porticato, era appartenuto al clan Scarcella che aveva in Ugento e nei Comuni limitrofi la propria zona di influenza. Una superficie totale di 3.825,29 metri quadrati e nessuno si era mai accorto che fosse nata senza le necessarie concessioni edilizia e sanitaria. “Ci siamo resi conto che la villa non aveva i permessi – spiega Daniele Ferrocino, vicepresidente della comunità Emmanuel - quando abbiamo dovuto redigere il progetto per la gestione dell’immobile; abbiamo chiesto dei documenti presso gli uffiil tacco d’Italia

8 Dicembre 2009

ci comunali ed abbiamo constatato, con sorpresa, che quei documenti non esistevano”. Attualmente sono in corso le procedure per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria con il paradosso che il Comune, che ha acquisito il bene al proprio patrimonio, dovrà pagare i costi di sanatoria a se stesso. “Abbiamo chiesto all’Agenzia delle entrate di poter evitare di pagare - dice Massimo Lecci, vicesindaco – e siamo in attesa di risposta”. All’interno della villa sarà realizzato un centro polivalente destinato a minori in condizioni di disagio; potrà ospitare circa 15 bambini alla volta provenienti da comunità di accoglienza residenziali o da famiglie in condizioni di indigenza. Sarà strutturato come un campo scuola estivo. Il progetto è stato sottoposto a richiesta di finanziamento presso il Ministero dell’Interno nell’ambito dell’iniziativa Pon Sicurezza per un totale di 150mila euro. “Abbiamo ricevuto in gestione l’immobile da circa due anni e ancora non abbiamo potuto iniziare la nostra attività – continua Ferrocino -. Se i tempi si allungheranno ulteriormente il finanziamento richiesto potrebbe non essere sufficiente; da quando abbiamo presentato il progetto, il solaio di alcune stanze è crollato e le condizioni di manutenzione continuano a peggiorare”.

IL COMUNE NON SI ERA MAI ACCORTO CHE LA VILLA LUSSUOSA DI PROPRIETÀ DEL CLAN SCARCELLA FOSSE ABUSIVA. L’HA SCOPERTO LA COMUNITÀ EMMANUEL, CHE HA AVUTO L’IMMOBILE IN GESTIONE. IL PARADOSSO È CHE ORA IL COMUNE DEVE PAGARE LE SPESE DI SANATORIA A SE STESSO


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Tacco_65 by il tacco d'italia - Issuu