Cueing - Tecniche di segnalazione

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TECNICHE DI SEGNALAZIONE - CUEING

In un ambiente rumoroso o affollato, così come lo è quello di una piscina o di una palestra, la gestualità viene e dovrebbe essere rigorosamente utilizzata per farsi capire e per interagire con gli allievi. Il corpo - con posture, movimenti e atteggiamenti - completa e addirittura supplisce in modo eccellente all’utilizzo della voce soprattutto quando il microfono abbandona l’istruttore. Gianna Mangeli


L’espressione corporea comporta e consta anche di una parte che è un percorso denominato “addestramento emotivo”. È un po’ come essere in scena, ogni luogo può trasformarsi in uno spazio scenico e l’istruttore con il proprio lavoro lo è quotidianamente: lo spazio che occupa diventa importante come un vero palcoscenico ed è bene dunque imparare a gestirlo al meglio ed averne padronanza. Il corpo in scena non può permettersi esitazioni, incertezze; bisognerà saper gestire le emozioni pensando che chi ci sta di fronte è sempre una persona esigente anche se ha molta fiducia nell’istruttore e nel suo operato. Gianna Mangeli


Allenare i sensi per riuscire a cogliere meglio i messaggi (feed-back) che vengono inviati dalle persone cercando di percepire ed interpretare gli atteggiamenti corporei e le espressioni facciali che vengono inviate come dei veri segnali.

Gianna Mangeli


Il cueing Il cueing è il linguaggio tecnico e codificato dell’istruttore, ed è un elemento fondamentale della didattica dell’insegnamento. Il cueing gestuale è un supporto ed un rinforzo alla voce dell’istruttore ed è un sistema di comunicazione che permette alla classe di seguire le combinazioni di movimenti in maniera continuativa e fluida. Deve essere efficace e semplice per permettere una comunicazione rapida e chiara. L’istruttore dovrebbe (volgendo la fronte alla classe) saper condurre una lezione a specchio per avere un contatto visivo diretto. Dovrebbe essere PUNTUALE, ANTICIPATO e PRECISO. Gianna Mangeli


Tecniche di segnalazione Sono riferite a movimenti base da utilizzare, all’arto che conduce il movimento, alle direzioni durante gli spostamenti (destra, sinistra, avanti, indietro, diagonale…), al ritmo del movimento (lento veloce..), al numero di ripetizioni da eseguire o ai tempi che mancano prima di un cambio, agli allineamenti riferiti agli atteggiamenti posturali. Un istruttore esperto cercherà di abbinare sempre di più il linguaggio gestuale a quello verbale ed all’espressione corporea per motivare e migliorare la comunicazione con le classi.

Gianna Mangeli


TIPO DI SEGNALE

DEFINIZIONE

PAROLE CHIAVE / PAROLE POTENTI

Identificazione dell’esercizio (COSA)

Si riferisce al movimento in sé. Il segnale si deve esprimere a voce chiara.

Braccio alto, saluto militare..

Direzione / posizione (DOVE)

Direzione del movimento. Si possono usare segnali geografici.

Sinistra, destra, avanti, indietro, specchio, porta, uscita..

Conto alla rovescia / tempo (QUANDO)

Quando il movimento Ancora 4, 3, 2, 1 comincia, quante ripetizioni, quando si cambia.

Qualità / tecnica (COME)

Si riferisce alla forma con cui si deve realizzare il movimento. L’utilizzo di Ginocchia morbide, più alto, immagini e di stimoli più ampio, spingere, tirare.. mentali possono aiutare con effetto per alzare la padronanza del movimento voluto. Gianna Mangeli


TIPO DI SEGNALE Complimenti o progresso/migliorament o

DEFINIZIONE Cambio di intensità, di ritmo, di passo o indicazione di un tipo di correzione per l’allievo. Riconiscimento di come gli allievi stanno eseguendo la lezione. Essere genuini e sinceri.

Musica

Presentazione preliminare

Contiene segni non forzati che sono il ritmo, il verso, la composizione musicale. La musica può essere usata con efficacia perchè gli allievi seguono il senso del ritmo naturale. Chiedere al gruppo di di guardare come fare il movimento seguente. Dopo averlo visto possono farlo insieme. Gianna Mangeli

PAROLE CHIAVE / PAROLE POTENTI Voce allegra o irritata, affrettare, rallentare, sollecitare. Segni con gli occhi, Sorriso. “Fantastico, così va meglio, molto bene..”


ELEMENTI PER UNA SEGNALAZIONE EFFICACE IL SEGNALE DEVE ESSERE Diretto e conciso: perchè la lezione abbia successo, gli allievi devono poter avere una reazione alle indicazioni rapida e sicura. Ben cronometrato: i segni con anticipo preparano gli allievi ai cambi Essere visibile: la posizione e come ci si colloca (se si sta di fronte o no al gruppo), può radicalmente interferire sull’ effetto della segnalazione. Scelta dell’ esercizio: il passaggio progressivo da un esercizio all’altro è un elemento cruciale della segnalazione efficace: fare cambi logici e semplici, ed il gruppo sarà più preparato per realizzare il movimento segnalato. Utilizzare elementi individuali di cambio per assicurare che gli allievi possano seguire con facilità, es. non cambiare allo stesso tempo direzione, braccia e gambe. Aiutare il gruppo a sviluppare una tipologia di insegnamento, programmando uno sviluppo di combinazioni durante un periodo di tempo. Non unire troppe combinazioni, troppo in fretta ed evitare sequenze che necessitano di molta abilità e siano troppo complesse. Gianna Mangeli


Correggere: il successo degli esercizi si raggiunge correggendo ed aiutando gli allievi. ISTRUZIONI PER CORREGGERE Attenzione a non dare l’impressione di essere troppo critico. Dopo una correzione si deve sempre far seguire un complimento. Riconoscimento: Fornire complimenti, reazioni, forza e riconferma. Le istruzioni del riconoscimento includono: Vocaboli positivi (“buono”, “bene”, “straordinario”) Gesti positivi (sorrisi, occhiolino, pollice in alto) Rivolgersi: Al gruppo come ad un “tutto” Ad una parte del gruppo Ad una persona del gruppo attraverso il contatto visivo o altre segnalazioni del corpo Tecniche di mano Consigli dopo la lezione Gianna Mangeli


SIMBOLI O SEGNALI NON VERBALI

AVANTI

INDIETRO

Gianna Mangeli

LATO DESTRO/SINISTRO


MANTENERE

DI LATO

Gianna Mangeli

DOPPIO


ALTO

BASSO

Gianna Mangeli

UNIRE LA COMBINAZIONE


SUL POSTO

CONTARE LA COMBINAZIONE PER LA META'

Gianna Mangeli

DA CAPO


GRAZIE PER L’ATTENZIONE!!! www.isbem.it formazione@isbem.it mangeli@isbem.it giannamangeli@libero.it

Gianna Mangeli


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