SRAM RED-2012: What the media says

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USUARIO

Presentación SRAM Red 2012

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SRAM CONTRAATACA CON LA LIGEREZA COMO ARGUMENTO

Apuesta al rojo

Todos estábamos impacientes por conocer cuál sería el próximo movimiento de la marca de Chicago para hacer frente a los grupos eléctricos de sus rivales japoneses e italianos. La respuesta, llevar al límite la mecánica, logrando un funcionamiento inimaginable. Desde Mallorca Sergio Palomar Fotos SRAM ��Nos lo dejaron muy claro durante la

presentación mundial a la que tuvimos el placer de asistir en Mallorca. No se trata de un lavado de cara al Red que ya conocemos, estamos ante un grupo completamente nuevo, rediseñado en todos sus elementos. Así queda patente cuando te acercas a los componentes y comienzas a observarlos minuciosamente. En SRAM aún piensan que los grupos mecánicos tienen suficiente recorrido, por lo que no iban a dejar escapar ese hueco de mercado que voluntariamente le han dejado sus rivales. Sin embargo, ¿cómo puede un grupo mecánico luchar contra el exquisito funcionamiento del accionamiento eléctrico? Muy fácil,

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Sra

puentes de freno de este tipo, abriendo trabajando sobre cada elemento para la puerta al uso de frenos de disco en conseguir una enorme suavidad de las bicis de carretera, ya que también funcionamiento, rediseñando el cambio sacarán pinza. ¿Recogerán el guante las delantero para una actuación sin tacha, marcas de bicicletas? Os lo contaremos haciéndolo más ergonómico y sobre dentro de un año. todo logrando el grupo más ligero del mercado. Parecen argumentos más que suficientes para afirmar que los Red Dura-Ace Super Record cables y las fundas todavía no Manetas 280 g 379 g 330 g han dicho su última palabra. Una Desviador 74 g 67 g 72 g buena andanada por parte de los Cambio 145 g 166 g 155 g americanos que no se detienen ahí. Pudimos ver un pequeño adelanto Bielas 557 g 725 g 630 g de lo que nos tienen preparado Cadena 255 g 252 g 239 g para el año que viene en forma de Casete 135 g 163 g 177 g maneta Double Tap hidráulica para Frenos 240 g 293 g 272 g trabajar en conjunción con unos

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Par G PhOt

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Exprimiendo la mecánica � MANETAS Del antiguo grupo se mantiene únicamente el característico accionamiento Double Tap con un único gatillo que sirve tanto para subir como para bajar piñones. Todo lo demás cambia con su nuevo diseño ErgoDynamics. La transición entre manillar y escaladores es más suave y menos abultada gracias al rediseño del alojamiento de los cables, ideal para manos pequeñas. Bajo la misma queda más espacio para los dedos. La palanca de freno es más larga, lo que facilita alcanzarla cuando vamos agarrados a la curva del manillar y podemos regular de forma individual el alcance de ambas palancas. Se mantiene también el funcionamiento ZeroLoss que elimina el recorrido muerto, con lo que se facilitan los cambios.

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Marzo 2012

Freni leggeri e aerodinamici

Anche i freni hanno subito un cambiamento abbastanza radicale nella forma. A un’analisi distratta possono sembrare dei mono pivot, in realtà la leva è sempre di tipo dual, ma con un nuovo braccio Aero link che consente una leva maggiore durante la frenata (meno forza applicata al braccio) e un profilo più aerodinamico, più pulito. In questa ottica è stato ridisegnato anche il registro del cavo che consente quattro posizioni indicizzate per trovare il set-up volante per le diverse misure di cerchio. Nella prima posizione, quella neutra, il registro è nascosto all’aria. I pattini sono sviluppati in collaborazione con la Swiss stop e sono adatti all impiego con cerchi in alluminio. Comunque sia il porta pattino

La prova

Davvero un bel prodotto questo Red 2012, veloce, facile da usare, scorrevole e silenzioso, soprattutto semplice . La cambiata, che in passato è stata criticata da più di un ciclista, ci è sembrata puntualissima, super veloce e facile. I cavi Gore ride on (cosa che abbiamo detto più volte anche in passato) funzionano molto bene e sono l’ideale completamento del gruppo. Un consiglio: lasciate perdere l’after market non originale. Le leve sono molto comode, non c è il saltino che poteva dare qualche fastidio ai palmi delle mani, la gomma è morbida e “grippa” più che bene anche con i guanti invernali. Le

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Fase del test sulle bellissime strade dell’isola di Maiorca, in Spagna

leve più lunghe offrono maggiori opportunità ai maniaci della posizione: adesso anche quello che si può definire stile Ciclocross, con le leve molto ruotate verso l’alto, non è più penalizzante in frenata come in passato (Lance Armstrong docet). Quel centimetro di carbonio in più consente di aprire ulteriormente l’angolo della piega verso l’alto e di raggiungere ugualmente bene la punta delle leve con il dito indice. Le viti di reach adjust aiutano moltissimo a trovare il set up ideale. La deragliata anteriore è efficacissima, veloce e precisa: tutto su o tutto giù, non si può sbagliare (un bel vantaggio). La cassetta è uno spettacolo, leggera e silenziosissima. L idea di mettere l’elastomero tra i pignoni è una genialata che funziona e che si apprezza sin dalle prime pedalate. Sulla frenata c’è poco da dire, discorso diverso quando si potrà ragionare sul kit idraulico che è quasi pronto e che verrà lanciato nell autunno di quest anno: per freni a disco (140 e 160 mm) e classici (compatibili fino a pneumatici di 28c). Nel complesso, dunque, il nuovo Red ci sembra un bel passo in avanti in tema di silenziosità e comfort di marcia e anche di leggerezza, qualità che è stata valorizzata meno che in passato, ma che continua a essere eccellente e vincente nei confronti dei competitor.

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dello Shimano Dura ace Di2 e guadagna circa 550 grammi nei confronti del Campagnolo Super record eps.

Presentación SRAM Red 2012

Le leve sono più lunghe

Iniziare da questo componente è la cosa più semplice. Le leve sono il punto di connessione del ciclista col prodotto e, spesso, sono l’elemento (insieme alla guarnitura) che determina il primo impatto . Sono state allungate di circa un centimetro (su richiesta e consiglio dei pro), il tasto interno è leggermente più grande dell’altro, di poco, ma si sen-te. In più è cambiata anche l’ergonomia dei coprileve che sono realizzati con un tipo di polimero più morbido (quindi più comodo al tatto) e hanno un disegno che migliora il grip durante lo sforzo. Altro dato interessante, la regolazione del reach (in pratica l’allungo) delle leve del cambio e del freno che è stata spostata nella parte esterna e facilita le regolazioni volanti. La regolazione del reach consente di adattare l’allungo delle leve alla grandezza delle mani ed, eventualmente, al tipo di piega che si utilizza. È cambiata anche l’ergonomia con la sagoma frontale molto più alta di quella Red 2011, per certi versi abbastanza simile all’estetica Campagnolo. È stato incrementato anche lo spazio della parte inferiore che adesso, soprattutto quando si pedala in salita, consente di impugnare le leve con tre dita (di solito anulare e medio e indice). Il suggerimento è stato recepito dai ciclisti professionisti. I coprileve saranno disponibili nelle consuete diverse colorazioni.

¿Cómo funciona? �Es la pregunta que e no os hacíamos todos tras la presentación. ¿Reaalmente supone una mejora clara resp pectto a lo que ya era un excelente grup po? Un recorrido de 120 km por las carrrete eras de la isla, en compañía de Checchu Rubiera, que además de su labor como ingeniero en la marca de bicis MMR tam mbién ha aportado su experiencia ciclistaa en n el desarrollo y test de este grupo. El nu uevo Red es claramente más suavve qu ue el anterior, lo que resulta evidente de forma especi e al en el cambio de plato os que inclusso en plena carga resulta ráápid do, do, o co con e ell añad ñaad adid ido do do de poder cruzar complettame en nte e la la cadena sin que roce en nin ng n gú gú ún n mom ment en o en gracias al diseño Yaw w. Se ha solu lucio cio onad nado ado uno de los puntos máás crritticcad ad ados de d la l versión anterior. Con el nuevo vo ca caset sete e los los cambios son más pre eciso os y sille enccio iosso oss os. La suavidad está al mism mo nive ivell que en ive e la parte delantera, pero o sin perd rder rd er la fue fuerza za y nitidez tan típicas de SR RAM M.. De Desta s car st sta c el funcionamiento de e los fre freno e s, yaa no no por potencia que eraa sobrad rad da en la versión anterior, sino o porr el tac ta to o que otorgan. Ideal paara trab b ar ba baj con las cada vez más habitu itu tu uale ale es ruedas de carbono. A nossottr tros oss o nos tocó comprobarlo en un naa apurada de emergen ncia en plena curva con resultado satisfactorio.

La guarnitura è hollow

Un altro grande lavoro ha riguardato la guarnitura che apre un nuovo capitolo nella tecnologia Sram, ottimizzata per lavorare con il deragliatore Yaw. La versione 2012 (Exogram) è completamente cava all interno, spider compreso, è sempre in fibra di carbonio, ma con un disegno del ragno completamente diverso: solo quattro viti sono a vista, mentre una è vincolata direttamente sulla pedivella. Il motivo è solo ed esclusivamente tecnico, perché in questo modo gli ingegneri sono riusciti a realizzare un design dei

Exprimiendo la mecánica Marzo 2012

� FRENOS Espectaculares los nuevos frenos que incluye el Red, completamente diferentes a lo que estamos acostumbrados. Se ha reducido el cuerpo al máximo buscando una mejor aerodinámica, para lo cual se ha llevado la palanca de liberación junto al tensor. Su estructura es monopivote, pero con una articulación, AeroLink, que desmultiplica la fuerza, lo que en la práctica les da una excelente potencia de frenado con la modulabilidad de los frenos de pivote simple. Aparte, en la posición de reposo permiten mayor espacio entre las zapatas para poder usar cubiertas de más balón o las llantas más anchas tipo Firecrest.

� BIELAS Otro de los elementos que sufre una profunda remodelación. Con una estructura de carbono hueco que las aligera al máximo sin perder rigidez. Los platos reciben un completo rediseño para optimizar su funcionamiento con el nuevo desviador Yaw. Las encontraremos disponibles para pedalier GPX, PressFit, BB30 y PressFit30. También se añade una nueva versión del medidor de potencia Quarq integrado en estas bielas, en un diseño acorde al resto del grupo y que optimiza la anterior versión, gracias al uso de una pila estándar, mejora en la integración y el sellado, así como retoques en el funcionamiento como obtener el balance de potencia entre ambas piernas. Se acompaña además con el lanzamiento de una aplicación para iPhone que permite no sólo recibir los datos de potencia, sino comprobar el correcto funcionamiento de las bielas.

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à l'ESSAI

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HAUT de gAmme

Nouveau groupe red

Sram à contre-courant Alors que ses deux concurrents se déchirent dans la course à la transmission électromécanique, Sram reste fidèle à sa philosophie pour le nouveau groupe Red qui se distingue encore par un gain de poids par rapport à la version précédente. Pour s’assurer la place de meilleur groupe mécanique du marché ? Par GuIllAume JudAS et PIerre-mAxIme BrANche PhOtOs : GuIllAume JudAS

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es trois principaux acteurs du marché de la transmission avaient jusque-là suivi des voies un peu différentes. Mais si Campagnolo et Shimano chassent aujourd’hui sur les mêmes terrains pour le haut de gamme (électromécanique et 11 vitesses), Sram marque sa différence en optimisant encore les possibilités offertes par la transmission mécanique. Le nouveau Sram Red s’annonce donc encore plus léger que son prédécesseur (qui était déjà le groupe le plus léger du marché) d’environ 50 à 75 g selon la version BB30 ou GXP. Une paille, sauf pour les férus du light, mais le Red cache surtout une multitude d’autres innovations qui facilitent vraiment le confort et la précision d’utilisation. Pour ce faire, les ingénieurs sont repartis d’une feuille blanche, tout en conservant l’identité du groupe.

Les Leviers combiNés

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Ils reprennent le principe de fonctionnement des leviers Sram, à savoir le DoubleTap. Le même levier sert à descendre la chaîne sur la cassette, ou à la monter selon l’amplitude du mouvement. L’ergonomie des poignées évolue, pour une meilleure prise en main, avec une forme du corps légèrement amincie, un sommet de cocotte bombé et une texture pour la prise en main et un meilleur grip. Le levier de frein est plus long que la version précédente, et la poignée en générale conserve ses possibilités de réglages uniques, à savoir un réglage de la garde (distance cintre-leviers) pour les changements de vitesses et le freinage, en fonction de la taille des mains.

Le déraiLLeur avaNt

C’est l'une des grosses innovations, pour concurrencer en efficacité la force déployée par les dérailleurs électromécaniques. Sur le nouveau Red, la chape du dérailleur avant pivote en même temps qu’elle se déplace de gauche à droite. Cette technologie Yaw accompagne la chaîne plus qu’elle ne la pousse, et évite ainsi tout réglage intermédiaire entre les positions petit et grand plateau. Un marquage au laser sur la fourchette facilite le montage du dérailleur, livré avec un guide-chaîne intégré (12 g), pour plus de sécurité.

Le pédaLier

C’est sur cette partie que le groupe Red gagne une bonne partie de son poids par rapport à son prédécesseur, aussi bien en version BB30 qu’en version GXP. Sur les manivelles creuses en carbone (technologie Exogram), reposent des plateaux à cinq branches exclusifs, dont l’une d’elles se dissimule derrière la manivelle. Les plateaux X-Glide R sont conçus pour fonctionner en adéquation avec le dérailleur avant. Leur épaisseur assure une rigidité supérieure à la

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1. La forma visibilmente “piegata” facilita la presa, la frenata e la cambiata. 2. La vite che consente di regolare il reach è stata spostata all’esterno. Molto più comoda. 3. Si noti la tacca longitudinale sul deragliatore che serve a trovare il primo allineamento in fase di montaggio

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Pedalare con rubiera

il Power meter quarq

La fase di test di Red 2012 è stata abbastanza lunga e laboriosa, circa due anni di prove e di collaborazioni straordinarie. Lance Armstrong è stato uno dei prescelti, insieme a lui anche l’ex compagno di squadra per tanti anni José Luis Rubiera (detto Chechu). Spagnolo del Nord, originario di Gijon, Rubiera ha terminato la sua carriera nel 2010 correndo il Giro di Lombardia (vinto da Gilbert su Scarponi, ndr). Da quel momento, lui che possiede una laurea in ingegneria meccanica, si è dedicato allo sviluppo di un marchio di telai (MMR) insieme ad altri soci: «Niente di speciale, ha spiegato, ma ho ritenuto giusto provare a investire parte della mia esperienza in questa avventura. Per ora è solo un discorso commerciale, cioè compriamo i telai nel Far east, li assembliamo e poi vendiamo le bici. L’anno passato circa 3.000 pezzi. Per il futuro stiamo lavorando a prodotti propri, sempre da realizzare in Oriente, per avere maggiore caratterizzazione». Rubiera è stato professionista dal 1995 al 2010, ha corso nella Kelme, nella Us Postal, nella Discovery, nell’Astana e Radioshack. In carriera ha ottenuto otto vittorie tra cui due tappe al Giro d’Italia.

Grandi passi in avanti anche per il power meter Quarq, che è stato completamente ridisegnato e integrato nella nuova guarnitura. È stato alleggerito e ora può vantare un design molto pulito, soprattutto la batteria è stata messa quasi a filo delle corone ed è cambiata, non più la vecchia e difficile da reperire 2450, ma la più classica e facile da acquistare 2032 (tanto per capirci quella che si usa per molti ciclocomputer). È stato risolto anche il problema della sostituzione delle corone, che prima determinava problemi di lettura dei lati. Adesso sono sostituibili senza problemi di ricalibratura. Inoltre, il numero Id (Identity number) è stato spostato all’esterno dei chain ring ed è chiaramente leggibile nel caso in cui sia necessario fare il pairing del power meter con lo strumento. Alle solite funzioni disponibili con il supporto Garmin edge 500, la potenza è leggibile anche tramite la funzione Power balance, ovvero la forza espressa dalle due gambe in termini percentuali. Ancora in fase di prototipazione il supporto che porterà l’unità Garmin al di là della piega, stile Srm. Il power meter Quarq è disponibile con due varianti di movimento centrale (Bb30 e Gxp) e costa rispettivamente 1.768 euro e 1.725 euro. A destra James Meyer, direttore tecnico Quarq.

quattro bracci capace di aprire il raggio delle curvature, quindi di renderlo più rigido, durevole e rigido. La versione Bb30 è ancora più leggera. Sono cambiate anche le corone, che sono molto più spesse (quindi anche di poco più pesanti) per garantire una maggiore rigidezza e una migliore deragliata anteriore. I pin all interno che guidano la salita della catena derivano direttamente dal gruppo mtb Xx. Per movimentare il design (e togliere qualche grammo) sono state fatte ampie fresature a forma di stella con le punte che “toccano” i fori delle viti. Il movimento centrale, con cuscinetti in ceramica, viene declinato in quattro differenti versioni: Gxp, Press fit Gxp, Bb30 e Press fit 30. La catena è stata modificata leggermente (adesso si chiama Pg1091) e si caratterizza per l impiego La nuova guarnitura ha le pedivelle cave. Si noti la vite solidale alla biella

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di piastre esterne più scanalate per consentire un migliore accoppiamento con i pignoni anteriori e posteriori. Le maglie sono hollow , cioè forate, con maglia di connessione Power lock. Le combinazio combinazioni di corone attualmente disponibili sono: giro viti 130 mm (standard) 53-39, giro viti 110 mm 50-34. In futuro saranno disponibili le combinazioni 54-42 e 5542 con giro viti di 130 mm. C è anche una versione Ci Ciclocross con bcd di 110 mm 46-36. Le lunghezze di pedivelle partono da 165 mm e arrivano a 177,5 mm.

Un deragliatore due movimenti

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4. La tacca sul deragliatore che funge da limite alto. 5. Il salvatelaio montato di serie. 6. Vista frontale del freno anteriore “Aero link”. 7. I due ingegneri autori di Red 2012: da sinistra il team leader Chris Raymo e il designer Mark Santurbane

La deragliata anteriore è stato forse il target principale del gruppo di lavoro che ha prodotto il Red 2012. Gli obiettivi sono stati fondamentalmente tre: ottenere un passaggio di catena molto più veloce e sensibile, ottimizzare la rigidità del corpo del deragliatore, ridurre i problemi di regolazione da parte dei meccanici. Quest’ultimo aspetto è davvero interessante perché consente di arrivare al setting perfetto seguendo i punti disegnati direttamente sul deragliatore stesso. Cioè, la corona grande deve essere in linea con le due tacche front-rear marcate sul parallelogramma e, ma solo in un secondo momento, con l’altra tacca disegnata sulla faccia interna del deragliatore che determina la giusta altezza. Fatte queste regolazioni, a secco senza catena, si deve solo ed esclusivamente fare l’altra battuta (catena sulla corona piccola). Rispetto al deragliatore Red 2011, questo 7 non ha il terzo scatto, ma è ”tutto sù o tutto giù”. Questo lavoro è reso possibile dalla tecnologia Yaw che consente un movimento di tipo diverso al deragliatore che, anziché spostarsi solo ed esclusivamente avanti e indietro, esegue una rotazione nella parte anteriore per mantenere il giusto rapporto angolare con la catena. Infine il il tool salva telaio disponibile di serie, oggetto di poco valore, ma utilissimo per non compromettere i telai in caso di scivolamento della

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8. Il nuovo cambio è compatibile con le corone di 28 denti. Presto sarà disponibile anche la versione WiFli. 9. Esploso della cassetta. Si noti l’elastomero che si accoppia ai pignoni e rende ancora più sicura e silenziosa la cambiata. Nulla a che vedere con la “vecchia” cassetta. Il pignone finale, quello più grande, è in alluminio tutti gli altri sono in acciaio. Le otto corone centrali sono un pezzo unico lavorato a Cnc

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si possono utilizzare solo ed esclusivamente con Red 2012 sono il deragliatore anteriore, le leve di cambio e deragliatore e la guarnitura (power meter Quarq compreso). Freni, deragliatore posteriore, pacco pignoni e catena sono invece compatibili fra i due gruppi, massima libertà e inventiva, dunque, ben sapendo che ogni nuova realtà sul mercato può creare nuove opportunità per l’utenza. E il prezzo? Sommando i prezzi dei vari elementi del gruppo così come ci sono stati consegnati nella cartella stampa si arriva a circa 2.200 euro (differenze di Bb a parte).

migliora l’assorbimento delle vibrazioni durante la cambiata, la compatibilità tra catena e pignoni e il comfort generale del cambio. Immaginate un oggetto a forma di cavatappi inserito tra i vari pignoni ed ecco spiegato l’elastomero. Ovviamente, essendo soggetto a usura dovuta alla sua natura in gomma, è disponibile come parte di ricambio. È cambiata anche la forma del tappo che chiude la cassetta verso la ruota. Questa parte è stata fresata per ridurre i rumori di rimbombo e risparmiatre qualche grammo. Gli otto pignoni centrali sono in acciaio ricavati da pezzo unico lavorato a Cnc, mentre il pignone più grande, ma solo quello, è in lega leggera. Niente titanio, dunque, ma ugualmente ottime prestazioni di cambiata e durata con un peso dichiarato di 135 grammi per la scala 11-23. Cinque le combinazioni di cassette disponibili: 11-23, 11-25, 11-26, 11-27 e 11-28, presto sarà lanciata la versione compatibile con cambio WiFli 11-32. A proposito di WiFli, è opportuno sottolineare che il cambio a gabbia lunga per il Red non sarà di derivazione Apex (o neutro), ma è di stampo e funzionalità Red a tutti gli effetti.

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Presentación SRAM Red 2012

¿Cómo funciona? � Es la pregunta que e no os hacíamos todos tras la presentación. ¿Reaalmente supone una mejora clara resp pectto a lo que ya era un excelente grup po? Un recorrido de 120 km por las carrrete eras de la isla, en compañía de Checchu Rubiera, que además de su labor como ingeniero en la marca de bicis MMR tam mbién ha aportado su experiencia ciclistaa en n el desarrollo y test de este grupo. El nu uevo Red es claramente más suavve qu ue el anterior, lo que resulta evidente de forma especi e al en el cambio de plato os que inclusso en plena carga resulta ráápid do do, o, cco on e ell añad ñaad adid ido do do de poder cruzar complettame en nte e la la cadena sin que roce en nin ng n gú gú ún n mom ment en o en gracias al diseño Yaw w. Se ha solu lucio cio onad nado ado uno de los puntos máás crritticcad ad ados de d la l versión anterior. Con el nuevo vo ca caset sete e los los cambios son más pre eciso os y sille enccio iosso oss os. La suavidad está al mism mo nive ivell que en ive e la parte delantera, pero o sin perd rder rd er la fue fuerza za y nitidez tan típicas de SR RAM M.. De Desta s car st sta c el funcionamiento de e los fr fre e s, yaa no eno no por potencia que eraa sobrad rad da en la versión anterior, sino o porr el tac ta to o que otorgan. Ideal paara trab b ar ba baj con las cada vez más habitu itu tu uale ale es ruedas de carbono. A nossottr tros oss o nos tocó comprobarlo en un naa apurada de emergen ncia en plena curva con resultado satisfactorio.

Exprimiendo la mecánica � FRENOS Espectaculares los nuevos frenos que incluye el Red, completamente diferentes a lo que estamos acostumbrados. Se ha reducido el cuerpo al máximo buscando una mejor aerodinámica, para lo cual se ha llevado la palanca de liberación junto al tensor. Su estructura es monopivote, pero con una articulación, AeroLink, que desmultiplica la fuerza, lo que en la práctica les da una excelente potencia de frenado con la modulabilidad de los frenos de pivote simple. Aparte, en la posición de reposo permiten mayor espacio entre las zapatas para poder usar cubiertas de más balón o las llantas más anchas tipo Firecrest.

� BIELAS Otro de los elementos que sufre una profunda remodelación. Con una estructura de carbono hueco que las aligera al máximo sin perder rigidez. Los platos reciben un completo rediseño para optimizar su funcionamiento con el nuevo desviador Yaw. Las encontraremos disponibles para pedalier GPX, PressFit, BB30 y PressFit30. También se añade una nueva versión del medidor de potencia Quarq integrado en estas bielas, en un diseño acorde al resto del grupo y que optimiza la anterior versión, gracias al uso de una pila estándar, mejora en la integración y el sellado, así como retoques en el funcionamiento como obtener el balance de potencia entre ambas piernas. Se acompaña además con el lanzamiento de una aplicación para iPhone que permite no sólo recibir los datos de potencia, sino comprobar el correcto funcionamiento de las bielas.

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Iniziare da questo componente è la cosa più semplice. Le leve sono il punto di connessione del ciclista col prodotto e, spesso, sono l’elemento (insieme alla guarnitura) che determina il impatto .. Sono state primo impatto allungate di circa un centimetro (su richiesta e consiglio dei pro), il tasto interno è leggermente più grande dell’altro, di poco, ma si sen-te. In più è cambiata anche l’ergonomia dei coprileve che sono realizzati con un tipo di polimero più morbido (quindi più comodo al tatto) e hanno un disegno che migliora il grip durante lo sforzo. Altro dato interessante, la regolazione del reach (in pratica l’allungo) delle leve del cambio e del freno che è stata spostata nella parte esterna e facilita le regolazioni volanti. La regolazione del reach consente di adattare l’allungo delle leve alla grandezza delle mani ed, eventualmente, al tipo l’ergo-di piega che si utilizza. È cambiata anche l’ergo nomia con la sagoma frontale molto più alta di quella Red 2011, per certi versi abbastanza simi simile all’estetica Campagnolo. È stato incrementato anche lo spazio della parte inferiore che adesso, soprattutto quando si pedala in salita, consente di impugnare le leve con tre dita (di solito anulare e medio e indice). Il suggerimento è stato recepito dai ciclisti professionisti. I coprileve saranno disponibili nelle consuete diverse colorazioni.

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Pedalare con rubiera

il Power meter quarq

La fase di test di Red 2012 è stata abbastanza lunga e laboriosa, circa due anni di prove e di collaborazioni straordinarie. Lance Armstrong è stato uno dei prescelti, insieme a lui anche l’ex compagno di squadra per tanti anni José Luis Rubiera (detto Chechu). Spagnolo del Nord, originario di Gijon, Rubiera ha terminato la sua carriera nel 2010 correndo il Giro di Lombardia (vinto da Gilbert su Scarponi, ndr). Da quel momento, lui che possiede una laurea in ingegneria meccanica, si è dedicato allo sviluppo di un marchio di telai (MMR) insieme ad altri soci: «Niente di speciale, ha spiegato, ma ho ritenuto giusto provare a investire parte della mia esperienza in questa avventura. Per ora è solo un discorso commerciale, cioè compriamo i telai nel Far east, li assembliamo e poi vendiamo le bici. L’anno passato circa 3.000 pezzi. Per il futuro stiamo lavorando a prodotti propri, sempre da realizzare in Oriente, per avere maggiore caratterizzazione». Rubiera è stato professionista dal 1995 al 2010, ha corso nella Kelme, nella Us Postal, nella Discovery, nell’Astana e Radioshack. In carriera ha ottenuto otto vittorie tra cui due tappe al Giro d’Italia.

Grandi passi in avanti anche per il power meter Quarq, che è stato completamente ridisegnato e integrato nella nuova guarnitura. È stato alleggerito e ora può vantare un design molto pulito, soprattutto la batteria è stata messa quasi a filo delle corone ed è cambiata, non più la vecchia e difficile da reperire 2450, ma la più classica e facile da acquistare 2032 (tanto per capirci quella che si usa per molti ciclocomputer). È stato risolto anche il problema della sostituzione delle corone, che prima determinava problemi di lettura dei lati. Adesso sono sostituibili senza problemi di ricalibratura. Inoltre, il numero Id (Identity number) è stato spostato all’esterno dei chain ring ed è chiaramente leggibile nel caso in cui sia necessario fare il pairing del power meter con lo strumento. Alle solite funzioni disponibili con il supporto Garmin edge 500, la potenza è leggibile anche tramite la funzione Power balance, ovvero la forza espressa dalle due gambe in termini percentuali. Ancora in fase di prototipazione il supporto che porterà l’unità Garmin al di là della piega, stile Srm. Il power meter Quarq è disponibile con due varianti di movimento centrale (Bb30 e Gxp) e costa rispettivamente 1.768 euro e 1.725 euro. A destra James Meyer, direttore tecnico Quarq.

quattro bracci capace di aprire il raggio delle curvature, quindi di renderlo più rigido, durevole e rigido. La versione Bb30 è ancora più leggera. Sono cambiate anche le corone, che sono molto più spesse (quindi anche di poco più pesanti) per garantire una maggiore rigidezza e una migliore deragliata anteriore. I pin all interno che guidano la salita della catena derivano direttamente dal gruppo mtb Xx. Per movimentare il design (e togliere qualche grammo) sono state fatte ampie fresature a forma di stella con le punte che “toccano” i fori delle viti. Il movimento centrale, con cuscinetti in ceramica, viene declinato in quattro differenti versioni: Gxp, Press fit Gxp, Bb30 e Press fit 30. La catena è stata modificata leggermente (adesso si chiama Pg1091) e si caratterizza per l impiego

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Un altro grande lavoro ha riguardato la guarnitura che apre un nuovo capitolo nella tecnologia Sram, ottimizzata per lavorare con il deragliatore Yaw. La versione 2012 (Exogram) è completamente cava all interno, spider compreso, è sempre in fibra di carbonio, ma con un disegno del ragno ragno completamente diverso: solo quattro viti sono a vista, mentre una è vincolata direttamente sulla pedivella. Il motivo è solo ed esclusivamente tecnico, perché in questo modo gli ingegneri sono riusciti a realizzare un design dei

di piastre esterne più scanalate per consentire un migliore accoppiamento con i pignoni anteriori e posteriori. Le maglie sono hollow , hollow , cioè forate, con maglia di connessione Power lock. Le combinaziocombinazio ni di corone attualmente disponibili sono: giro viti 130 mm (standard) 53-39, giro viti 110 mm 50-34. In futuro saranno disponibili le combinazioni 54-42 e 5542 con giro viti di 130 mm. C è anche una versione CiCi clocross con bcd di 110 mm 46-36. Le lunghezze di pedivelle partono da 165 mm e arrivano a 177,5 mm.

Un deragliatore due movimenti

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4. La tacca sul deragliatore che funge da limite alto. 5. Il salvatelaio montato di serie. 6. Vista frontale del freno anteriore “Aero link”. 7. I due ingegneri autori di Red 2012: da sinistra il team leader Chris Raymo e il designer Mark Santurbane

La nuova guarnitura ha le pedivelle cave. Si noti la vite solidale alla biella

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La deragliata anteriore è stato forse il target principale del gruppo di lavoro che ha prodotto il Red 2012. Gli obiettivi sono stati fondamentalmente tre: ottenere un passaggio di catena molto più veloce e sensibile, ottimizzare la rigidità del corpo del deragliatore, ridurre i problemi di regolazione da parte dei meccanici. Quest’ultimo aspetto è davvero interessante perché consente di arrivare al setting perfetto seguendo i punti disegnati direttamente sul deragliatore stesso. Cioè, la corona grande deve essere in linea con le due tacche front-rear marcate sul parallelogramma e, ma solo in un secondo momento, con l’altra tacca disegnata sulla faccia interna del deragliatore che determina la giusta altezza. Fatte queste regolazioni, a secco senza secco senza catena, si deve solo ed esclusivamente fare l’altra battuta (catena sulla corona piccola). Rispetto al deragliatore Red 2011, questo 7 non ha il terzo scatto, ma è ”tutto ”tutto sù sù o tutto tutto giù”. Questo lavoro è reso possibile dalla tecnologia Yaw che consente un movimento di tipo diverso al deragliatore che, anziché spostarsi solo ed esclusivamente avanti e indietro, esegue una rotazione nella parte anteriore per mantenere il giusto rapporto angolare con la catena. Infine il il tool salva salva telaio telaio disponibile di serie, oggetto di poco valore, ma utilissimo per non compromettere i telai in caso di scivolamento della

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Questo è un argomento abbastanza interessante, soprattutto per quei ciclisti che, acquistato da poco Red, vogliano magari aggiornarlo in alcuni dettagli, incuriositi dalle nuove funzionalità. La cassetta, per esempio, è davvero molto bella e funziona anche bene, è leggera e, soprattutto, è confortevole ,, nulla a che anche molto silenziosa e confortevole vedere con quella precedente. Gli elementi che si possono utilizzare solo ed esclusivamente con Red 2012 sono il deragliatore anteriore, le leve di cambio e deragliatore e la guarnitura (power meter Quarq compreso). Freni, deragliatore posteriore, pacco pignoni e catena sono invece compatibili fra i due gruppi, massima libertà e inventiva, dunque, ben sapendo che ogni nuova realtà sul mercato può creare nuove opportunità per l’utenza. E il prezzo? Sommando i prezzi dei vari elementi del gruppo così come ci sono stati consegnati nella cartella stampa si arriva a circa 2.200 euro (differenze di Bb a parte).

La cassetta Power dome, che è sempre stata un pezzo particolare particolare del Red 2011, è stata modificata sostanzialmente con l’introduzione di un elastomero tra i pignoni a dir poco geniale che migliora l’assorbimento delle vibrazioni durante la cambiata, la compatibilità tra catena e pignoni e il comfort generale del cambio. Immaginate un oggetto a forma di cavatappi inserito tra i vari pignoni ed ecco spiegato l’elastomero. Ovviamente, essendo soggetto a usura dovuta alla sua natura in gomma, è disponibile come parte di ricambio. È cambiata anche la forma del tappo tappo che chiude la cassetta verso la ruota. Questa parte è stata fresata per ridurre i rumori di rimbombo e risparmiatre qualche grammo. Gli otto pignoni centrali sono in acciaio ricavati da pezzo unico lavorato a Cnc, mentre il pignone più grande, ma solo quello, è in lega leggera. Niente titanio, dunque, ma ugualmente ottime prestazioni di cambiata e durata con un peso dichiarato di 135 grammi per la scala 11-23. Cinque le combinazioni di cassette disponibili: 11-23, 11-25, 11-26, 11-27 e 11-28, presto sarà lanciata la versione compatibile con cambio WiFli 11-32. A proposito di WiFli, è opportuno sottolineare che il cambio a gabbia lunga per il Red non sarà di derivazione Apex (o neutro), ma è di stampo e funzionalità Red a tutti gli effetti.

8. Il nuovo cambio è compatibile con le corone di 28 denti. Presto sarà disponibile anche la versione WiFli. 9. Esploso della cassetta. Si noti l’elastomero che si accoppia ai pignoni e rende ancora più sicura e silenziosa la cambiata. Nulla a che vedere con la “vecchia” cassetta. Il pignone finale, quello più grande, è in alluminio tutti gli altri sono in acciaio. Le otto corone centrali sono un pezzo unico lavorato a Cnc

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Freni leggeri e aerodinamici

è compatibile con una vasta tipologia di pads after market studiati per l’eventuale impiego con cerchi in fibra di carbonio.

La compatibilità

La cassetta: che colpo!

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presentazione sraM

catena oltre la corona più piccola. Per il momento verrà commercializzato con il solo deragliatore Red 2012, ma è allo studio un’ipotesi di vendita after market come parte di ricambio (compatibile con Red 2011). I deragliatori disponibili sono a saldare e collarino, con clamp di 34,9 mm e 31,8 mm.

Anche i freni hanno subito un cambiamento abbastanza radicale nella forma. A un’analisi distratta possono sembrare dei mono pivot, in realtà la leva è sempre di tipo dual, ma con un nuovo braccio Aero link che consente una leva maggiore durante la frenata (meno forza applicata al braccio) e un profilo più aerodinamico, più pulito. In questa ottica è stato ridisegnato anche il registro del cavo che consente quattro posizioni indicizzate per trovare il set-up volante per le diverse misure di cerchio. Nella prima posizione, quella neutra, il registro è nascosto all’aria. I pattini sono sviluppati in collaborazione con la Swiss stop e sono adatti all impiego con cerchi in alluminio. Comunque sia il porta pattino

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dello Shimano Dura ace Di2 e guadagna circa 550 grammi nei confronti del Campagnolo Super record eps.

1. La forma visibilmente “piegata” facilita la presa, la frenata e la cambiata. 2. La vite che consente di regolare il reach è stata spostata all’esterno. Molto più comoda. 3. Si noti la tacca longitudinale sul deragliatore che serve a trovare il primo allineamento in fase di montaggio

La prova

Davvero un bel prodotto questo Red 2012, veloce, facile da usare, scorrevole e silenzioso, soprattutto semplice semplice .. La cambiata, che in passato è stata criticata da più di un ciclista, ci è sembrata puntualissima, super veloce e facile. I cavi Gore ride on (cosa che abbiamo detto più volte anche in passato) funzionano molto bene e sono l’ideale completamento del gruppo. Un consiglio: lasciate perdere l’after market non originale. Le leve sono molto comode, saltino che poteva dare qualche fastidio non c è il saltino ai palmi delle mani, la gomma è morbida e “grippa” più che bene anche con i guanti invernali. Le

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Fase del test sulle bellissime strade dell’isola di Maiorca, in Spagna

Il SuPer Six evo è ok La bici su cui abbiamo testato il nuovo Red è la Cannondale Super six evo, un piacevole ritorno ritorno al passato dopo il primo e unico test in occasione del lancio a Torino, in concomitanza della partenza del Giro d’Italia. Tempo a parte, che purtroppo non ci ha aiutato ad assaporare al 100% le bellezze di Maiorca, abbiamo ricevuto una ulteriore conferma della bontà e sofisticatezza di questo progetto. In questa occasione testato nella taglia 52 invece che 54 (noi che siamo alti 174 cm). Taglia perfetta, con attacco di 130 mm, e bici guidabilissima, “cattiva” il giusto (anche molto leggera) soprattutto molto comoda a dispetto della vocazione racing. Ci è piaciuto molto il connubio con le ruote Zipp 303 clincher, ruote di personalità, rigide e scorrevolissime, l’ideale complemento a questo telaio che fa del rapporto peso/rigidezza la sua qualità principale.

leve più lunghe offrono maggiori opportunità ai maniaci della posizione: adesso anche quello che si può definire stile stile Ciclocross, con le leve molto ruotate verso l’alto, non è più penalizzante in frenata come in passato (Lance Armstrong docet). Quel centimetro di carbonio in più consente di aprire ulteriormente l’angolo della piega verso l’alto e di raggiungere ugualmente bene la punta delle leve con il dito indice. Le viti di reach reach adjust adjust aiutano moltissimo a trovare il set up ideale. La deragliata anteriore è efficacissima, veloce e precisa: tutto su o tutto giù, non si può sbagliare (un bel vantaggio). La cassetta è uno spettacolo, leggera e silenziosissima. L idea di mettere l’elastomero tra i pignoni è una genialata che funziona e che si apprezza sin dalle prime pedalate. Sulla frenata c’è poco da dire, discorso diverso quando si potrà ragionare sul kit idraulico che è quasi pronto e che verrà lanciato nell autunno di quest anno: per freni a disco (140 e 160 mm) e classici (compatibili fino a pneumatici di 28c). Nel complesso, dunque, il nuovo Red ci sembra un bel passo in avanti in tema di silenziosità e comfort di marcia e anche di leggerezza, qualità che è stata valorizzata meno che in passato, ma che continua a essere eccellente e vincente nei confronti dei competitor.

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