Il Poligrafico, n. 182, Marzo - Aprile 2018

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Per In Print rispunta interesse dall’estero Le voci erano già corse diversi mesi fa. Diversi i pretendenti che avrebbero studiato il dossier per valutare un’eventuale acquisizione della In Print, anche se mai ufficialmente confermato. Tra essi anche un presunto gruppo inglese sarebbe stato interessato all’azienda di Baranzate specializzata nella stampa roto-offset. Nelle ultime settimane, secondo rumor di mercato, anche in questo caso privi di conferme ufficiali, un nome sarebbe spuntato e sarebbe quello di un importante gruppo nordeuropeo che tramite acquisizioni sta costruendo un network di stabi-

limenti di stampa in vari Paesi. Sempre secondo ambienti di mercato, questa società avrebbe allo studio il dossier In Print e sarebbe già in corso la due-diligence. Ovvero la fase di approfondimento di dati e informazioni riguardante un’azienda oggetto di trattative per un’eventuale acquisizione. Non resta ora che aspettare per capire se le voci sulla trattativa siano fondate e, in tal caso, se l’operazione andrà in porto, con gli stessi ambienti di mercato che parlano comunque di tempi non brevi e di almeno qualche

mese per raggiungere l’eventuale accordo. Non era un mistero comunque tra gli operatori del settore della stampa che l’attuale azionista di maggioranza del gruppo In Print-Litorama, la famiglia Ferrante, che da ex socio di minoranza circa quattro anni fa aveva acquisito il controllo dell’azienda rilevando le quote dagli ex fondatori, le famiglie Casiraghi e Beltrame, dopo aver ricapitalizzato l’impresa con alcuni milioni di euro consentendole di superare i momenti di difficoltà finanziaria, avesse inten-

zione di passare la mano. Sempre secondo voci di mercato il dossier In Print sarebbe stato studiato in passato anche dal gruppo Pozzoni, da Grafica Veneta e dalla Poligrafici il Borgo del gruppo Amodei particolarmente attiva negli ultimi anni nell’espansione dell’attività anche per linee esterne. Infine ci sarebbe stato anche un avvicinamento di Rotolito, ma anche in questo caso il confronto tra possibile acquirente e venditore non sarebbe andato a buon fine. Comunque In Print ha dimostrato di essere capace di stare sul mercato anche con l’attuale proprietà. Dopo il ritorno all’utile nel 2015, anche i risultati 2016 del gruppo Litorama-In Print (due società separate sebbene risalenti allo stesso gruppo di azionisti) sono stati positivi. Il bilancio del 2016, come aveva

spiegato nei mesi scorsi al Poligrafico l’ad Matteo Rossini (arrivato nel gruppo con il cambio di proprietà e artefice insieme con i suoi collaboratori del rilancio) aveva registrato infatti per In Print un fatturato vicino ai 36 milioni con un Ebitda dell’8% e un utile netto di 818 mila euro. Bene anche Litorama (che opera a Mazzo di Rho in particolare nella stampa di grande formato, offset e digitale, a partire dalle affissioni) con ricavi per 8 milioni circa e anch’essa tornata profittevole. E anche il 2017 era partito bene per In Print che fa girare quattro rotative (una 64 pagine, una 48 e due 16 tutte manroland ed efficientate in questi ultimi anni) che stampano commesse commerciali e in particolare i volantoni della Gdo, settore che non conosce crisi. Achille Perego

Cambio al vertice Postel. Rinnovato interesse per la stampa Cambiamento avvenuto proprio alla vigilia dell’approvazione e della presentazione del nuovo piano industriale al 2022 di Poste Italiane.

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Nel gruppo Poste Italiane, guidato da Matteo Del Fante, sono stati rinnovati i vertici di Postel, leader di mercato nel fornire, come document company, servizi integrati di stampa, comunicazione, gestione documentale e per l’approvvigionamento elettronico alle imprese e alla Pubblica Amministrazione. A guidare Postel, proseguendo sulla strada già intrapresa di integrare sempre di più il mondo della carta con quello del digitale (strategia che del resto riguarda tutto il gruppo Poste Italiane) è stato chiamato Paolo Martella (nella foto)

che è subentrato così al precedente ad, Pasquale Marchese. Nato nel 1964 a Roma, sposato e padre di due figlie, Martella dopo la laurea in Economia e Commercio alla Sapienza, ha iniziato la sua carriera in Reconta Ernst & Young per poi passare in Bnl. Nel gruppo Poste è entrato nel 2000 assumendo via via diversi importanti incarichi nell’ambito di BancoPosta fino ad assumere quello di responsabile nel gennaio 2012. Da dicembre 2014 a ottobre 2016, nell’ambito della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo è

stato incaricato della responsabilità del governo dei rischi di gruppo per poi diventare responsabile della funzione Sistemi informativi, mentre a settembre 2017 gli era stata affidata la responsabilità della funzione Chief operating office. Oltre alla nomina del nuovo ad, Postel vede un

rinnovato cda composto da Giovanni Ialongo presidente e Giuseppe Giovanni Pavone, Enrica Fabrizio e Maria Paola Masturzo consiglieri. Il collegio sindacale è invece formato da Wilmo Carlo Ferrari (presidente), Alfredo D’Innella e Rita Siracusa (sindaci effettivi), Sergio Cozzoli e Stefania Mancino (sindaci supplenti). La mission del nuovo ad dovrebbe essere di rafforzare il percorso di Postel verso una società sempre più tecnologicamente avanzata, capace di investire nel futuro digitale senza però dimenticare il valore della stampa.


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