I
FENOMENI SONORI
Quando ti tuffi in una piscina, nell’acqua si formano delle onde, che raggiunti i bordi della vasca «rimbalzano» e tornano indietro. Alle onde sonore che incontrano un ostacolo accade un fenomeno simile, detto riflessione sonora. Se l’ostacolo è vicino alla fonte del suono, le onde che vanno e vengono si confondono e si produce il rimbombo. Invece, se l’ostacolo è posto a 17, 34 o 51 metri, si forma l’eco: le onde non si sovrappongono e il suono di ritorno è percepito, tutto o in parte, dal nostro orecchio.
I suoni hanno tre caratteristiche principali: 1. sono forti o deboli, cioè hanno una diversa intensità (volume); 2. sono acuti o gravi, perché hanno un diverso numero di vibrazioni al secondo, cioè una diversa altezza; 3. hanno un timbro diverso, poiché diverso è l’oggetto che li produce. Se due strumenti, per esempio un violino e una chitarra, producono la stessa nota, tu distingui i due suoni perché il loro timbro li differenzia. Frequenza
L’orecchio umano percepisce suoni che variano tra 16 e 20000 vibrazioni (Hertz) al secondo. Esistono suoni così gravi, detti infrasuoni, e altri talmente acuti, detti ultrasuoni, non percepibili dall’orecchio umano. Alcuni animali però, come pipistrelli, delfini, cani e gatti hanno organi di senso capaci di riceverli. Delfini e pipistrelli, poi, possono emettere ultrasuoni: se questi vengono riflessi da un ostacolo, l’animale li percepisce e così individua ostacoli e prede.
Infrasuoni
16 Hz
20 000 Hz
Suoni udibili dall’uomo
Ultrasuoni
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