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Democrazia in fermento e fenomenologia M5s

difesa della vita e della famiglia è collegata inscindibilmente con la cura dei poveri, degli ultimi e degli scarti della società”.

‘Allora come comportarsi?’ “Ci sono già tantissime esperienze sul territorio a livello associativo o anche singole esperienze. Ricevo continuamente lettere di incontri, anche piccoli, di uomini e donne di buona volontà che hanno a cuore il bene comune della propria città, provincia o regione. Esperienze che forse andrebbero messe in rete in una sorta di Forum civico. Occorrono giovani laici cattolici, trentenni e quarantenni, che sappiano cucire reti di solidarietà e di cura. E che soprattutto sappiano essere il sale della terra. Sappiano cioè parlare e dialogare con tutti coloro — senza distinzione di fede e cultura — che hanno veramente a cuore il futuro dell’Italia e dell’Europa. Senza creare nuovi ghetti e nuovi muri”60 .

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Aria, idee e leadership nuove. Con il civismo, per la rinascita della Democrazia Italiana. (parte 13di40)

«(È necessario) Organizzare una forza che dia rappresentanza a quella moltitudine di persone abbagliate dal fenomeno dei 5 stelle. Parlo di un’impresa gigante. Perché quel tipo di fenomeno va organizzato e metabolizzato. Occorre sussumerli, per dirla filosoficamente, come tali, filtrarli. Occorre che quel popolo diventi una corrente del partito di massa di cui parlavo prima.Perché è un popolo che esiste in Europa. Si manifesta in maniera diversa ma c’è. Ha dato vita a Tsipras, a Podemos, ai 5 stelle. Negli ultimi due casi abbiamo visto che non reggono la prova di governo».

Massimo Cacciari, intervista la Repubblica 29.4.2019

Nell’ultimo decennio la discussione sulla ‘crisi di legittimazione delle Istituzioni’ nel nostro Paese e sul ‘declino della democrazia rappresentativa’ ha visto l’entrata in scena di un protagonista inedito, diventato dalle elezioni del 2013 il primattore indiscusso, il M5s.

Ora che il Movimento grillino, da soggetto promotore e sobillatore della rivolta sociale ‘contro la casta’ si è trasformato rapidamente in compiaciuto ‘occupante’ della più cospicua quantità di posti, ruoli e poteri istituzionali, la micidiale miscela di impreparazione ed arroganza dimostrata da molti dei suoi Rappresentanti ha dato la stura a critiche, attacchi ed ironie tanto intempestive quanto poco coraggiose.

Il clamoroso successo elettorale e la straordinaria legittimazione popolare della ‘creatura’ di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, infatti, sono stati generati anche da molta parte dei media osservatori disattenti ed opportunisti nel sorvolare sui contenuti programmatici e sui disvalori che gli strumenti di propaganda attivati dal ‘guru’ milanese e la predicazione del ‘mentore’ genovese diffondevano in un’opinione pubblica gravitante prevalentemente nelle piazze del web.

E’ davvero paradossale leggere articoli e commenti ironici sulle performance del vecchio ed ingrugnito comico il quale, solo pochi anni fa sprigionava senza subire rilievi critici da parte dell’intera una platea di giornalisti ed anchor man (escluso qualche temerario professionista del Foglio, in primis Giuliano Ferrara, e l’ottimo Jacopo Iacoboni) un impressionante ‘volume di fuoco’, inteso come straordinaria capacità di

60 Bassetti: una grande rete per l'Italia e per un futuro solidale ed europeo https://bit.ly/3rAWbpw 43

occupare la scena pubblica con le performance teatrali ed il linguaggio di un artista dotato di una vis provocandi straordinaria.

Ma ancor più sbalorditivo è la tardiva comprensione che il Comico Fondatore del Movimento diventato rapidamente il primo Partito, con il suo linguaggio ed i suoi proclami intrisi di aggressività polemica e di programmi stralunati, ha contribuito ad riorientare l’agenda setting e focalizzare l’interesse di una quota determinante dell’elettorato su un modello di democrazia e partecipazione supportato dalle tecnologie della comunicazione e sulle pratiche di Rete, baricentrate sul Blog e sulla Piattaforma Rousseau, entrambi gestiti da una S.r.l. sottratta a qualsiasi regola di trasparenza e verifica sui criteri di gestione, manifestazione di una ‘truffa’ sanzionata dall’Autorità Garante della privacy61 quando oramai gli effetti virali, nel senso di diffusione del virus — un combinato di demagogia, superficialità, illusionismo, sterile verbosità, del nefasto ‘esperimento’ (secondo l’efficace definizione del libro di Iacoboni) si erano manifestati compiutamente62 .

Esistono e vanno indagati e riconosciuti sia la valenza storica del successo di M5s che i risultati e l’impatto della sua presenza (molto meno l’azione) sul quadro politico, a partire dai numeri, ovvero dalla mappatura anagrafico-territoriale che evidenziano c da un lato l’irresistibile magnetismo provocato nelle giovani generazioni (attraverso l’egemonia esercitata nel web) e dall’altro l’attrazione maggioritaria per una realtà meridionale caratterizzata dal declino socio-economico e con un elettorato alla disperata ricerca di rappresentanza.

Certo è anche arrivato il tempo per quel lavoro di ‘scoperta e denuncia’ a cui gran parte dei media e del ceto politico ha preferito bypassare, affrontando l’esame dei programmi e delle minacce grilline una dose di pressapochismo ed infingardaggine impressionanti.

Per fortuna c’è anche chi non ha smesso di osservare e rendicontare con l’attenzione ed il rigore dell’entomologo la emergente e progressivamente devastante distopia del M5s (Jacopo Iacoboni, L’esecuzione)63 .

Ma sul piano strettamente politico ed a maggior ragione in rapporto alle responsabilità di Governo a cui il successo elettorale ha consentito di accedere, oggi il Grillismo è una realtà con cui bisogna fare i conti.

Naturalmente il confronto necessita prioritariamente di un processo di ‘disintossicazione’ ideologicoculturale64 che identifichiamo in quattro passaggi.

a) Il primo su cui fare chiarezza riguarda un punto cardinale della vulgata della ‘democrazia diretta’ o, per meglio dire, la concezione della Democrazia potenziata, ovvero con la gamma delle procedure e degli strumenti per la realizzazione dei processi partecipativi65 . b) Il secondo attiene alla comprensione della fenomenologia grillina ed a tal fine ci sono ormai testi che la aiutano perché il tempo intercorso dalla fondazione e le tappe che hanno scandito sia le conquiste politico-elettorali che le polemiche e divisioni sanguinose che hanno attraversato il Movimento, e nell’ultimo anno, le dimostrazioni di palese inattitudine alla governance, hanno sedimentato una messe cospicua di indagini, testimonianze, documenti e pratiche (amministrative e di Governo) che consentono di formulare identikit veritieri e tracciare prospettive verosimili. Un primo approccio di avvicinamento al grillismo ed in particolare al secondo Fondatore, vero padre-padrone, lo scomparso

Gianroberto Casaleggio, lo abbiamo affrontato a suo tempo nell’articolo Gianroberto e noi66 .

61 Bocciato Rousseau: la democrazia diretta del M5s è una truffa https://bit.ly/3pul5V7 62 Grillo è il Mariotto Segni del genere comico-politico https://bit.ly/3rB2rxw 63 La distopia 5 Stelle https://bit.ly/3lHjIRL 64 Rigenerare la democrazia https://bit.ly/3lEvGM5 65 Il sistema democratico dei Cinque stelle vale per gli altri https://bit.ly/3lHkXQV 66 Gianroberto e noi https://bit.ly/3puj8b7

Ci sono poi una serie di pubblicazioni prodotte all’interno del Movimento che consentono di focalizzare le caratteristiche delle personalità e delle concezioni (talvolta aberranti) dei ‘boss proprietari’: • Tu sei rete. La rivoluzione del business, del marketing e della politica attraverso le reti sociali — di Davide Casaleggio67 . • Siamo in guerra. La rete contro i partiti. Per una nuova politica — di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo. • Il grillo canta sempre al tramonto — di Gianroberto Casaleggio, Beppe Grillo e Dario Fo-

Seguono alcuni libri fondamentali che hanno anticipato e successivamente documentato l’esperimento originale del MoVimento e — per molti versi — la sua impronta distopica ed a vocazione autoritaria:

• Clic! Grillo, Casaleggio e la demagogia elettronica — di Alessandro Dal Lago68 . • La rabbia e l’algoritmo. Il Grillismo preso sul serio — di Giuliano Da Empoli69 . • L’esperimento. Inchiesta sul M5s — di Jacopo Iacoboni70 .

Inoltre, un numero di QUADERNI DI SCIENZA POLITICA che pubblica diversi saggi su:

• Il Movimento Cinque Stelle: prospettive di ricerca a confronto — a cura di Marco Almagisti e Paolo

Graziano

Ed infine due libri davvero esplosivo perché contengono le rivelazioni di due autorevoli insider del Movimento:

• Super nova. I segreti, le bugie e i tradimenti del MoVimento 5 Stelle: storia di una nuova casta che si pretendeva anticasta — di Nicola Biondo e Marco Canestrari71 . • Il sistema Casaleggio. Partito, soldi, relazioni: ecco il piano per manomettere la democrazia — di

Nicola Biondo e Marco Canestrari72 . c) Il terzo ed intrigante punto attiene all’incestuoso amoreggiamento che è stato vagheggiato da alcuni esponenti del Partito Democratico durante le trattative per la formazione del Governo e successivamente adombrato per tentare di mettere in crisi la partnership lega-grillina. Lo scopo era ed è duplice: contestare la scelta divaricatrice imposta da Matteo Renzi ed abbozzare un’ipotesi di possibile convergenza futura, strategia che ora appare viaggiare sottotraccia nell’approccio adottato dal nuovo Segretario Nazionale Nicola Zingaretti.

Si tratta di ammiccamenti che si sono dimostrati disonorevoli ed inconcludenti, perché sorvolano sulle clamorose dissonanze cognitive esistenti tra i diversi elettorati e che debbono essere invece sostituiti dalla elaborazione di una visione e di una Piattaforma programmatica di discussione con cui, dapprima identificare i valori discriminanti ed i caratteri distintivi che separano PD e M5s, successivamente focalizzare i temi che possono costituire il terreno di confronto progettuale nel segno della coopetizione, sia in ragione della contiguità dei bacini elettorali di riferimento che per alimentare un dibattito ispirato dalla visione dei superiori interessi del Paese e dell’evoluzione democratica del quadro politico.

67 Analisi di “Tu sei rete”: l’opera di Davide Casaleggio https://bit.ly/3rImmuq 68 “Clic! Grillo, Casaleggio e la demagogia elettronica” di Alessandro dal Lago https://bit.ly/3Gl252c e https://bit.ly/3GzYCgr 69 Appunti sul libro di Giuliano da Empoli: La rabbia e l’algoritmo https://bit.ly/3InioNN 70 Il M5S? «Un “esperimento” creato in laboratorio». https://bit.ly/3pwJmd7 e https://bit.ly/3GjuV2L 71 Così l’Italia è diventata una filiale della Casaleggio Associati https://bit.ly/3GnItun 72 “Di Maio è un prodotto di marketing. Lo sostituiranno”, dice Nicola Biondo https://bit.ly/3IqhHTS e https://bit.ly/3rGKUnq

Gli elementi sui quali è auspicabile l’avvio di una serrata comparazione delle posizioni, propedeutica ad un avvicinamento che non sia un ruffiano e subalterno “dialogo con l’ala moderata (!?) rappresentata da Fico”, e si proponga piuttosto di provocare una discontinuità programmatica e politico-strategica rispetto alla stagione tormentosa dei tatticismi M5s-Lega che hanno accompagnato la formazione e la navigazione del Governo gialloverde, potrebbero essere i seguenti (anche per riprendere autonomamente e responsabilmente il filo del discorso aperto da Luigi Di Maio con “Il mio appello ai dem: dal lavoro alla povertà, ecco i punti in comune” -Corriere della sera, 29 aprile 2018- in tempo e con modalità troppo sospetti):

• Riforma del Welfare curvandolo a privilegiare la condizione ed il futuro dei giovani, a partire dalla convergenza tra Reddito di Inclusione e Reddito di Cittadinanza all’interno di un Piano straordinario per affrontare le questioni della Povertà e dell’Occupazione • Innovazione tecnologica e lavoro procedendo ad implementare la progettualità avviata con

Manifattura 4.0 • Economia circolare e tutela ambientale correlati ai Progetti per il risparmio energetico e lo sviluppo di nuove attività produttive e di servizio • Agenda e cittadinanza digitale • Riavvio del processo di riforma costituzionale • Piano strategico per il rilancio del Sud

Naturalmente la discussione ed il confronto sono condizionati dalle preesistenti divergenze su temi cruciali che vanno tenute presenti, perché hanno sedimentato nelle menti degli esponenti dei due schieramenti delle vere e proprie discrepanze valoriali, finora troppo facilmente ignorate e/o bypassate dai sostenitori di un’alleanza tout court.

L’avvicinamento — invece — che resta auspicabile e va perseguito, sarà tanto più credibile e praticabile in quanto l’estremismo ideologico del Movimento sarà progressivamente abbandonato, in particolare su punti che conservano un rilievo ancora decisivo:

• Globalizzazione, Europa ed euro • Ruolo del Mercato e dello Stato (nazionalizzazioni) • Giustizia e giustizialismo • Democrazia rappresentativa e ruolo dei corpi intermedi

Sulla complessità e sulle aporie di un confronto-scontro tra Partito Democratico e M5s le opinioni e le valutazioni divergenti si trascineranno per molto tempo a seguire, ma ci sembra interessante segnalare il punto di vista di una ‘vecchia volpe’ della Politica della Prima Repubblica, Enzo Scotti, il quale — in quanto Fondatore e Presidente della Fondazione LINK CAMPUS UNIVERSITY73 — ha avviato da tempo una relazione di collaborazione con gli esponenti del Movimento grillino sia attraverso le attività di formazione che ‘fornendo’ personale politico al Movimento stesso (candidature, tecnici, finanche ministri!)

“Non sono estraneo al travaglio dei Cinque stelle. Non si può ignorare il fatto che ci siano delle persone che adesso improvvisamente sono diventate classe dirigente. E perché mai non dovrei aiutarli? Che c’è di male? Sono preso da questo romanzo di formazione che si compie tra mille contraddizioni. La contemporaneità ha messo in crisi la grande costruzione dell’uomo europeo e atlantico: lo stato di diritto, il problema dell’articolazione dei poteri, il principio dei pacta sunt servanda. I Cinque stelle colgono questo affanno. E stanno immersi in questa crisi. Cercano di governarla. Ma non hanno riferimenti. Sono figli di una insofferenza, non di una costruzione intellettuale”74

73 Link Campus, l'università in cui Luigi Di Maio studia il potere tra boiardi e 007 https://bit.ly/3rHIV2w 74 L'uomo che sussurrava ai barbari https://bit.ly/31z9rAn

d) Il quarto punto coincide con la novità dell’istituzione del Ministero per la Democrazia diretta che diventa un detonatore, sia per le torsioni che il M5s può determinare ai meccanismi istituzionali sia anche per l’opportunità di avviare una discussione che punti a rigenerare la democrazia rappresentativa, non occultarla con logiche referendarie derivate dalle fallimentari e pericolose sperimentazioni realizzate con la Piattaforma Rousseau. Un’ottima base di partenza possono essere le considerazioni del sempre lucido Cassese, laddove, replicando al Ministro Riccardo Fraccaro, ribadisce che “E’ un errore ridurre la democrazia ad elezioni”75

Interessante anche la sottolineatura sul sistema democratico dei Cinque stelle “che vale solo per gli altri76” e “Un abbraccio ai nostri figli e nipoti (elettori grillini)77” .

In ogni caso, a prescindere dall’evoluzione del rapporto tra M5s ed il PD, la sfida della democrazia contemporanea è la relazione che sempre più diventerà stringente tra le regole e procedure della democrazia rappresentativa e le pratiche di partecipazione dei cittadini a tutti i livelli, facilitate, sostenute ed accelerate dalle tecnologie della comunicazione e dalle Reti digitali: e di questo si occupa un Documento di fondamentale rilievo che dovrà entrare nell’agenda di tutte le forze sociali e politiche che intendono promuovere la responsabilità ed il coinvolgimento diretto dei cittadini.

In esso si prefigura uno scenario di innovazione ed accelerazione dei processi di partecipazione con il Manifesto per la cittadinanza digitale78

“La nostra epoca è caratterizzata da una importante trasformazione che indica il passaggio da forme soggettive e umanistiche di interazione e cittadinanza a forme digitali, algoritmiche e info-ecologiche di partecipazione e dell’abitare. È necessario cambiare la nostra concezione del sociale e preparaci ad abitare le info-ecologie e le reti del mondo che viene”. Sulla lunghezza d’onda del Manifesto si colloca sicuramente l’evento annuale del Global Forum on Direct Democracy che quest’anno è stato realizzato a Roma con un panel ricco di iniziative, testimonianze e temi affrontati79 .

Sulla necessità di prendersi cura della democrazia Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace, in un’intervista di Ilaria Sesana — 21 settembre 2018, sottolineando l’importanza della partecipazione attiva alla vita democratica: “Se non viene sorvegliata dalla gente, muore”. E chiede maggiore attenzione per i difensori dei diritti umani80

A distanza di un paio d’anni dal tempo in cui analizzavo un Movimento 5 Stelle comunque in salute e prefiguravo una sua evoluzione possibile a patto che ingaggiasse un profondo mutamento di ispirazione e progettualità politico-culturale, sollecitato in questo da un Partito Democratico in grado di superare un approccio subalterno, nulla è avvenuto se non un processo di ‘snaturamento’ preconizzato, anzi constatato con la dovizia della documentazione e dei particolari conosciuti dall’ideologo ed ispiratore del grillismo, quando esso faceva rima con social-ecologismo.

Leggere Marco Morosini in Snaturati: dalla social-ecologia al populismo, consente di comprendere – molto più delle cronache e commenti politologici sulle convulse vicende dei Governi Conte 1 e Conte 2 – le ragioni del crollo di reputazione e di consenso elettorale di M5s ed il carattere velleitario, superficiale e strumentale dei rapporti intrecciati, dai ruffiani ammiccamenti di Goffredo Bettini (vedi l’idea malsana di un Giuseppe

75 "E' un errore ridurre la democrazia a elezioni". Il futuro che si prospetta https://bit.ly/31pYpgR 76 Il sistema democratico dei Cinque stelle vale per gli altri https://bit.ly/3lHkXQV 77 Un abbraccio ai nostri figli e nipoti (elettori grillini), suggerendo loro: https://bit.ly/3rGmPx7 78 Manifesto per la cittadinanza digitale https://www.cittadinanzadigitale.com.br/ 79 2018 Global Forum on Modern Direct Democracy https://2018globalforum.com/ 80 Shirin Ebadi: prendersi cura della democrazia https://bit.ly/3dq5fW4 47