Alpaca Magazine Italia 2014

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Il periodico ufficiale della Società Italiana Alpaca

ALPACA MAGAZINE ITALIA

S.I.A.

SOCIETA’ ITALIANA ALPACA

foto di: Bari Padget Allevamento A Paca Fun Farm, Stati Uniti


Un saluto ai lettori

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Il 2014 è stato per la Società Italiana Alpaca un anno difficile sotto tutti i punti di vista, ma è anche l’anno del rilancio dell’associazione. Il 2014 “è” l’anno della capacità giuridica, dell’organizzazione del 3° campionato italiano alpaca, l’anno dell’avvio ufficiale del registro L.A.R. in collaborazione con l’ente certificatore 3Cert, l’anno della partecipazione ai bandi per l’assegnazione dei finanziamenti europei ricadenti nell’ambito del PSR 2014-2020 spettanti alle associazioni, l’anno del rilancio della rivista in formato digitale. La richiesta della capacità giuridica ci permette di partecipare ai bandi per l’assegnazione dei finanziamenti del PSR 2014-2020, ci permette di detenere i libri genealogici e di emettere i pedigree degli alpaca miglioratori. Si sta organizzando il terzo campionato italiano alpaca per aprile 2015, una due giorni dedicata interamente agli alpaca, italiani e internazionali. Ennesima novità in questa edizione lo show della fibra, con partecipanti da tutta Europa. Una Società Italiana Alpaca in pieno rilancio dopo un avvio di anno turbolento, un anno prossimo ad essere archiviato con l’aspettativa di un 2015 ricco di novità e di certezze per il futuro che non fanno altro che rimarcare che gli obiettivi della SIA sono a portata di mano nonostante le avversità incontrate, avversità superabili solo con la collaborazione di tutti i soci. Il presidente Domenico Buccini


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SOMMARIO 4 8 15 18 22 24 30 36 41 44

525 Alpaca entrarono in Cina Le tinture naturali L'importanza dell'Ecografia L'Alpaca in Norvegia Un gregge di Peluche I vantaggi della specializzazione Vitamina D, fosfati e rachitismo Capire la fibra Semplice maschio o... vero stallone La gazzetta dell'Alpaca

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525 Alpaca

La strada nascosta per la Cina 4

Sapevo che l’apertura di nuovi mercati internazionali per l’industria dell’Alpaca non è facile e il mercato cinese non sarebbe stata l’eccezione. Tanti allevatori in tutta l’Australia negli ultimi anni stanno rispondendo alle richieste provenienti dalla Cina, alcuni desiderano semplicemente qualche animale, altri grandi abbastanza consistenti. La conoscenza dell’alpaca in Cina era limitata. L’interesse è aumentato nel 2012 con molte richieste di persone che realmente volevano sapere qualcosa in più dell’alpaca, di come prendersi cura di loro, le caratteristiche del vello, l’allevamento, ed era palpabile la voglia di creare un’industria sostenibile sul lungo termine. Coltivare e sviluppare i rapporti era della massima importanza. Chi ha avuto rapporti d’affari con i cinesi sa che la fiducia nel rapporto è la chiave per la sua longevità. Una richiesta è arrivata circa 18 mesi fa dalla Cina, precisamente dal Professore di agraria (Mr Dong) che era

desideroso di importare un grande gruppo di alpaca per l’allevamento e per scopi di ricerca genetica, è qui che è iniziato il nostro rapporto e che ha aperto le porte della Cina all’alpaca. Mr Dong ci aveva dato un compito, quello di fornire oltre 500 capi, con rigorosi criteri di selezione (età, sesso, diametro della fibra). La sfida logistica non ea solo quella di garantire il numero di alpaca, ma anche quella di aderire ai requisiti sanitari rigorosi e introdurre questi in un aeroporto non di routine, per cui la Cina aveva intenzione di creare un paio di ostacoli da superare lungo il cammino. Sue, mia moglie e collaboratrice, ed io stesso abbiamo davvero pensato molto a come questo sarebbe stato visto nel settore, alla qualità di alpaca che stavamo andando ad offrire, ai benefici per il settore se questo lavoro sarebbe andato in porto, e per finire abbiamo anche pensato “perchè diavolo stiamo accettando di fare questo lavoro!? “. Le discussioni iniziali con l’importa-

tore sono state per accertare la loro conoscenza e la comprensione dei principi fondamentali dell’allevamento dei camelidi, l’alimentazione, la gestione dei pascoli e la destinazione finale sono stati davvero in prima linea nelle discussioni iniziali. Come per la Cina – anche il protocollo australiano era ormai decaduto molti anni fa, per cui abbiamo iniziato le trattative con DAFF e AQSIQ (l’autorità per la quarantena in Cina) per stabilire un protocollo tra i due paesi. Siccome alcuni test sanitari non erano certificabili per l’alpaca, le discussioni con i laboratori statali hanno avuto luogo per trovare metodi alternativi di sperimentazione. Le discussioni si sono svolte con DAFF che a sua volta ha iniziato il dialogo ed i negoziati con AQSIQ. Ci sono voluti 8 mesi d discussioni per risolvere molti aspetti dei requisiti sanitari per questa spedizione. Il nuovo protocollo è ancora in fase di discussione tra i 2 Paesi per le spedizioni future. Un test in particolare (paratuberco-


entrarono in ...

CINA

Scritto da Steve Ridout - Traduzione Noemi Gambini

losi) era il bastone tra le ruote, tutte le prove infatti devono essere certificabili da parte DAFF, i test necessario CFT non era specie specifico(cioè ideato per la famiglia dei camelidi) e questo test aveva la reputazione di dare molti risultati falsi positivi nell’ alpaca, quindi questo metodo di prova non è stata una scelta ideale per noi. Dopo molti mesi di discussione è stato concesso di utilizzare un metodo più specifico utilizzando il kit commerciale Paratuberculosis ELISA per piccoli ruminanti, sia DAFF e AQSIQ hanno decido che sarebbe stato concesso il permesso alle esportazioni Wildflower Alpaca per questa importazione, ma solo sotto la guida rigorosa dalle autorità veterinarie cinesi (CIQ). Il processo di selezione degli animali non sarebbe stato facile, abbiamo deciso di coinvolgere il maggior numero possibile di allevatori (logisticamente) per soddisfare i criteri richiesti in prossimità dei due impianti di quarantena in Australia. Le

ragioni che stanno dietro la creazione di due strutture erano logiche per poter mantenere la bio sicurezza. La selezione iniziale nel sud Australia e nella regione Victoria hanno avuto luogo con l’aiuto di Softfoot alpacas e Surilana Alpaca. Entrambi hanno sperimentato i benefici del coinvolgere altri allevatori per aumentare la diversità genetica e iniettare nuova vita nella comunità di allevatori di alpaca nelle loro zone. Aderendo al progetto gli allevatori sono rinati. Il gruppo di selezione iniziale fu mostrato al signor Dong, capire ciò che l’acquirente voleva e tradurlo in quello che abbiamo pensato che volesse sarebbe potuto essere un enorme ostacolo. Durante l’ispezione iniziale in presenza del sig Dong, siamo stati in grado di dimostrare il metodo di selezione utilizzato e questo gli ha permesso di visualizzare quello che avevamo discusso nel corso di molti mesi di chiamate in conferenza. Siamo rimasti soddisfatti, avevamo incontrato con successo le sue aspettative. 567 alpaca erano stati selezionati

per avviare il processo. Abbiamo tenuto una riunione tra noi, come esportatore, e Daff e CIQ, a Melbourne per mettere in essere un contratto per il programma di test ufficiale e iniziare. Sono stati nominati i Veterinari governativi australiani per controllare i test e i trattamenti per questa spedizione. La prima tornata di test cominciò per gli alpaca selezionati. Le prove svolte sono state per la malattia Bluetongue, malattia emorragica epizootica, paratubercolosi, rinopolmonite equina e la vaccinazione per la leptospirosi. Paratuberculosi doveva essere testata con 2 metodi: ELISA analisi del sangue e test cutaneo della tubercolina. i test cutanei per la tubercolina non erano disponibili in Australia, ma il nostro veterinario li ha ottenuti con successo da oltreoceano. Solo gli alpaca che sono risultati negativi a tutti i test sono entrati con diritto in quarantena. Nei giorni in cui sono stati effettuati i test erano presenti sia i veterinari australiani sia i veterinari ufficiali cinesi (CIQ).

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540 alpaca sono rimasti presso le strutture in Sud Australia e nella regione Victoria e sono stati isolati per altri 30 giorni, poi ha avuto luogo una seconda tornata di test. L’aeroporto di destinazione (Taiyuan) non aveva mai visto un aereo di tipo 747 prima di allora essendo un piccolo aeroporto in Cina in cui operano per lo più aerei per semplici passeggeri. Alcuni controlli dovevano essere eseguiti anche sulla capacità delle piste, maneggevolezza della pista e personale esperto sufficiente per assistere a terra. Una volta che l’idoneità dello scalo è stata approvata, la Singapore Airlines Cargo ha dovuto chiedere il permesso di atterrare in questo aeroporto. Un aereo della serie 747 400 è stato poi noleggiato dall’aeroporto di Melbourne all’aeroporto Taiyuan Wusu, in Cina.

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E’ stato calcolato il numero di casse sul velivolo, e pianificata tutta la configurazione del carico (casse singole su due livelli), il peso e l’equilibrio del velivolo è fondamentale! Sono state ordinate al nostro usuale fornitore di box 22 doppi box a più piani e 4 box ad un singolo piano. Ogni box e piano aveva 2 punti di abbeveraggio per garantire che gli alpaca avessero la possibilità di bere lungo il percorso. Tutte le casse dovevano essere fatte di legno trattato e con pavimenti assorbenti. La densità del bestiame costituisce una parte dell’equazione soprattutto quando si ha un mix di maschi, femmine (alcune anche gravide) e cria. La gestazione per le alpaca femmine regola anche la loro capacità di viaggiare. I regolamenti IATA permettono di viaggiare solo alle femmine che sono a non più di 250 giorni di gestazione. Il giorno della partenza, per viaggiare legalmente, siamo tenuti ad eseguire tramite veterinario delle ecografie a tutte le femmine, per stabilire l’età embrionale. L’ostacolo successivo è stato quello di trasportare questa quantità di alpaca dalle strutture di isolamento all’ aeroporto di Melbourne per caricarli. Ab-

biamo usato 4 semirimorchi a 2 piani per questo viaggio. Tenendo conto del tempo di caricamento, il tempo di guida e lo scarico all’aereoporto di Melbourne. Parte del protocollo per gli alpaca è che devono essere esaminati entro 24 ore dalla partenza, i tempi erano molto stretti. Il giorno del carico abbiamo usato la mattina per i controlli finali, sia alle strutture che all’attrezzatura prima del loro trasporto verso l’aeroporto. 525 alpaca avevano passato tutti i test necessari. Il caricamento in aeroporto doveva essere completato 4 ore prima della partenza del volo per fornire i pesi finali per la compagnia aerea per poter calcolare il carico. i gestori esperti in entrambe le strutture e presso l’aeroporto hanno reso questa fase molto agevole. Sei ore dopo aver caricato le 21 casse a due piani e le 4 casse singole tutte con acqua a sufficienza all’interno, ha avuto inizio parte del volo per la Cina. Il velivolo è stato caricato e partito alle 02:38 di Lunedi 29 settembre 2014. Lo stress è un importante fattore che contribuisce alla perdita di bestiame e questo è il motivo per cui abbiamo sempre accompagnatori nei voli che si assicurano che tutto è regolare, che gli animali hanno un sacco di acqua fresca e che l’impostazione della temperatura delle stive sia giusta e la simulazione tramite l’illuminazione simuli il giorno / notte. All’ arrivo all’aeroporto di Taiyuan siamo stati accolti sulla pista da un folto gruppo di ministri, Veterinari, funzionari doganali, Media e il nuovo proprietario. Lo scarico e trasporto al loro impianto di quarantena era di priorità al fine di garantire acqua sufficiente e cibo ai nuovi arrivati. L’impianto di quarantena appositamente costruito, di proprietà e gestito dalla Università dello Shanxi Agricultural, era ben allestito, con grandi recinti aperti, con mangiatoie e stazioni di abbeveraggio. Gli Alpaca trascorreranno i prossimi 45 giorni prima di essere rilasciati in azienda. Ulteriori

test verrannoeseguiti entro questo lasso di tempo. Dopo un lungo volo e altre ore di scarico sia Ben Schmaal ed io eravamo desiderosi di vedere un letto per la notte. I nostri padroni di casa cinesi hanno mostrato il loro apprezzamento portando tutti noi fuori per cena alle 9 di sera! Siamo stati entrambi felici di cenare e alle 11:00 finalmente siamo arrivati in albergo. La mattina dopo abbiamo fatto colazione e poi siamo tornati alla stazione di quarantena, dove abbiamo mostrato e consigliato ai gestori i principi fondamentali della gestione dell’alpaca per tutta la giornata. Soddisfatti della loro preparazione, della qualità dei mangimi e della loro competenza abbiamo finalmente salutato i nuovi proprietari e naturalmente gli alpaca. Un Enorme grazie va a entrambi Surilana (Ian, Angela e Chris) e Softfoot (Sandy, Gary e Ben Schmaal) per il loro aiuto e l’uso delle loro proprietà come strutture di quarantena. DAFF per la loro persistenza nel mantenere il dialogo, La grande squadra di Vet e di personale che ha gestito i nostri test in modo efficiente e professionale, e i due laboratori per i test, e tutti coloro che hanno reso questo viaggio un vero e proprio successo.

“ Ogni box e piano aveva 2 punti di abbeveraggio per garantire che gli alpaca avessero la possibilità di bere lungo il percorso. Tutte le casse dovevano essere fatte di legno trattato e con pavimenti assorbenti. ”


Australia’s Finest

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Contact: Karen Caldwell 760 Mines Rd, Thuddungra, NSW, Australia Ph: +61 (02) 6383 3531 Mob: +614 28 333 857 E: wyona1@activ8.net.au www.wyonaalpacastud.com.au


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LE TINTURE NATURALI: la cipolla e le altre erbe

Scritto da Noemi Gambini - Allevamento Alpaca della Foglia

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Come tingere la lana di alpaca Puoi mangiarli, puoi usarli come cosmetici e puoi anche tingere la tua fibra di alpaca in modo totalmente ecologico e naturale! Esatto, i nostri amati ortaggi/ frutti/cortecce/fiori sono pieni di risorse e proprietà , non solo quelle nutritive. Basta seguire alcune semplici regole e potrai tingere a tuo piacimento con qualsiasi colore a tua scelta. Infatti i colori che si possono ottenere sono davvero tanti grazie ai prodotti come le noci, i mirtilli, il sambuco, il ligustro, l’edera.


toni di giallo/arancio cipolle dorate (buccia), crespino, curcuma, fico d’india (frutto), sanguinaria (radice) (toni di rosso/arancio), sassofrasso

toni di beige/marrone avena (crusca), caffè (macinato), castagne (ricci), ghiande, ginepro (bacche), henné, noce (mallo), romice, tè, scotano (foglie)

toni di rosa 10

amarene, ciliegie, fragole, lamponi (rossi), lavanda, rose

toni di blu/viola acero rosso (corteccia), cavolo rosso, cedro rosso (radice), ciliegio (radici), guado (foglie del primo anno), indigofera, mirtillo, mora, papavero (fiori), sambuco,uva rossa

toni di rosso barbabietola, foglie rosse in genere, karkadè, robbia, rosa (cinorrodo), scotano (frutti) (rosso leggero), tarassaco (radice)


toni di grigio/nero iris (radici), scotano (foglie), carruba (baccello)

toni di rosso/viola fitolacca (bacche), ibisco (fiori) (rosso scuro o viola)

toni di rosa pesca/salmone artemisia, cipolle rosse (buccia), crespino (radice), erba (giallo/verde), melograno (frutti) (giallo/verde), ortica, piantaggine (radice), salvia, spinaci

toni di verde annatto (povere), ginestra, susino (radici)

toni di giallo arancia (scorza), bardana, calendula, cartamo, cipolle (buccia) dalia, eucalipto (foglie), paprika, reseda, ruta siriana, salice (foglie), scotano (corteccia), sedano, solidago (verga d’oro) (fiori), tarassaco (fiori)

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L’elenco riporta solo alcune delle piante che si possono utilizzare. In realtà si possono utilizzare anche gli scarti di verdure come melanzane, cavolo, insalata, carciofi e spezie come cannella, curcuma, peperoncino, cacao, paprika, tè, ma ancora più divertente sarà uscire per boschi e raccogliere da soli bacche, radici, foglie e provare ogni volta a creare un colore nuovo e unico! Quantità indicative delle materie prime da utilizzare: Le quantità che seguono sono approssimative, giusto per farci un’idea grossolana su quanti vegetali dobbiamo raccogliere. Le quantità possono essere modificate sulla base della gradazione di colore che si vuole ottenere. 100 gr. di fiori, foglie o bacche per ogni 100 gr. di tessuto da colorare. 200/250 gr. di scorze o cortecce per ogni 100 gr. di tessuto da colorare. 60 gr. di spezie coloranti, tè o caffè per ogni 100 gr. di tessuto da colorare. Occorrente: -Piante e fiori in piena fioritura, radici, noci, foglie, verdure, bacche, frutti maturi, tè, caffé ecc. nelle quantità descritte sopra e in base alla quantità di tessuto da tingere; -sale grosso da cucina -vecchie pentole(almeno due o tre), cucchiaio di legno o acciaio inox -guanti di gomma -l’allume (invece per tingere le fibre vegetali come cotone e lino si usa la soda solvay) -bilancino da cucina -termometro -un secchio -recipiente graduato per liquidi

La prima fase: La mordenzatura La mordenzatura è la preparazione di cui tutte le fibre naturali necessitano prima di essere tinte. Il termine deriva dal fatto che con questa operazione ciò che vogliamo tingere va prima bollito con sostanze dette mordenti: queste verranno assorbite dalla fibra e consentiranno ai pigmenti di fissarsi indelebilmente su di essa. Il mordente più comune e più utilizzato è senz’altro l’allume di rocca, un sale naturale che possiamo acquistare in drogheria o in farmacia e il cremortartaro, un comune lievito per ciambelle. La fibra di alpaca ha un grande vantaggio, non deve essere trattata per togliere la lanolina! La lana quindi sarà già abbastanza pulita per procedere. Il procedimento della mordenzatura: (questo procedimento può essere effettuato anche con sale o aceto!) -pesare il filato/tessuto asciutto e metterlo a bagno in acqua tiepida; -pesare l’allume di rocca che deve essere il 20% sul peso del filato/tessuto asciutto (alcuni fanno al 10, 15 o 25%, trovate voi la vostra ricetta!). -sciogliere l’allume nella pentola con un po’ di acqua calda; quando si sarà perfettamente sciolto si potrà riempire la pentola con acqua tiepida (per ogni etto di filato/tessuto asciutto io calcolo 3-4 ltd’acqua) a parte sciogliere cremortartaro al 6% e poi aggiungerli nella pentola; -a questo punto è possibile immergere nella pentola il nostro filato/tessuto. Mescolando di tanto in tanto si porterà il bagno a ebollizione in un’ora; giunti alla temperatura giusta, che per la lana è al massimo 90° e per la seta ancor meno, il bagno va mantenuto a temperatura costante per


un’ora. Tenere la pentola chiusa col coperchio; spegnere il fuoco e far raffreddare il filato/tessuto nella pentola; A questo punto ci sono varie possibilità: o si tinge subito, prima sciacquando (ma non troppo), oppure si chiude il filato/tessuto umido in un sacchetto e si tinge in un secondo momento, oppure si sciacqua il tutto e lo si fa asciugare. La seconda fase: La preparazione della tinta naturale Mettete il frutto o radice o qualsiasi cosa abbiate scelto per la tintura in una pentola con acqua sufficiente poi a immergere tutta la lana che volete tingere e a rimescolarla. Fate bollire a fuoco lento il composto per un tempo che va da mezz’ora a un’ora, fino ad ottenere acqua colorata della tonalità che volete. Fate riposare il composto tutta la notte con all’interno i vegetali scelti per ottenere una tonalità più intensa. La terza fase: la tintura della lana Il giorno dopo filtrate il composto e immergete la lana nell’acqua fredda colorata, facendo attenzione che sia ben coperta dall’acqua. Accendete il fuoco e sempre a fuoco lento portate ad ebollizione(massimo 90°-95° altrimenti infeltrisce!) Girate di tanto in tanto per far prendere colore alla lana in tutti i punti e fate bollire lentamente per circa due ore o per il tempo che occorre per raggiungere la tonalità che desiderate. Di solito però in un’ora e mezza circa si raggiunge la tonalità massima che potete ottenere con il composto scelto.

Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare l’acqua con la lana all’interno(almeno 7-8 ore) tenendo presente che quando il tessuto sarà asciutto il colore risulterà più chiaro. Con questo metodo, però non si può pretendere di ottenere colori molto scuri, quindi perseverare nella bollitura per tempi eccessivamente prolungati non serve a niente. Una volta freddata, estraete la lana e sciacquatela fino a fare in modo che l’acqua risulti limpida. Per accelerare il raffreddamento, terminata la fase di colorazione, vuotare gradualmente il colore bollente dalla pentola e aggiungere dell’acqua fredda in modo da abbassare la temperatura. Pian piano sostituire tutta l’acqua, sciacquare il tessuto con acqua fredda finché non uscirà più colore. Mettere ad asciugare su un ramo/bastone o comunque appesa, in modo da non fare toccare la lana in qualche superficie rovinando l’uniformità del colore. E’ preferibile utilizzare sempre acqua fredda in tutti i lavaggi successivi affinché il colore tenga più a lungo. Sarà una grande soddisfazione tingere la lana dei vostri alpaca, aggiungerà grande valore al vostro filato e potrete sfruttare la vostra creatività per creare colori e textures sempre diverse e nuove!

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L’importanza dell’ecografia nella sfera riproduttiva degli alpaca

Scritto da Chiara Zauzik -Allevamento Athletic Alpaca

Il monitoraggio ecografico Spesso negli alpaca sfuggono le problematiche di salute, sia per il loro carattere diffidente sia per la loro sensibilità allo stress. Quindi ci possiamo trovare di fronte a un soggetto apparentemente sano ma che in realtà cela patologie in atto. Questa esperienza riguarda in particolare la sfera riproduttiva di un alpaca: Cartier, una femmina di 7 anni che nel luglio 2013 ha partorito un bellissimo cria femmina (Ishtar). Il protocollo prevede di sottoporre a monta la mamma dopo tre settimane dal parto, riprovare la monta a distanza di 1 settimana per il primo mese fino a quando rifiuta lo stallone, e quindi una volta al mese per 2/3 mesi per controllare che mantenga la gravidanza. Nel caso di Cartier è stato seguito il protocollo, dopo tre settimane dal parto viene portata allo stallone Alario e avviene la copertura. Dopo una settimana vine effettuata una seconda monta , e una settimana dopo una terza monta, ma in quel periodo era stata curata per un problema all’occhio e quindi si giustificava l’eventuale assorbimento della gravidanza per lo stress subito durante la manipolazione per poter mettere i colliri. Le settimane successive finalmente rifiuta il maschio, per cui abbiamo ipotizzato che fosse finalmente gravida. Riprovata anche a distanza di un mese e poi di un altro, il rifiuto era sempre più evidente, a questo punto abbiamo cominciato a fare i conti … il futuro cria sarebbe dovuto nascere a fine agosto/inizio settembre. Ad Aprile 2014 un’altra femmina dell’allevamento partorisce, e dopo le classiche tre settimane dal parto portiamo

Alario nel recinto per l’accoppiamento, lo stallone passa casualmente vicino a Cartier, lui la annusa e lei si accuccia (segnale positivo per l’accoppiamento), l’alpaca non era più gravida. A questo punto si doveva capire cosa era successo e quindi con la veterinaria Romana Stecco decidiamo di fare un’ecografia transaddominale per escludere un aborto o peggio un’infezione. L’esame ecografico non evidenzia la presenza di un feto, ma bensì di liquido all’interno dell’utero: a questo punto la diagnosi è endometrite o piometra chiusa, ossia un’infezione uterina. L’animale in tutto questo periodo di sospetta gravidanza aveva sempre goduto di un ottimo stato di salute, aveva mantenuto l’appetito, la richiesta dell’acqua non era aumentata, il mantello sempre lucido e morbido, non si evidenziava dimagrimento, ma soprattutto non si erano viste perdite vaginali e anche la temperatura era nella norma. Per scrupolo era stato sottoposto anche ad analisi del sangue e le alterazioni erano al limite della normalità …. apparentemente l’animale stava bene. Questa patologia in qualsiasi altra specie animale porta a un aumento della richiesta dell’acqua (polidipsia), aumento della diuresi (poliuria), inappetenza , dimagrimento e infine la perdita della lucentezza del mantello nelle forme croniche. Anche la veterinaria in questa fase non era in grado di capire se la femmina fosse rimasta gravida e avesse sviluppato in seguito l’infezione, o se semplicemente si fosse creata l’infezione con i ripetuti accoppiamenti.. La cosa importante in quel momento era però salvaguardare l’integrità dell’utero per poi poter avere futuri cria da questo riproduttore. Quindi Cartier è stata

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sottoposta a una terapia antibiotica e quindi ricontrollata ecograficamente. Dopo circa una settimana di terapia l’ecografia evidenziava una notevole riduzione del liquido in utero e quindi il trattamento terapeutico è stato prolungato di qualche altro giorno. Dopo una settimana dalla sospensione dell’antibiotico finalmente l’ecografia era negativa, l’utero era apparentemente perfetto, ora si trattava solo di sperare che questa infezione non avesse pregiudicato la fertilità di Cartier. Quindi è stata sottoposta nuovamente all’accoppiamento con il maschio (dopo 20 giorni dalla sospensione della terapia antibiotica) e dopo due tentativi finalmente rifiuta. Aspettiamo un mese per fare la diagnosi ecografica e finalmente vediamo la vescicola embrionale e al secondo mese il battito cardiaco del piccolo cria all’interno dell’utero di Cartier. Alcuni veterinari non utilizzano la diagnostica ecografica, fortunatamente non è il caso di Romana Stecco; altri consigliavano addirittura di insistere con gli accoppiamenti alla cieca e di aspettare senza aiutare in alcun modo l’animale, ma questo non avrebbe fatto altro che peggiorare la patologia danneggiando la fertilità del soggetto. Indubbiamente il mascheramento apparente della patologia da parte di questa specie non aiuta e a volte può portarti sulla cattiva strada. Devo ringraziare molto anche il Dr. Thijs Flahou, per la disponibilità, la professionalità e la conoscenza di questa specie, che insieme all’esperienza ecografica e veterinaria di un buon numero di specie animali della Dott.ssa Romana Stecco, sono riusciti a salvare Cartier e la sua possibilità di riprodursi.

Fig. 1 - Feto

Fig. 3 - Vescicola embrionale

Fig. 2 - Feto con doppler


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SOCIETA’ ITALIANA ALPACA


L’Alpaca in

NORVEGIA

Norvegia: Partire con il piede giusto

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Gli alpaca non sono nuovi in Norvegia, ma non sono stati molto noti al pubblico fino agli ultimi anni. Gli allevatori norvegesi di oggi sono ancora dei pionieri in un settore in crescita. Un settore che apporterà la tanto agognata biodiversità al paesaggio agricolo Norvegese. Ma il mercato norvegese degli alpaca sta cambiando, sia per gli alpaca e sia per l’interesse delle persone in generale. Questo è un grande beneficio in quanto stiamo lavorando alla costruzione di una nuova industria in un paese con una lunga tradizione artigianale. Sentiamo che la Norvegia merita l’alpaca e che l’alpaca è perfetto per il nostro piccolo paese collinare. La situazione alla fine del 2014 Alcuni anni fa ci fu un lento progresso nella formazione degli allevatori di alpaca nel nostro paese. Alcuni appassionati sono molto legati a questo animale e hanno continuato a spingere l’alpaca nel mercato norvegese. Questi primi pionieri sono ancora in attività

e ora sono insieme ad un certo numero di nuovi appassionati focalizzati sui risultati nel lungo periodo. All’inizio del 2009 c’erano circa quindici proprietari di alpaca in Norvegia. Nessuno aveva più di dieciquindici alpaca. Le cifre esatte sono difficili da trovare, ma pensiamo che fossero tra i 100 e i 150 alpaca in totale, ma alcune importanti importazioni erano in corso. Ora abbiamo più di 1000 alpaca e un Registro in costruzione che produrrà statistiche più accurate. L’associazione nazionale ha attualmente più di 100 membri. Gli sforzi per cominciare nel modo giusto Le Importazioni Molti hanno visto la necessità di guardare avanti e concentrarsi sulla qualità. Non saremo mai un settore di rilievo se non ci concentriamo su animali di qualità per fondare il nucleo del nostro gregge nazionale. Per questo due importanti importazioni sono avvenute nel 2009, con alpaca di alta qualità e con buone linee di sangue. Un certo numero di importazioni vengono fatte ogni anno. Alcuni da paesi vicini come la Svezia,


Gli show fin dal primo momento sono stati di grande successo. Siamo tutti d’accordo che dovremmo avere uno show nazionale ogni anno.

altri da lontano, come la Nuova Zelanda, l’Australia e con la nostra importazione nel 2014 perfino dagli Stati Uniti. Il nuovo gregge nazionale ha ora dei buone Stalloni. Le loro linee di sangue comprendono vincitori di show nazionali nei loro rispettivi paesi, e in alcuni casi addirittura hanno vinto una serie di titoli in Australia e negli Stati Uniti stessi. Questo migliora le nostre possibilità di costruire una base fertile per tutti gli allevatori. È stato istituito finalmente un mercato per i servizi di monta. L’Associazione Norvegese L’incontro dei fondatori Stabilire un punto di incontro per gli allevatori di alpaca, soprattutto in un paese piccolo come la Norvegia, è molto importante, e tutti gli allevatori hanno capito quanto sia importante tanto che abbiamo avuto un ottimo inizio con l’associazione. Nell’autunno del 2009 abbiamo avuto la nostra riunione per fondare l’Associazione Norvegese di allevatori di alpaca. Al-

cune piccole modifiche all’organo direttivo sono state fatte, ma nulla di controverso e tutto ciò che è avvenuto alla riunione ci ha lasciato con il senso di quanto fosse necessario proseguire. I comitati La riunione per fondare l’associazione ha visto anche la creazione di diversi comitati importanti. L’associazione ha istituito il sito-, una registrazione e il primo comitato per lo show. Questi ultimi hanno ora uno show organizzato ogni anno in varie località. Il comitato del Registro ha creato il nostro attuale Registro degli alpaca, costruito su una soluzione proposta da Knapper Alpakka. Come andare avanti Il primo show Anche se abbiamo un piccolo numero di allevatori di alpaca e alpaca, abbiamo sentito il bisogno di avere uno show dove mostrare e far conoscere i nostri alpaca, la nostra associazione e i suoi membri. Il comitato

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show ha trovato un partner locale in una fiera annuale e attività all’aria aperta. Questa fiera ha anche una mostra canina dove abbiamo potuto mostrare i nostri alpaca tra le sessioni dello show di cani di razza. Abbiamo ottenuto la sede gratuitamente, e considerando le migliaia di visitatori che hanno visitato la fiera è stato un inizio perfetto! Con il giudice internazionale Rob Bettinson è stato davvero interessante, divertente e un’esperienza di apprendimento sia per gli allevatori di alpaca che per il pubblico. Tutti noi abbiamo avuto numerose richieste di informazioni e parlato quasi ininterrottamente nei giorni in cui eravamo lì, e ci auguriamo che in molti abbiano appreso che un alpaca non è un lama! L’evento ha una copertura TV e sui giornali, oltre ai numerosi blog, siti web, social media e altro ancora. L’organizzazione era professionale e l’associazione ha imparato molte cose su come creare uno show di alpaca. Concentrarsi sulla qualità

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Anche se il settore ha bisogno di appassionati di alpaca di tutti i tipi, da allevatori di alta qualità a gruppi di persone che vogliono semplicemente godere di una bella vita con i loro alpaca e hanno un agriturismo o un B&b, abbiamo bisogno di attenzione alla qualità come obbiettivo centrale per il miglioramento del gregge nazionale . Questo obiettivo non è minoritario, vediamo sempre più persone che vogliono concentrarsi sull’allevamento di alpaca di alta qualità, comprese le importazioni. Abbiamo ancora un piccolo numero di alpaca rispetto a molti altri paesi , ma partendo dalla qualità prima di tutto, speriamo di essere in grado di raggiungere l’obbiettivo velocemente. Non abbiamo bisogno di effettuare vent’anni si selezione e allevamento, come hanno fatto i paesi e allevatori pionieri all’estero, ma possiamo approfittare del lavoro già fatto e possiamo iniziare direttamente con qualità elevata. Noi sentiamo di avere una buona base per il nostro gregge , ma bisogna rendersi conto che abbiamo bisogno di alpaca sempre migliori. Nuove importazioni sono già in corso. Cooperazione Per costruire un settore abbiamo bisogno di prodotti e costruire un mercato, e molti allevatori hanno già iniziato a lavorare su entrambi. Alcuni hanno prodotti propri e altri hanno formato cooperative. Altri ancora importano prodotti in alpaca. Immettendo prodotti “là fuori” e facendo marketing sulle qualità dell’al-

paca abbiamo costruito interesse attorno all’alpaca . Molti sono venuti da noi e ci hanno detto che a loro piace l’alpaca perché cercano la qualità e sono ansiosi di vedere i prodotti realizzati dal gregge nazionale. Lo sviluppo del prodotto è alla base del successo della nostra industria. Il nostro futuro Il Registro Gestire un gregge nazionale necessita di un registro, e per essere considerato un settore dell’allevamento serio abbiamo bisogno di qualche controllo sugli animali e le linee di sangue che li compongono. Allevare efficacemente significa per lo meno registrare i vostri alpaca e le loro relazioni familiari al fine di evitare la consanguineità e animali di scarsa qualità. Siamo arrivati presto alla consapevolezza che abbiamo bisogno di un registro nazionale nostro, che possiamo controllare. Altri show Gli show fin dal primo momento sono stati di grande successo. Siamo tutti d’accordo che dovremmo avere uno show nazionale ogni anno. Potrebbe essere, nello stesso luogo e tempo, ma ci sono altre opzioni che potrebbero soddisfare coloro che vivono in altre parti della Norvegia, e pensiamo che potrebbero esserci show più piccoli sparsi per il paese. Sono previsti anche show esclusivamente della fibra. Vediamo gli show come grandi eventi per fare pubbliche relazioni per la nostra industria, e li vediamo come punti di controllo per verificare quale tipo di alpaca abbiamo e la loro relativa qualità.


L’associazione e i suoi membri L’associazione di alpaca norvegese ha alcuni compiti importanti per le mani e ha già iniziato. Alcuni di questi compiti hanno a che fare con il rendere più facile per gli appassionati di alpaca iniziare il loro lavoro. Il governo ha alcune limitazioni riguardo i movimenti di alpaca nel nostro Paese e c’è ben poco sostegno finanziario, a differenza degli aiuti che le altre industrie di bestiame ricevono. Noi ancora crediamo di avere una squadra adatta a lavorare su questi e altri compiti per gli attuali e futuri allevatori di alpaca, e siamo ansiosi di vedere i risultati, ma sappiamo che è un lavoro in cui i risultati sono visibili sul lungo periodo. Circa l’autore Rolf e sua moglie Nina si trasferirono nella campagna della Norvegia nel 2007, dopo una carriera come consulenti IT e project manager a Oslo. Oggi sono importatori e allevatori di un gregge di alpaca di qualità in un piccolo posto chiamato Vaaler circa 200 km nord-est di Oslo, e la loro azienda agricola si chiama Knapper Alpakka. Entrambi si considerano appassionati di alpaca, e sono desiderosi di combinare la loro attività di IT con l’alpaca. La loro conoscenza IT ha portato anche ad aiutare gli altri e l’associazione norvegese con i siti web e il lavoro sullo sviluppo di un Registro Norvegese per l’alpaca. Essi hanno eseguito cinque importazioni in Norvegia fino ad oggi da Australia, Europa, Cile e Stati Uniti.

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UN GREGGE DI . . .

Peluche Una giovane artista appassionata di alpaca

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Il mio nome è Cat e ho trasformato un hobby in un business, realizzo giocattoli di peluche con le tecniche del feltro e dell’infeltrimento ad ago. Ho cominciato a fare gatti e conigli e poi ho ampliato a faccio molti diversi tipi di animali come bradipi, leoni, elefanti e, naturalmente, alpaca, i miei preferiti!. Mi sono appassionata agli alpaca in giovane età, quando intravedevo gli alpaca dalla mia finestra, dove sono cresciuta, in Tasmania. C’era un uomo con un alpaca che camminava intorno al mercato locale a Salamanca, offrendo coccole all’alpaca per 1 dollaro. Ho iniziato a realizzarli nel 2013 e non sono stata più in grado di fermarmi! E’ una sfida cercare di catturare le loro molte bellissime caratteristiche e fare loro giustizia! Più di recente ho trovato divertente dare delle occupazioni ai miei personaggi alpaca, come lavorare allo stand del gelato e alla consegna della pizza. Il mio processo di produzione è diverso ogni volta. Di solito disegno il personaggio e poi lo ‘scolpisco’ con la lana, non uso un modello, mi piace che ogni pezzo a sia unico. Taglio le forme che assomigliano a quelle che ho disegnato e a quel puntoo tagliare e cucire è un processo più scultoreo e organico. L’infeltrimento ad ago è piuttosto una nuova tecnica per me, ed è un ottimo modo di catturare l’idea di morbidezza del vello degli alpaca. Recentemente ho visitato l’allevamento di alpaca Eco-rin a Hokkaido e ho avuto modo di incontrare alcuni bellissimi alpaca nella vita reale, vendono anche bella lana e forniture di aghi per infeltrimento e organizzano workshop su come trasformare la lana di alpaca in feltro, è stato di grande ispirazione! Potete trovare il lavoro di Cat a questo sito : www.catrabbit.com.au

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I vantaggi della

specializzazione Allevare per colore per velocizzare la crescita qualitativa del gregge

Allevamento Alpaca della Foglia - di Noemi Gambinbi

La specializzazione può essere ad ampio spettro o meno, il grado di specializzazione dipende dai nostri obbiettivi, da quello che si vuole raggiungere e da cosa servirà per arrivarci.

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Se si vuole competere a più alti livelli è necessario avere un gregge con una qualità profonda che combaci perfettamente con il meglio dell’allevamento nel mercato del proprio paese. Con il termine “competere” non si intende necessariamente la partecipazione agli show di bellezza, ma anche alla qualità intrinseca della fibra prodotta dal proprio gregge per produrre filato di qualità migliore di quello della concorrenza. Per arrivare a questo è necessario avere un obbiettivo molto mirato , quindi bisogna avere uno spettro limitato. Sicuramente un vantaggio e svantaggio dell’alpaca è la numerosa scelta di colori naturali tra cui scegliere, questo infatti può stordire inizialmente un nuovo allevatore, per cui una persona che deve iniziare ad allevare potrebbe sentirsi spaesata, ma se si cerca di osservare con razionalità la situazione ci si accorgerà che questo è un enorme vantaggio! Altri animali da fibra solitamente hanno un solo colore, le pecore in tutto il mondo sono bianche, le vigogne hanno fibra unicamente fawn, come anche i cammelli, l’alpaca ha invece ben 22 tonalità di colori naturali e la domanda di prodotti naturali realizzati nel rispetto dell’ambiente è in crescita. Sfruttiamo questo vantaggio! E’ necessario perciò, nella mia visione delle cose, scegliere uno o due colori principali dell’allevamento e concentrarsi nel portare la selezione di quei colori a livelli più alti. Questo perché l’investimento per costruire un gregge multicolore sarebbe proibitivo per la maggior parte degli investitori e inoltre richiederebbe una conoscenza che una persona inesperta non può avere. Concentrarsi su un obbiettivo, che poi può essere modificato nel tempo in base alle conoscenze acquisite, è vitale e necessario. Alcuni degli allevamenti più famosi al mondo sono conosciutissimi al grande pubblico grazie proprio alla scelta

della specializzazione. Canchones per esempio è il più grande allevamento di alpaca di colore nero al mondo, Hidden lake seleziona esclusivamente suri neri, NZ summerhill si concentra su alpaca appaloosa, e così via. Perché molti allevatori fanno questa scelta? Immaginate l’acquisto degli stalloni, sarebbe un problema selezionare e acquistare ogni volta stalloni di tutti i colori, mentre concentrarsi sull’acquisto e la selezione di uno stallone bianco da usare come riproduttore nei proprio allevamento costituito da femmine bianche concederebbe all’allevatore il privilegio di avere il meglio che quel colore può concedere, scegliendo un maschio magari di qualità maggiore e concentrando le proprie finanze per l’acquisto di un solo maschio. In secondo luogo la genetica del colore non è uno scherzo e gli errori si pagano a lungo andare. Per allevare colorati è necessaria una buona dose di sapere, concentrarsi su un colore ci permetterà di andare a fondo


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foto di Robert Gane alla genetica del colore dei nostri animali e a standardizzare i risultati degli accoppiamenti avendo un’alta percentuale nella prevedibilità del colore e nella qualità dei cria. Tenete a mente che allevare colori rari o alpaca di razza suri sarà più difficile in quanto la disponibilità di quel colore o quella razza è limitatissima e soprattutto gli alpaca saranno più costosi. Gli alpaca suri per esempio non sono presenti sul territorio italiano e l’accesso a nuove genetiche vi vedrà costretti ad importare dall’estero. Se questo non vi spaventa avanti tutta!

La mia scelta personale è stata di quella di allevare alpaca di colore grigio, molto rari e poco selezionati. In Italia esemplari di qualità grigi non erano presenti nel 2009 e perciò sono stata costretta ad acquistare in Australia, Nuova Zelanda. Grazie però a questa scelta sono ormai conosciuta in tutto il mondo, gli allevatori sanno cosa faccio, conoscono e apprezzano i miei animali, tanto che credo di essere stata tra i primi allevatori italiani ad esportare alpaca all’estero come riproduttori. Anche se in realtà allevare alpaca grigi è veramente arduo e necessita di una base di genetica


foto di Robert Gane 26

Capite il vantaggio di focalizzare gli sforzi su un obbiettivo preciso? Disperdere le nostre energie e le nostre finanze non ha senso, abbiamo tutto da guadagnare mettendo le nostre energie per raggiungere un obbiettivo solo. Specializzandoci acquisiremmo conoscenze su quel tipo di colore e animale che altri allevatori si sognano, si ha potenzialmente la possibilitĂ , se si investe nella maniera giusta, di imporsi nel mercato, negli show e potreste diventare il punto di riferimento anche per la collaborazione con altri allevatori per la raccolta di fibra di quel colore, per effettuare la lavorazione della fibra insieme ad altri che allevano lo stesso colore. Non solo siamo convinti che la specializzazione sia la strada giusta, ma che concentrarsi su uno o due colori sia la strategia giusta per allevare con successo animali di qualitĂ ed avere successo nel mondo degli alpaca.

foto di Robert Gane


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foto di Robert Gane

La mia scelta personale è stata di quella di allevare alpaca di colore grigio, molto rari e poco selezionati. In Italia esemplari di qualità grigi non erano presenti nel 2009 e perciò sono stata costretta ad acquistare in Australia, Nuova Zelanda. Grazie però a questa scelta sono ormai conosciuta in tutto il mondo...


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VITAMINA D FOSFATI E RACHITISMO

Scritto da Elizabeth Paul - traduzione di Marco Carletti

Elizabeth Paul dell’allevamento Erewhon Alpacas, è conosciuta per il suo libro ” La chiave del colore negli alpaca”(the alpaca color key). Lei ha aggiornato questo libro e ne ha scritti altri due libri “la salute dell’alpaca” e “rachitismo: il killer nascosto”. L’articolo che segue è stato estrapolato dall’ultimo suo libro, appunto, incentrato sul rachitismo. Introduzione :

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Una delle prime cose che ho sentito a proposito degli alpaca quando sono entrata in questo mondo 14 anni fa era il fatto che hanno bisogno di vitamina D. In quel periodo non ponevo molta attenzione su questa cosa, vivevo in città e i miei alpaca erano tenuti in gestione, per cui non mi occupavo giornalmente di loro. Fino a che un mio alpaca si è ammalato, di quello che sapevo, essendo biologa, essere rachitismo. L’alpaca soffrì molto fino a che non sopraggiunse una morte molto dolorosa, e da quel momento il mio interesse su questo argomento aumentò moltissimo. Tuttavia ero piu interessata ai bassi livelli di fosfato, perche pensavo che tutti usassero un adeguato livello di vitamina D, quindi i fosfati erano l’argomento di principale problema, soprattutto dato dal fatto che in Australia c’è stata una forte siccità per anni. Alla vitamina D fu data la colpa di malattie, zoppia e morte in caso di sovradosaggio o overdose. Io però al tempo non potevo saperne piu di tanto perche c’erano pochissime informazioni al riguardo, ma c’erano tanti casi di gambe storte nei cria. Il Rachitismo può colpire gli animali di tutte le età, ma i piu alti tassi di mortalità si possono notare alla fine della gravidanza e nelle fattrici che allattano! Questo quasi sicuramente perche in questo gruppo, i segni sono più difficili da vedere, perche si attribuiscono le cause a tutti i problemi tranne che al problema reale. Da tutte queste informazioni ne è emerso che glia allevatori di alpaca

conoscevano molto poco riguardo la vitamina D e il rachitismo. Cos’è il Rachitismo Il rachitismo è la condizione per cui le ossa non si mineralizzano bene e si demineralizzano nel tempo. Questo produce piegatura delle ossa lunghe. Il rachitismo può portare ad una stentata crescita, senza la presenza delle classiche gambe storte. Il rachitismo fa si che le ossa diventino più morbide, cosa che porta a fratture, cambiamenti nel sangue, anemia. Vitamina D La composizione della VITAMINA D è vitale per la salute, la mancanza di essa porta a seri problemi. Le vitamine di solito sono ingerite e non costruite nel nostro corpo. Ma la vitamina D non è come le altre vitamine, essa viene prodotta dal corpo quando i raggi UV colpiscono la pelle dell’animale. Va detto che la vitamina D non agisce da sola, ma è una parte di un complesso sistema di minerali, calcio, fosfato, che sono richiesti non solo per le ossa ma anche per il sistema sanguigno. Produzione della vitamina D I raggi UV del sole colpiscono la pelle e attivano il processo della vitamina D, che è completamente auto-


matico. Il corpo non può andare da solo in overdose di vitamina D, ma può andare in deficienza in caso di poca assunzione di raggi UV. La riduzione di essa può essere causata da: tempo nuvoloso, stare al chiuso per troppo a lungo, copertura con cappottini per troppo tempo (per esempio nei cria appena nati) oppure la pelle scura. Il ruolo della vitamina D e del Calcio Il calcio è la componente principale delle ossa e quasi tutto il calcio nei mammiferi è immagazzinato nelle ossa. La vitamina D è responsabile per l’aumento dell’assunzione del calcio dall’intestino, fino a circa 10 volte il livello base. Questo evento è innescato dal rilascio dell’ormone paratiroideo, o PTH, dalla ghiandola tiroidea. La produzione di PTH è stimolata dall’incremento della circolazione o dal livello di siero di calcio. come scende il livello del calcio il livello del PTH si riduce, cosi il livello del calcio è mantenuto entro i limiti. Questo è parte del normale funzionamento del sistema. Il sistema comincia a perdere: in mancanza di calcio nella dieta, poca vitamina D o una sovrapproduzione di PTH. Questi problemi fan si che il corpo cominci ad utilizzare il calcio presente dai maggiori magazzini corporei (ossa) per far si che si mantengano gli ordinari livelli di calcio. L’altra funzione del calcio è quella di mantenere una giusta contrazione dei muscoli e il muscolo più importante è naturalmente il cuore.

sconsigliata la farina di ossa, perchè potrebbe portare ad altri problemi. Lo stesso il fertilizzante fosfato non dovrebbe essere utilizzato perche potrebbe diventare velenoso per gli alpaca Come si manifesta il rachitismo Nei cria, i primi segni sono le gambe storte e la schiena arcuata (gobba), i Cria potrebbero anche smettere di crescere. Negli adulti i primi segni sono la perdita di condizione, la zoppia e l’anemia. Bisognerebbe controllare le palpebre per vedere se è presente l’anemia (colore pallido delle membrane). Negli adulti è difficile notare il rachitismo perché non mostrano gambe storte e la magrezza viene ricondotta soprattutto alla possibile presenza di parassiti intestinali. Trattamento del Rachitismo E’ importante somministrare la vitamina ADE ma stando attenti che la parte della vitamina D, che è la piu importante per curare il rachitismo, non sia a livelli troppo bassi, cioè sotto 75,000 ui per ml di prodotto. La vitamina A è meno importante della vitamna D per gli alpaca. 31

Fosfati I fosfati sono un altro componente principale delle ossa e l’ 80-85% del calcio è immagazzinato nelle ossa. I fosfati si disperdono tramite vari fluidi corporei, come il latte, il sudore, l’urina e dalle feci, ma viene riassorbito attraverso i reni e la saliva. Il sero fosfato non è strettamente controllato come come il livello del sero di calcio, e la riduzione del sero fosfato non innesca la produzione del PTH. Infatti, il PTH, blocca la riassunzione dei fosfati nei reni. Se la produzione del PTH va fuori controllo i fosfati posso uscire tranquillamente fuori dal corpo. Note riguardo l’integrazione dei fosfati I fosfati come da medicazione veterinaria sono disponibili come soluzione iniettabile e spesso si iniettano con la vitamina B 12 che rende la soluzione di colore rosa. C’è anche la roccia o il minerale di fosfato, chiamato DCP, usato anche per l’uomo, ed è un medicinale che si può utilizzare tranquillamente. E’ del tutto

Alpaca con grave forma di rachitismo


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Usare alte dosi di vitamina D

Conclusioni

Quando persi un animale per rachitismo, e dopo aver ascoltato altri allevatori che avevano problemi di rachitismo nei loro animali, io e altri allevatori abbiamo cominciato a fare ricerca sulle giuste dosi di vitamina D nel industria del bestiame. In base a delle ricerche effettuate sulle mucche, ho dedotto che la dose raccomandabile di vitamina D3 è di 0.5 ml per una alpaca di (55-65 kg) per le femmine bianche e fawn, mentre è raccomandabile una dose superiore di 1 ml per alpaca scuri o neri. Questa soluzione di vitamina D3 pura fornisce 7500-9000 ui per kg di peso corporeo per i colori chiari, mentre per gli animali scuri o neri 15,000-18,000 ui per kg. Per i cria preferisco abbassare la dose, mentre aumento un pò per i maschi grandi. Nelle emergenze aumento un po’ la dose e fornisco sempre degli integratori di fosfati.

Capisco la preoccupazione del sovradosaggio e di livelli tossici di vitamina D . Non sto dicendo che non sia tossica ad alti livelli, ma con le dosi sopra menzionate non ho mai avuto nè sentito parlare di problemi di tossicità o di effetti collaterali importanti. Va ricordato inoltre che la vitamina D risolve il problema del rachitismo nei cria se esso non è troppo avanzato. La vitamina D può essere data via orale ( fa effetto più rapidamente ma dura meno) o via iniettabile ( passa più tempo prima dell’effetto ma poi resta per più tempo in circolo nel corpo). Tutti gli allevatori di alpaca dovrebbero avere a disposizione la vitamina D3 e i fosfati per un possibile programma di integrazione.


THE PROOF IS IN THE

PROGENY

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Photo courtesy of Robert Gane-Canchones

Patagonia Celtic Rising Sun ET

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L’unico allevamento di Alpaca in Abruzzo. Nel cuore del Parco Nazionale della Majella, dove le tradizione locale e la passione dei maestri artigiani si intrecciano con il filo d’alpaca.

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CAPIRE LA FIBRA Di Noemi Gambini - Allevamento Alpaca Della foglia

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L’industria e gli artigiani parlano una lingua molto chiara per quanto riguarda la fibra da utilizzare per la produzione di filato o manufatti in lana di alpaca. Se la fibra dei nostri animali non rispetta le loro richieste, il nostro lavoro non è proficuo, anzi è inutile. Come facciamo a capire che tipo di fibra hanno i nostri alpaca? L’analisi della fibra viene usata dagli allevatori come strumento per il monitoraggio e il miglioramento della qualità della fibra nel proprio gregge. Gli allevatori usano le analisi anche per determinare quali accoppiamenti è necessario fare per ottenere una fibra sempre migliore dai propri alpaca e quindi migliorare la fibra nelle generazioni di nuovi nati. L’analisi della fibra è una guida che ci aiuta a determinare la variazione di micron e di tutte le altre caratteristiche di fibra di ogni singolo animale, di anno in anno.

sue buone caratteristiche di fibra alla prole, l’impatto sul gregge è sicuramente positivo e otterremo potenzialmente una progenie che a sua volta manterrà queste caratteristiche di fibra positive. Quando un alpaca non mantiene caratteristiche buone, l’impatto che ha sul gregge è negativo, soprattutto se stallone, in quanto lo stallone viene accoppiato con tante femmine e trasmetterà le sue qualità a tutta la progenie. L’impatto di una femmina è minore sulla qualità generale del gregge per cui sulle femmine non eccellenti si può comunque migliorarne la fibra utilizzando uno L’utilizzo di questo importante stru- stallone con qualità migliori. mento è davvero fondamentale. Quan- Ci sono diversi laboratori specializzati do un animale mantiene e trasmette le nell’analisi della fibra sparsi in tutto il


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mondo, con prezzi che partono dai 5 euro ai 7 euro per ogni campione di fibra analizzato. Il prezzo dipende da quale macchinario verrà usato per l’analisi. L’analisi più completa è fatta tramite OFDA 2000 e OFDA 100 insieme, ma si effettua anche con microscopio e con metodo Laserscan.

troppo eccessive a livello alimentare, infatti, causano un indebolimento lungo il pelo, che può causare la rottura del filato. Buona norma sarebbe effettuare tre analisi per ogni alpaca, prendendo un campione dalla spalla, uno dal fianco e uno dalla coscia. Questo aiuterebbe a verificare l’uniformità di micronaggio e di lunghezza su tutto il vello dell’animale. Dividendo infatti la fibra per colore e Il momento migliore per prendere i per micronaggio in diversi sacchi, avrecampioni di fibra è il momento della mo sacchi con fibra uniforme, come ritosa. Il campione deve essere preso pri- chiede l’industria. ma di iniziare la tosa vera a propria, dal fianco dell’animale, tagliando la fibra Identificate sempre ogni campione con alla base, vicino alla pelle dell’alpaca, tutte le informazioni richieste per non perché l’analisi OFDA 2000 terrà con- rischiare di confondere i campioni e to del diametro della fibra lungo tutta spedite tutto in laboratorio. la lunghezza del pelo, per determinare Quello che vi tornerà indietro è l’istoanche i livelli nutrizionali durante le gramma stagioni dell’anno. Questo vi aiuterà a Sembra più complicato di quello che è capire come gestire al meglio l’alimen- in realtà. tazione dei vostri animali. Le variazioni I valori che troverete sono:

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- MEAN FIBER DEAMETER(MFD) o anche detto AVERAGE FIBER DIAMETER(AFD): MICRONAGGIO MEDIO

elasticità della fibra

esempio di fibra lucente

E’ la misurazione che esprime la misura media della fibra nel campione, ovvero il micronaggio medio del campione. Un micron è un milionesimo di un metro.

- STANDARD DEVIATION(SD): DEVIAZIONE STANDARD

La deviazione standard indica quanto varia il diametro della fibra rispetto al diametro medio nel campione. Più semplicemente, più bassa è la deviazione standard, più l’alpaca è uniforme in micronaggio. E’ quindi preferibile avere alpaca con un basso SD

- COEFFICIENT OF VARIATION(CV): COEFFICIENTE DI VARIAZIONE

Il coefficiente di variazione è più complesso da comprendere. Si esprime in percentuale e si calcola dividendo la deviazione standard (SD) per il micronaggio medio(AFD), moltiplicandolo per 100

esempio di struttura e crimp

La formula quindi è SD : AFD X 100= CV% E’ un valore che si usa per analizzare il livello di variazione in un campione. E’ bene quindi considerare buono un campione con un basso coefficiente di variazione. Un valore molto buono è intorno 20% di CV, un valore considerato medio potrebbe essere 25% di CV e un valore non ottimale potrebbe essere sopra il 30% di CV. Si considera il CV come anche “l’altezza della campana”, in poche parole il CV si presenta con un valore basso, quando le code dell’istogramma sono strette. Possiamo concludere quindi che SD e CV sono due valori che indicano la variafibra di alpaca suri


zione di micron nel campione di fibra, ovvero l’uniformità di micron, per cui più questi valori sono bassi più è uniforme la fibra del nostro alpaca.

- %> 30

Questo mostra in che percentuale sono presenti nel campione fibre con un diametro superiore a trenta micron. Anche in questo caso, più la presenza di fibre sopra i 30 micron è bassa, meglio è. Ci sono anche altre caratteristiche che non vengono calcolate esplicitamente nelle classiche analisi della fibra come: lucentezza, morbidezza. Anche queste caratteristiche sono fondamentali per la riuscita di un buon filato e incidono non poco nella qualità di un prodotto, anche se la ricerca continua e le analisi disponibili sono sempre di livello più avanzato.

foliage fleece

- MEDULLAZIONE:

Una fibra medullata è una fibra animale che nel suo stato originale comprende un midollo. Il midollo dei peli dei mammiferi è il midollo più o meno continuo all'interno dello strato corticale nelle fibre di alpaca più grossolane. Per definizione una fibra medullata è quella in cui il diametro del midollo è del 60% o più del diametro della fibra. La misurazione della medullazione può essere eseguita utilizzando un microscopio proiezione o la OFDA 100. Il OFDA100 però ha un limite, solo fibre bianche o di colore chiaro possono essere misurate. Un'ipotesi ragionevole è che le fibre colorate hanno livelli simili di fibre medullate come le loro controparti bianche e chiare.

- AVERAGE FIBER CURVATURE(AFC): CURVATURA MEDIA

La Curvatura è legata al crimp. La Curvatura media (AFC) è determinata dalla misurazione di frammenti di fibra di due millimetri (2 mm) in gradi per millimetro (deg / mm). Maggiore è il numero di gradi per mm, più fine è la crimpatura. Una bassa curvatura può essere considerata come meno di 50 gradi / mm, una curvatura media come un intervallo di 60-90 gradi / mm e una curvatura alta è maggiore di 100 gradi / mm.

foliage fleece

Esempi pratici: una fibra di 30 micron ha una curvatura generalmente bassa con una frequenza di circa 2crimp / cm. Al contrario, una fibra merinos di 21 micron tipicamente ha una curvatura media e un crimp con una frequenza di circa 4crimp / cm. Una fibra merinos superfine di 16 micron ha tipicamente un’ elevata curvatura e un crimp con una frequenza di 7crimp / cm Si può dedurre quindi che più alta è la frequenza del crimp per cm quadrato, migliore è la fibra e meglio manterrà le sue caratteristiche nel tempo.

fibra medullata

- COMFORT FACTOR: FATTORE DI COMFORT

E’ un valore che si esprime in percentuale e indica il fattore “confort a contatto della pelle” che ha quel determinato campione. Il punteggio massimo è 100% di CF Fattore comfort è la percentuale di fibre oltre 30 micron sottratti dai 100%. 10% di fibre oltre 30 micron corrisponde ad un fattore di confort del 90%.

- SPIN FINESS(SF): FINEZZA DI FILATURA

È il valore che determina il potenziale risultato, in micron, che si otterrebbe filando il vostro campione fibra non medullata

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Molto importante è anche scrivere il peso della fibra tosata di ogni animale e tenerne conto per programmare al meglio i futuri accoppiamenti. Tutti questi valori sono importanti per gli allevatori di animali da fibra, è necessario analizzare il proprio gregge tutti gli anni. Dopo il settimo anno di vita la fibra dell’animale può degenerare in modo esponenziale, mostrando il cosiddetto “blow out”, ovvero un forte calo della qualità della fibra. Tramite la selezione però, si può arrivare ad avere alpaca molto fini anche in età avanzata. Un alpaca di 10 anni, ben selezionato, può avere potenzialmente una fibra migliore di un alpaca giovane allevato senza criterio. Dobbiamo sempre avere in mente che stiamo allevando un animale, che per quanto bello, socievole, simpatico, è un animale da fibra, e gli allevatori con la fibra degli alpaca ci devono guadagnare. Se il mercato richiede fibra uniforme, fine, lucente e con pochi peli primari, allora è il caso di attrezzarsi e iniziare a ricercare queste caratteristiche, in fondo è il nostro lavoro.

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rocca di filato di alpaca


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Allevare non significa riprodurre animali a caso ma significa riprodurre e migliorare una razza. Abbiamo quindi una grande responsabilità.

Semplice Maschio o...Vero Stallone

Scritto da Marco Carletti

Una delle decisioni più importanti che un allevatore o aspirante tale deve prendere è la scelta dello stallone per la sue femmine. Dopo aver scelto un buon gruppo di femmine su cui fonderà il suo allevamento, la scelta del maschio sarà quella che determinerà la qualità futura del suo gregge e il successo o meno del suo programma di allevamento. Dopo circa 6 anni di allevamento mi sono imbattuto in diversi tipi di stalloni di diverse qualità. Quello che ho potuto constatare è che lo stallone incide tantissimo sul tipo

di allevamento che si vuole intraprendere. Molto importante è avere la possibilità di scegliere tra due o 3 stalloni nel proprio allevamento per potere migliorare la qualità in base alle proprie esigenze di miglioramento e in base alle qualità della femmina. Che cosa è uno stallone? Qualunque Alpaca maschio fertile può essere considerato uno stallone e la definizione può variare secondo di chi ne parla. Pertanto sta nelle mani dell’aspirante allevatore fare la scelta, e secondo me deve essere fatta con


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estrema calma e cautela, essere tamento orgoglioso. Questo è come affrettati riguardo la scelta di un dovrebbe essere uno stallone, ed alpaca maschio porterebbe sicura- allevare al di fuori di questa immamente ad errori per cui poi occor- gine significa rischiare di perdere rerebbero anni di lavoro per porgli l’essenza della qualità che il merrimedio! cato degli alpaca Alcuni allevatori ora richiede. Uno stallone sembrano avere Uno stallone deve essere deuna capacità indeve avere equicisamente manata per capire librio. Non solo quale maschio schile, con buon equilibrio del incrociare con corpo, bensì un peso e sostanza, successo per equilibrio comavere il risultato plessivo, senza deve essere un desiderato. Coeccessi. La testa “immagine comnosciamo queste deve essere biplessiva imporpersone perché lanciata per insesono quelle che rirsi nel corpo e tante”. hanno creato le bilanciata rispetlinee di sangue che oggi ammiria- to a se stessa. Un alpaca che ha la mo. È impossibile trovare la for- schiena eccessivamente lunga o il mula del loro successo, poiché essa collo eccessivamente corto, mostra è tanto soggettiva come lo sono eccessi. Dobbiamo costantemente quelle persone. Il successo di un riferirci allo standard ed alla noallevatore è anche frutto di intui- stra interpretazione dello stesso: zione, dati scientifici, capacità di La correttezza morfologica è di selezionare stalloni mirati alle pro- primaria importanza: il collo deve prie esigenze, ma un fatto è certo, essere i 2/3 della lunghezza della ci sono alcuni caratteri che i grandi schiena, le gambe anteriori e postalloni condividono: la trasmis- steriori devono essere dritte, ben sibilità delle loro ottime caratteri- piazzate, a piombo perfetto. stiche, che quindi saranno visibili I denti devono essere allineati con nella progenie. le gengive, infatti problemi dentali Qual è la regola affinché uno stal- potrebbero nascondere difetti imlone abbia successo? Nel passato, portanti nell’intera struttura ossea nell’era dei grandi allevamenti, una dell’animale. su tutte la linea di sangue Accoyo, La schiena deve essere dritta, non il successo non consisteva neces- arcuata nè gobba, la coda deve essariamente nell’avere affermazioni sere unica e diritta, non curva nè personali in esposizione, bensì nel biforcuta, le orecchie non devocreare una linea di alpaca eccellen- no essere a forma di banana ma a te riguardo la solida conformazio- punta di freccia, dritte e piccole inne fisica,la densità della fibra e la serite perfettamente nella testa. relativa copertura, finezza e uniformità nella progenie. Per quanto riguarda la fibra il discorso è molto piu vasto, perchè a Uno stallone deve essere decisa- prescindere dalla correttezza mormente maschile, con buon peso fologica perfetta, la lana dello stale sostanza, deve essere un “im- lone dovrebbe essere, per qualità, magine complessiva importante”. migliore di tutte le femmine preLo stallone deve rappresentare senti nel proprio allevamento, per quell’orgogliosa immagine di ele- far si che ci sia la possibiltà di avere ganza, proporzione, fierezza e por- cria sempre migliori delle madri e

quindi avere un visibile miglioramento nella progenie e nel gregge, costruendo le basi per il successo del proprio allevamento. In ogni caso è necessario testare ogni anno la fibra dei propri alpaca, tutti, compreso stallone, fattrici e progenie. Questo è l’unico modo per monitorare l’impatto dello stallone nella fibra dei suoi figli e allo stesso tempo capire se si sta procedendo sulla giusta via. Capite il mio punto di vista? In ogni caso, un vero grande stallone è raramente creato per adeguarsi ad una moda. Esso deve essere ben equilibrato, che sia conforme allo standard italiano ed internazionale ma che porti qualcosa di extra, qualche qualità che manchi alla qualità delle femmine in quel momento; in altre parole dovrebbe avere “l’effetto WOW”!!! Ci sono certi caratteri che sono essenziali in qualunque stallone e la

“ Il tronco si presenta con profonda circonferenza toracica, con costole ben cerchiate. La schiena è forte e la linea superiore è leggermente convessa. La regione lombare è larga, forte e piatta la groppa si presenta lunga e larga. “


mancanza di questi farà sì che esso non abbia successo come riproduttore. C’è tuttavia un’altra qualità che un buon stallone dovrebbe possedere e che credo sia di vitale importanza: lo stallone deve essere esente da malattie e/o difetti genetici. Incrociare soggetti di cui si conoscono difetti genetici provocherà seri problemi di salute nei cria, o peggio ancora, riprodurre con alpaca che abbiano malattie essi stessi porterebbe al disastro per la razza

e per il vostro allevamento. Se uno “stallone” trasmette un problema di salute nei cria, i suoi cria successivi dovrebbero essere accuratamente monitorati, e se fosse necessario, lo stallone dovrebbe essere ritirato dalla riproduzione. Questa è la nostra responsabilità verso l’ alpaca! La sincerità verso ognuno di noi, come allevatori, ed il nostro senso di onestà, devono impedirci di offrire o usare questi animali. Il futuro della razza sta nelle nostre

mani e le decisioni che prendiamo possono ritorcersi contro di noi, distruggendo i nostri sforzi e rovinando i nostri amatissimi alpaca. Allevare non significa riprodurre animali a caso ma significa riprodurre e migliorare una razza. Abbiamo quindi una grande responsabilità. “ La testa ha un aspetto forte ma non rozzo. E’ ben disegnata, di media lunghezza con muso quadrato.Gli occhi sono di forma ovale attenti e ben distanziati; sporgono leggermente dalle orbite, apparendo larghi e rotondi. “

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LA

GAZZETTA

LA CINA IMPORTA UN PREZIOSO CARICO DI 525 ALPACA L’industria australiana dell’alpaca ha appena completato la più grande esportazione di alpaca di superba qualità per la produzione di fibra mai conosciuta al mondo! In un piano sapientemente eseguito e di enorme importanza nel mondo dell’alpaca internazionale, un prezioso carico di qualità premium di 525 maschi riproduttori e femmine gravide è atterrato nella provincia dello Shanxi dopo un volo di dieci ore e mezza dall’aeroporto di Melbourne su un charter Singapore Airlines 747 Cargo Aircraft.

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La spedizione è stata imponente, la più grande ad aver mai lasciato l’Australia, e formerà un gregge per l’allevamento alla Shanxi University, dove la Cina sta creando un mercato per l’alpaca in gran parte fondato sulle linee di sangue australiane così ampiamente ricercate in tutto il mondo per migliorare la qualità di molti allevamenti. Il gregge importato in Cina verrà usato anche per la ricerca genetica sulla trasmissibilità dei colori nell’alpaca. Il presidente dell’ Australian Alpaca Association, Michelle Malt evidenzia la capacità dell’Australia di mettere insieme una grande e fortunata esportazione in un risultato di impatto globale. “La Cina è il maggior produttore tessile nel mondo e stanno iniziando questa nuova avventura nella fibra di alpaca in un momento in cui la domanda di fibra di alpaca di qualità e prodotti

in fibra di alpaca non è mai stato più alta,” ha detto la signora Malt. “C’è un enorme potenziale per ulteriori scambi commerciali. Il contributo dell’Australia nella fondazione e nello sviluppo del gregge cinese è una spinta enorme per la nostra industria ed è la testimonianza di come in due decenni siamo stati leader mondiali nell’allevamento dell’alpaca con tratti di fibra elite nella fascia alta del settore mondiale. I nostri programmi di allevamento hanno creato una tale radicata qualità nel nostro gregge nazionale che siamo perfettamente in grado di continuare a soddisfare tutte le future richieste di genetica in Cina e in altri mercati.” Nel progetto gestito dalle esportazioni specializzate Wildflower Alpaca, il gregge Cinese è stato accuratamente selezionato in molti mesi in tutta l’Australia e la sig.ra Malt dice che rappresenta il lavoro di alcuni dei migliori allevamenti dei proprietari australiani degli ultimi anni. Gli alpaca sono stati trasportati in Cina in più di 20 box per bestiame appositamente progettati ed è stato noleggiato un 747-400 cargo da Wildflower di Steve Ridout, esportatore e allevatore di alpaca, e un altro esperto di alpaca al suo fianco, in un regime di trasporto animali vivi che ricorda quelli usati per trasportare cavalli da corsa purosangue. “L’accoglienza in Cina è stata abbastanza schiacciante”, ha detto Ridout. “Il nostro aereo è stato accolto da una

Ci lascia la figlia d Don Julio Barreda Si è spenta il 17 ottobre 2014 la figlia di Don Julio Barreda, Elena Barreda. Dopo la morte del padre ha continuato ad essere coinvolta nel mercato dell’alpaca. Lascia un vuoto nel mondo dell’alpaca in Perù.

folla di centinaia di persone, compresi i media, dignitari e funzionari cinesi.

“C’era così tanto entusiasmo all’arrivo di quella che crediamo fosse la loro più grande importazione di alpaca di sempre, perché la Cina ha attualmente così pochi alpaca e le persone sono completamente affascinate da loro. L’intero gregge esportato è ora ben sistemato in impianti di quarantena appositamente costruiti e siamo riusciti a stare con loro durante il periodo di ambientamento, avvenuto con grande successo”, ha detto Ridout. L’esportazione della Cina segue quella effettuata all’inizio dell’anno quest’anno dalla Turchia, che ha scelto di iniziare il suo gregge nazionale con linee di sangue australiane, e ci sono già nuove opportunità commerciali con la Corea, seguendo i protocolli recentemente annunciati per l’esportazione degli alpaca in questo paese. Con questa crescita del mercato delle esportazioni, la sig.ra Malt dice che non c’è mai stato un momento migliore per essere coinvolti nel mercato dell’alpaca. “Questi mercati sono interessanti opportunità di business immediati per gli australiani, e si estendono i tradizionali mercati di esportazione che abbiamo stabilito con l’Europa, il Regno Unito e Nuova Zelanda per le nostre linee di sangue premium.”


A DELL’ALPACA

CHIAVI IN MANO: NORTHWEST ALPACAS È IN VENDITA! Dopo 30 anni di attività nel mondo dell’alpaca e in età pensionabile, Mike e Julie Saffley hanno deciso ridurre gli impegni e di rilassarsi un po’. Mentre Mike ha piacere ad essere ancora coinvolto nel settore alpaca, ha iniziato quello che è diventato poi un lavoro aggiuntivo a tempo pieno come volontario per Quechua Benefit ed i bambini di Casa Chapi, il programma di aiuto e sostegno in Sud America per i bambini che vivono sotto la soglia di povertà. Mike Saffley è e sarà sempre uno dei più grandi allevatori di alpaca del mondo. E’ stato in Perù ai tempi di Don Julio Barreda e ha selezionato e importato i preziosi alpaca Accoyo dal gregge di Barreda ai tempi d’oro dell’alpaca in Sud America. E’ stato il promotore dell’alpaca in America fin dagli albori e ha supportato l’industria dell’alpaca nel mondo, scrivendo numerosi libri bestseller per gli allevatori, diventando giudice e diffondendo il suo sapere prezioso circa questi animali. Mike ha deciso di dedicarsi a qualcosa di più tranquillo e meno impegnativo. Il suo ritiro dalle scene come allevatore, lascia in tutti noi la sensazione che un’era sia finita ma che molto altro debba ancora venire, e ci auguriamo che Mike sia disponibile ad essere ancora coinvolto nell’alpaca per aiutare e sostenere questo mondo. Che dire Mike, buona nuova vita a te e alla tua famiglia!

RECORD IN AUSTRALIA: ALL’ASTA UN ALPACA VENDUTO PER 66.000 DOLLARI! Si tratta di Grand Flowerdale GP Toros ET, un maschio “leopard appaloosa”, ovvero di colore fawn con tantissime macchie più scure, appunto tipo leopardo. Il colpaccio è stato fatto dall’allevamento Flowerdale Alpacas, Australia, che ha venduto il suo maschio leopard appaloosa al programma di allevamento NEO Alpacas in collaborazione con NZ summerhill alpacas, Nuova Zelanda. I generale i prezzi all’asta nazionale Australiana sono schizzati altissimi. Moltissime femmine sono state vendute per cifre superiori a 20.000 dollari. La femmina però che ha battuto il record dei prezzi per le femmine è stata una femmina light fawn di nome Ambersun Pure Exception, venduta per 55.000 dollari all’allevamento Merrijig Alpacas. Si può dire che sia un grande momento per l’alpaca in Australia. Che il mercato cinese e le nuove opportunità all’orizzonte gli abbiano conferito nuova e più vivace spinta?

SNOWMASS FA INCETTA DI PREMI CON I SUOI STALLONI Dopo due anni di pausa dagli show, l’allevamento Snowmass torna sulle scene con un gran colpo di mano. Si è aggiudicato infatti ben quattro i premi per i “migliori stalloni huacaya dell’anno 2014” negli Stati Uniti…e i premi erano quattro i tutto per i huacaya! Congratulazioni!

L’ANNO DEI GEMELLI

Il 2014 sembra essere stato l’anno dei gemelli! Dalla Germania agli Stati Uniti, dall’Australia all’Inghilterra i parti gemellari negli alpaca sono stati moltissimi. Seppur i parti gemellari siano rarissimi negli alpaca, stanno aumentando i casi di gemellini alpaca. Molti purtroppo non superano le prime settimane di vita, ma alcuni allevatori stanno riscontrando un buon successo nella crescita di questi rari cria gemelli.

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NUOVO ELENCO VENDITE RILASCIATO Superiore alpaca nera con le migliori linee di sangue in Europa Bunkers Hill Farm, Northampton, NN6 9BB England Contact Lulu Oliver www.lusialpacas.co.uk

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S.I.A.

SOCIETA’ ITALIANA ALPACA


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