La cattiva scuola di Renzi e Gentiloni è compiuta. I decreti delegati sono in Gazzetta Ufficiale e portano a compimento il disegno di un ritorno al passato: un’organizzazione piramidale; un modello competitivo fatto di classifiche tra scuole, docenti e alunni; scarsissimi investimenti e il tentativo neanche troppo celato di tagliare gli organici del sostegno.
Da una pessima legge non potevano che derivare pessimi decreti e così è stato.
Ce l’hanno raccontata come una riforma epocale e progressista, si tratta invece di un’operazione per lo più a costo zero e per molti versi regressiva.
Ne diamo conto, punto per punto, nella nostra lettura critica dei decreti. Una sorta di mini guida per orientarsi dentro questi atti normativi introdotti da grandi dichiarazioni di intenti sistematicamente rinnegate dai dispositivi concreti.
Ringraziamo per il lavoro Beppe Bagni, Giorgio Crescenza, Simonetta Fasoli, Carlo De Santis, Alba Sasso.