LE CIVILTÀ ITALICHE
La religione e l’oltretomba Gli Etruschi erano politeisti. All’inizio adoravano tutte le forze della natura; poi, venendo a contatto con i Greci, anch’essi diedero alle loro divinità un aspetto umano. I principali dei erano Tinia, sua moglie Uni e la figlia Menerva, Turms, Fufluns e Voltumno. Gli Etruschi praticavano il culto dell’oltretomba: erano convinti che la vita continuasse dopo la morte, perciò seppellivano i defunti nelle necropoli, vere e proprie città dei morti dove ogni tomba riproduceva una casa vera, con decorazioni, arredamento e oggetti. La divinazione I riti dei sacerdoti etruschi comprendevano pratiche magiche, come l’arte della divinazione, attraverso la quale si cercava di interpretare la volontà divina. Gli àuguri erano i sacerdoti che prevedevano il futuro osservando il volo degli uccelli e i fenomeni naturali come i tuoni e i fulmini. Gli arùspici erano invece i sacerdoti che avevano il compito di osservare i visceri degli animali sacrificati per capire la volontà degli dei.
Gli Etruschi adottarono anche numerose divinità greche, come il dio Apollo, che essi chiamavano Apu.
Le tombe erano sotterranee e avevano il tetto a cupola. A destra puoi vedere gli affreschi della Tomba dei Leopardi con una scena di banchetto.
STUDIO E IMPARO Vero (V) o falso (F)? Gli Etruschi erano politeisti. Le divinità non avevano un aspetto umano. Gli àuguri e gli arùspici erano sacerdoti. Il fegato era considerato la sede della vita. Questo è un modello in bronzo, diviso in sedici zone: in ognuna di esse aveva sede una divinità, invocata dall’aruspice durante la divinazione.
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Tutti i sacerdoti svolgevano gli stessi riti. Con la divinazione si cercava di capire il volere degli dei.