I Fenici
Abili artigiani Con l’abbondante legname i Fenici costruivano navi per sé e per i popoli del vicino Oriente. Il legno veniva anche utilizzato nell’artigianato ed esportato. Con le materie prime importate gli abili artigiani fenici lavoravano oggetti in bronzo, oro e argento, lana e avorio. Avevano appreso dagli Egizi e perfezionato la tecnica per produrre il vetro, materiale molto ricercato. Dal fondo marino pescavano il murice, un mollusco dal quale ricavavano la porpora, una sostanza di colore rosso-violetto utilizzata per tingere le stoffe. Tutti questi prodotti venivano esportati nei Paesi del Mediterraneo.
I Fenici producevano vasi e oggetti vari, sottili e trasparenti, con la tecnica del vetro soffiato.
Il commercio era la più importante risorsa dell’economia fenicia. I Fenici non si limitavano a navigare lungo le coste, come si era fatto fino ad allora, ma sapevano avventurarsi in mare aperto e raggiungere terre lontane nel corso di lunghe navigazioni. Seguendo precise rotte commerciali, comperavano e vendevano in tutto il Mediterraneo i prodotti dei popoli che vi abitavano. I tessuti tinti con la porpora erano un bene di lusso, simbolo di potere e di ricchezza, molto apprezzato in tutto il Mediterraneo. Per tingere un tessuto occorrevano migliaia di molluschi.
LA
STORIA IN BREVE Nell’814 a.C. i Fenici fondarono sulle coste del nord Africa Cartagine, che poi diventò una città ricca e potente.
1500 a.C. Nel 1200 a.C. nacque la civiltà fenicia. I Fenici fondarono numerose città-stato indipendenti, ciascuna governata da un re.
1000 a.C.
Nel 750 a.C. la Fenicia fu invasa dagli Assiri.
500 a.C.
Attorno al 1000 a.C. fu il periodo di massimo splendore; vennero fondate numerose colonie.
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