Il DNA e i caratteri ereditari Ogni bambino assomiglia alla mamma, al papà e un po’ anche ai nonni: perché? All’interno del nucleo delle cellule si trova il DNA, una sostanza che contiene, racchiuse in sé, le informazioni genetiche che determinano le caratteristiche di ogni singolo organismo, rendendolo unico. Negli esseri umani, per esempio, le informazioni contenute nel DNA fanno in modo che una persona abbia gli occhi verdi o marroni, i capelli biondi o castani e così via. I bambini nascono dall’unione di due speciali cellule (le cellule sessuali) dei genitori. Queste cellule contengono DNA; pertanto, il bambino riceve alcune caratteristiche del papà e altre della mamma (i quali a loro volta avevano ricevuto quelle dei nonni). Queste caratteristiche sono chiamate caratteri ereditari.
La molecola del DNA ha una forma a elica. La sigla è l’abbreviazione di un nome complicato: acido desossiribonucleico.
ESPERIMENTO Frulla ad alta velocità un pomodoro, il succo di un limone, 5 g di sale e 50 ml di sapone liquido per piatti. Filtra la poltiglia con un colino. Lascia riposare la parte liquida per qualche minuto; poi, molto delicatamente, trasferiscine un po’ in una provetta. Tenendo la provetta inclinata, aggiungi un’uguale quantità di alcol etilico freddo (è l’alcol che viene utilizzato per la produzione dei liquori). Dopo alcuni minuti nell’alcol vedrai una sostanza biancastra: è il DNA delle cellule che si è separato.
Approfondimento
Geni e cromosomi Il DNA si presenta in lunghi filamenti: i cromosomi. Il gene è la parte di un cromosoma che contiene le informazioni relative a un carattere (per esempio, il colore dei capelli). Il numero dei cromosomi varia a seconda delle specie. L’uomo ha 23 coppie di cromosomi, cioè 46 cromosomi in totale, il cane ne ha 78.
METODO DI STUDIO Impara a esporre Sottolinea nel testo e poi spiega il significato dell’espressione “informazioni genetiche”. (Suggerimento: “genetico” deriva da “gene”.) Spiega il significato di questa frase: “I genitori trasmettono ai propri figli i caratteri ereditari attraverso i geni trasportati dalle cellule sessuali”. 179