comunicazione d’ImpREsA
Poligrafica Industriale in numeri Anno di fondazione: 2006 Numero dipendenti: 30 Superficie complessiva: 4.000 metri quadrati Fatturato 2013: 6,5 milioni di euro
un’attenta analisi di mercato e delle dinamiche in atto. Questo abbiamo fatto anche nel caso della rotativa e l’investimento si è rivelato vincente. Abbiamo atteso il momento migliore per muoverci: avendo previsto che la contrazione dei consumi avrebbe influito negativamente sugli acquisti di stampa, e in particolare sulla foliazione sia dei cataloghi commerciali che dei volantini da GDO, ci siamo fatti trovare pronti al cambiamento».
IPI 156/14
Cronache di espansione La stampa commerciale di cataloghi, calendari e volantini rappresenta il core business di Poligrafica Industriale. Nel corso degli anni, e in concomitanza con il potenziamento del parco macchine, l’azienda napoletana ha via via ampliato e differenziato la produzione, inserendo nuovi prodotti e lavorazioni, tra cui packaging e astucci. Significativo è stato, poi, l’ingresso nel mercato delle etichette in carta, laddove Poligrafica Industriale vanta oggi una capacità produttiva di 10 milioni di etichette al giorno. «Abbiamo optato per un’organizza-
zione ciclica della produzione, per fare in modo che le nostre macchine siano sempre operative. Inoltre, la gestione flessibile dei lavori e delle commesse ci conferisce una versatilità estrema, che si trasforma in un valore aggiunto per i nostri clienti», ha spiegato Mariano Fiorenza. Concetto enfatizzato anche da Antonio: «La possibilità di rapidi avviamenti a bassissima incidenza di scarto e la molteplicità di possibili uscite dalla rotativa, dal filo colla al quartino rifilato in uscita multipla, generano opportunità commerciali interessanti per i clienti, che possono oltretutto contare su un parco macchine misto, che spazia dalle pochissime copie ai milioni delle tirature commerciali senza decadimenti qualitativi». Oltre a una gestione molto attenta e puntuale dell’azienda e a un’organizzazione interna funzionale, a contraddistinguere Poligrafica Industriale fin dalle sue origini è la spiccata propensione ad allargare i propri orizzonti, puntando ad accrescere la copertura del territorio nazionale e, di conseguenza, il bacino di utenti.
«Il nostro percorso di espansione si è concretizzato attraverso una serie di operazioni di acquisizione e di aggregazione di altre aziende grafiche», ha raccontato Antonio Fiorenza, che segue direttamente la parte finanziaria e commerciale. «La nostra realtà è nata sulla base di un know how già solido e di lunga data, quello ereditato da La Moderna Stampa. Successivamente, abbiamo, in un certo senso, proseguito in quella direzione. Le operazioni di rilevamento e integrazione di altri operatori grafici ci hanno infatti portato ad acquisire nuovi expertise che abbiamo integrato al nostro bagaglio artigianale e tecnologico». Se la crescita del fatturato, così come quella dell’utile, continua a dare risultati soddisfacenti – nel 2013 l’azienda ha sviluppato un giro di affari di 6,5 milioni – il management di Poligrafica Industriale ha già le idee chiare per il futuro: «Sicuramente continueremo a sviluppare la nostra rete commerciale attraverso strategie di acquisizioni e/o integrazioni, con modalità da definirsi di volta in volta in base alla situazione contingente. L’obiettivo, su questo fronte, è quello di arrivare ad avere almeno un’azienda di riferimento per ogni regione d’Italia». Proiettandosi, in prospettiva, ancora più in là, i progetti di Poligrafica Industriale si confermano numerosi e ambiziosi, ma sempre concretizzabili: «Guardiamo in più direzioni. Siamo molto interessati all’e-commerce, visti i volumi che si stanno generando: si tratta di un canale di vendita valido e pertanto crediamo che il futuro sia anche lì. E non mancheremo di ampliare la nostra capacità produttiva in ambito cartotecnico e flexografico. Muovendoci, naturalmente, con il nostro passo. È questo un punto fermo della nostra vision: i numeri devono accompagnare la crescita, altrimenti non procediamo».
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