Alle porte della magia 5A

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o... i raccontan Gli scrittor

Il Purim

Riflessione sulla lingua • Sul quaderno, fai l’analisi grammaticale delle forme verbali che sono evidenziate nel testo. • Completa la sintesi del racconto inserendo negli spazi i seguenti connettivi logici: mentre • perciò • però • ma • quando Lo scrittore racconta cosa succedeva ......... la sua famiglia celebrava il Purim, una festa ebrea simile al nostro Carnevale. ......... i piccoli rimanevano a letto, i grandi si travestivano e festeggiavano. A volte i genitori si travestivano e facevano divertire i bambini; una notte, ......... lo scrittore ricorda di non essersi divertito affatto, ......... di aver preso una grande paura: il padre, travestito da lupo mannaro, lo aveva svegliato e spaventato. ......... il bambino per molte notti fece terribili incubi.

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La festa che noi bambini sentivamo con maggiore intensità, benché fossimo troppo piccoli per prendervi realmente parte, era il Purim. Era una festa che commemorava gioiosamente la liberazione degli ebrei da Hamàn, un malvagio persecutore. I grandi si travestivano e uscivano, dalla strada si udiva un gran vociare; in casa comparivano le maschere: io non sapevo chi fossero, era proprio come nelle fiabe. La notte i genitori restavano fuori a lungo a far festa e l’eccitazione generale si trasmetteva anche a noi bambini: nel mio lettino restavo sveglio a lungo, l’orecchio teso in ascolto. Qualche volta papà e mamma ci comparivano davanti mascherati e poi si facevano riconoscere: quello era un divertimento straordinario, ma ancor più mi piaceva quando non sapevo che erano loro. Una notte, mi ero finalmente addormentato, quando fui risvegliato da un lupo gigantesco che si chinava sul mio lettino Ansimava terribilmente e dalla bocca gli usciva una lunga lingua rossa. Mi misi a strillare con quanta voce avevo in corpo: «Il lupo, il lupo!» ma nessuno mi sentiva e veniva da me, io urlavo sempre più forte, piangendo disperato. A un certo punto sbucò fuori una mano, afferrò le orecchie del lupo e gli tirò giù la testa.

Chiave di lettura TEMPO VERBALE Il tempo verbale di un’autobiografia è il passato (prossimo, remoto, trapassato).

UNITÀ 2 • TESTI NARRATIVI REALISTICI


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