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DIRITTO DI REPLICA Salento location. La verità di un addetto ai lavori SALENTO BOLLYWOOD z

Nell’articolo “Salento Bollywood” di Giuseppe Finguerra, comparso nel numero di settembre del Tacco d’Italia, Salvatore Labriola, segretario provinciale Slc-Cgil (la sezione di Cgil che si occupa dello spettacolo) lanciava un allarme sulla condizione del cinema salentino. Labriola definiva il Salento “una colonia dove venire a produrre a basso costo”, dove gli attori locali vengono sfruttati e sottopagati e dove si sospetta la presenza del caporalato. Andrea Coppola, referente della Rizzoli per alcune fiction che si sono girate nel Salento, replica ad alcuni passaggi dell’intervento di Labriola carte (e buste paga) alla mano. Andrea Coppola

zx di Andrea Coppola

randi produttori come la Rizzoli hanno da poco scoperto il Salento e l’hanno scelto come location per alcuni film. Le loro produzioni non usufruiscono di finanziamenti pubblici né hanno mai chiesto fondi a Film Found (Fondo istituito dalla provincia di Lecce per finanziare opere cinematografiche, ndr). Gli unici finanziamenti sono arrivati per “Manuale d’amore 2”, grazie all’intercessione di Rubini presso Vendola, che ci ha dato 25mila euro. E 5mila euro li ha dati la Provincia. Fitto, invece, si è rimangiato la parola: per “Elisa di Rivombrosa” ci aveva promesso dei fondi che poi non ci ha dato. Non è vero che le produzioni vengono solo a colonizzare il Salento, né che gli attori locali vengono sottopagati: una comparsa viene infatti retribuita 69,95 euro netti al giorno; se minore, 200 euro al giorno; un segretario di produzione,100 euro netti al giorno (questi dati si evincono con chiarezza dalle buste paga di Filmauro per “Manuale d’amore” e di Nautilus per il “Giudice Mastrangelo”, che Coppola ci fa visionare, ndr.); inoltre, quando abbiamo girato “Elisa”, con le 150 persone che abbiamo portato in città, abbiamo riempito cinque alberghi di Otranto. Per quel film hanno lavorato 600 comparse. Il “Giudice Mastrangelo”, inoltre, ha “lasciato” nel Salento due milioni e 200mila euro tra benzina, lavanderia e servizi. Lo stesso discorso vale per “Melissa P”. Con Film Commission non abbiamo rapporti. La Regione non ci aiuta. La Provincia di Lecce invece dimostra grande disponibilità: ci mette a disposizione i suoi ambienti gratuitamente, come è successo per il film “Quando sei nato non puoi più nasconderti”, girato in un vecchio centro di raccolta di clandestini di Casalabate. Allo stesso modo grande supporto riceviamo da tutte le forze dell’ordine, che ci mettono nelle condizioni di lavorare in sicurezza, senza richiesta di pizzi e tangenti. Uno dei problemi più grossi in questo settore è l’improvvisazione soprattutto al femminile. Quando ha saputo di dover andare via entro 24 ore, una donna assunta come segretaria ha iniziato una relazione con il direttore di produzione. Con lui ha creato una struttura parallela che sosteneva, falsamente, di fornire servizi alla Rizzoli. Questa società mandava lettere ai Comuni, promettendo che sarebbe anda-

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N. 31 Novembre 2006

ta lì a girare, dietro richiesta di un contributo. Questa società dice anche di gestire i casting della Rizzoli e si fa pagare dagli aspiranti attori, facendo leva sulla speranza e sulla fame delle persone.

// Foto, teatro e cinema Si è avvicinato allo studio della fotografia a Londra, dove ha intrapreso l’attività di fotoreporter freelance, che l’ha portato, a fine anni ’70, in America Latina. Ha collaborato con gruppi teatrali ed ha organizzato e prodotto spettacoli teatrali, musicali ed eventi sportivi. Ha svolto consulenza e supporto logistico per varie produzioni cinematografiche che si sono avvicendate in Puglia dove ha creato un “network” di addetti all’industria cinematografica. E’ socio e membro del consiglio d’amministrazione della società di produzione cinematografica “Medfilm” con sede a Milano. E’ ideatore e presidente di ”Ente Cinema Puglia”, associazione che si pone lo scopo di promuovere il territorio e le risorse umane, attraverso la formazione, l’avviamento al lavoro e la produzione di prodotti multimediali interamente realizzati in Puglia.

Location salentine. Le riprese della fiction “Il giudice Mastrangelo”

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