Parole per...
LE AVVENTURE DI POKONASO Pokonaso è un bambino preistorico che vive presso una tribù di uomini di Neanderthal. Quest’anno le sue avventure ci porteranno sull’onda delle parole.
Alla fine dell’ultima era glaciale, circa cinquantamila anni fa, il popolo di Neanderthal abitava nelle caverne, indossava pellicce e andava a caccia di animali per procurarsi il cibo. Era gente tozza e forte, con il naso lungo e largo. Tutti, all’infuori di Pokonaso: il suo naso non era infatti più grosso di un lampone. Pokonaso abitava in una caverna con Babbo, Mamma e Okkibuffi, il suo piccolo mammut. Una mattina Pokonaso uscì dalla sua caverna e rabbrividì. L’erba era gelata e, quando respirava, dal suo naso uscivano sbuffi bianchi. Dal cielo si udivano forti grida mentre uno stormo di anitre gli volava sopra la testa. Si rallegrò ricordando che lo zio Testarossa sarebbe venuto a trovarli per qualche giorno. Infatti arrivò subito prima di pranzo. Mentre si sedeva a mangiare con Babbo, Mamma e Pokonaso, lo zio disse: – Dal mio ultimo viaggio al Sud ho portato un oggetto interessante. Ve lo voglio mostrare. Potrebbe essere piuttosto rivoluzionario. Pokonaso rizzò le orecchie. Babbo borbottò qualcosa. Mentre Mamma sparecchiava, lo zio Testarossa condusse gli altri fuori della caverna. Poi prese dalla bisaccia un pezzo di legno. – Oh, certo – disse Babbo – molto rivoluzionario. Cambierà la nostra vita! Lo zio Testarossa lo ignorò e lasciò che Pokonaso osservasse l’oggetto un po’ più da vicino. Il pezzo di legno era piatto e sottile, della larghezza di tre dita. Inoltre era ricurvo, simile a una luna crescente, ma non così liscio. 132