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ABISSO PAOLO ROVERSI (OK 3): — 627, + 40
di Maurizio FABBRI (Gruppo Speleologico Bolognese C.A.I.)
La grande piramide calcarea del M. Tambura (1890 slm) è situata nel gruppo settentrionale delle Alpi Apuane, di cui costituisce una delle vette più alte. A quota 1720 a poca distanza dal Passo delle Focolaccia e dal Rifugio Arante, è l'O K 3, Abisso Paolo Roversi, scoperto dal nostro Gruppo il 3.9.77.
Di qui è visibile tutta la Carcaria, un vasto anfiteatro, crivellato da un intenso fenomeno carsico superficiale e profondo, posto fra lo spartiacque del M. Cavallo (1895 slm), del Tambura stesso e del Roccandagia (1700 slm). VI si accede da due vie: in auto tramite la marmifera che da Gorfigliano sale al Passo della Focolaccia fino alle cave alte e a piedi, in 3-4 ore, da Resceto, lungo la ripidissima lizza che si stacca dalla via Vandelli. La scoperta avvenne durante una campagna di ricerche sistematiche, svolta in questo setore, ove vennero reperite altre cavità, esplorate fra il '76 e il '78. La maggiore d'esse risultò l'O K 1, profonda 200 m. Una battuta accessoria portò all'individuazione del vicino O K 3, un piccolo avvallamento colmo di detriti, anche di notevoli dimensioni: l'ingresso fu infatti disostruito manualmente. Attraverso ouna frana si penetra in una saletta, e un breve meandro discendente porta ad una fessura impraticabile, rendendo necessario, per proseguire, risalire qualche metro fino ad una strettoia, che immete, attraverso altri due angusti passaggi, in un ampio pozzo.
La seconda punta nella cavità (novembre 77) raggiunge il fondo di questo salto, (Pozzo Saknussemm) di m 75, ed accerta la possibilità di avanzamento lungo 4 distinte direttrici, di cu solo una viene tentata, fino a q. — 165, dove chiude.
L'innevamento costringe a sospender' le operazioni fino al giugno successi vo, quando il materiale recuperato a l'interno dell'OK 1 viene riutiIizzat nella prosecuzione dell'esplorazior dell'OK 3.
La squadra avanza discendendo ale ni pozzi, (P.9; 8; 9; 6) in rapida su cessione, fino ad un canyon, dove s perati in roccia alcuni scivoli, raggiunge un altro salto (P.8). In questo trato vi sono i primi segni di attività idrica, deboli, data la stagione estiva.
Di qui si accede ad un vano, aperto su di un pozzo, di fronte al quale la punta si arresta (q. —250).
La terza discesa fa ingresso nel punto forse più bello della voragine, costituito da una sala a fondo sabbioso, e da un laghetto in cui si getta una cascate li. Segue un altro pozzo di 25 m, sotto il quale la grotta si sviluppa in tre diverse direzioni. Grandi camini e corsi d'acqua che provengono da ogni parte fanno pensare all'O K 3, già a questa quota, come ad un importante collettore dei numerosi sistemi superficiali.
Un'altra fessura ed ecco i «Salti di Lidenbrock» rispettivamente di 45 m e 39 m. Alla base, una galleria, percorsa da un torrente profondamente incassato in una forra, che termina in strettoie impraticabili. La prosecuzione si trova attraverso alcuni disagevoli cunicoli, che sboccano in una condotta subcircolare allagata per una decina di metri dal tor


rente suddetto. Un improvviso sfondamento permette di accedere ad un ulteriore pozzo, di 31 m, ove la corda fila a poca distanza dalla cascata.
Ancora una serie di meandri, di diverse dimensioni, poi un ultimo pozzo di 40 m. Qui, sul'orlo del Black-Hole, si interrompe la terza punta. L'ultima esplorazione viene condotta da una squadra di cui fa parte il nostro amico Sandro Mandini, recentemente scomparso, ed a cui viene dedicata questa imponente verticale. Mediante 5 punti di frazionamento, essa è discesa per 180 m, senza che ne sia toccato il fondo, che sembra distare una quarantina dal termine della fine. La profondità raggiunta è quindi di m 627 ( + 40). Le operazioni sono state sospese nuovamente a causa del sopraggiungere del maltempo.
L'abbondante coltre nevosa caratteristica di quest'ultimo inverno fa ritenere che la nuova campagna in zona potrà avere inizio solo nei prossimi mesi di maggio-giugno.
ABISSO PAOLO ROVERSI - OK3 MONTE TAMBURA - ALPI APUANE


R ii.T o p. : E. F r a n c o . S.M andini, M .Vianelli - G .S .B . C A I
