Speleologia n. 63 - novembre 2010

Page 79

Notizie estere entrate rispettivamente nell’abisso dei Grassi Trichechi e nell’ingresso della Carsena, hanno trovato il collegamento tra Piaggia Bella e Trichechi, in un meandro denominato Reseau E, a sua volta affluente di Reseau B. La giunzione arriva al compimento di dieci anni di tentativi, nel corso dei quali i Trichechi hanno dato dimostrazione di notevoli dosi di fantasia. Si tratta del quindicesimo ingresso del complesso, che porta lo sviluppo complessivo attorno ai 43 km. Un impegnativo scavo nei pressi della Capanna Saracco Volante, in corrispondenza delle sottostanti Gallerie Popongo di Piaggia Bella, che terminano a pochi metri dalla superficie, dovrebbe, nel giro di qualche settimana, regalare al complesso il suo sedicesimo ingresso, che renderà raggiungibili in pochi minuti le regioni terminali della Gola del Visconte, attualmente distanti una decina di ore di cammino, permettendo così l’esplorazione accurata di zone di fatto quasi dimenticate dalla metà degli anni ’80. Risale agli ultimi giorni di agosto invece il superamento del fondo dell’abisso del Tao in Val Tanaro, profondo,380 metri e fino ad ora fermo su uno stretto sifone che precede una fessura ancor più stretta. Trovato asciutto una sola volta, si sapeva proseguire in una grande forra, quasi sempre irraggiungibile. Approfittando della perdurante siccità, una squadra torinese è riuscita a superare il sifone e a demolire a martellate la successiva strettoia. I 300 metri di gallerie concrezionate che seguono, percorsi da un vivace torrente, terminano, sia verso monte sia verso valle, su due laghi superabili con le mute, alla profondità di -420 m. Si tratta del primo collettore che viene raggiunto nell’area Val d’Inferno Rocca d’Orse, cui il Tao appartiene. Ube Lovera

BOSNIA ERZEGOVINA Grotte sorgenti e novità dalla Visocica Continua la collaborazione fra il Gruppo Speleologico Bolognese – Unione Speleologica Bolognese, il Gruppo Grotte Novara, lo Speleo Dodo di Sarajevo e Eko Viking di Visoko per le ricerche speleologiche in Bosnia ed Erzegovina. Nel 2010 sono state organizzate tre spedizioni: due all’inizio di giugno e l’altra in agosto, tutte rivolte all’enorme potenziale carsico che si trova attorno alla città Sarajevo. Le ricerche di eventuali inghiottitoi che, dalla Kosuta Planina, a nordest di Sarajevo, entrino nella Izvor Miljacka, attualmente la seconda grotta più estesa della Bosnia dopo la Vjetrenica, non hanno dato risultati positivi, regalandoci grotte nuove ma che chiudono in breve su frane o sifoni. Dopo la bella esplorazione condotta alla Miljacka, ci siamo rivolti ad altre due grotte sorgenti; a sud-est di Sarajevo, vicino a Trnovo, abbiamo perlustrato il corso sotterraneo del Vrelo Bistrice, che si Ljeljen Pecina sui Monti della Visocica (Foto A. Mezzetti)

Risorgente di Vrelo Bistrice (Foto M. Sivelli)

apre sotto le imponenti pareti della Treskavica, dopo avere superato una labirintica zona iniziale a cui si accede anche con un ingresso fossile oltre a quello attivo, captato per usi idroelettrici. A est di Sarajevo, fra Pale e Visegrad, una strada carrozzabile, ricavata dal vecchio percorso della ferrovia austro-ungarica, percorre per buona parte il corso del fiume PracÝa, un affluente della Drina, che scorre in un ampio canyon costellato

Speleologia63 77


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Speleologia n. 63 - novembre 2010 by Società Speleologica Italiana ETS - Issuu