Print Buyer, n. 65, Novembre 2016

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C R E A T I V E

I D E N T I T Y

Conversando con FRANCESCO FRANCHI

L

a sua ultima creatura di carta è il bellissimo Robinson, nuovo inserto culturale di Repubblica, quotidiano di cui è capo redattore dal settembre di quest’anno. A 35 anni Francesco Franchi è già riconosciuto come un personaggio di spicco della grafica internazionale. La celebrata rivista Monocle lo ha selezionato tra i 20 protagonisti della scena editoriale italiana. Suo è il progetto IL – Intelligence in lifestyle, mensile del Sole 24Ore, che di riconoscimenti per le innovazioni nel design ne ha ricevuti tanti, in Italia e all’estero. Hanno fatto scuola, nel mondo del design editoriale, anche le sue infografiche, che stupiscono per la bellezza e la capacità unica di sintetizzare concetti e dati, esposte quest’anno a New York, al Cooper Hewitt Smithsonian Design Museum. Franchi è anche autore di importanti pubblicazioni tra cui Designing News, Changing the World of Editorial Design and Information Graphic, pubblicato da Gestalten, dove racconta la sua visione del mondo editoriale ed esplora, con gli occhi di un designer, l’universo dei nuovi media. Gli abbiamo chiesto di raccontarci quali sono, a suo parere, le tendenze che intravede in questo momento nella letteratura aziendale e nell’editoria. A.A.

CATALOGHI C’è un’evoluzione nei cataloghi aziendali, che i brand vogliono sempre più simili a vere e proprie riviste ed è per questo che si affidano sempre più spesso alle agenzie creative. Il catalogo non è più soltanto un mezzo che illustra prodotti e servizi, ma un prodotto editoriale vero e proprio che non parla direttamente del brand ma racconta il suo universo di riferimento, il suo punto di vista sul mondo, e lo fa attraverso un attento studio grafico: format chiaro, design curato, comunicazione efficace. Il catalogo-magazine è l’evoluzione dei vecchi house-organ.

STORY La storia giornalistica è il focus principale di un giornale, ogni elemento in pagina è ad essa subordinato. Il design non è più soltanto progettazione ma racconto. In questo senso il dialogo tra designer e giornalisti è fondamentale e continuo, ci si confronta su quale sia la soluzione migliore per tradurre in grafica un’idea giornalistica, scrivere un titolo in modo efficace, visualizzare un messaggio in maniera univoca.

RIVISTE COME BRAND Le riviste devono muoversi come i brand, non concentrarsi soltanto sul prodotto ma creare un rapporto di appartenenza con i lettori, devono trattare la loro immagine come un’azienda. Muoversi come una marca significa creare eventi, festival, occasioni di dibattito intorno alla testata. In questo modo i giornali danno maggiore visibilità agli inserzionisti.

THE GUARDIAN Quando The Guardian apre un caffè a Londra, è il giornale che scende in piazza, che si fa vicino ai suoi lettori, e tutto questo si configura con un’ immagine coordinata chiara, proprio come se fosse una corporate aziendale.

MONOCLE Il grande successo di Monocle, una delle riviste più apprezzate e imitate del mondo, sta in quel suo essersi trasformata in un brand. Monocle ha trasformato la testata in un club: oggi è una marca di abbigliamento, una radio, una serie di negozi, una casa editrice che pubblica guide di viaggi, è una linea di cancelleria firmata. Monocle è uno stile di vita. È il giornale che si configura come se fosse una corporate.

NATIVE I contenuti delle riviste sono sempre più vicini ai brand: non publiredazionali ma vere e proprie storie giornalistiche vicine alle marche, questo può dare un futuro ai giornali, diventare una fonte di sostentamento e avere un corpo redazionale dedicato.

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PRINTLOVERS | NOV2016


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