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Polistirene È una resina termoplastica ottenuta per polimerizzazione dello stirene C6 H5-Ch=CH2 e costituita dalla unità monomerica. In generale, si cerca nei prodotti normali di non superare il peso molecolare di 100.000, perché oltre questo limite, mentre non migliorano le caratteristiche meccaniche, diventa più difficile la operazione di stampaggio (che si svolge trai 220 e i 270 °C), a causa dell’aumento della viscosità del prodotto fuso. Al fine di attenuare le difficoltà di questa operazione si addizionano al polistirene delle sostanze lubrificanti, quali gli stearati di zinco o di magnesio in piccola quantità, applicati esternamente ai granuli o frammisti alla massa. Dal punto di vista delle proprietà meccaniche, il difetto più rilevante del polistirene é la sua bassa resilienza, dato che la sua temperatura di transizione vetrosa è di + 80 °C circa. Ha per contro buone caratteristiche elettriche e buona resistenza agli agenti chimici. Il polistirene per usi particolari può essere rinforzato con corte fibre di vetro, può essere reso autolubrificante con aggiunta di solfuro di molibdeno; usato per isolamento termoacustico o per imballaggi può essere fabbricato sotto forma espansa, applicando i metodi già accennati. Viene impiegato in scala sempre più vasta in sostituzione di vetro, legno, alluminio e cartone. La fabbricazione di scatolame, contenitori, tapparelle per finestre, giocattoli, oggetti vari di arredamento ed elettrodomestici sono le applicazioni più importanti. Pure esteso é l’impiego del polistirene antiurto, cioè di polistirene dotato di notevole resilienza, più elevata di quella che può ottenersi per semplice plastificazione. Questo risultato può essere ottenuto sia miscelando semplicemente il polimero con un altro prodotto dotato di proprietà elastiche, sia preparando dei copolimeri o dei terpolimeri di adatta struttura e composizione. Il primo metodo ha portato all’introduzione in commercio di polistirene antiurto costituito da miscele di polistirene con copolimero butadiene-stirene, cioé con prodotti analoghi alla gomma sintetica buna S; le maggiori difficoltà di questa soluzione s’incontravano, però, nella confezione di miscele sufficientemente omogenee. Sono stati, in seguito, messi a punto dei copolimeri a innesto, ottenuti sciogliendo il copolimero butadiene-stirene nello stirene monomero e sottoponendo la soluzione alla polimerizzazione; in queste condizioni il polistirene risulta innestato sul copolimero. Questi ultimi tipi rivestono oggi il più grande interesse, perchè di essi si possono variare a piacere le caratteristiche, che possono risultare in generale poco diverse da quelle del polistirene comune, eccettuata la resilienza che viene largamente innalzata; un poco inferiori possono risultare la temperatura di distorsione e le proprietà elettriche; anche per questi prodotti le applicazioni vanno dagli articoli casalinghi ai giocattoli, dagli elettrodomestici all’edilizia, col vantaggio che i manufatti risultano praticamente infrangibili. Prodotti di analoghe caratteristiche, ma superiori da molteplici punti di vista, sono le cosiddette resine ABS, ottenute per miscelazione di un componente resinoso, costituito da copolimero stirene-acrilonitrile, e di un componente elastomerico costituito da un terpolimero butadiene-stirene-acrilonitrile, il quale é del tipo a innesto, in quanto viene preparato da polibutadiene già formato su cui si innesta, per ulteriore polimerizzazione, il copolimero stirene - acrilonitrile. Si ottengono, così prodotti diversi a seconda del rapporto tra i due componenti, nei quali può variare con continuità la resilienza e la fluidità, e, inversamente, la resistenza meccanica. Una delle caratteristiche più pregevoli delle resine ABS consiste nel fatto che le proprietà meccaniche possono rimanere molto soddisfacenti in vasti intervalli di temperatura. Pure molto soddisfacenti sono le loro caratteristiche di resistenza all’acqua, alle soluzioni saline e alle soluzioni acide e basiche. Sono opache, di colore giallo avorio e possono quindi assumere qualsiasi tinta. Le applicazioni sono analoghe, ma più estese, a quelle dei polistiroli antiurto. IL POLISTIRENE E L’IMPATTO AMBIENTALE

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