Digrammi e trigrammi
VERIFICHE GRADUATE 1
Nelle seguenti parole sottolinea i digrammi.
chioma • scenario • chiromante • lavagna • gnomo • giostra • cognome • scintille • tagli • ciotola • giunco • aghi • ignaro • tigli • conigli • ingegnere • miscugli • ghirlanda • sceneggiato
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Nelle seguenti parole sottolinea i trigrammi.
ghiacciolo • brughiera • scioperare • chiudere • coniglietto • marchiare • imbottigliato • unghie • macchiolina • ghiottoneria • tiglio • fogliame • asciugare • griglia • prosciutto
3
Sottolinea le parole che contengono digrammi e trigrammi.
prosciutto • spugna • cespuglio • quaglia • oscillare • bottiglia • scellerato • marchingegno • gnocco giglio • maglia • chiamare • chiudere • inchiesta • ghetto • ghiottoneria • marchiare • glicerina scoglio • amiche • mughetto • scopa • chioma • scuderia • corsa • muschio • micio • glicine giorno • paglia • sciupare • maglione • gladiolo • compagno • cinema • sconto • compagnia aggiustare • scivolare • scoperta • glaciale • scegliere • scarpa • socio • ostaggio
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• • • •
Nel seguente brano, sottolinea con colori diversi le parole che contengono digrammi e quelle che contengono trigrammi.
Re Francesco I di Francia, chino sugli arcioni, fuggiva dopo la battaglia di Pavia. Era un giorno triste, anche il cielo sembrava volesse piangere, con quelle sue lunghe nuvole nere portate dal vento chissà da dove, quando il re e i suoi compagni giunsero alla cascina Repentita, che appariva silenziosa e buia in quel lugubre pomeriggio invernale. Accompagnavano il re diversi suoi subalterni, fra cui il maresciallo di gendarmeria e alcuni nobili cavalieri del suo esercito. Il sovrano era affamato, ma, dall’interno della cascina, nessuno rispondeva. La campagna appariva fredda e sterminata. Passò così molto tempo, poi, per fortuna, si addormentò e poté così sognare, almeno, lo splendore dei suoi banchetti di corte. All’alba del giorno dopo, comunque, gli si presentò una bella contadinotta del luogo. La giovane, in silenzio, trasse dal suo paniere un grande pane scuro, che pose sul fuoco ad arrostire. Poi, rotto un uovo fresco, lo fece cadere in una ciotola. Quando il pane fu ben croccante, lo spezzò nella ciotola. Versò, poi, del brodo nel quale aveva cotto del crescione e che aveva condito con un po’ di formaggio e offrì la “magica pozione” allo stupefatto re di Francia. Era nata la zuppa alla pavese. G. Falzone, da Storie e leggende pavesi, La Spiga
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