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tra l’uno o l’altro si decise di combinare i due e di formare un nuovo libro: prende corpo così un altro Sacramentario detto «Gelasiano franco» o «Gelasiano dell’VIII secolo» comprendente elementi gallicani e monastici. Di questo libro liturgico esistono una dozzina di testimoni, tutti di origine francese e oggi sparsi in Francia, in Italia, in Germania. I Gelasiani dell’VIII secolo derivano da un archetipo andato perso, ma che si può riconoscere attraverso un testimone assai fedele, il Sacramentario di Gellone16 (Paris, Bibl. Nat., lat. 12048), copiato verso il 790-800 probabilmente a Meaux. I vari manoscritti di questa “famiglia” non sono tra loro identici e non è identico il loro contenuto, ma hanno una struttura portante uguale per cui li possiamo suddividere in due gruppi: al primo gruppo appartiene il Sacramentario di Gellone, scritto verso il 790-800; al secondo gruppo appartengono tutti gli altri: il Sacramentario d’Angulême17, datato fine sec. VIII inizio IX secolo; il Sacramentario Sangallense18, datato inizio IX secolo; il Sacramentario Augustodunensis (detto anche Philipps)19; il Sacramentario Triplex20; il Sacramentario di Rhenau21 e il Sacramentario di Monza22. Questo secondo gruppo deriva da una sistematica revisione del primo gruppo, nel corso della quale fu eliminata la maggior parte delle ripetizioni avvenute sovrapponendo le due fonti (Gelasiano vetus e Gregoriano Paduense). Il Gelasiano franco alterna le celebrazioni del temporale a quelle del Santorale secondo il sistema del Gregoriano, mentre i formulari hanno la struttura propria del Gelasiano antico: due collette, una secreta, prefazio proprio e post communionem. Nel Gelasiano franco il titolo dei singoli formulari del Santorale è costituito dalla data del Calendario giuliano a cui segue il nome del santo con la qualifica di martyr, episcopus, virgo ecc. Significative, poi, sono le tradi16
Liber Sacramentorum Gellonensis, ed. A. Dumas (CCL 159), Turnhout 1981. Liber Sacramentorum Engolismensis, ed. P. Saint-Roch (CCL 159C), Turnhout 1957. 18 Das fränkische Sacramentarium Gelasianum in alamannischer Überlieferung. Codex Sangall. No. 348, St Galler Sacramentar, Forschungen 1, ed. P. K. Mohlberg (Liturgiegeschichtliche Quellen 1/2), Münster 21939. 19 Liber sacramentorum Augustodunensis, ed. O. Heiming (CCL 159B), Turnhout 1984. 20 Das Sacramentarium Triplex. Die Handschrift C 43 des Zentralbibliothek Zürich, ed. O. Heiming (Corpus Ambrosiano Liturgicum 1, LQF 49), Münster 1968. 21 Sacramentarium Rhenaugiense, edd. A. Hänggi-A. Schönherr, Fribourg 1970. 22 Das Sakramentar von Monza, edd. A. Dold-K. Gamber, Beuron 1957. 17
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