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Vocazione/Vocazioni e patto educativo globale
Vocazione/vocazioni epattoeducativoglobale
Papa Francesco durante il videomessaggio del 15 ottobre 2020. di Maria Lo Presti
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Nelvideomessaggiodel15ottobre2020,inriferimento al patto educativo globale, papa Francesco afferma che «educare è sempre un attodisperanza»(Video messaggio del Santo Padre in occasione dell’incontro promosso e organizzato dalla congregazione per l’ educazione cattolica: “Global compact on education. Together to look beyond”). Questo va ricordato a tutti coloro che osservano con preoccupazione il generale calo di risposta alla vocazione,chesisegnalainvariediocesinellaevidenzadei numeri ridotti di seminaristi. D’ altra parte, seminare è unattodisperanza,enonèdettocheraccolgalastessapersonachesemina(cf.Gv4,37):ilsemevieneposto nella terra nella speranza che produca frutto a suo tempo.Maeducareèunattocheimpegna:nonsipuò educaresenzadaretestimonianzadellepropriescelte, degli stili di vita adottati. Tale testimonianza riguarda tutti gli adulti, che sono comunque responsabili del contestoincuisiviveecresconoipiùgiovani. Larispostaallavocazionepersonale,quindi,siinnesta inunprocessopiùampio,incuiilcontestoelaformazionehannogranpeso:sitrattadiarrivareallamaturitàpersonalecheconsentedioperareunascelta;èciò vale per tutto quanto richiede un impegno stabile e responsabile, non solo per la risposta alla vocazione allavitareligiosaoalpresbiterato. Mentrepertantiaspettinellasocietàsembraesserviun progresso, Paolo VI all’interno del documento in cui parladellosviluppodeipopoliricordacheilvero«sviluppononsiriduceallasemplicecrescitaeconomica. Peressereautenticosviluppo,deveessereintegrale,il chevuoldirevoltoallapromozionediogniuomoedi tutto l’ uomo. […] “ … Ciò che conta per noi è l’ uomo, ogniuomo,ognigruppod’ uomini,finoacomprendere



l’ umanità intera ” . Nel disegno di Dio, ogni uomo è chiamatoaunosviluppo,perchéognivitaèvocazione. Findallanascita,èdatoatuttiingermeuninsiemedi attitudini e di qualità da far fruttificare: il loro pieno svolgimento,fruttoauntempodellaeducazionericevutadall’ ambienteedellosforzopersonale,permetteràaciascunodiorientarsiversoildestinopropostogli dalsuoCreatore.Dotatod’intelligenzaedilibertà,egli è responsabile della sua crescita, così come della sua salvezza.Aiutato,etalvoltaimpedito,dacolorochelo educano e lo circondano, ciascuno rimane, quali che siano le influenze che si esercitano su di lui, l’ artefice della sua riuscita o del suo fallimento: col solo sforzo della sua intelligenza e della sua volontà, ogni uomo può crescere in umanità, valere di più, essere di più» (Populorum Progressio 14-15). Quindi, il segno del vero progresso è la capacità di rispostaallavocazione,ilmettereafruttoidoniricevutiperrealizzarsiinpienezza.Elementoprivilegiatoper la realizzazione di ciascuno e della società è l’ educazionecome«unadelleviepiùefficaciperumanizzareil mondoelastoria.L’ educazioneèsoprattuttounaquestionediamoreediresponsabilitàchesitrasmettenel tempo di generazione in generazione. L’ educazione, quindi,siproponecomeilnaturaleantidotoallaculturaindividualistica,cheavoltedegenerainveroepropriocultodell’ioenelprimatodell’indifferenza»(Video messaggio del Santo Padre). San Giovanni Bosco sottolineavache«l’ educazioneècosadelcuore,echeDio solo ne è padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l’ arte, e non ce ne metteinmanolechiavi» . Ilrimandoalpattoeducativoglobaledicedellanecessitàdiunasinergiadiforzeincampoeducativo,percui vanno superate forme di individualismo o di protagonismo:«Ognicambiamento[…]habisognodiuncammino educativo che coinvolga tutti. Per questo è necessario costruire un “ villaggio dell’ educazione ” dove,nelladiversità,sicondividal’impegnodigenerarelazioni umane e aperte. Un proverbio africano dice che “ per educare un bambino serve un intero villaggio ” » (Messaggio del Santo Padre Francesco per il lancio del Patto Educativo Globale, 12 settembre 2019). Bisogna «generare e mostrare nuovi orizzonti, in cui l’ ospitalità, la solidarietà intergenerazionale e il valore della trascendenza fondino una
nuova cultura» (Video messaggio del Santo Padre).
Paolo VI, sempre nella Populorum
Progressio, sottolinea l’importanza di promuovere un umanesimo plenario; lo sviluppo di tutto l’ uomo e di tutti gli uomini. E aggiunge che «non v ’è dunque umanesimo vero se non aperto verso l’Assoluto, nel riconoscimento d’ una vocazione, che offre l’idea vera della vita umana. Lungi dall’ essere la norma ultima dei valori, l’ uomo non realizza se stesso che trascendendosi. Secondo l’ espressione così giusta di Pascal: “L’ uomo supera infinitamente l’ uomo ” » (PP 42). Bisogna, quindi, impegnarsi perché, oltre al guardare –ad esempio – allo sviluppo tecnico, si cerchi di crescere verso una riflessione profonda, per la ricerca di «un umanesimo nuovo, che permetta all’ uomo moderno di ritrovare se stesso, assumendo
i valori superiori d’ amore, di amicizia, di preghiera e di contemplazione» (PP 20). Mentre si registrano mutamenti rapidissimi (cf. GS
410)), si comprende che per innestare un reale cambiamento nella società bisogna operare in sinergia: «Oggi c ’è bisogno di una rinnovata stagione di impegno educativo, che coinvolga tutte le componenti della società. […] riteniamo che sia questo il tempo di sottoscrivere un patto educativo globale per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l’ umanità intera, nel formare persone mature» (Video messaggio del Santo Padre). Più avanti, ancora il Papa aggiunge: «tutti insieme, ognuno come è, ma sempre guardando avanti insieme» (ib.). Come già indicava la Gaudium et Spes si tratta di agire insieme, al di là delle appartenenze. D’ altra parte, la comunità degli uomini in Cristo Gesù vive una unità profonda e non vi
è nulla di genuinamente umano che non trovi eco nel cuore dei discepoli di Cristo (GS 1; cf. GS 32). Il patto educativo globale pone in particolare a fuoco alcune istanze: mettere al centro la persona; ascoltare le nuove generazioni; promuovere la donna; responsabilizzare la famiglia; aprire all’ accoglienza; rinnovare l’ economia e la politica; custodire la casa comune. Tutto ciò va fatto, riprendendo le parole appena citate del Papa, guardando avanti, nel segno della speranza; e camminando insieme, come comunità umana che è costituita per essere una fraternità.