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DALL’EUROPA

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AUSTRIA

ALTRI DIVIETI PER I VEICOLI INDUSTRIALI

Malgrado la condanna da parte dell’Unione Europea, oltre a non abrogare il divieto di circolazione introdotto nel 2016 per i veicoli industriali che trasportano alcune tipologie di merce attraverso l’asse del Brennero, l’Austria lo ha esteso dal 1° Gennaio ad altre categorie (carta e cartone, prodotti a base d’oli minerali fluidi, cemento, calce e gesso, tubi e profilati cavi e cereali) che si aggiungono all’elenco precedente, tuttora in vigore e comprendente rifiuti, pietre, terre, materiali di risulta e detriti, legname in tronchi, sughero, minerali ferrosi e non ferrosi, marmo, piastrelle. Gli unici veicoli industriali autorizzati a viaggiare con queste merci saranno quelli dotati di motore diesel Euro VI immatricolati dopo il 31 Agosto 2018 e quelli con trazione elettrica o ibrida diesel-elettrica.

1.

BELGIO

NUOVE PATENTI

Il Governo ha autorizzato un nuovo modello di patente, sempre in formato “carta di credito”; rispetto a quello attuale avrà un colore più azzurro e non rosa e, soprattutto, presenterà elementi di sicurezza più marcati contro le falsificazioni. Attualmente esistono nel Paese ben cinque modelli di patente fra cartacei e carta di credito, tutti validi almeno fino al 2033.

PIÙ PISTE CICLABILI

La Regione di Bruxelles-Capitale ha approvato un progetto di una fondazione privata che mira a estendere la rete di piste ciclabili in cinque comuni della città (Uccle, Jette, Saint Gilles, Schaerbeek e Koekelberg). I fondi stanziati, circa 300.000 Euro, serviranno anche alla creazione di parcheggi pubblici protetti per le biciclette.

AUTO D’EPOCA CONTROLLATE

A partire dal 2020, anche le auto d’epoca (quelle che hanno più di 40 anni) dovranno sottostare al controllo tecnico ogni anno, esattamente come tutti gli altri veicoli. Attualmente il Paese conta circa 37.000 veicoli d’epoca immatricolati.

STAZIONI DELLA METROPOLITANA PIÙ ACCESSIBILI

Continua il programma di ammodernamento delle stazioni della metropolitana di Bruxelles. Nei prossimi tre anni, infatti, altre 13 stazioni saranno dotate di ascensori, nuove scale mobili e uscite di sicurezza e verrà migliorato l’accesso per le persone a mobilità ridotta. A fine lavori, 61 delle 69 stazioni saranno interamente accessibili ai disabili.

PIÙ LENTI SUL RING

Dopo la Regione Fiandre, anche quella di Bruxelles-Capitale ha deciso di limitare la velocità sul Ring di Bruxelles (R0, la tangenziale) a 100 km/ora invece di 120. Alla base della decisione delle due Regioni, motivi di sicurezza e fluidità del traffico oltre che la speranza di ridurre le emissioni nocive.

2.

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AUTOBUS ECOLOGICI

La Società fiamminga dei trasporti pubblici, De Lijn, ha ordinato 200 autobus ibridi al costruttore VDL, una commessa da 92 milioni di Euro. Grazie a quest’ordine, un terzo della flotta di autobus della società sarà “ecologico”.

BRUXELLES VIETATA AI DIESEL

Come già annunciato nei numeri precedenti, dal primo Gennaio di quest’anno la circolazione dei veicoli diesel Euro 3 e/o immatricolati prima del 2006 è vietata nei 19 comuni che formano la città di Bruxelles. La misura colpisce circa 225.000 veicoli in tutto il Paese, la maggior parte dei quali sono veicoli commerciali leggeri.

CROAZIA

RINNOVAMENTO DELLE FERROVIE

Previsti entro il 2030 investimenti per 3,5 miliardi allo scopo di ammodernare la rete tuttora arretrata e rilanciare il servizio merci. La priorità verrà data alla Fiume-Zagabria con una prima tratta progettata da Italferr e finanziata dalla Commissione Europea, che nel Dicembre 2019 ha approvato un investimento di oltre 311 milioni di Euro attraverso il Fondo di coesione per accelerare i lavori, di cui si prevede la conclusione per l’autunno 2023. Italferr, mandataria di un raggruppamento che include anche Technital, IRD Engineering e le Ferrovie croate (HŽ Infrastruktura), si è aggiudicata l’incarico con un contratto di progettazione per il valore di 5,5 milioni. La velocità massima sarà innalzata a 160 km/ora ed è previsto il raddoppio con parziali rettifiche della linea storica, che sarà elettrificata.

GERMANIA

VOLI INTERNI PIÙ CARI

Nel quadro del suo piano per il clima, il Governo tedesco ha deciso di raddoppiare le tasse sui voli interni e incentivare le Compagnie con sgravi fiscali all’utilizzo del carburante “verde” per i propri velivoli. Le entrate previste (circa 500 miliardi l’anno) saranno reinvestiti nel miglioramento della rete ferroviaria nazionale. La misura è stata duramente criticata dalle Compagnie aeree degli Stati Uniti, che la ritengono contraria all’accordo UE/USA in materia di trasporto aereo.

NUOVE REGOLE PER CAMION BIFUEL

Dal 1° Ottobre 2019 l’esenzione dei pedaggi autostradali concessa per i veicoli industriali alimentati sia con gas, sia con gasolio è soggetta ad alcuni limiti. Le Autorità tedesche hanno alzato i paletti per l’esenzione da Maut, ossia il pedaggio imposto ai veicoli industriali sulla rete autostradale e in parte di quella stradale, concessa ai veicoli alimentati con gas naturale. In particolare, le novità hanno riguardato i veicoli a doppia alimentazione, ossia quelli che usano sia il gas sia il gasolio. Questi automezzi possono beneficiare dell’esenzione solo se il loro serbatoio di gas naturale (compresso o liquefatto) ha una capacità di almeno 300 l (o 115 kg), che può essere distribuita in uno o più serbatoi. Viceversa, i veicoli industriali con capacità inferiore non ottengono più alcun beneficio e devono quindi pagare interamente il pedaggio. Restano completamente esenti i veicoli industriali alimentati solamente con gas naturale liquefatto. Le modifiche sul Maut riguardano i veicoli nati con alimentazione a gasolio e che in seguito sono stati trasformati per funzionare anche con il gas naturale. Una trasformazione che in diversi casi non porta molti benefici all’ambiente, perché i serbatoi di gas non consentono un’autonomia elevata, lasciando gran parte dell’alimentazione al gasolio.

PIÙ PUNTI DI RICARICA

Il Governo tedesco ha intenzione d’installare entro il 2030 un milione di punti pubblici di ricarica per veicoli elettrici. Anche questa misura fa parte del piano ambientale presentato recentemente dal Governo tedesco.

TESLA SBARCA IN EUROPA

Il Costruttore di automobili elettriche americano ha scelto Berlino per impiantare il suo nuovo stabilimento europeo. La fabbrica sarà operativa nel 2021 e produrrà i modelli Tesla Model 3 e SUV Model Y. Si tratta della quarta grande fabbrica della Tesla, dopo quella americana e le due cinesi.

3.

4.

NEWS DALL’EUROPA

FINLANDIA

AL VOLANTE A 15 ANNI?

Il Governo finlandese ha chiesto alla Commissione Europea un parere sulla sua proposta di permettere ai giovani di 15 anni di conseguire una patente di guida, pur se con molte limitazioni (tipo di veicolo, presenza di una persona patentata da più di dieci anni, ecc.). La Commissione ha però risposto che le leggi europee attuali prevedono un minimo di 16 anni per poter guidare e che se il Paese continua nel suo progetto sarà citato davanti alla Corte di Giustizia europea. Il Governo finlandese ha quindi, per ora, congelato il progetto.

LUSSEMBURGO

CARBURANTI PIÙ CARI

Il Governo lussemburghese ha annunciato di aumentare le accise sul carburante entro il prossimo Aprile, il che porterà a un aumento dei prezzi di circa 5 centesimi/l. Attualmente, grazie ad un regime fiscale particolarmente favorevole, il prezzo del carburante nel Paese è uno dei più bassi in Europa.

5.

NORVEGIA

IN ESERCIZIO IL PIÙ LUNGO TUNNEL SUBALVEO DEL MONDO

Lo scorso 30 Dicembre è stato dato traffico al tunnel stradale subalveo Solbakk, parte del collegamento Ryfast, tra l’isola di Hundvåg, a nord di Stavanger, e Strand. Il tunnel, noto anche con il nome di Ryfylke, è a doppia canna e ha un’estesa di 14.300 m, lunghezza che ne fa il più lungo tunnel sottomarino del mondo. Il precedente record apparteneva al Tokyo Aqua Bay (9.583-9.576 m), in Giappone. Il Solbakk raggiunge una profondità di −292 m sotto il livello del mare, togliendo quindi lo scettro di più profondo subalveo al mondo a un altro tunnel norvegese, quello dell’Eiksund (si veda “S&A” n° 62 Marzo/ Aprile 2007, pag. 154), il cui punto più basso è a −287 m. L’inaugurazione ufficiale avverrà a Febbraio, quando saranno completati e aperti al traffico anche i tunnel di Hundvåg (2x5.500 m) - tra l’omonima isola e Stavanger - e di Eiganes (2x 3.700 m), che consentirà alla E39 di sottopassare Stavanger e di connettersi agli altri due tunnel del Ryfast.

6.

PAESI BASSI

MULTE PIÙ CARE E LIMITI PIÙ BASSI

Tutte le ammende per trasgressioni al Codice della Strada saranno più care da quest’anno; il Governo ha infatti autorizzato un aumento del 3% delle sanzioni. Il Governo sta inoltre valutando l’ipotesi di ridurre la velocità in autostrada da 130 a 100 km/ora in determinate fasce orarie della giornata.

REGNO UNITO

INCENTIVARE LE TECNOLOGIE PULITE

Il Governo britannico ha deciso la creazione di un fondo da 1 miliardo di sterline (circa 1,3 miliardi di euro) destinato alla ricerca di tecnologie che limitino le emissioni nocive. Il settore dei trasporti sarà ovviamente uno dei più interessati

SVIZZERA

STRADE NAZIONALI RICONFERMATE IN BUONO STATO

L’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha pubblicato il terzo rapporto sullo stato della rete delle strade nazionali, che restituisce un quadro d’insieme positivo. Il rapporto sullo stato di conservazione della rete evidenzia come le strade nazionali, nel loro complesso, siano mantenute in buone condizioni. Tuttavia, si prevede un tendenziale aumento dei costi di manutenzione a causa dell’invecchiamento dell’infrastruttura, delle crescenti sollecitazioni e del trasferimento - avvenuto il 1° Gennaio 2020 - di circa 400 km di strade cantonali alla Confederazio-

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ne come previsto dal nuovo decreto sulla rete stradale (NEB), motivo per cui l’USTRA utilizzerà i fondi a propria disposizione in maniera ancor più mirata ed efficiente. Popolo e Cantoni, votando a favore del FOSTRA, hanno creato le condizioni per lo stanziamento dei finanziamenti necessari. La rilevazione riguarda carreggiate, pavimentazioni, manufatti, gallerie, opere in sotterraneo e impianti elettromeccanici. Le condizioni delle carreggiate e dei manti stradali sono risultate buone o discrete nel 96% dei casi, sufficienti per poco più del 3% e critiche per poco meno dell’1% dei rilievi, dove per “critica” si intende una situazione caratterizzata da danni importanti che non incidono sulla sicurezza statica o della circolazione, ma richiedono comunque un intervento nel medio periodo. Ancora una volta nessuna carreggiata o pavimentazione è stata giudicata in cattive condizioni, tale cioè da imporre misure urgenti, come per esempio il rifacimento del manto stradale nell’arco di poche settimane. Per quanto riguarda i manufatti, 9.315 (circa l’88%) sono stati valutati in condizioni buone o accettabili, 1.123 (circa il 10%) danneggiati, cioè recanti danni di media gravità, senza conseguenze per la sicurezza, ma meritevoli di una sorveglianza più attenta, 155 (pari all’1,5%) in cattivo stato di conservazione, ovverosia caratterizzati da danni importanti non pregiudizievoli per la sicurezza statica o della circolazione, ma comunque bisognosi di un intervento nel medio periodo. 20 manufatti sono stati definiti in condizioni allarmanti, tali cioè da imporre misure urgenti. Si tratta però esclusivamente di barriere in rete metallica e sottopassi idraulici deteriorati che non compromettono la sicurezza degli impianti e della circolazione e che comunque non riguardano i ponti. La sicurezza perciò è sempre garantita, anche nel caso delle opere risultate in cattivo stato. Per conservare un alto livello qualitativo nel lungo periodo, la Confederazione intende investire maggiormente nella manutenzione. Relativamente a gallerie e opere in sotterraneo, 156 (un buon 82%) sono state giudicate in condizioni buone o accettabili, 28 (circa il 15%) danneggiate, cioè recanti danni di media gravità, senza conseguenze per la sicurezza, ma meritevoli di una sorveglianza più attenta, e 45 (circa il 3%) in cattivo stato, ovverosia caratterizzate da danni importanti non pregiudizievoli per la sicurezza statica o della circolazione, ma comunque bisognose di un intervento nel medio periodo. Nessuna delle opere è stata però valutata in situazione allarmante. Quanto agli impianti elettromeccanici, lo stato è ritenuto buono o accettabile nel 98% dei casi. Tutti questi dati confermano l’elevato livello di sicurezza delle strade nazionali ed evidenziano per il 2018 un bilancio leggermente migliore rispetto all’anno precedente. L’indagine rileva altresì lo stato di avanzamento delle opere di adeguamento e sistemazione della rete, finalizzate a migliorare viabilità, tutela ambientale (acustica, acque, corridoi faunistici) e sicurezza (ad esempio migliorie a gallerie, centri di controllo del traffico pesante, difesa da pericoli naturali). Nonostante rappresentino appena il 2,6% del sistema viario elvetico, nel 2017 le strade nazionali hanno assorbito il 41% dell’intero trasporto su gomma e il 71% di tutto il traffico merci stradale, riconfermando la loro funzione di arteria vitale per la società e l’economia. È indispensabile pertanto garantirne la manutenzione al miglior livello possibile. La rete è stata realizzata in gran parte fra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta del secolo scorso e ha quindi un’anzianità di servizio compresa fra i 40 e i 60 anni. A fine 2018 misurava in totale 1.859 km.

Il rilevamento dello stato manutentivo delle strade nazionali

Le opere vengono ispezionate e valutate integralmente ogni cinque anni, procedendo non solo a una verifica dei singoli impianti ed elementi, ma anche a tracciare un quadro complessivo. I risultati ottenuti sono criterio di riferimento per la pianificazione degli interventi manutentivi.

8.

Il rapporto fotografa la situazione di fine 2018, perciò non comprende lavori di risanamento iniziati o svolti nel 2019. Le opere che rientrano fra gli indici di stato manutentivo da 1 a 4 non presentano problemi di sicurezza. Il livello 4, a seconda della situazione, richiede interventi nel medio periodo, mentre per il livello 5, nonostante sia garantita la sicurezza generale e quella della viabilità, è necessario provvedere a breve termine: nel caso dei ponti, questo può significare una temporanea riduzione delle soglie di carico (ovvero di peso per i veicoli) oppure la sostituzione dei giunti di transizione. Per il 16% dei manufatti non è stata effettuata alcuna rilevazione a fine 2018. Si tratta di muretti o sottopassi idraulici di rilevanza trascurabile ai fini della sicurezza e della fruibilità dell’infrastruttura e che saranno quindi oggetto di valutazione nel corso della programmazione dei lavori per il tratto interessato.

9.

UNGHERIA/ROMANIA

NUOVO CORRIDOIO FERROVIARIO

La tratta ferroviaria tra il nodo centrale ungherese di Püspökladány e il confine romeno verso Oradea, nella regione della Transilvania, sarà potenziata ed elettrificata. Sarà il secondo itinerario ammodernato e adatto al transito dei treni merci pesanti tra i due Paesi. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea e prevede tre anni di lavori. Il sistema ferroviario dell’Est Europa e della Regione del Mar Nero sta infatti vivendo un momento di importante crescita, sia per quanto concerne le linee che rientrano nei Corridoi ferroviari europei sia per le tratte fino ad oggi riservate a collegamenti poco più che locali. La linea, a singolo binario e trazione termica, collega l’importante nodo centrale ungherese di Püspökladány con Biharkeresztes, vicino al confine romeno verso Oradea nella regione della Transilvania. Il NIF, l’Ente statale ungherese per lo sviluppo delle infrastrutture, ha indetto una gara d’appalto per l’elettrificazione e l’ammodernamento integrale di questa tratta. Lunga poco più di 55 km, la linea sarà riorganizzata in modo da sopportare carichi fino a 22,5 t per asse e sarà così adeguata al transito dei convogli merci pesanti ed elettrificata con il moderno sistema a 25 kV e frequenza industriale, mentre il controllo del traffico sarà centralizzato a Püspökladány. La Püspökladány-Biharkeresztes diventerà così un nuovo itinerario alternativo a quello tra l’ungherese Lökösháza e la romena Curtici, l’unico tra i due Paesi a essere stato rinnovato e utilizzato nelle relazioni ferroviarie delle merci. n

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