IL BRIVIDO SPORTIVO SPECIALE LA STAGIONE VIOLA "ORA ROCCO TOCCA A TE" DEL 30-06-2023

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ORA ROCCO

TOCCA A TE!

LA STAGIONE VIOLA
| EDIZIONE SPECIALE |

il MoMento di alZare l’aStiCella

Ora tocca a Rocco. Le due scon tte nelle nali di Coppa Italia e Conference sono ferite dolorose. Non facili da guarire. Ma interpretate nella maniera giusta possono diventare il punto di partenza per costruire una Fiorentina capace di tornare, nalmente, a pieno titolo tra le grandi del calcio italiano. Il Presidente Commisso è stato fantastico nell’accompagnare la fase conclusiva della stagione. Ha incoraggiato la squadra, ha dimostrato di essere un tifoso vero e appassionato, ha avuto l’abilità di risolvere nel giro di ventiquattro

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N° ROC 26744

ore un caso che poteva diventare a dir poco fastidioso come il futuro di Italiano. Che, dopo l’incontro con Rocco, se n’è andato in vacanza sorridendo. Convinto che quelle promesse che ha avuto verbalmente diventeranno operazioni di mercato. Italiano è sicuro che non succederà come l’estate scorsa quando, per sua stessa ammissione pubblica, erano stati fatti “cambi” e non rinforzi. Chiaro il concetto?

Ora tocca a Rocco. Nessuno pretende da Commisso investimenti faraonici. Nessuno vuole stravolgere una loso a che ha fatto della Fiorentina un club sano che ha saputo realizzare il Centro Sportivo più bello del Mondo e che comunque nell’ultima stagione ha conquistato due nali. Però forse è arrivato il momento di alzare l’asticella. Come? Andando ad “aggredire” sul mercato prospetti di una fascia più importante. Per farlo bisogna alzare l’abituale budget di 13-14 milioni più bonus per acquistare un calciatore. Con questo portafoglio è di cile, anzi direi impossibile, ingaggiare un centravanti da 15 gol garantiti in Serie A. Saresti costretto ad accettare altre scommesse. Come lo sono state quelle di Cabral e Jovic. Non è un caso che oggi i due calciatori viola che hanno più mercato sono Gonzalez e Amrabat. Giocatori che sono costati dai venti milioni in su. Servono più soldi e serve anche competenza. Per non sbagliare scelte. Ora tocca a Rocco. La speranza è che la passione che ha toccato con mano nelle due nali lo abbia contagiato. Gli abbia fatto venire la voglia di ritornarci in nale e magari di alzare una Coppa che manca da una vita a questo club e al suo milione di tifosi. Lui ha la forza economica per restituire a Firenze il ruolo che merita nel calcio Europeo.

redazione

la StaGione Viola 2023
| 3 | Editoriale
il presidente Commisso è stato fantastico adesso occorre un salto di qualità sul mercato per accontentare italiano con giocatori che offrano subito certezze per riprovare a vincere
direttore editoriale Luca Calamai direttore responsabile Mario Tenerani Caporedattore Tommaso Borghini redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Rossana De Nicola grafica@brividosportivo.it Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio Paolo Melani Hanno collaborato Daniele Taiuti, Giacomo Cialdi Lorenzo Matteucci Tutti diritti riservati: vietata la riproduzione, anche solo parziale, di contenuti e foto di questa pubblicazione Chiuso in redazione il 29/06/2023 alle ore 13
la
Viola
Non servono investimenti faraonici, ma è l’ora di aggredire il mercato
StaGione
• LucA cALAMAi il presidente rocco Commisso

Si riparte da italiano ed è giusto così

la conferma del tecnico è, fino a oggi, la notizia più bella dell’estate viola Ma le sue linee guida andranno seguite in modo scrupoloso e più rapido possibile

La notizia più bella, no a oggi, dell’estate viola è che Vincenzo Italiano e la Fiorentina non solo andranno avanti insieme, ma lo faranno anche d’amore e d’accordo. Perché l’incontro di circa 20 giorni fa è stato veramente buono e le parti sono uscite con grandissima soddisfazione da quel summit. Il tecnico viola ha ricevuto ampie garanzie che saranno messe in pratica le sue linee guida di ra orzamento e costruzione della nuova squadra per cominciare, il prima possibile, a lavorare in vista della prossima stagione. Attenzione, però, perché se tutto ciò non dovesse essere messo in pratica allora potrebbero intervenire delle turbolenze. Un rischio che, ad oggi, non pensiamo si possa correre.

Italiano meritava la conferma, non tanto per il contratto in essere, ma perché in questi anni ha lavorato in modo molto approfondito e con grande sforzo, riportando nel primo anno la Fiorentina in Europa e nel secondo guidandola al raggiungimento di due nali che, contemporaneamente, mancavano dal lontanissimo 1961. Insomma l’allenatore ha seminato molto bene, trasformando un terreno pra-

ticamente incolto in un campo fertile sul quale si possono innestare piante destinate a crescere in modo orido, se curate come si deve. Adesso, però, è arrivato il momento di ricavare i frutti di questa semina, per un raccolto che potrebbe essere straordinario se le direttive del tecnico fossero seguite alla lettera.

La ducia che la società ha riposto nelle sue mani è praticamente illimitata ed è giusto così. Ascoltandolo, infatti, si potrebbe trasformare la rabbia per due nali perse in modo immeritato in qualcosa di positivo e, nalmente, vincente.

la StaGione Viola | 4 | Appunti
di viaggio
Il tecnico ha trasformato un terreno incolto in un campo molto fertile
Vincenzo italiano

la doppia SConFitta

CHe ti rende piÙ Forte

i cocenti ko subiti negli ultimi atti della Coppa italia e della Conference

hanno comunque fatto maturare l’esperienza necessaria per non ripetere certi errori

Una rabbia da trasformare in energia positiva per ritentare l’assalto a un trofeo che manca ormai da troppo tempo. La Fiorentina della stagione 2022/2023 passerà alla storia come la squadra capace di raggiungere due nali, ma anche di perderle entrambe. La nale di Coppa Italia mancava da 9 anni, quella di una coppa europea addirittura da 33, quindi de nire l’annata appena trascorsa come deludente sarebbe ingeneroso per il cammino percorso dalla squadra di Vincenzo Italiano. Ma la duplice scon tta è stato un boccone amarissimo e di cile da digerire per tutte le componenti dell’universo viola: società, squadra e tifoseria speravano in un esito diverso e ripartire come se nulla fosse è davvero impossibile, eppure subito dopo la bru-

ciante scon tta di Praga è stata proprio la tifoseria a lanciare il suo grido di sostegno alla Fiorentina, de nendosi comunque orgogliosa della squadra. E qualche giorno più tardi Rocco Commisso, insieme ai vertici societari, ha incontrato il tecnico ribadendogli ducia incondizionata nella sua gestione e o rendogli garanzie su una squadra più forte, che sia in grado di riprovare a togliere l’ormai annosa polvere dalla bacheca dei trofei. Italiano è ancora convinto di poterci riuscire e si sta preparando alla nuova stagione con entusiasmo, consapevole di aver maturato esperienza e che le scon tte subite, se metabolizzate nella maniera giusta, saranno utili per il futuro. Innanzitutto per non ricadere in quei difetti di gestione, venuti prepotentemente a galla quando la posta in palio ha cominciato a diventare altissima. Vedi gli errori nell’uno-due subito dall’In-

Superata l’amarezza,

ter all’Olimico di Roma che, in pochi minuti, ha vani cato il vantaggio-lampo di Nico Gonzalez. O l’ormai famoso gol incassato a un minuto dal novantesimo dal West Ham, con la difesa alta e nessuno dei quattro giocatori in linea che “scappi” indietro in tempo per fermare l’esterno degli inglesi Bowen. Le scon tte in nale saranno anche utili per valutare chi potrà ancora far parte del gruppo squadra e chi, al contrario, avendo dei limiti manifesti, dovrà essere sostituito da elementi di maggiore personalità oltre che di miglior qualità tecnico-tattica. Qualità ed esperienza dovranno essere le nuove bussole da cui ripartire per orientarsi al meglio in questa fase di ricostruzione post Roma e Praga. Perché da una doppia, cocente, delusione potrebbe nascere nuova linfa su cui far crescere un progetto, nalmente, vincente.

la StaGione Viola | 6 | Le finali perse
la Fiorentina è pronta a ricominciare la sua caccia a un trofeo
la delusione viola dopo la finale di Coppa italia

tutti iN RitiRo al Viola parK

la Fiorentina comincerà la preparazione estiva il prossimo 12 luglio a Bagno a ripoli nel Centro Sportivo di proprietà del club una struttura avveniristica tra le più belle d’europa

Una svolta storica: per la prima volta dall’anno della sua fondazione, ovvero dal lontano 1926, la Fiorentina svolgerà una parte della preparazione estiva in un centro sportivo di sua proprietà. E che centro sportivo! I viola inizieranno a lavorare a partire dal prossimo 12 luglio sui terreni di gioco del Viola Park di Bagno a Ripoli che, dunque, sarà aperto (almeno parzialmente) con modalità che la società comunicherà nei prossimi giorni. I lavori non sono ancora del tutto completati, ma la Fiorentina potrà utilizzare alcuni campi da gioco (in erba naturale) e le strutture ricettive per ospitare i calciatori, in attesa dell’inaugurazione completa del centro sportivo che avverrà probabilmente a settembre. Insomma niente ritiro in montagna,

niente Dolomiti e Moena (sede della preparazione estiva degli ultimi 10 anni), i ragazzi di Mister Vincenzo Italiano inizieranno a sudare sulle colline orentine, a pochi chilometri dallo stadio Artemio Franchi, in quella che sarà la nuova splendida casa della Fiorentina. Un gioiello fortemente voluto da Rocco Commisso che ha sostenuto spese ingentissime per portarlo a compimento, realizzando una delle strutture più grandi e belle d’Europa che, anche se parzialmente, aprirà i suoi battenti alla squadra tra una manciata di giorni. Il programma delle amichevoli, al momento della chiusura del nostro giornale, non era stato ancora comunicato. Ma presto lo conosceremo e capiremo anche quando la squadra gigliata s derà i primi sparring partner, con ogni probabilità in uno dei due mini stadi che

sono stati costruiti all’interno del Viola Park. Nella prima settimana di preparazione, come comunicato dal club, non saranno presenti alcuni calciatori: Sofyan Amrabat, Nico Gonzalez, Christian Kouame e Nikola Milenkovic, essendo stati impegnati con le rispettive Nazionali, avranno infatti a disposizione una settimana in più di vacanze e si aggregheranno alla squadra a partire dal 19 luglio. Tutti gli altri, invece, raggiungeranno alla spicciolata Firenze per svolgere le visite mediche di routine ed essere pronti per il 12 luglio, il giorno della partenza uciale della stagione 2023/2024, la prima della storia nella “Casa della Fiorentina” che, successivamente, ospiterà anche tutte le altre squadre dell’universo viola, da quelle del settore giovanile alla formazione femminile.

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| 7 | Svolta storica Apertura parziale per ospitare la squadra di Italiano in attesa dell’inaugurazione la StaGione Viola
il Viola park ospiterà la squadra in ritiro

iL NuoVo MiNi-stAdio al padoVani

dopo tante idee irrealizzabili, ecco la soluzione che piacerebbe anche alla Fiorentina: un impianto da 16 mila posti al campo del rugby Ma occorre risolvere i problemi e farlo in fretta

Corsa contro il tempo: tanti lavori da realizzare in circa 12 mesi

“L’obiettivo è duplice: preparare l’impianto del Padovani entro l’inizio della stagione calcistica 2024/25 e terminare i lavori allo stadio Franchi entro il 2026, per celebrare il centenario della Fiorentina”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, indicando dove la squadra viola potrebbe essere ospitata durante il lungo periodo nel quale il Franchi sarà chiuso al pubblico “per lavori in corso”. Dunque niente lunghi viaggi fuori città, ma un semplice spostamento di qualche centinaio di metri, sempre all’interno dell’area di Campo di Marte.

Ma non mancano i dubbi: è possibile far coesistere un tale a usso di persone nell’area designata, con un grande cantiere di lavori (quelli del Franchi) così vicino? E quale sarebbe il destino degli oltre 500 a liati alla società rugbistica Firenze 1931 che attualmente utilizza il Padovani? Problemi risolvibili secondo il primo cittadino che, per quanto riguarda il destino del rugby ha già chiarito: “Al Firenze 1931 sarà temporaneamente a data l’area del Centro Sportivo Davide Astori, visto che la Fiorentina si trasferirà da luglio al Viola Park, dove è in programma il ritiro estivo”. Per quel che concerne il futuro cantiere quasi attiguo, invece, non ci sono state spiegazioni, segno

che il problema, secondo l’amministrazione comunale, non dovrebbe sussistere. Di certo bisognerà correre con i tanti lavori necessari, perché la scadenza di poco più di un anno è vicinissima e l’impianto attuale del Padovani dovrà essere profondamente ristrutturato. Innanzitutto la capienza dovrà essere portata ad almeno 12mila posti (come prevede il protocollo per far svolgere le gare di Serie A), ma l’orientamento è quello di andare oltre, realizzando tribune provvisorie per 16mila posti totali. Certamente pochi rispetto alle richieste della tifoseria viola, ma su cienti per consentire alla Fiorentina di continuare a disputare le proprie gare interne in città, senza doversi sobbarcare i costi di lunghi trasferimenti. Andranno poi realizzati un impianto di illuminazione adeguato, aree hospitality, locali per i servizi e altre strutture, probabilmente utilizzando dei prefabbricati che velocizzerebbero l’e ettuazione dei lavori. Insomma c’è tanto da fare e, visto il poco tempo rimasto a disposizione, viene naturale chiedersi come mai non ci si è pensato prima? E poi andrà a rontato il problema della capienza ridotta per accontentare il più alto numero possibile di tifosi, senza commettere ingiustizie...

| 9 | L’ipotesi
la StaGione Viola
l’impianto di rugby “padovani”

de Sinopoli: “l’iMportante È reStare a FirenZe”

La stagione della Fiorentina si è appena conclusa ma già si guarda avanti. Questa che ci apprestiamo a vivere sarà un’estate di cambiamenti, sia a livello di squadra sia, soprattutto, a livello logistico. Per squadra e tifosi. Per la prima volta nella storia viola nalmente si apriranno le porte del nuovo centro sportivo: il Viola Park. Trattasi di un grande investimento da parte della proprietà Rocco Commisso. Inoltre, inizieranno i lavori al Franchi e per questo si dovrà trovare una nuova sistemazione per le partite casalinghe. Dalle ultime dichiarazioni, da parte del Comune e della società gigliata pare si vada nella direzione di allestire uno stadio temporaneo presso l’impianto Padovani a Campo di Marte. Per capire l’umore dei tifosi abbiamo contattato il presidente dell’Associazione Tifosi Fiorentini Federico De Sinopoli.

Partiamo subito da un suo giudizio alla soluzione Padovani per le gare in casa.

«Al momento non c’è niente di sicuro al 100% ma questa è una delle soluzioni possibili. Personalmente non mi pare una brutta idea. Già in passato quando ci siamo confrontati con l’amministrazione e la dirigenza era un’idea sul tavolo perché l’intenzione, la voglia era ed è quella di rimanere sul territorio cittadino. Andare fuori Firenze logisticamente non sarebbe stato fattibile. Chiaro che la capienza non potrà essere quella attuale o di ciò che merita il tifo viola ma se davvero fosse così mi pare che si riuscirebbe ad accontentare più attori possibili. Mi auguro che comunque facciano uno stadio senza tanti fronzoli ma in città. Nella speranza che siano rispettati i tempi perché un conto è “so rire” per un anno, diverso sarebbe se ciò si protraesse per più tempo».

sono cinquanta anni che la tifoseria viola è simbolo e baluardo della Fiorentina. Ci fa piacere che la proprietà abbia capito l’importanza che rivestono questi gruppi. Aggiungo che gli stessi ragazzi della curva, che solitamente sono restii ad essere sotto i ri ettori, sono concordi e soprattutto onorati di tale scelta».

Il dg Barone ha detto che ci saranno degli aumenti per gli abbonamenti dell’anno prossimo. «Ci sta, sono 4-5 anni che non vengono aumentati in maniera percettibile. Certo, ci auguriamo che l’aumento sia ragionato e non eccessivo ma non si può pensare che i prezzi rimangano invariati per sempre».

Si parla di 16mila posti, soddisfare tutta la tifoseria potrebbe diventare un problema…

di che potranno essere le soluzioni per i biglietti ma alla ne, visto che i lavori

«Ripeto, obiettivo principale è rimanere in città poi staremo a vedere quelle che potranno essere le soluzioni per i biglietti ma alla ne, visto che i lavori devono essere fatti e non è più possibile rimandare, meglio così».

La proprietà ha comunicato che intitolerà un impianto del Viola Park alla Curva Fiesole, che ne pensa?

«Come ho già scritto sulla mia pagina Facebook penso che sia una cosa giusta e corretta.

In ne le chiedo le prospettive per il prossimo anno.

«Innanzitutto bisognerà vedere la rosa perché al momento si legge solo di giocatori in partenza o ai quali non sarà rinnovato il contratto ma di nomi concreti in arrivo niente si sa e, mi lasci aggiungere, che a metà giugno mi pare anche una cosa normale. Penso che allestiranno una rosa competitiva compatibilmente con la possibilità di spesa. Non mi aspetto grandissimi nomi ma giocatori per alzare il livello sì. Soprattutto perché quest’anno, sia per i tifosi ma anche per la dirigenza andare a giocare in Europa è piaciuto a tutti. Solo il fatto di potersi confrontare e conoscere altre realtà sarà da stimolo alla proprietà per fare di tutto per tornarci e restarci il più possibile».

la StaGione Viola | 10 | I tifosi
il presidente dell’atf sullo stadio temporaneo: “Quella del padovani sembra un’idea percorribile per noi è fondamentale non lasciare la città poi andrà trovata una soluzione per i biglietti”
“La Curva Fiesole al Viola Park? Un giusto riconoscimento alla tifoseria” niente Ormai
Federico de Sinopoli

LA STORIA DELLA I numeri

98 60

Come i gol fatti dalla Fiorentina nel 2022/23, così suddivisi: 53 in campionato, 39 in Conference League e 6 in Coppa Italia.

Come le partite u ciali giocate dalla Fiorentina in questa stagione: 38 di serie A, 5 di Coppa Italia e 17 di Conference League.Si tratta del record assoluto della storia viola.

52

Come le gare u ciali disputate da Cristiano Biraghi quest’anno nella Fiorentina, 46 delle quali da titolare per un totale di 4331 minuti giocati.

Come i gol subiti dalla Fiorentina nella stagione appena conclusa, 43 dei quali in campionato, 19 in Conference League e 3 in Coppa Italia.

65

Come i gol segnati da Arthur Cabral in maglia viola in questa stagione, così suddivisi: 8 in campionato, 8 in Conference League e 1 in Coppa Italia.

17

la StaGione Viola | 12 |

STAGIONE VIOLA

Come le vittorie della Fiorentina in questa stagione, così suddivise 15 in campionato, 11 in Conference League e 3 in Coppa Italia

Come i pareggi della Fiorentina nella stagione appena conclusa dei quali 11 in campionato, 2 in Conference League e 1 in Coppa Italia.

Come la di erenza reti generale della Fiorentina nel corso di questa stagione, tra campionato, Conference League e Coppa Italia.

9

Come le consecutivevittorieottenute dalla Fiorentina in questa stagione, tra campionato, Europa e Coppa CircostanzaItalia. che non accadeva dal 1960.

Come le nali disputate (e purtroppo perse) dalla Fiorentina in questa stagione: FiorentinaInter 1-2 in Coppa Italia e Fiorentina-West Ham 1-2 in Europa. Non accadeva dalla stagione 1960/61.

la StaGione Viola
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AMoRoso: “uN RegistA per MiSter italiano”

Presente all’iniziativa ‘In Campo col Cuore’ Christian Amoroso, centrocampista che della Fiorentina ha toccato il picco delle sue ambizioni, squadra fortissima: Batistuta, Rui Costa, Edmundo… Vincendo una Coppa Italia nel 2001 e respirando il declino, scenario che precede il fallimento, quando i fragili conti del Gruppo Cecchi Gori non potevano più sostenere il peso dei sogni. Il suo legame a ettivo con la Viola parla di origini calcistiche, prodotto del vivaio in cui si è formato sino a diventare uno dei centrocampisti più completi a livello nazionale fra 90 e 2000, a cui forse la mancata con denza col gol ha impedito l’ultimo tratto prima di livelli altissimi. Con lui parliamo dell’incontro di bene cenza, del presente nonché del futuro gigliato.

Christian Amoroso, che emozioni le ha lasciato partecipare a tale evento?

Momento purtroppo non celebrato con la conquista di un trofeo, ma questo non deve essere fonte di rammarico ma considerato come un punto di partenza, da cui disegnare scenari sempre più ambiziosi”.

Quali linee deve seguire la Fiorentina sul mercato per continuare il percorso di crescita?

“La base mi sembra buona deve lavorasulla la muovere ovviamente seguendo le idee di gioco inserimenti si adeguino bene a esse e

“La base mi sembra buona deve lavorare sulla qualità, ci vuole soprattutto un centrocampista che sappia far girare la squadra, la ricerca dei calciatori si deve muovere ovviamente seguendo le idee di gioco dettate da Italiano, che i nuovi inserimenti si adeguino bene a esse e vadano a esaltarle”.

Che opinione ha di Italiano?

“È un allenatore moderno, attento sempre “Non posso che essere soddisfatto di aver parte-

“Non posso che essere soddisfatto di aver partecipato a questo evento; quando si tratta di dare il proprio contributo a favore di cause che mirano a realizzare il benessere dei più bisognosi, in particolar modo se si tratta di bambini a etti da patologie, è un piacere e un dovere essere presenti. L’unico rimpianto è non aver indossato la maglia viola, mia seconda pelle”.

Come giudica la stagione della Fiorentina?

“La squadra si è sempre ben comportata, ma soprattutto nella seconda parte di campionato ha toccato dei livelli importanti, frutto di gioco e una migliorata fase realizzativa, che sino a quel punto non aveva premiato la mole corale che il gruppo esprimeva sul campo.

“È un allenatore moderno, attento sempre a sperimentare e dare alla squadra nuove forme di atteggiamento tattico, una sionomia riconoscibile all’esterno, pronta però ad adattare i suoi singoli a compiti diversi quando le circostanze lo richiedano. Credo che, a prescindere da quello che dirà la campagna acquisti - cessioni, Italiano sia la vera garanzia dei tifosi sul futuro della Fiorentina”.

| 15 | Viola amore mio
l’ex centrocampista della Fiorentina indica la strada: “la base è buona, ma serve un elemento di qualità che sappia far girare la squadra come vuole il tecnico che è la vera garanzia sul futuro del club gigliato”
la StaGione Viola
“Le finali siano un punto di partenza per rinnovate ambizioni”
non
Christian amoroso in viola

CHi parte e CHi arriVa…

Sabiri

Mentre mancheranno le facce note di Saponara e Venuti

Un mercato ancora in fase di decollo, in attesa che si sblocchino due questioni ancora irrisolte (almeno alla data di chiusura di questo giornale). La prima riguarda la probabilità di ripescaggio in Conference League, nel caso in cui la Juventus fosse esclusa per una o più stagioni dalla Uefa. La seconda concerne la sempre più probabile cessione di Sofyan Amrabat, destinato ad altri lidi sui quali regna ancora incertezza e, soprattutto, eventuale fonte di introiti che sarebbero utilizzati per concludere importanti operazioni in entrata. Sia il primo che il secondo caso, ovviamente, in uenzano il mercato viola visto che tra fare o non fare l’Europa c’è una bella di erenza (e la costruzione della squadra della prossima stagione cambierebbe non di poco, non fosse altro che in termini numerici). Per non parlare dell’a aire-Amrabat: se i viola riuscissero a piazzarlo a una trentina di milioni di euro il prima possibile, il denaro per i primi investimenti non mancherebbe. Detto questo, è chiaro che il club gigliato non possa farsi bloccare completamente da casi che potrebbero risolversi anche ad agosto o addirittura oltre. È, infatti, necessario muoversi al più presto per colmare le evidenti lacune di questa squadra, accontentando le richieste fatte da

Il

Il protrarsi dell’incognita Conference può creare problemi

non

del settore giovanile viola: Niccolò struire e da de nire, sperando che

Mister Vincenzo Italiano: un nuovo portiere, un difensore centrale di spessore, un mediano-regista che rimpiazzi Amrabat e una punta che garantisca una ventina di reti o giù di lì. Insomma, il lavoro non manca e, per adesso, le uniche certezze riguardano l’arrivo di Abdelhamid Sabiri, centrocampista o ensivo acquistato lo scorso gennaio dalla Sampdoria e pronto ad aggregarsi al gruppo già dal 12 luglio. Il marocchino, numericamente, andrà a rimpiazzare Riccardo Saponara a cui la Fiorentina ha deciso di non rinnovare il contratto. Quindi il suo addio è sicuro così come quello di Lorenzo Venuti, anch’egli giunto al capolinea contrattuale dopo tanti anni di militanza in viola, una maglia con la quale è cresciuto n da piccolo. Il terzino sarà rimpiazzato da un altro prodotto del settore giovanile viola: Niccolò Pierozzi, reduce da un ottimo campionato in prestito in serie B nella Reggina. Per il resto è tutto da costruire e da de nire, sperando che qualche nuovo acquisto di spessore possa essere già presente nel ritiro di luglio al Viola Park che a chiamarlo... risponde.

in attesa dell’incasso derivante dalla cessione di amrabat, la Fiorentina si guarda attorno pronta a cogliere occasioni intanto in ritiro ci sarà il nuovo acquisto
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la StaGione Viola
mercato
centrocampista o ensivo
riccardo Saponara
abdelhamid Sabiri

BaGlioni: “italiano È il noStro top plaYer”

Una stagione intensa, ricca di emozioni, culminata però con due grandi delusioni. Per analizzare gli ultimi dieci mesi viola e, al contempo, parlare di ciò che attende Firenze e i orentini nel prossimo futuro abbiamo intervistato in esclusiva Lorenzo Baglioni, cantante e attore tifosissimo viola.

Baglioni, che giudizio ha della stagione appena conclusa? Dovesse dare un voto?

«Eh, una stagione complessa. Ci sono state tante, tantissime cose molto buone e due delusioni davvero troppo dolorose. Direi che è stata una stagione da 7 e mezzo, meno. Il meno è proprio perché arrivare in fondo e poi vedere gli altri festeggiare lascia un amaro incredibile».

Quanto ha so erto prima delle due nali? Aveva qualche rito portafortuna? E dopo, invece, quanta so erenza c'è nel Baglioni tifoso?

«In generale, anche nel mio lavoro, non sono un tipo scaramantico, per cui non ho fatto niente di particolare. La tensione la sentivo "abbestia", complice anche il fatto che s'arriva a giocarci una nale ogni morte di Papa, ma mi sono limitato a impormi di non pensarci: e così ho trascorso quei giorni in cui Firenze sembrava attraversata da una febbre. Una febbre bellissima. Dopo, invece, c'è stata tutta la delusione di un tifoso che da ventidue anni non vede la propria squadra vincere qualcosa... Ventidue anni è un ragazzo bello grande! Era davvero troppo tempo che ci speravamo, avremmo meritato di più».

Anche sul campo...

«Assolutamente sì. E questo ampli ca la delusione e la rabbia perché non si è vista una Fiorentina dominata, anzi. Sia con l'Inter che con il West Ham, è stata una buona Viola, che ha tenuto il pallino del gioco, che ha creato più dell'avversario... che meritava almeno i supplementari».

Quali sono i motivi per cui, secondo lei, non sono arrivati?

«Partiamo dal presupposto che giocavamo, in entrambe le nali, con avversari che hanno speso tanto, tanto più di noi sul mercato.

Detto questo, credo abbiamo pagato l'inesperienza: nessuno dei giocatori in campo, salvo poche eccezioni, era abituato a giocare una nale e a recitare su certi palcoscenici. E si è visto, siamo stati dei polli! La Fiorentina è una squadra che deve crescere, che deve imparare quando è il momento di accontentarsi del risultato e portarlo a casa. È lo step successivo, della squadra e del mister...».

A proposito del mister, dopo la scon tta in Conference League sono piovute molte critiche su di lui. Le condivide?

«Sono relativamente giovane e non ricordo di aver visto la Fiorentina giocarsi due nali nella stessa stagione. Per cui direi che Italiano va ringraziato, non attaccato. Questo non signi ca che, così come i giocatori, non abbia sbagliato qualcosa, ma serve un po' di equilibrio nei giudizi. Italiano secondo me è il nostro unico, vero top player, e sono felice che rimanga con noi anche il prossimo

Per quanto riguarda i op, mi dispiace molto dirlo ma devo mettere Igor: perdere una nale così a bischero fa troppo male. Igor e, in alcune circostanze, la difesa alta sono i op. Anche in questo caso abbiamo dimostrato inesperienza: ricorderà forse, nella nale dell'ultimo europeo, Chiellini strattonare il giocatore inglese per non farlo andare in porta... Ecco, Chiellini quel gol in nale di Conference non lo avrebbe preso. Crescere signi ca proprio acquisire una certa mentalità, una certa scaltrezza».

Da dove riparte, o deve ripartire, la Fiorentina? «Ripartiamo da dove siamo arrivati: dalla consapevolezza che abbiamo dei valori importanti e che possiamo giocarcela con tutti; dalla consapevolezza che dobbiamo crescere e che è arrivato i momento di togliersi delle soddisfazioni».

Dovesse mandare un messaggio ai tifosi, cosa direbbe loro? E al presidente Commis-

la StaGione Viola | 18 | Viola
l’artista tifosissimo viola non ha dubbi: “il Mister avrà anche commesso errori, ma va ringraziato perché ci ha ridato identità ed è importantissimo che resti con noi!”
in musica
“Per le finali ci sentivo ‘abbestia’ Si meritava noi di vincere”
lorenzo Baglioni
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FRANcesco Nuti, geNio dAL cuoRe VioLA

tra i tanti talenti del grande attore e regista c’era anche il calcio: da ragazzo giocò con paolo rossi tifava Fiorentina e il suo primo idolo fu Kurt Hamrin e di rui Costa disse: “Ha una bella faccia da attore”

“C’è Maria? No. Alé Viola? Sì”. La citazione contenuta in uno dei suoi capolavori, “Madonna che silenzio c’è stasera”, è una delle tante dichiarazioni d’amore di Francesco Nuti nei confronti della Fiorentina. La sua morte, avvenuta lo scorso 12 giugno, è passata un po’ sotto silenzio sui media nazionali perché “Cecco”, come lo

chiamavano tutti nella sua Narnali, ci ha fatto il suo ultimo scherzo decidendo

di lasciare questa valle di lacrime proprio nel giorno della dipartita di Silvio Berlusconi. Ma noi del Brivido, come tanti inguaribili amanti della sua inarrivabile vena “malincomica”, non potevamo non ricordalo, celebrandolo su queste pagine. Di Francesco Nuti è stato scritto tanto, praticamente tutto, ed è quasi super uo dilungarsi sul suo smisurato talento e sulla sua vita di incredibile successo che, a un certo punto, lo ha visto perdersi e perdere tutto, tranne gli a etti degli amici più cari e della famiglia. Ciò che qui vogliamo raccontare è il suo amore per il calcio che Francesco è sempre riuscito a tenere sotto traccia. Eppure dietro al pallone Cecco ha corso tanto, soprattutto in gioventù come quando giocò insieme a Paolo Rossi una partita al Centro Tecnico di Coverciano, in una selezione di giovani calciatori

Under 14 provenienti dalla zona di Prato. “Era un’ottima mezzala – racconta chi lo conosceva bene alla Casa del Popolo di Narnali -, un numero 8 che sapeva sempre dove mettere il pallone”. Di lui “Pablito”, molti anni dopo, ebbe a dire: “Siamo stati amici n da bambini, avevamo giocato contro e anche insieme in quella famosa partita. Giocava bene a calcio, aveva attitudine, anche se alla ne ha fatto la scelta giusta seguendo il suo grande talento di attore e poi anche

Memorabile la citazione nel suo film-cult:

Il rapporto con il mondo del calcio, però, è continuato così come il suol tifo per la Fiorentina di cui ammirò innanzitutto un calciatore: “Il mio idolo era Kurt Hamrin, l'uccellino – dichiarò in un’intervista alla Gazzetta dello Sport del 1998 -. Le sue serpentine mi entusiasmavano. Poi ho visto tanti bei giocatori della Fiorentina tra cui l'inarrivabile Giancarlo Antognoni. E oggi mi piace moltissimo Manuel Rui Costa, per come gioca e anche perché ha proprio una bella faccia d’attore”. Insomma, tra le passioni di Nuti c’era anche il calcio, il suo primo talento, che poi decise di mettere da parte per seguire la sua vera strada da artista. In e etti, fu Francesco a chiarire che: “Quando giocai insieme a Paolo Rossi mi resi conto che non avrei mica fatto il calciatore, lui era troppo più forte di me”. Però la Fiorentina continuò a seguirla, lasciandole sempre un piccolo spazio a disposizione nel suo grande cuore.

la StaGione Viola | 20 | Il ricordo
“C’è Maria, no! Alè Viola, sì!”
giovani aveva fatto di regista”.
nuti da bambino con paolo rossi
Francesco nuti

toSto: “CaBral non lo Cederei” Parola all’esperto

La Fiorentina e Firenze legami giovanili, brevemente vissuti, ma sempre accesi. Ne dà conferma la partecipazione di Vittorio Tosto all’evento bene co ‘In Campo col Cuore’ che vede protagoniste le Glorie viola. Di Cariati, stesso paese del pluriennale sogno viola Berardi, arriva a Firenze nel 1991 dalla Cariatese, ambientamento e vittoria, l’ultimo Viareggio della Fiorentina 1992. L’esordio con la prima squadra in serie B nel 93 e poi il via al percorso di crescita al di là del Viola in cui seminare speranze e raccogliere conoscenze, prima del de nitivo lasciarsi quando la carriera impone una direzione. Adesso è un a ermato addetto ai lavori diviso tra direzione e consulenza sportiva, dall’accento calabrese ma da uno spicchio di cuore

viola. Con lui parliamo dell’evento appena concluso e ovviamente di Fiorentina.

Vittorio Tosto, ci può rilasciare un commento sull’iniziativa appena svoltasi?

“Iniziative di questo tipo sono sempre positive, fanno stare bene anche chi dona come nel nostro a caso, anche solo un po' di tempo. La speranza è che attività come queste possano essere sempre più di aiuto e che il nostro mondo possa contribuire a sensibilizzare sui problemi esistenti più seri e i soggetti o esi, a maggior ragione se a essere toccati sono i bambini. A margine, tra l’altro si è trattato anche di un’occasione per rivedere con piacere vecchi amici”.

Che valutazione dà al percorso compiuto dalla

Viola?

“La Fiorentina si deve ritenere ha ni?

soddisfatta, ha fatto un cammino di ottimo livello, che le ha permesso di raggiungere due nali, senza contare la risalita in campionato dopo alcuni momenti di cili, certi cato di valore tecnico coinvolgente squadra e sta . Manca la classica ciliegina sulla torta che gli potesse dare un accento diverso e storico, ma è confortante in ottica futura che, dopo anni di anonimato, la Viola sia tornata in corsa per vincere qualcosa”.

Come deve essere migliorata la rosa per raggiungere nalmente un trofeo che ormai manca a Firenze da più di vent’an“L’ossatura centrale da cui partire è presente, fare stravolgimenti sarebbe controproducente, anche in attacco, che va integrato ma non rivoluzionato.

in attacco, che va integrato ma non rivoluzionato.

Io per esempio ho grande ducia nelle risorse di Cabral, a parer mio non completamente espresse. Secondo me con un altro po' di esperienza acquisita nel nostro paese può veramente fare bene. In generale, mi so ermerei nell’inserire un ritocco per reparto, però di grande valore, che possano consentire alla squadra di lottare per le prime posizioni”.

| 21 | la StaGione Viola
l’ex viola, oggi dirigente sportivo:
“il brasiliano ha potenzialità inespresse Fosse per me gli darei ancora fiducia
Servono pochi innesti, ma di grande valore”
“Con un rinforzo di spessore per reparto si può puntare molto in alto”
Vittorio tosto con la maglia dell’empoli arthur Cabral

Serata da BriVido al Forte dei MarMi

il triangolare di beneficenza regala spettacolo e contribuisce alle Fondazioni Bacciotti e Monasterio

dANieLe tAiuti 15

giugno, serata estiva, calura presente ma non assillante, l’ombra delle Apuane riesce a mitigare l’agire dei riflessi solari; può partire l’iniziativa benefica ‘In Campo col Cuore’ presso l’impianto Necchi- Balloni di Forte dei Marmi organizzato da Sports Performance Lab e Sport Manager Group col patrocinio del comune di Forte dei Marmi. Una selezione femminile, le ex glorie della Fiorentina e una squadra del Brivido, in campo il caporedattore Tommaso Borghini, unite per sostenere la Fondazione ‘Tommasino Bacciotti’ impegnata nella lotta contro i tumori infantili e la Fondazione ‘G. Monasterio’ attiva per i bambini cardiopatici dell’Ospedale del Cuore di Massa, beneficiarie dell’incasso. L’armonia si va creando e ricreando, riaffiorano i ricordi tra gli ex viola, unità mai sopita, sinonimo dell’ultimo passato glorioso, Amoruso,

Bigica, Carnasciali, Malusci, Zironelli, Pazzini, Pierini, Tarozzi, Battistini tra gli altri. In campo l’incedere del tempo non sorregge più le idee come allora e, unito a una certa clemenza ispirata all’evento, permette alla squadra del Brivido, guidata dai richiami scherzosi di Sauro Fattori e mossa da alcuni giovani talenti riunitisi nello storico motto ‘Meglio secondi che ladri!’ Di avere la prima gioia, Borghi dal dischetto. Riescono a rifarsi le Glorie Viola con la squadra femminile, la decide Pazzini che non smarrisce il guizzo del bomber tra l’entusiasmo di bravissime ragazze radunatesi intorno alla palla. Presente anche nell’ultima partita; l’atto che consegna la coppa al Brivido. Doppietta di Boglioli e rete di Malpaganti. Tale vittoria non è ovviamente il fine, ma un passaggio sulla via della carità accompagnato dai presenti verso alte cause.

la StaGione Viola | 22 |
il 15 giugno scorso allo stadio necchi - Balloni tanti ex viola per l’iniziativa “in campo col cuore”
L’evento
ALcuNe iMMAgiNi deLL’eVeNto “iN cAMPo coL cuoRe”
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