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Religione e mito IN CHE COSA CREDEVANO O I S Sumeri erano politeisti, cioè credevano nell’esistenza esistenza di
Ăš importanti erano: 7dk, dio del cielo; ;db_b, dio io dei venti tanti Z„_. Le loro divinitĂ Ă piĂš elle stelle; e signore della Terra; ;da_, dio delle acque dolci; I^WcWi^, dio del Sole e delle ?i^jWh, dea dell’amore e della guerra. Queste divinitĂ permettevano ai Sumeri di dare i[cX_Wdp[ kcWd[ a quelle elle \eh# p[ Z[bbW dWjkhW che costituivano la loro fonte di vita. Gli dèi erano immaginati aginati nitĂ come uomini e donne, con un corpo, un carattere e dei vestiti. Le divinitĂ me, maschili erano rafďŹ gurate con la barba e con corti gonnellini fatti di piume, quelle femminili con gli occhi truccati e . ' 4 %12 con lunghe tuniche ornate di frange. Oltre ai sacerdoti, anche il re poIl termine politeista deriva dall’unione di due parole greche: teva dialogare con gli dèi e farsi polĂ˝s (che signiďŹ ca ÂŤmoltoÂť) e portavoce con il popolo delle loro theĂłs (che signiďŹ ca ÂŤdioÂť). Quindi volontĂ . indica colui che crede in molti dèi. La maggior parte dei popoli antichi furono politeisti.
Ăœ La dea @j_kXi, rafďŹ gurata
con un mantello e un copricapo.
L’epopea di Gilgamesh sh I Sumeri credevano che gli uomini fossero stati creati dagli dèi afďŹ nchĂŠ potessero servirli. Credevano anche che alle origini del loro popolo ci fosse stata un’etĂ d’oro, di re e di eroi leggendari. Il piĂš famoso di questi eroi fu =_b]Wc[i^. Intorno a lui fu costruita un’epopea (leggenda), tramandata oralmente di generazione in generazione, ďŹ no a quando qualche anonimo scriba la scrisse su tavolette d’argilla. Grazie a ciò, l’epopea di Gilgamesh è pervenuta ďŹ no ai nostri giorni. Nella pagina successiva puoi leggere un adattamento di tale leggenda.
IImparo a studiare
ĂĄ Scultura in calcare, proveniente da Babilo-
nia, che rafďŹ gura il dio del Sole, J_XdXj_.
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