La sentinella Turg Il RACCONTO di FANTASCIENZA si chiama così perché alla fantasia si unisce la scienza. Lo scrittore immagina mondi e modi di vita ancora impensabili, che potrebbero però realizzarsi con le scoperte scientifiche del futuro.
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Eravamo sul pianeta Smoo già da qualche giorno. Spuckler camminava in testa alla fila e il signor Beeba lo seguiva avanzando con fatica. A giudicare dalla pendenza della strada, eravamo sicuramente diretti verso la montagna. Ad un tratto il signor Beeba urlò: – Spuckler! Guarda a destra! Quelle non sono le sentinelle Turg? – Sentinelle Turg? – domandai io. – Sì, Akiko. Si tratta di robot generici – mi rispose Spuckler – si possono programmare per qualsiasi funzione. All’improvviso sentimmo un fortissimo rumore metallico. Da dietro un grosso macigno, un enorme robot grigio saltò fuori e arrivò in mezzo alla strada, a una quindicina di metri da noi. – Santo cielo! – strillò il signor Beeba – Un Turg! Spuckler ci disse di toglierci in fretta dalla strada e di nasconderci dietro un grosso spuntone di roccia. Dopo un po’ Spuckler fece capolino per tenere d’occhio la situazione. – Si sta avvicinando – ci bisbigliò – e a me piace prendere le cose di petto! Spuckler tornò sulla strada e all’improvviso un lampo di luce gialla gli sfrecciò accanto andando a colpire un masso poco distante alle sue spalle. A quel punto vidi bene il Turg. Era alto una decina di metri, aveva due gambe enormi e sei sottili braccia meccaniche che gli penzolavano dal corpo. Si sporse in avanti e alzò un braccio snodabile che terminava con una pistola laser fumante. Si sentì un clic veloce, segno che si stava nuovamente preparando a fare fuoco. Spuckler si chinò di lato, raccolse un sasso e lo scagliò contro il robot, schivando per un pelo un secondo lampo di luce gialla che gli sfrecciava accanto. BOING! All’improvviso si sentì un gemito terrificante. Il robot gigante fece un colossale salto in aria, colto da un fremito che lo fece oscillare paurosamente di qua e di là, dopo di che si arrestò di colpo con uno stridio.
NTASCIENZA A F I D O T ON C C A R L I I segreti del testo: