Il Poligrafico, n. 182, Marzo - Aprile 2018

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materiali interviste

Chinchio Industria Grafica

I fratelli Chinchio oggi alla guida dell’azienda. Da sinistra: Stefano, Cristina, Carla, Alessandro.

Mezzo secolo... sempre di corsa

capita a HaNon cambiato tutte le aziende molte pelli dal di festeggiare 1917 a oggi. cinquant’anni di Daattività. sempre E, nel attiva casonel di Chinchio, settore tessile, sempre cercando del Manifattura di anticipare Seveso è stata i competitor protagonista nella “gara di diverse tecnologica”. trasformazioni, che l’hanno vista spaziare dal trattamento dei tessuti tecnici alla produzione di tele per legatoria. Fino a specializzarsi nella fornitura di tessuti di pregio per la comunicazione e il packaging nei settori dell’alto di gamma.

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È un traguardo importante quello raggiunto dalla Chinchio Industria Grafica di Rubano, in provincia di Padova. Cinquant’anni vissuti quasi tutti di corsa per tentare di arrivare sempre un po’ prima degli altri, quelli che, nel gergo dei mercati, si chiamano competitor. Del resto, la corsa – o meglio lo sport in generale – è una vera e propria passione di famiglia per i Chinchio. E così, se vi capitasse di passare da Rubano, nel Padovano, verso sera, potreste vedere i quattro fratelli uscire dall’azienda in tuta e scarpette, magari insieme a qualche dipendente, quelli che Stefano chiama con affetto “i miei ragazzi” anche se hanno già qualche capello grigio, per rimettersi in forma con qualche chilometro di corsa. L’azienda, oggi specializzata nella stampa di qualità di dépliant e cataloghi con un fatturato di circa 13 milioni di euro, nasce proprio 50 anni fa come tipografia Garbin grazie al suo fondatore presidente della società, sebbene da una decina d’anni abbia giustamente ridotto l’attività operativa, lasciando ampio spazio ai quattro figli. Roberto Chinchio rilevò quella che era una tipografia di inizio secolo situata in pieno centro storico a Padova. All’inizio, racconta Stefano, il figlio maggiore, ci si occupava di piccole commesse legate agli artigiani e ai professionisti del centro città. Con il tempo le

cose sono maturate e, sempre Roberto, aprì un piccolo stabilimento produttivo a Sarmeola di Rubano cambiando anche il nome in Tipolitografia Chinchio. L’attività prevalente era legata alle esigenze interne e amministrative delle varie aziende, quindi moduli continui e stampati fiscali. Dalla metà degli anni Ottanta cominciano a entrare in azienda i quattro figli, nell’ordine: Stefano (1986), Cristina un anno dopo, Alessandro nel 1992 e per ultima Carla a metà degli anni 90. È così che la produzione inizia a prendere contorni commerciali con la realizzazione di cataloghi e dépliant. Il giro d’affari e i servizi offerti alla clientela si ampliano e l’azienda si trasferisce in un nuovo stabilimento a Rubano cambiando nuovamente la ragione sociale in Chinchio Industria Grafica srl. Un altro passo importante, sottolinea sempre Stefano ripercorrendo a memoria questi primi 50 anni della Chinchio, è stato il 2008 quando si è passati alla stampa roto di qualità con l’introduzione di una Goss a 16 pagine e a 5 colori, un “braccio armato” delle macchine piane, per la stampa di cataloghi in medie e grosse quantità ma di alta qualità. Ed è storia recente il potenziamento ulteriore della stampa piana con l’introduzione di due nuove Komori a 8 colori, già predisposte per il LED, una addirittura dotata di PQA per il registro e il co-


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