Renzi al ristorante

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POLITICA

Domenica 11 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO |

PARTITO DELLA NAZIONE

AL SENATORE Vincenzo D’Anna, portavoce dei verdiniani, non è andata giù l’intervista di Asor Rosa sul Fatto di venerdì scorso e scrive su Facebook: “Partito della Nazione: il filosofo comunista Alberto Asor Rosa, noto per la sua teoria del pensiero debole, definisce l’idea di un Partito della nazione, un partito di destra anti-democratico. Accusa Renzi di aver eliminato nel Pd tutti gli ex comunisti e

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D’Anna-Fornaro, duello su Asor Rosa e il pensiero debole

L’INTERVISTA

di volersi unire ad Alfano e Verdini che sarebbero dei pericolosi reazionari di destra. Se spiace a un comunista incallito come Asor Rosa converrà certo lavorare per farlo il Partito della nazione. Eviteremo che in Italia possano contare ancora qualcosa quelli dal pensiero debole”. A D’Anna, ha replicato Federico Fornaro, senatore bersaniano del Pd: “È Gianni Vattimo il filosofo del pensiero debole e non certo Al-

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berto Asor Rosa, come invece sostenuto dal verdiniano senatore D'Anna, che farebbe meglio a evitare di lanciare anatemi in stile anni Cinquanta. Si può non essere d'accordo con Asor Rosa, che non è certo tenero, ad esempio, con la minoranza Pd, ma il maccartismo fuori tempo di D'Anna non può essere certo il cemento ideale di quel Partito della nazione, a cui dicono di voler lavorare”.

Il ristoratore fiorentino Lino Amantini: “Non era mai solo e portava la qualunque”

“Renzi era sempre qui, fatturavo al Comune” è un bravo ragazzo, ora viene con la moglie, bella coppia, gente proprio perbene. Con la moglie e la famiglia veniva anche Nardella.

» DAVIDE VECCHI

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inviato a Firenze

icorda con chi Matteo Renzi venne a pranzo il 5 giugno 2007 quando spese 1.050 euro per un unico pasto?

Lui è rimasto

Sì, ora è sindaco lui ma non c'è paragone con i tempi di Matteo. Prima qui era sempre pieno e c'era la coda fuori di gente che voleva mangiar qui solo nella speranza di poter parlare due secondi con Matteo. Ora macché.. Oh per carità: Dario è intelligentissimo, preparato ma Matteo era un'altra storia.

Scherza?

E invece nell'estate del 2013...

La scheda Quanto mangiava Matteo QUASI 600 MILA EURO È la cifra che in tre anni alla Provincia di Firenze ha speso Matteo Renzi solo in colazioni, pranzi e cene di rappresentanza. n

70 MILA EURO È invece la cifra che nello stesso periodo di tempo Renzi, presidente della Provincia, spese per spostarsi, in diverse riprese, da Firenze agli Stati Uniti. n

250 SCONTRINI Tanti sono quelli depositati presso l’ente locale dall’allora presidente della Provincia di Firenze. Pochi contengono i dettagli di quello che è stato servito in tavola. Molti indicano solo la dicitura “pasto unico”. Alcuni “pasti unici” sono riusciti ad arrivare alla cifra di 1.800 euro. n

Il vitto Sul Fatto in edicola ieri, il dettaglio delle spese sostenute da Renzi

I RISTORANTI PREFERITI La trattoria “I due G”, la “Buca dell’Orafo”, il “Cibreo”, “ sono frequentati ma è di casa al ristorante “Lino”. Riesce anche a spendere 1.800 euro in una pasticceria. n

Succede a Roma Papa Bergoglio e Andrea Alzetta, detto “Tarzan”, leader romano di Action Ansa/LaPresse

pita con l’accetta di Alzetta, l’approccio non esattamente soft di Action, si stropiccia gli occhi. Invece è vero. Partita la missiva, gli occupanti hanno cominciato ad aspettare. Chissà se sarebbe arrivata a destinazione. E poi Francesco - preso dai problemi del mondo, da incontri con Castro e Obama - avrebbe a-

vuto tempo per Tarzan e i suoi? Invece una mattina ecco la busta bianca. Il foglio con l’insegna della Segreteria di Stato. E il messaggio che non lascia dubbi: “Il Sommo Pontefice, avendo a cuore quanto gli è stato fatto conoscere, invia una parola di paterna comprensione e di vivo incoraggiamen-

Stop: non mi ricordo nulla, per carità. Ci mancherebbe pure questa: mica schedo i clienti, figurarsi. Lino Amantini è il titolare del ristorante “Da Lino” il rifugio preferito da Matteo Renzi per pranzi e cene negli anni in cui era presidente della Provincia prima e sindaco di Firenze poi. Sono molte le ricevute di questa toscanissima trattoria alle spalle di Palazzo Vecchio finite all'attenzione della Corte dei conti tra le spese di rappresentanza dell'attuale premier. Nei quattro anni alla guida della Provincia, in soli pasti Renzi raggiunse circa 600 mila euro, mentre dell'epoca da sindaco ancora il dettaglio non esiste perché gli scontrini sono al vaglio dei magistrati contabili salvo poche delibere reperibili da Palazzo Vecchio. Lino capisce immediatamente il motivo di queste domande e le anticipa. “Marino vero?” Marino, sì

Marino deve aver toccato qualche armadio che non doveva aprire perché non s'è mai visto che un sindaco va a

to e, mentre assicura il Suo costante ricordo nella preghiera, di cuore imparte la Benedizione Apostolica, in auspicio di ogni desiderato bene”. Non basta: “Assicuriamo la spirituale partecipazione di Sua Santità alla preoccupante questione evocata”. I ragazzi di Action si scambiano la lettera piuttosto increduli: “Il Papa che benedice un movimento di lotta! Roba da pazzi”, sorride uno. “Dice che prega per noi!”, fa un altro. In fondo il Papa e Tarzan una cosa in comune l’hanno sempre avuta: l’abito bianco per il Pontefice, la tuta bianca per Alzetta quando si calava dalle finestre per occupare le case. Ma chi l’avrebbe detto che si sarebbero trovati dalla stessa parte nella Roma del 2015. © RIPRODUZIONE RISERVATA

E le fatture le manda ancora direttamente in Comune?

Amiconi Lino Amantini con Renzi in una foto della Provincia

casa per qualche cena, stiamo parlando di 20 mila euro in due anni, giusto? Cioè niente. Avrebbe mentito su alcuni commensali e il ristoratore, per quanto il sindaco non fosse cliente assiduo, ha una memoria ferrea.

Marino io non lo conosco, ma da quel che ho potuto leggere credo che non abbia il 100 per cento delle colpe, anzi. Lì c'è un mondo dietro, un mondo strano dal quale per fortuna io son lontano. Ma mi deve dire quale sindaco non va a cena fuori con le persone? Amici, familiari, politici, imprenditori. È normale, stupisce piuttosto tutto questo clamore per due cene, siamo seri. Siamo seri. Lei non ricorda i giorni specifici ma si ricorda di Renzi come suo cliente?

Ma scherza? Matteo era sempre qui, mai solo e portava la qualunque. Amici, familiari. Ricordo benissimo che tre giorni prima di avere l'ultimo figlio venne con l'Agnese qui, aveva il pancione. Non toccatemi l'Agnese, eh, che è proprio bravissima, una persona meravigliosa guardi ed è rimasta quella di sempre, non è cambiata d’una virgola, first lady o no. Leggenda vuole che in questo ristorante ci sia la “saletta Renzi”.

Leggenda un corno, è questa dove siamo seduti ora. Sa quante tavolate, feste, pranzi e cene di lavoro qui dentro? Un’infinità. E poi si mandava la fattura direttamente in Co-

È CAMBIATO L’ANDAZZO

Ora chi viene paga di tasca sua, poi non lo so se chiedono i rimborsi o come funziona. Certo vengono molto meno, nessuna tavolata RIMPIANTI FIORENTINI

Da quando lui è andato a Roma m’è calato parecchio l’incasso. Gliel’ho mandato a dire da Luca Lotti che ogni tanto passa ancora mune. Infatti da quando Matteo è andato a Roma m'è calato parecchio l'incasso. Gliel'ho mandato a dire da Luca che ogni tanto passa ancora: 'digli che gli fo causa uno di questi giorni'. Luca immagino sia Luca Lotti, anche lui suo cliente?

Lui e tutti gli altri. Eran bimbetti, li ho visti crescere. La Boschi, la Bonafè, Lotti, Bonifazi. Ancora? La Manzione. Tutti quanti, pensi che Carrai io lo chiamo 'fratello'. Marco

No, no. Ora chi viene paga di tasca sua, poi non lo so se chiedono i rimborsi o come funziona. Certo vengono molto meno, son cambiati i tempi. Nessuna tavolata e zero fatture al Comune. Poi Renzi spesso riusciva a far pagare l'ospite al posto suo, qualcuno da fuori, ma non mi chieda i nomi di politici o altro perché non me li ricordo: né che saldassero loro o lui. Comunque sembra passata una vita. Ora sta a Roma

Io glielo dissi: non andarci a Palazzo Chigi senza prenderti i voti, lì ci devi andare legittimato dal voto popolare e portare i tuoi parlamentari altrimenti poi non sai chi ti ritrovi. Verdini è mai venuto qui?

Esatto... infatti deve fare alleanze e gli tocca farle con Verdini. Lasciamo perdere, dire che noi romantici di sinistra siamo delusi è dire poco. Ma vabbè, ‘sto Paese va sistemato e se serve pure Verdini, come dice lui, amen. Vede però la stranezza? Quale?

Per raddrizzare il Paese ci tocca digerire persino Verdini e quindi significa che deve essere di parecchio storto ‘sto Paese, però il sindaco di una città importante e difficile come Roma viene messo in croce per due cene. Quindi?

Quindi nulla, a me non torna però se serve. E comunque 'forza Matteo', sempre. Il ragazzo ci sa fare, vedrà, è in gamba. Sa dove cena a Roma?

No, ma sicuro s’è sistemato pure lì. Lasciatelo lavorare.

Lei condivide le riforme che sta facendo?

Mi lasci andare via, ora devo mettermi in cucina. Ultima cosa: nel menu c’è ancora il piatto Renzi?

Certo, l’aveva inventato lui: salmone e melone © RIPRODUZIONE RISERVATA


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