Chiave di lettura
RACCONTI UMORISTICI
I racconti umoristici hanno lo scopo di divertire esagerando situazioni comuni al punto da farle sembrare quasi incredibili oppure presentando situazioni assurde, equivoci e contrattempi. I personaggi hanno comportamenti inadatti, strani; a volte rispecchiano, esagerandoli, difetti comuni a tutti.
Il gatto che restava indietro Spesso la tecnica umoristica si basa sugli equivoci, cioè sull’interpretazione errata dei significati di parole ed espressioni. • Quali sono gli equivoci che trovi nel racconto?
Fanno divertire anche le battute, cioè i dialoghi che evidenziano le reazioni dei personaggi e l’assurdità di una situazione. • Sottolineale nel testo.
Il signor Veneranda entrò nel negozio dell’orologiaio. – Scusi – disse, mettendo un gatto sul banco – vuol vedere che cos’ha? Resta sempre indietro. – Come, come? – balbettò l’orologiaio, che credeva di non aver capito. – Ho detto – ripeté il signor Veneranda – se vuol vedere che cos’ha, perché resta indietro. – Resta indietro?? – Sì, resta indietro. Quante volte glielo devo dire? – Io non capisco che cosa vuole da me – balbettò l’orologiaio. – Io posso guardare l’orologio, non il gatto. – Non può guardare il gatto? – chiese il signor Veneranda meravigliato. – Certo che non posso! – Ah, questa è bella! – esclamò il signor Veneranda. – Lei non può guardare il gatto. È la prima volta che conosco una persona che non può guardare i gatti. Le fa male agli occhi guardare i gatti? – Io non... – balbettò l’orologiaio che non sapeva più che cosa dire. – Be’, allora mi scusi tanto. – Io non lo sapevo proprio. E s’allontanò tranquillamente col suo gatto in braccio. Carlo Manzoni, Cinquanta scontri con il signor Veneranda, Rizzoli
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UNITÀ 2 • TESTI NARRATIVI REALISTICI