Allenamente 5

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La civiltà di Roma

Le popolazioni germaniche Ai confini nord-orientali dell’impero, segnati dai fiumi Reno e Danubio, vivevano le popolazioni dei Germani. Erano divisi in diverse tribù: Visigoti, Vandali, Franchi, Burgundi, Sassoni…, ma i Romani li designavano tutti con il termine “barbari”, una parola greca che indicava persone che parlavano una lingua incomprensibile.

Scudo, fibbia, collana e borchia di produzione germanica, di metallo e pietre dure.

I Germani si dedicavano principalmente alla razzia, cioè al furto di bestiame e di raccolti, facendo continue incursioni sia nei territori dell’impero sia in quelli delle tribù nemiche. Erano abilissimi nella lavorazione dei metalli e producevano soprattutto armi. Per gli scambi usavano il baratto: offrivano ambra, armi e pelli in cambio di prodotti agricoli. Questi scambi avvenivano spesso all’interno dei confini dell’impero e, con il passare degli anni, molti Germani si stabilirono nei territori romani creando nuovi villaggi.

L’organizzazione sociale La società germanica era divisa in tre classi. Gli uomini liberi, cioè i guerrieri e i nobili, prendevano le decisioni riuniti in assemblea ed eleggevano il re. Gli uomini semiliberi coltivavano la terra e non potevano portare armi né partecipare alle razzie. Infine vi erano i servi, prigionieri di guerra o catturati durante le razzie.

METODO DI STUDIO Ricava informazioni Lo storico romano Tacito descrisse nella sua opera gli usi e i costumi dei Germani. Quando non sono in guerra, si dedicano alla caccia. La cura della casa e dei campi viene lasciata alle donne. Non hanno città, perché sono nomadi, e si spostano alla ricerca costante di nuove terre; non edificano templi ai loro dèi, ma celebrano i loro riti religiosi all’aperto. Sono abituati a sopportare il freddo e la fame, ma non a resistere ai lavori faticosi, alla sete e al caldo. 82

Ora, ricavando le informazioni sia dalla fonte sia dal testo, esponi quali attività svolgevano i barbari.


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