Dieci e lode 5

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R ic om in cia m o !

Nina sobbalzò quando udì quella tonalità bassa e grave, sembrava provenire da un altro mondo. Così come furono sconcertati dalle prime parole emesse da quella voce. Non «buongiorno», né «mi chiamo», né «sedetevi». Ma semplicemente: «Ho un regalo per voi». Quello che sarebbe stato il loro maestro posò un pacchetto regalo sul banco di ogni alunno. Costanza aprì il suo pacchetto e scoprì un mazzo di carte identico a quello dei compagni: un mazzo di carte simile a quelli che si comprano nei negozi, con i cuori e i quadri, i fiori e le picche. – Allora quest’anno si gioca a carte? – domandò Benedetta ad alta voce, pensando al nonno che passava le giornate a giocare a carte. Fu lei la prima ad accorgersi che non si trattava di un vero mazzo di carte. Sul dorso di ogni carta c’era scritto JOLLY. E dall’altra parte c’erano diverse frasi: un un un un un un un

jolly... jolly... jolly... jolly... jolly... jolly... jolly...

per restare a letto. per non andare a scuola. per arrivare a scuola in ritardo. per perdere il quaderno dei compiti. per copiare dal vicino di banco. per fare il pagliaccio. per dire una bugia...

Gli alunni erano stupefatti, ipereccitati, ma l’anno scolastico era appena iniziato ed era decisamente troppo presto per fare baccano. – Adoro fare i regali. Ho intenzione di farvi dei regali tutti i giorni. Regalo di tutto il programma, regalo di libri, regalo di grammatica, regalo di coniugazioni, regalo di parole.

PENSACI SU!

E tu quali jolly vorresti avere? Pensaci attentamente. 1 2 3

PER COMPRENDERE Rispondi sul quaderno. • Come si sentivano i ragaz zi il primo giorno di scuola? • Com’era il nuovo maestro ? • Cosa disse per prima co sa? • Che cosa diede agli alunn i? • E loro come reagirono?

S. Morgenstern, Un mazzo di jolly, Nord-Sud Edizioni

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Dieci e lode 5 by ELVIRA USSIA - Issuu