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il natale e le feste, la tradizione tiene banco
Le famiglie umbre trascorrono le vacanze riunendosi per festeggiare nel segno di pranzi e cene con dolci tipici natalizi. La crisi non ferma i giochi in compagnia: Bestia quello più gettonato, resistono carte e tombola
Quest’anno il mercante in fiera parla il dialetto perugino
“A
l’orca”, in perugino vuol dire por- parlo il perugino vero, quello di città. È molto tare qualcuno sulle spalle. Deriva diverso da quello che si parla nel contado, che dalla lorica degli antichi romani, la sono i vari “Ponti” sul Tevere. Ad esempio a corazza dei legionari, portata in aderenza al Perugia si dice guadagnà, mentre là guadagné». corpo. Portare qualcuno “a l’orca” significa «Mi sono trasferita da qualche anno a Ponte tenerlo stretto, per evitare che cada. “A l’orca” Valleceppi e all’inizio non capivo quasi niente», è anche la nostra carta nella partita di conferma Annalisa, concentrata a capire se le “Mercante in fiera alla perugina”, organizzata sue due carte saranno quelle giuste per una scadall’Accademia del Dònca (“dunque”, in peru- tola di cioccolatini con peluche. «Mi piacciono gino) alla Sala dei Notari. L’associazione, nata molto queste serate», afferma, «anche se, rispetnel 2006, si propone di “tutelare la cultura, la lingua, la letteratura, l’antropologia espresse dalla città del Grifo di ieri e di oggi”. La loro ultima iniziativa è la rivisitazione in dialetto perugino del tradizionale gioco festivo. Da “frego” (ragazzo) a “nicco” (goloso), il mazzo si compone di 50 carte, illustrate dal fumettista Claudio Ferracci, completate da un libretto che ne spiega l’etimologia. «Ogni anno ci inventiamo un gioco nuovo», spiega Sandro Allegrini, il presidente dell’accaUn momento del Gioco “mercante dei freGhi perUGini”, demia, «la volta scorsa abbiamo orGanizzato dall’accademia del donca nella sala dei notari creato la tombola perugina, sostituendo alla tradizionale smorfia napoletana to alla tombola dell’anno scorso ci sono meno i termini del nostro dialetto. Quest’anno è la spiegazioni sull’etimologia delle parole». Che in volta del mercante in fiera, che abbiamo chia- realtà non mancano. Esce la carta “sità” – emamato “dei freghi perugini”, cercando di usare nare cattivo odore, puzzare – e Allegrini comquelle parole che si usano ancora nel gergo menta, non troppo ironico, «oggi tutti vogliono quotidiano». un “sito” internet, ma sito a Perugia non è una La serata è l’ultimo “lunedì del Dònca” prima bella parola!» Le risate sono diffuse e si ripetodi Natale, così si chiamano gli incontri che l’ac- no poco dopo, quando esce la carta “torcèbucademia promuove a cadenza settimanale. È un dello”, mal di pancia. La nostra “a l’orca” esce a evento di beneficenza in favore della “Casa del quattro chiamate dalla zona premi. Comincia Nibbio” di Perugia, onlus che si occupa di disa- l’assegnazione dei cioccolatini e dei vini. bili psichici insieme alla comunità di Qualcuno si scorda dei fini benefici dell’iniziatiCapodarco. In palio dolci e liquori offerti dai va e si arrabbia per non aver vinto. Per non negozianti della città, ma anche cuscini dorati scontentare nessuno si farà una seconda partita. dall’aspetto un po’ kitsch, della bigiotteria e un Per la cronaca il primo premio è andato alla dipinto, il primo premio. carta numero 7, “Pelarella”, “corteggiare una Il clima è goliardico e la platea, in larga mag- ragazza, circuirla, adularla in maniera insistengioranza assidui frequentatori degli eventi del te”, secondo il manuale etimologico. Che prov“Dònca”, si affretta ad acquistare le carte. La vede a fornire anche un frasario. “Tu ta quilla j’ sala è piena e non tutti riescono a giocare. fè la pelarella, ma lia manco n te vede”: tu la cor“Ho muginato le carte per un quarto d’ora”, teggi ma lei non ti considera affatto. michele raViart dice il banco, dopo aver mischiato il mazzo. Le carte vincenti, quelle alle quali è associato un premio, sono una ventina. “In genere si mettono all’asta, ma così il gioco potrebbe durare ore”, dice Allegrini. Si comincia. Le carte che escono ora non vinceranno nulla. “Tortòro”, Una piccola guida alle carte del “birci”, “azzico”, “metùlo” sono le prime mercante dei freghi perugino. Una estratte. «Dignità e identità sono le parole chia- versione rivisitata del mercante in ve per spiegare quello che stiamo facendo», fiera tradizionale, immaginata spiega Antonio, capelli lunghi e bianchi, uno dei dall’accademia del donca. membri storici dell’accademia. «Sono orgoglio- le carte sono disegnate con fumetti so di partecipare a questi eventi», dice, «perché e utilizzano il gergo giovanile della città di perugia. subito chiare agli umbri, i fuorisede hanno bisogno di un suggerimento per comprendere il significato di tutte le figure.
U
no di Natale stan brilremo a casa, forlante leit se giocheremo motiv di alla tombola. In tonalità sgargianrealtà non siamo ti colora l’acrodegli appassionapoli perugina: ti di queste cose. giallo dorato e Più che altro si fa azzurro argentaper i bambini. Di to. Il Natale nel certo il 25 non si centro della città può fare a meno è già arrivato; siadel buon cibo. A mo agli sgoccioli Capodanno ine famiglie, copvece penso che piette, gruppi di una partita a caramici camminate, a Bestia, si fano lungo la via corso VannUcci ancora più affascinante, illUminato daGli splendidi addobbi natalizi, sfere arGentate e dorate sospese nelle Vie dell’acropoli rà. E poi il torcicentrale, illumiglione fatto in nata da affascinanti sfere luccicanti sospese, sbirciando le vetri- casa è una tradizione» ha raccontato Francesca a ne in cerca di idee regalo. Come trascorreranno spasso con la famiglia. Torciglione che sarà sicuramente presente anche queste festività i perugini? I giochi della tradizione sono ancora di moda? Lo abbiamo chiesto a sulla tavola di Nicola e Malena. Si sono conosciuqualche passante infreddolito che ha deciso di sfi- ti quattro anni fa. Una coppia innamorata, ultra dare l’abituale gelida brezza che sferza, in questo settantenne. Entrambi sono vedovi. «Noi siamo periodo dell’anno, corso Vannucci. «Noi il gior- giocatori di Burraco e durante le festività non ci
Glossario del mercante in fiera “dei freghi”
perUGino-italiano
la
nostra carta,
a l’orca. siGnifica
portare in spalla
rogà – rodersi a l’orca – portare in spalla pelarella – fare il filo nicco – Goloso chiotto – silenzioso
le
carte del
mercante
dei freGhi perUGini,
diseGnate da claUdio
ferracci
sparnecio – asparago ciola – rana torzone – sciocco tortoro – bastone birci – capelli
bociarone – Urlatore saltalippo – ragazzo sveglio sita – puzzare brillocchi – Gioielli brugno – pugno bregno – Grugno frego – ragazzo rodigione – prurito metulo – fessacchiotto botega – negozio melarleveto – maleducato stròlleca – cartomante Gigine – nervi capucertla – capriola rimbuldicato – scosso sprocedato – mangione sfondone – bugia
perderemo le partite con gli amici al Centro An- è capace a giocarci. Dopo il pranzi e cene letto o ziani di Ponte Felcino. A Natale il pranzo si tira film». «A Natale in quanto nonni tombolata con i niper le lunghe. Non giochiamo a tombola. Dal 26 partiremo con i tornei di carte. A Capodanno an- potini. Invece tutti gli altri giorni con gli amici ci diamo a ballare» ha spiegato Nicola, ex marescial- troviamo per qualche partita a Bestia. è una scusa lo dei carabinieri. «Quando mi ha conosciuta - per vedersi. Giochiamo a soldi, ma piccole cifre prende la parola Malena- non sapeva né giocare a eh? Venti, massimo trenta euro. Siamo pensionacarte né ballare. Ha preso qualche lezione di salsa ti!» spiegano Marcello e Carlo, mentre camminano, chiacchierando, lungo la via. ed ora è più bravo di me». «Il 25 dopo il pranzo di famiglia giochiamo a Insomma la tradizione di riunirsi per partitone a carte. Niente tombola. Il nostro gioco preferito ri- carte il giorno di Natale o durante il periodo di vamane Bestia, anche con gli amici, durante le feste. canze tiene, un po’ tra tutte le fasce di età. I gioUn’occasione per stare tutti insieme e passare il chi tipici, però, come la tombola e il Mercante in fiera, sembrano essere tempo senza annoiarsi. stati un po’ dimenticati. Oppure a volte Sette e La crisi incide certamenmezzo» raccontano Elite sulla spesa per regali e sa e Letizia, ventiduenni. per pranzi e cene, ma Abbiamo fermato una l’usanza di preparare giovane coppia che invedolci e specialità fatte in ce non ama carte o giochi tradizionali: «Sì sì, i casa e di festeggiare tutti insieme rimangono nostri amici si trovano ancora pilastri fondaper questo genere di passatempi. Io li odio e mentali. nicola e malena, Giocatori di bUrraco sophie taVernese invece la mia ragazza non dUrante le feste natalizie
F
«per regalo i bambini desiderano i giochi visti in tv»
vengono capite: i are le veci di genitori arrivano in Babbo Natale: negozio con in mal’arduo compito dei no le letterine, scritgenitori sotto le fete con i caratteri ste. Le letterine dei imprecisi ed incerti bambini invadono tipici dei bambini le case e i negozi si molto piccoli: affollano di mam«Confesso: non me e di papà che risempre conosco i cercano i regali giusti per i propri figli. Una scena del film “pioVono polpette 2”, Uno dei più attesi per giocattoli che mio QUesto natale: i bimbi richiedono pUpazzi di QUesti personaGGi figlio desidera – afMa quali sono i giocattoli più richiesti? Tra i giovanissimi le novi- ferma un papà con un pacco regalo appena contà superano i giochi tradizionali, come conferma- fezionato in mano – e quindi ho bisogno delno i commessi di un negozio di giocattoli di Pe- l’aiuto dei commessi per trovare quello giusto». rugia: «I bambini richiedono i prodotti dei car- Sbagliare, in effetti, non è ammissibile: sarebbe toni animati che vanno per la maggiore, soprat- una delusione enorme per quei bimbi che aspettutto sulle reti tematiche a loro dedicate, ma an- tano con ansia il periodo di feste per trovare sotche i prodotti più pubblicizzati». Tra i regali per to l’albero quel regalo che, magari, agognano da le bambine vincono, senza dubbio, i giochi di tanto tempo. Ma il Natale è tempo anche di giochi tradizioHello Kitty, Peppa Pig e Violetta; mentre tra i maschietti ecco i supereroi, più o meno moder- nali, come tombola e mercante in fiera: qui, peni. Gli spot televisivi, inoltre, riescono a cattura- rò, cambia la fascia di età degli acquirenti: «Sono re l’attenzione dei più piccoli: «Senza dubbio – giochi che vengono organizzati soprattutto tra afferma una commessa – i giocattoli che i bam- Santo Stefano e Capodanno, nei giorni dove non bini vedono in televisione sono tra quelli più ri- ci sono pranzi e cene. Sono ancora molto acquistati – spiegano i commessi – ma non tanto dai chiesti». Una tendenza confermata dagli stessi genito- ragazzi e nemmeno dalle coppie più giovani: a riri, che anche di mattina, nei giorni prima del Na- chiederli sono i “tradizionalisti” del Natale, sotale, affollano i negozi alla ricerca del regalo giu- prattutto anziani, che si divertono a passare un sto: «È facile notare come i giocattoli che i no- pomeriggio spensierato con i nipoti». Ancora oggi, quindi, le festività natalizie rapstri figli ci chiedono, o meglio: chiedono a Babbo Natale, siano quelli dei cartoni animati che presentano ancora un momento per rinnovare la tradizione. Magari vedono in tv o al cinenon sul piano delle ma». Questo Natale, per scelte dei giochi o dei esempio, uscirà nelle sale regali, ma sicuramente cinematografiche “Pioil pacco regalo sotto vono Polpette 2”, sequel l’albero crea ancora del fortunato film di aniun’atmosfera magica. mazione di quattro anni E tutti si torna un po’ fa: «I personaggi di quebambini nel vedere fisto film riscuotono molgli e nipoti scartare feto successo tra i ragazzini lici la carta di uno scae pupazzi e giochi relatitolone e trovare dentro vi a questo cartoon sono quel giochino tanto demolto richiesti questo siderato. Natale». Un pUzzle di “hello Kitty”, il Gattino dei cartoni animati tanto amato dalle bambine Non sempre le richieste e. c.
poker senza rischi sotto l’albero: con il texas hold’em si può
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alla versione all’italiana (quello a 5 carte, reso famoso dai film di Pupi Avati) a quella più moderna ed affascinante del “Texas Hold’em”: oggi il poker è uno dei giochi che va per la maggiore, soprattutto tra i giovani. Non più bische clandestine, nuvole di fumo e quella sensazione di giocare d’azzardo in maniera illegale: adesso a poker si gioca nei lussuosi casinò o tra amici, magari durante le feste. E il boom del gioco ha fatto sì che, anche in Italia, si creasse una nuova figura: quella del giocatore di poker professionista. Uno di questi è Riccardo Lacchinelli, reduce da un final table all’Ept (il circuito di tornei più importante a livello continentale) e voce di “PokerItalia 24” il canale tv che trasmette poker 24 ore al giorno. Come si spiega il boom del poker degli ultimi anni? E che ruolo hanno giocato le tv? Innanzitutto bisogna dire che il texas hold’em è un gioco bello, affascinante e apprezzato soprattutto dai giovani. Le televisioni hanno giocato un ruolo fondamentale: basti pensare che i succes-
si mondiali raggiunti da alcuni miei colleghi (Max varsi in casa per passare una serata in compagnia. Pescatori nel 2006, ad esempio) non hanno avu- E poi, passando le ore al tavolo, tra chiacchiere to il giusto risalto mediatico, mentre oggi tutto e battute possono nascere nuove amicizie o cosarebbe diverso. Oggi i campioni di poker pos- munque rinsaldare legami storici. Si può definisono essere equiparati quasi ai calciatori e diven- re questa variante del poker come “sportiva”: patano dei modelli: hanno tanti soldi, fanno una gata una quota d’ingresso si gioca con le fiches bella vita e tanti ragazzi sperano di eguagliare i e, male che vada, si perde solo il denaro usato per successi dei loro beniamini. E qui va sottolinea- entrare nel torneo. Nel poker a 5 carte, invece, to un altro aspetto: con questa modalità di po- bastava una mano per dilapidare patrimoni inker, anche il novellino può battere il campione. teri, rilancio su rilancio. Il poker texano è solo Cosa impensabile in altre discipline più o meno una versione nuova dei passatempi da bar, con le partite a briscola o a scopa che sportive. Durante le feste di Natale, i più impegnavano i pomeriggi dei nonni e, durante le feste, è perfetgiovani si ritrovano per giocare a texas hold’em e non a tombola o to per una serata in allegria. mercante in fiera. C’è il rischio che i minorenni facciano scelte sbagliate, gioProprio perché adesso il poker non è più visto come un gioco da bisca cando magari su internet dove clandestina. In Italia c’è qualche è più difficile controllarli? Le piattaforme online fanno ciò problema normativo relativo ai circoli per giocare dal vivo, e allora ecche possono affinché chi non ha co che i ragazzi preferiscono ritrol’età giusta per avvicinarsi al gioco riccardo lacchinelli
non possa iscriversi ai siti. I controlli sui dati anagrafici sono molto seri, ma il rischio che si creino profili falsi a nome di genitori o zii ignari è sempre dietro l’angolo. Come mai lei ha scelto di diventare un giocatore professionista? Da imprenditore partivo privilegiato, ma quando ho avuto l’opportunità di avvicinarmi al gioco in maniera continuativa grazie ad uno sponsor bergamasco e poi alla Snai, ho parlato con mio padre e mio fratello, impegnati con me nell’azienda di famiglia prima di prendere una decisione definitiva. Prima è stato un impegno part-time, poi i risultati sono arrivati e adesso mi dedico al poker praticamente a tempo pieno. Insomma, durante le feste (e non solo) i ragazzi si divertono anche a provare l’ebbrezza del texas hold’em. Un divertimento senza rischio, diversamente da ciò che il poker rappresentava fino a qualche anno fa. edoardo cozza