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Fotografia immersiva nel cuore di Torino
Maria Cecilia Chiappani
Il progetto delle Gallerie d’Italia di Banca Intesa San Paolo approda nel capoluogo piemontese con un unicum nel panorama museale italiano: uno spazio sotterraneo interamente dedicato alla fotografia, con ampio riferimento alla sua evoluzione multimediale

Realizzare nella storica sede torinese della Banca San Paolo un progetto espositivo ed esperienziale del tutto nuovo che, a differenza delle altre location delle Gallerie d’Italia del Gruppo Intesa, non coinvolge l’arte pittorica bensì la fotografia. In una modalità multimediale e immersiva che diventa un simbolico tutt’uno di luci e ombre con i sontuosi spazi di Palazzo Turinetti.
La sfida? Ristrutturare e trasformare i piani ipogei dell’edificio nel contenitore ideale per questo concept, integrando in modo ottimale design, tecnologia AV e user-experience.
A coglierla, insieme alla committenza delle
Gallerie d’Italia e agli architetti dello studio
Michele De Lucchi – AMDL Circle, la grande esperienza maturata in questo settore dai system integrator di Black Engineering.
Supportati per tutta la durata del progetto - dalla gara di appalto allo sviluppo creativo, fino all’installazione - dalla consulenza tecnica di Exhibo. Sia per la componente legata alla videoproiezione, sia per l’impianto audio che accompagna i diversi spazi delle aree sotterranee.
Percorsi di arte visiva
Ecco la genesi di un luogo unico in Italia, dove fotografia e video arte documentano immagini, avvenimenti e riflessioni sulle tematiche del momento. La nuova architettura degli spazi ipogei si apre con un grande scalone che accompagna i visitatori verso i tre livelli destinati a laboratori ed esposizioni. Al primo piano sotterraneo troviamo le aule didattiche, con spazi modulari caratterizzati da una grande vetrata che si affaccia sulla “Sala dei 300”. L’ambiente che ospitava le assemblee dell’istituto bancario prima della costruzione del nuovo grattacielo è situato al piano -2 e ospita oggi allestimenti temporanei. Il secondo piano ipogeo è anche sede della biglietteria: uno spazio di comunicazione e di incontro. Da qui, una “manica lunga” pensata per la fotografia classica conduce ai locali al terzo piano sotterraneo dedicati all’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, sempre visibile attraverso una grande vetrata. Qui, un grande pannello touchscreen permette di consultare le immagini digitalizzate dell’archivio, nell’installazione “Archivio Vivo”, Grazie alla multimedialità, la fotografia diventa oggetto di indagine formale e tecnica, dove allestimenti e tecnologie si fondono al servizio del racconto, diventando quasi invisibili
Main installed equipments 24 Panasonic PT-RCQ10 projectors 23 Panasonic ET-DLE020 lenses 1 Panasonic ET-DLE150 lens 2 Panasonic PT-RZ120 projectors 14 Sennheiser EW-D ME2 / 835 wireless microphones 3 Sennheiser EW-D ASA antenna splitters 4 Sennheiser ADP UHF antennas 12 K-array KK102i speakers 2 K-array KA 34 amplifiers
che diventa così accessibile a cittadini e appassionati di scatti storici. Al terzo piano ipogeo c’è anche il vero e proprio punto evolutivo delle Gallerie torinesi: la sala immersiva di oltre 500 metri quadrati dotata di videoproiettori 4K, progettata per avvolgere i visitatori nelle immagini e nei video dei percorsi temporanei curati dal direttore e grande esperto di fotografia Antonio Carloni.
Arte e tecnologia nel sotterraneo immersivo
Guido Zanca, partner e CTO di Black Engineering, ci racconta la struttura del progetto AV. “La progressiva discesa verso i piani sotterranei, letteralmente approfondisce il tema della fotografia – spiega -, quasi come un simbolico addentrarsi nel ventre di una camera oscura. La nostra proposta ha seguito il pensiero dello studio Michele De Lucchi riducendo al minimo il linguaggio formale, per non distogliere mai l’attenzione dal soggetto fotografico”. Grazie alla multimedialità, dunque, la fotografia diventa oggetto di indagine formale e tecnica, dove allestimenti e tecnologie si fondono al servizio del racconto, diventando quasi invisibili. “I materiali lignei, i cementi o gli specchi si integrano nei volumi e creano un’atmosfera contemporanea – aggiunge Zanca -. Da un lato, la zona aperta al pubblico senza biglietto ingaggia le persone con i temi della fotografia, senza barriere, per accompagnarle verso i capolavori dell'Archivio delle Gallerie d’Italia e, scendendo ancora, verso le mostre temporanee. Anzi, il termine ‘mostra’ risulta ormai superato in questa sorprendente evoluzione esperienziale dell’arte”.
Quali scelte per la videoproiezione e l’audio
Le Gallerie d’Italia di Torino sono state inaugurate ufficialmente a maggio 2022. Ma il progetto dell’integrazione audio video nasce molto prima, nel lavoro di squadra tra i System Integrator, il distributore Exhibo e il fornitore Panasonic. Perché un’installazione immersiva così ambiziosa, di lunga durata, richiedeva un sistema di videoproiezione altamente affidabile e di qualità, nella colorimetria come nell’uniformità delle immagini, vista anche la necessità di proiettare contenuti da posizioni molto ravvicinate alle pareti. Nello specifico, la scelta è caduta sul modello DLP Panasonic PT-RCQ10, proiettore laser da 10.000 lumen con dimensioni ridotte, utilizzato sia nella sala immersiva sia nelle parti tradizionali della location torinese. L’ottica ultra short zero offset ET-DLE020, inoltre, ha permesso di realizzare tutte le videoproiezioni in ambienti con altezze ridotte. Particolarmente importante, nella selezione delle tecnologie da adottare, la funzionalità Smooth and Pixel Drive del proiettore Panasonic. “Tramite una lente posta davanti al sensore – spiega Stefano Tura, Project Sales Manager della divisione Visual System di Panasonic Italia -, ogni fotogramma viene proiettato due volte, l’occhio umano percepisce naturalmente la sovrapposizione come un’unica immagine, che risulta così molto più nitida e definita”. Il contributo di Exhibo e Panasonic, tuttavia, non si è fermato alla selezione delle tecnologie. Una volta individuati i modelli più indicati, infatti, si è passati alla fase di test: un primo passaggio, presso la sede di Black Engineering a Moncalieri (TO), ha permesso ai progettisti di verificare le eventuali problematiche di uniformità, messa a fuoco e linearità dell’immagine, risolte appunto provando le performance

di diverse ottiche e scegliendo una soluzione in grado di garantire un risultato ottimale e duraturo, come richiesto dalle installazioni fisse. Altrettanto importante, il test preliminare sulla combinazione tra videoproiezione e colore delle pareti, che nella sala immersiva non sono del tutto bianche ma di tonalità grigio chiara. Secondo step - forse il più sfidante ma superato con successo - quello effettuato insieme nelle Gallerie d’Italia a Milano, alla presenza dei vertici aziendali e del direttore del polo torinese. L’ultima fase di verifica ha riguardato direttamente il cantiere della ristrutturazione, con un mese di spazio demo utile a valutare, sul campo e continuativamente, le prestazioni dei videoproiettori. Sul fronte audio, nell’area dell’ingresso/ biglietteria del museo e più sotto nell’installazione “Archivio Vivo” trovano spazio complessivamente 12 diffusori Kobra-KK102 di K-array, soluzioni potenti ma molto discrete, e due amplificatori Kommander-KA34. Una valida diffusione sonora integrata rispettivamente a un LEDwall e a un videowall di LG Electronics. Altrettanto significativa per le attività dedicate al pubblico, la microfonia Sennheiser. I system integrator hanno infatti installato sistemi radio kit EW digital in tre punti delle Gallerie d’Italia: nella Sala Turinetti, protagonista della parte superiore “tradizionale” del palazzo, nell’Arena che accoglie i visitatori che scendono la scalinata di accesso ai piani ipogei, e nella grande sala immersiva.
Il valore della collaborazione
“Abbiamo portato a termine con successo un percorso lungo e minuzioso – commenta Zanca -, frutto della collaborazione con Exhibo e della consueta professionalità del suo staff. Oggi la nostra attività continua con la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le tecnologie. Tramite un apposito sistema di gestione del museo, comunque, le persone incaricate all’accoglienza possono gestire accensione, spegnimento e aggiornamento dei contenuti in maniera autonoma, semplicemente attraverso un tablet”. Andrea Gottardo, BizCom Manager della divisione professionale di Exhibo, conclude la panoramica di questa speciale installazione. “È stato un progetto a tre fatto di relazioni e comunicazioni costanti tra noi, i produttori di tecnologie e l’integratore. La figura del distributore, in termini commerciali, è stata strategica soprattutto per l’approvvigionamento del materiale: garantire la fornitura di tutti i prodotti nei tempi stabiliti, per i problemi che tutti conosciamo, non è stata una missione semplice. Il rapporto chiaro e trasparente con tutti gli attori del progetto ci ha permesso di effettuare i lavori senza inciampi, nonostante le difficoltà del periodo”. www.gallerieditalia.com/it/homepage/ torino/il-museo www.blackengineering.it www.exhibo.it www.panasonic.eu www.k.array.com
Audio con K-array
Kobra-KK102 è un sistema di diffusori passivi composto da sedici trasduttori da 2" con magnete al neodimio alloggiati in un elegante e robusto telaio in acciaio inossidabile. Lo schema di dispersione verticale può essere commutato per una copertura copertura ampia o stretta, consentendo una grande varietà di applicazioni. Il comportamento da puro line array permette ai diffusori professionali una corretta propagazione del suono in lunga distanza. La pressione sonora rimane costante sia lontano sia in prossimità degli speaker.

Tra le caratteristiche salienti del diffusore: • ottimo rapporto prestazioni/dimensioni; • applicazioni line array 3D, verticali e orizzontali; • impedenza selezionabile: 8 ohm o 32 ohm; • esistente agli eventi atmosferici e idoneo anche per installazioni esterne (IP54).
Audio with K-array
The Kobra-KK102 is a passive speaker system consisting of sixteen 2” neodymium magnet transducers housed in an elegant and sturdy stainless-steel chassis. The vertical dispersion pattern can be switched for wide or narrow coverage, allowing for large variety of applications. The pure line array behaviour allows the professional speakers a correct propagation of sound over long distances. The sound pressure remains constant both far and near the speakers. Among the salient features of the speaker: • excellent performance / size ratio • 3D, vertical and horizontal line array applications • selectable impedance: 8 ohm or 32 ohm • existing to atmospheric events and also suitable for outdoor installations (IP54).
