ScubaZone n.26

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a fredda cronaca del disastro dell’Ugo Bassi, riassunta già il 30 giugno del 1941 in seno alla Tirrenia Navigazione dal Comandante Vincenzo Nardo, ci lascia sbigottiti, increduli e pensierosi ancora oggi, davanti a queste atroci e fulminee azioni di guerra, sebbene siano trascorsi più di settanta anni: come essere sul set di un film fin troppo veritiero. Lasciato gli ormeggi di Civitavecchia alle 17.15 del 27 giugno 1941 ed iniziato la navigazione come da istruzioni avute dal Comando della Marina del porto, il Comandante tenne costantemente la guardia rinforzata, ed i due ufficiali si alternarono al servizio, di sei ore in sei ore.

D’altronde, l’Ugo Bassi si accingeva ad una nuova traversata, una nuova pericolosa avventura anche verso l’ignoto e l’incontro con un temibile ed invisibile avversario che avrebbe da li a poco, decretato la fine della vita del mercantile stesso. Alle 5.15 del 28 giugno il Comandante Nardo portava il Piroscafo al traverso di Capo Comino a distanza di due miglia, e stava manovrando a ¾ di miglia da Capo Bellavista per poi seguire le rotte sottocosta, per sfuggire il più possibile all’avvistamento nemico. Anche se era estate ormai, la brezza notturna aveva raffreddato l’equipaggio, e il poter sorseggiare un po’ di the caldo, avrebbe sicuramente stemperato un po’ la tensione di tutti . E così dalla cucina arrivò la bevanda calda


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