Avventura n.1 - 2015

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Petali artistici

La tecnica dell’infiorata

di Tonio Negro -foto di Giorgio Ascenzi e Antonello Bezzi

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Genazzano, in provincia di Roma, ogni anno la prima domenica di luglio si tiene l’infiorata più lunga del mondo, certificata dal Guinness World Record. Si tratta di un immenso tappeto floreale che si estende per circa 1800 metri lungo il percorso della processione del Corpus Domini. È una tradizione molto antica con una tecnica ben consolidata negli anni. Per la realizzazione dei quadri disegnati sul selciato, occorrono tantissimi fiori. I singoli petali vengono utilizzati dagli infioratori come i colori dai pittori: il giallo della ginestra, l’azzurro della torrena, il rosso dei garofani, il verde del bosso e del finocchio selvatico, il marrone della romice crespa e del grano…. Come per una qualsiasi impresa di squadriglia o di reparto, anche l’infiorata va progettata nei dettagli, partendo dal calcolo dello spazio a disposizione, dalla scelta del soggetto da riprodurre sulla base dei colori che i fiori tipici della primavera e dell’estate offrono, dalla realizzazione dei bozzetti e, naturalmente, dalla scelta dei fiori.

RACCOLTA, ASCIUGATURA, SMINUZZAMENTO E CONSERVAZIONE

Il materiale utilizzato è composto da fiori recisi, piccoli fiori di campo, foglie delle siepi dei giardini di casa, ortaggi, granaglie ed essenze vegetali. Fiori ed erbe raccolti si lasciano asciugare al sole mattutino o pomeridiano, evitando le ore più calde: questo trucco mantiene brillante il colore ed evita l’imputridimento. Poi il materiale si ripone in locali con un alto tasso di umidità e con temperatura bassa, ideale è una cantina. Lo “sminuzzamento” si opera dividendo i petali dalla corolla e separandoli per colore. Non si elimina quasi nulla e occorro-


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