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LE PSMC IN UCRAINA
from In Famiglia 217
L e P S M C i n U C R A I N A
F o r t e z z a n e l l a f e d e e f i d u c i a n e l S i g n o r e
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Le comunità delle PSMC presenti da quasi 30 anni in Ucraina, a Kharkiv e a Korotycz, nella zona del Dombass a pochi chilometri dal confine russo, al momento dello scoppio della guerra, il 24 febbraio, ospitavano 45 persone, tra mamme e bambini piccoli.
Due Suore, Sr. M. Lidia e Sr. M. Sabina, che è autista, sono riuscite a partire subito con tre religiose di un’altra Congregazione, verso la città di Gròdek, dove sono arrivate dopo più di 24 ore di viaggio su strade secondarie per evitare l’intenso traffico di macchine che cercavano di fuggire.
Le altre due suore, Sr. M. Kamila e Sr. M. Renata, insieme alle mamme e ai bambini, non sono riuscite a partire, perché non c’erano più mezzi di trasporto disponibili per tante persone e, quindi, si sono sistemate nella struttura della casa-famiglia di Korotycz, allestendo un rifugio negli ambienti sotterranei, dove trascorrevano quasi tutta la giornata.
Giorno e notte hanno vissuto nel timore di un attacco militare e sotto il continuo rumore delle bombe e degli spari che arrivavano dalla vicina città di Kharkiv. In questa difficile situazione le suore sono state una testimonianza di fortezza nella fede e di fiducia nel Signore; riuscendo a mantenere la serenità e la lucidità necessarie per gestire questo
momento nel modo migliore e conservare, per le mamme e i bambini, uno spirito e uno stato d’animo pieno di speranza.
Oltre a prendersi cura delle persone che erano con loro, sono riuscite ad offrire aiuto spirituale e materiale a chi nel quartiere cominciava ad avere diversi bisogni, e a crollare psicologicamente per la sofferenza e la paura.
I superiori generali P. Tarcisio Vieira e Madre Mabel Spagnuolo, a nome della Famiglia Carismatica Orionina, hanno lanciato subito una campagna di solidarietà a favore delle comunità orionine in Ucraina, a cui in tantissimi hanno immediatamente aderito con grande generosità.
Il 3 marzo, finalmente, grazie all'aiuto di molte persone, anche Sr. M. Kamila e Sr. M. Renata sono riuscite a partire da Korotycz: il loro gruppo, composto da 58 persone, ha percorso 1.400 km e il viaggio è durato 3 giorni. Con loro hanno viaggiato 31 bambini, di cui il più piccolo di appena un mese.
Dai primi di marzo vivono a Jazłowiec nel convento delle Suore dell’Immacolata ad ovest dell'Ucraina. Da qui continuano ad aiutare il popolo ucraino e Suor Sabina presta il proprio servizio presso la Casa della Carità a Gródek, perché le infermiere, che abitualmente lavorano in questa struttura, sono state richiamate in servizio in un ospedale militare.
Nonostante la fine del conflitto sembri ancora lontana, la loro vita e quella delle mamme e bambini di cui si prendono cura si è “regolarizzata” ed è stato particolarmente significativo poter festeggiare il battesimo di Złata, Emilia e Walery bambine rifugiate.
Un evento bello e gioioso di vita “normale” condiviso con le suore di Niepokalaki che da subito hanno aperto cuore e braccia alla famiglia di suore, mamme e bambini di Don Orione.
In questa occasione Sr M. Kamila ci ha detto: “Quello che sta accadendo è un mondo
completamente nuovo di esperienze e di sperimentare la realtà. Guerra, paura, evacuazione, morte, ma anche eroismo, unità, bontà, aiuto, compassione bene…Amore”.
In Famiglia 217- gennaio – giugno 2022 PAG.8
Sr M. Kamila e Sr M. Renata in un momento di gioia e di festa per il battesimo celebrato ad aprile
