Acque Irrigue

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Effettivamente la Seriola Bada, è costituita da una piccola sorgente che ha origine contro la strada comunale da Ghedi alla Scovola, nella località Pasotella, in tenere di Ghedi e riceve i coli dei terreni superiori. È un fosso sorgentizio che scorre a lato di una vecchia strada campestre, ora abbandonata e impraticabile tanto che, il letto stesso della sorgente serve, nel primo tratto, come via di scarico di un fondo di proprietà Franzini. Scorre, in seguito per un tratto verso sera e indi nuovamente verso mezzodì, in mezzo alle proprietà del Comune di Ghedi, di recente dissodate, e in questi due tratti appunto, nell’anno 1904, il Comune di Leno ebbe ad allargare ed abbassare la sorgente, per aumentarne le scarse acque e condurle ad irrigare la Bonifica Serioletta, dell’estensione di circa ettari 72. Si disse che la Bada riceve i coli dei terreni superiori e le acque serventi a tali terreni, hanno pure origine da sorgenti sulle quali il Comune di Leno acquistò il dominio, in forza della convenzione 22 aprile 1505, fatta in confronto di Scipione Zanello e dei fratelli fu Antonio Ferremi. La Seriola Bada, ad ogni modo, è un corso d’acqua così piccolo che certamente non sarebbe stato assunto all’onore della classificazione se fosse veduto in luogo invece male rilevato sulla carta d’Italia. E la sua portata non raggiunge in magra i 50 litri al secondo ed è insufficiente all’irrigazione della Bonifica Serioletta. N° 3 - Seriola Bassina La Bassina è un piccolissimo cavo irriguo che nasce in territorio di Ghedi, nella località già Lame Bassina e che riceve alcuni coli dai terreni irrigui superiori. È un vaso assai antico, perché trovasi memoria di una sentenza in data 7 febbraio 1470 la quale determina i diritti dei Comuni di Leno e di Gottolengo sui vasi Redone, Bassina e Isola. E in altri tempi deve avere avuto assai maggiore importanza che non oggi, avendo origine in mezzo a paludi naturali e traversando poi, una vastissima zona resa paludosa artificialmente per ricavarne il pagliuzzo da strame. Essa raccoglieva tutte le acque scaturenti nella regione Bassina, assai depressa ed ancora oggidì (1917) sortunosa (sic) per tradurle alla sommersione dei terreni incolti e che man mano venivano ri-

Bada in confluenza nella Seriolazza da sinistra a destra.

dotti a migliore coltivazione. Ma le sorti della Bassina andarono sempre declinando perché le acque di colo venivano sottratte per trattenerle all’irrigazione dei fondi superiori; e anche perché la manutenzione della sorgente principale venne assai trascurata, mentre si andavano scavando superiormente nuove sorgenti che sottraevano alla Bassina le vene ad essa dirette. Tale sorgente venne per una lunghezza di m. 400 dal Comune di Leno di nuovo sistemata discretamente nell’anno 1887, in occasione di una transazione col sig. Ochi nob. Alessandro, il quale si era impossessato di una parte delle acque defluenti in Bassina. Tale convenzione venne registrata a Leno il 12 agosto 1886, n° 24, vol. II, Atti Privati colla tassa di L. 3.60. Sta di fatto che oggidì (1917), la portata d’acqua della Bassina, è ridotta a soli 25 litri al secondo mentre, i terreni ai quali, per secolare consuetudine, il Comune di Leno l’ha vincolata, ha un’ estensione di ben 200 ettari. Si deve presumere che in passato la Bassina avesse portata almeno sestupla dell’attuale. Ciò crede utile di riferire lo scrivente nella convinzione che, se chi proponeva la classificazione della Bassina fra le acque pubbliche, l’avesse almeno veduta, non si sarebbe preso il disturbo né avrebbe disturbato il Comune di Leno. La Bassina fu sempre mantenuta, più o meno diligentemente e amministrata dal Comune di Leno che l’affittò ai privati in base ad annuali domande, in ori110


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