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Liberarsi dal presentismo, coltivare la visione del futuro

Conte punto di riferimento fortissimo dei progressisti) ai vacui tatticismi odierni di Enrico Letta per recuperare una visione strategica condivisa con il Movimento il cui processo di istituzionalizzazione (che alcuni effetti positivi e risultati concreti, dal Reddito di cittadinanza alla riforma istituzionale della riduzione dei Parlamentari li ha ottenuti) ha coinciso con il disancoramento dalle molte battaglie ambientaliste ed antisviluppiste che lo avevano fortemente legittimato.

Ora la spinta propulsiva grillina ha esaurita la carica e siamo in presenza di una fenomenologia politica la cui originalità è non solo cessata, ma rischia di trasformarsi nel suo contrario, ovvero in un adattamento doroteo a visioni e modelli organizzativi di rappresentanza partitica (vedi il Progetto elaborato ed in fase di attuazione da parte della nuova figura di Presidente, Giuseppe Conte) che ne possono annichilire definitivamente gli ideali e gli impulsi di rinnovamento del sistema politico generati originariamente con i Meet up, tarpare le ali di un futuro dignitoso e creare una foltissima platea di orfani:81

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Aria, idee e leadership nuove. Con il civismo, per la rinascita della Democrazia Italiana. (parte 14di40)

“Vi sono certo dati sconcertanti, di fronte ai quali chi abbia responsabilità decisive non può restare indifferente: la violenza talvolta, una confusione a un tempo inquietante e paralizzante, il semplicismo, scarsamente efficace di certe impostazioni sono sì un dato reale e anche preoccupante. Ma sono, tuttavia, un fatto, benchè grave, di superficie. Nel profondo, è una nuova umanità che vuole farsi, è il moto irresistibile della storia” Aldo Moro — Consiglio nazionale DC — 1968

Una delle virtù distintive richieste a tutti Democratici in questo tempo è la capacità di sottrarsi al ‘presentismo’ : non si tratta di pura resistenza alla pressione degli eventi quotidiani ed all’urgenza delle domande che entrano nell’agenda politica, bensì di dotarsi della ‘intelligenza degli avvenimenti’, della ‘visione realistica del futuro’ che possono derivare dal recupero della lezione di Aldo Moro e da molte altre lezioni scientifiche et etiche che oggi consentono di equipaggiarsi di una mappa aggiornata delle insidie e delle opportunità per il cammino degli uomini che vogliono scegliere, non subire il loro destino.

Abbiamo scelto un paio di Documenti ‘basici’ di orientamento per un lavoro di ricerca & riflessione finalizzate a focalizzare sia i paradigmi interpretativi della realtà contemporanea che i contenuti programmatici per dare senso ed efficacia all’azione riformista:

• Il primo “dossier” a cui mettere mano è quello prodotto da Neodemos: in esso troviamo i materiali del Convegno del dicembre 2017: ‘Verso la metà del secolo: un’Italia più piccola?82’ Nell’ambito di quel Convegno un’attenzione particolare va dedicata all’ascolto della relazione che ha prefigurato uno scenario sconvolgente del prossimo futuro, nel senso che sollecita un sussulto di consapevolezza critica, ineludibile rispetto alla constatazione dell’incidenza che l’azione dell’uomo ha sull’ambiente e degli effetti verificati per quanto attiene i cambiamenti strutturali che stanno modificando irreversibilmente la Terra così come l’abbiamo ‘ereditata’

81 Il Movimento 5 stelle non esiste più: chi sperava in un’altra politica in Italia ora è orfano https://bit.ly/3quflv6 82 Italietta? https://bit.ly/3dqoE97

Telmo Pievani, ‘L’Italia nell’antropocene: cambiamenti climatici e scenari di popolazione’83

• Un secondo Documento da prendere in considerazione sollecita un ripensamento profondo delle vie dello sviluppo con il motto: ‘Il denaro deve servire, non governare’ e si intitola Oeconomicae et pecuniariae quaestiones. È stato redatto dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e raccoglie ‘considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell’attuale sistema economico-finanziario’. “Le tematiche economiche e finanziarie, mai come oggi, attirano la nostra attenzione, a motivo del crescente influsso esercitato dai mercati sul benessere materiale di buona parte dell’umanità. Ciò reclama, da una parte, un’adeguata regolazione delle loro dinamiche, e dall’altra, una chiara fondazione etica, che assicuri al benessere raggiunto quella qualità umana delle relazioni che i meccanismi economici, da soli, non sono in grado di produrre. Simile fondazione etica è oggi richiesta da più parti ed in particolare da coloro che operano nel sistema economico-finanziario. Proprio in tale ambito, si palesa infatti il necessario connubio fra sapere tecnico e sapienza umana, senza di cui ogni umano agire finisce per deteriorarsi, e con cui invece può progredire sulla via di un benessere per l’uomo che sia reale ed integrale”84 .

Per l’interpretazione del significato del documento, risulta prezioso il commento di Giovanni Tonella85

Suggeriamo poi alcuni testi che costituiscono degli scandagli per comprendere alcune fenomenologie socioculturali che sono determinanti nei processi politici contemporanei che osserviamo con preoccupazione e che ci sorprendono perché rappresentano una discontinuità che spiazza le nostre consolidate mappe conoscitive e ci richiede uno sguardo scevro dai condizionamenti ideologici, dalle convinzioni radicate che opacizzano la nostra visione della realtà e delle sue manifestazioni inedite.

• Dello sconcerto diffuso nelle opinioni pubbliche occidentali parla Bruno Latour, in Tracciare la rotta.

Come orientarsi in politica:

“Siamo entrati nell’epoca di un profondo disorientamento, che vede la terra sottrarsi a noi umani come mondo comune da condividere, reagendo alle nostre azioni con sconvolgimenti climatici globali. Per contrastare tale situazione occorre tracciare una nuova rotta e dunque disegnare una mappa delle posizioni imposte da questo nuovo paesaggio, avendo come obiettivo una terra diversamente abitabile per noi e per i nostri figli86” .

• Lo sconcerto è un sentimento difficile da gestire, ma il cambiamento dell’ambiente socio-politico è diventato quasi sconvolgente, da far scrivere un grande libro alla critica letteraria Michiko Kakutani,

La morte della verità. La menzogna nell’era di Trump per ripercorrere la traiettoria che ha portato a quella che viene considerata un’autentica tragedia, ovvero il traghettamento del mondo contemporaneo nel mare burrascoso della postverità87 . • Ma al pessimismo ed alla visione spettrale della Kakutani, fa da contraltare Timothy Snyder che con

Venti lezioni. Per salvare la democrazia dalle malattie indica la terapia della resilienza per salvare la democrazia minacciata nella letteratura:

«Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi» diceva Kafka e Timothy Snyder sembra parafrasarlo quando ci esorta ad abbandonare il punto di vista di internet per rifugiarci nella letteratura, arma contro il mare immobile che è al di fuori di noi. La riflessione sul presente, in parte ostacolata da mezzi di comunicazione unidirezionali o peggio, apparentemente bidirezionali, è viziata dal conformismo

83L’Italia nell’antropocene: cambiamenti climatici e scenari di popolazione’ https://youtu.be/69eEzEx5ug4 84 Oeconomicae et pecuniariae quaestiones https://bit.ly/3ItnMPe 85 Considerazioni per un discernimento etico circa alcuni aspetti dell’attuale sistema economico-finanziario https://bit.ly/3GjS7Ox 86 Latour: Tracciare la rotta https://bit.ly/3lI4Faq 87 La morte della verità https://bit.ly/3GgJDYv