NARDÒ z I GRANDI DI IERI
Gallo: voce di Nardò
NARDÒ RISCOPRE, NELL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE, LA SUA VOCE PIÙ ILLUSTRE zx di Marco Laggetta
Cantò al San Carlo di Napoli, « alla Scala di Milano e al Covent Garden di Londra. Il Tacco ha rintracciato la moglie, Mara Galletti
»
n grande amore. Così lo definisce sua moglie e compagna di vita, Mara Galletti, che il Tacco ha rintracciato e con la quale abbiamo ricostruito le tappe della carriera di Gustavo Gallo, tenore neretino che insieme al più celebre Tito Schipa si esibì nei più famosi teatri lirici mondiali. Nato a Nardò nel 1904, fin da giovanissimo si fece notare per uno straordinario talento vocale. Studiò violino al paese natio col maestro Schirosi, il quale scoprì in lui una frizzante voce tenorile. Venne ammesso alla scuola Cantorum ed in breve tempo divenne il tenore solista. In quel periodo il maestro Oliva di Lecce lo invitò a cantare alla chiesa dei Teatini. Fu l’inizio di un fortunato tour per le principali chiese della provincia. A 18 anni si arruolò nell’arma dei Carabinieri. Nella legione Allievi Carabinieri incontrò la moglie del suo colonnello, grande appassionata di lirica, la quale rimase favorevolmente colpita dal suo canto durante la festa dell’arma, al Circolo Ufficiali, e si prodigò affinché Gustavo avesse un’audizione al conservatorio di S. Cecilia a Roma. Il direttore Giuseppe Mulè lo assegnò alla classe del maestro Pio di Pietro. Frequentò per tre anni il prestigioso conservatorio e quando, per esigenze di servizio, fu costretto ad abbandonarlo, il maestro volle senza alcun compenso continuare a dargli lezioni. Nel 1932 il Ministero della Pubblica Istruzione bandì un concorso nazionale per giovani cantanti. Gustavo Gallo venne scelto come unica voce di tenore ed ammesso ad un corso di tre anni presso il Teatro Reale dell’Opera di Roma. La sua prima scrittura la ebbe nel 1934 dalla Fenice di Venezia dove debuttò in “Orfeide” di Malipiero sotto la direzione di Nino Sonzogno. Nello stesso anno fu scritturato dal mae-
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38 il tacco d’Italia
Portamento da tenore. Gustavo Gallo in “Cavaradossi”, Tosca, di Puccini
stro Edoardo Vitale per la stagione del “Carro di Tespi”, una sorta di compagnia itinerante che il regime fascista creò per estendere la fruizione dello spettacolo lirico al maggior numero di cittadini. La notorietà di Gustavo Gallo crebbe rapidamente nel mondo della lirica italiana: il tenore neritino iniziò a viaggiare da un teatro all’altro in compagnia di grandi dell’opera lirica italiana come la soprano Toti dal Monte e il baritono Tito Gobbi con cui creò un cast affiatato. Venne scritturato dal Teatro San Carlo di Napoli per le opere “Boheme” e “Traviata”. Nel 1938 debuttò alla Scala di Milano con le opere “Madame Butterfly” e “Traviata”, quest’ultima diretta dal maestro Gino Marinuzzi. Nel 1940 si esibì a lungo nel teatro
N. 25 Maggio 2006