L’IPPOPOTAMO La storia è già stata suddivisa in sequenze. Per ognuna di esse scrivi un titolo lungo, cioè una frase completa. Osserva l’esempio.
Il piccolo ippopotamo era molto più grosso di tutti gli altri cuccioli.
Il piccolo ippopotamo era molto più grosso degli altri cuccioli.
A volte cercava di giocare con le piccole giraffe a rimpiattino dietro gli alberi, ma le giraffe gli gridavano: – No, tu sei troppo grosso, non c’è nessun albero che possa coprirti!
Il piccolo ippopotamo non poteva giocare con le piccole giraffe.
Le piccole scimmie si dondolavano appese alle liane e gli dicevano ancor prima che lui parlasse: – Sei troppo grosso per giocare con noi! Non riusciresti a dondolarti, sei troppo pesante!
Neanche le piccole scimmie volevano giocare con il piccolo ippopotamo.
Il piccolo ippopotamo era assai scoraggiato e sospirando tristemente si diresse verso un piccolo laghetto.
Il piccolo ippopotamo era triste e scoraggiato.
Quando vi giunse gli altri cuccioli erano già arrivati, ma si lamentavano perché da tempo non pioveva e così l’acqua era troppo bassa per fare una bella nuotata.
Presso un laghetto, i cuccioli si lamentavano dell’acqua troppo bassa.
Allora il piccolo ippopotamo sorrise, scese nel laghetto e il suo grande corpo occupò tanto spazio che il livello dell’acqua crebbe notevolmente.
Il piccolo ippopotamo, con la sua mole, fece salire il livello dell’acqua.
Tutti si tuffarono allegramente, si misero a giocare insieme a lui e si divertirono molto.
Il piccolo ippopotamo e gli altri cuccioli giocarono insieme.
Dopo di allora, quando il piccolo ippopotamo si avvicinava agli altri cuccioli per giocare, non gli dicevano più che era troppo grande, ma sceglievano un gioco che andasse bene anche per lui.
I cuccioli impararono a fare dei giochi adatti anche al piccolo ippopotamo.
K. Jackson, 365 storie, Mondadori
PRODUZIONE
113