Museo Civico di Leno

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L’età Romana e l’Alto Medioevo

sontuoso è quello di Palazzo Pignano (CR), dove nel V secolo, tra i vari corpi di fabbrica che compongono il grande edificio residenziale, compare una chiesa con annesso battistero. Questa chiesa, a pianta centrale, rimase in uso fino all’XI secolo.227 Molti altri casi, sia nella zona del Garda che in altre aree del nord Italia, si possono invocare a sostegno della tesi del frequente utilizzo di ville per l’edificazione delle prime chiese. Citiamo ancora un caso: a Sizzano (NO) le strutture paleocristiane ricalcano addirittura il perimetro di una parte della villa romana, la cui continuità di vita (iniziata nella prima età imperiale) è dimostrata fino al IV-V sec. dalla tipologia dei materiali. Si tratta di una fondazione religiosa di carattere privato (m 15,40 x 11 circa) che nel VI-VII secolo diventa anche luogo di sepoltura per venire successivamente dismessa. Infatti la chiesa battesimale sarà edificata altrove.228 Come spiegare questo fenomeno delle chiese costruite presso le ville romane? La ragione principale viene suggerita dalle stesse fonti letterarie antiche. Infatti, nelle omelie e negli scritti dei vescovi del IV e V secolo emerge con nitidezza il tentativo messo in atto dalla Chiesa del tempo di convertire le genti rurali attraverso i loro stessi padroni. In sostanza dovevano essere i possessores (i proprietari terrieri) a far convertire, anche a forza, tutte le persone che gravitavano attorno alla loro azienda, di cui la villa era il fulcro. Inoltre l’edificazione di chiese nelle ville favoriva anche la fama e il rilievo del proprietario, che diveniva quindi il refe-

Le fonti in sostanza lasciano intendere come laghi e fiumi fossero, tra la fine dell’età romana e l’inizio del medioevo, non solo importanti vie di comunicazione, ma fossero anche fondamentali linee di difesa. Come andremo dicendo in seguito, un’altra linea di difesa, di origine naturale, potrebbe essere stata quella costituita da aree a facile impaludamento, come ad esempio la Bassa bresciana (dove anche oggi molti toponimi ricordano e attestano l’originaria presenza di bassure, paludi, lame, acquitrini), bonificata definitivamente solo alla fine del XIX secolo. Tuttavia prima di sviluppare queste considerazioni seguendone il percorso nei secoli propriamente identificati come “alto medioevo” (secoli VI-IX d.C.), vogliamo sottolineare un altro importantissimo fenomeno che riguardò le campagne dell’Italia settentrionale nei secoli IV-V d.C. e che ebbe non pochi riscontri, sia nella distribuzione degli insediamenti, sia nelle tracce funerarie. La cristianizzazione delle campagne Nella villa romana di Desenzano sono state trovate tracce cristiane inequivocabili, come alcune lucerne di tipo africano (databili tra IV e V secolo) con il cristogramma, il pesce, l’esploratore di Canaan e un frammento di coppa di vetro inciso con il Cristo che si volge verso un gallo, databile al IV secolo.226 Non è stato invece ancora trovato alcun edificio che possa far pensare a una chiesa costruita sul sito della villa. La continuità di sviluppo tra la villa romana e la chiesa paleocristiana è in effetti frequentissima. Un esempio 96


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