Numero 10

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Il Sentiero Francescano - Anno III, Numero 10

Due chiacchiere con

Giotto di

Silvia Papa

Di  cosa  saremmo  venuti  a  conoscenza,  se  ci fossimo trovati ad Assisi, mentre Giotto stava dipingendo  gli  affreschi  nella  Basilica  di  San Francesco? Proviamo per un momento a vestire i panni di una  giornalista  che,  andando  a  ritroso  nel tempo, viene catapultata nella fabbrica di Assisi alla fine del XIII secolo, mentre Giotto termina di affrescare le 28 scene della Vita di San Francesco.  Che  cosa  avrebbe  trovato  e  cosa avrebbe domandato a Giotto?  Al suo arrivo avrebbe visto un andirivieni di persone, maestranze, apprendisti di bottega, preparatori  di  colori,  pigmenti,  calce,  sabbia, pennelli, acqua, impalcature, un rincorrersi di voci, un odore di calce...  Avrebbe atteso la fine di una “giornata” e avvicinandosi al pittore, avrebbe chiesto di accompagnarla tra le scene della vita del Santo, facendosi spiegare la scelta del tema, la tecnica adoperata, le novità iconografiche, ammirando estasiata un’opera unica, straordinaria e avanguardista.     La Basilica di Assisi viene iniziata nel 1228, due anni dopo a morte di San Francesco e viene consacrata  nel  1253  da  Papa  Innocenzo  IV. L’edificio in stile gotico è strutturato su due livelli, uno inferiore che custodisce le spoglie del Santo e l’altro superiore ad un’unica navata,

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dove nella fascia inferiore sono affrescate le 28 scene della vita di San Francesco, tratte dalla Legenda maior di San Bonaventura, poiché tale opera costituiva - annuisce Giotto - la biografia ufficiale del Poverello.      Nel ciclo di Assisi, Giotto rinnova la decorazione murale,  sia  sotto  l'aspetto  organizzativo  che tecnico. La tecnica di pittura a fresco, basata sull'impiego di “giornate” - ci racconta l’artista - sta soppiantato quella per “pontate”. Il termine “pontata” deriva da “ponteggio”, un sistema di impalcatura posizionato a ridosso di una parete. Con la tecnica a pontate si eseguiva l'affresco  sulla  parete,  attenendosi  allo  stesso spazio occupato dall'impalcatura, mentre con l’uso delle giornate, non devo, né io né i miei allievi, affrescare l'intera parete corrispondente all'impalcatura, ma solo una singola parte di


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