REPORTAGE
Sarisariñama ritorno alle origini Francesco SAURO - Associazione di Esplorazioni Geografiche La Venta Freddy VERGARA - Theraphosa Exploring Team
O
gni luogo più è remoto e difficile da raggiungere, maggiormente acquisisce nell’immaginario un’aurea leggendaria, trasformandosi in una sorta di chimera che chiama l’esploratore a rimettersi in discussione, a tentare di andare oltre il mito e ad affrontare l’ancora più travolgente realtà. Tra tutte le montagne della Terra senza dubbio il Sarisariñama è uno dei massicci più misteriosi e affascinanti, simbolo della sperduta regione dell’Alto Caura nel Venezuela. Un massiccio enorme, oltre 530 km2 di superficie, 2350 metri di altezza, terra di tribù indigene che a tutt’oggi hanno ancora pochissimi contatti con l’uomo occidentale.
È qui che è cominciata la grande avventura esplorativa delle grotte nelle quarziti. Nel 1953 uno dei più grandi esploratori italiani, il geologo Alfonso Vinci, dopo settimane di navigazione tra i fiumi Paragua e Caura, guidato da una tribù di indigeni navigatori makiritare, era giunto in una bucolica savana lungo le sponde del Rio Kanadakuni, chiuso all’orizzonte dalla bastionata
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Speleologia 75 dicembre 2016
www.speleologiassi.it/75-sirisarinama
ESPLORA IL TEPUI SARISARIÑAMA