Scienza & Società - 1/2 - ottobre 2007

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12/10/2007

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Ambiente e popoli

paesi sono stati veloci nel riconoscere il grande potenziale di sostegno e di sviluppo che poteva venire dalle comunità della diaspora, e quindi nel facilitare le loro donazioni. I membri più qualificati delle comunità all’estero, specie quelli dello Sri Lanka, sono ritornati a casa per dare aiuto medico e altro tipo di aiuto, sostenuti in questo sforzo dai media locali. Sebbene l’intera scala del contributo della diaspora sia sconosciuta, è del tutto probabile che essa abbia fornito un contributo sostanziale, evidenziando il suo ruolo chiave nei riguardi dello sviluppo dopo il disastro dei Paesi di origine. d Impatto dei disastri naturali sui Paesi di destinazione dei migranti: in diversi casi, veri e propri flussi di migranti fuggono dal paese di origine per rifugiarsi in un paese contermine. Si tratta solitamente di paesi poveri che si trovano in gravi difficoltà ad accogliere migliaia, se non addirittura centinaia di migliaia o milioni, di rifugiati. La sola soluzione diventa allora l’allestimento di smisurati campi profughi la cui gestione si avvale necessariamente dei contributi della comunità internazionale.

Considerazioni conclusive Naturalmente tanto più forti e devastanti sono i disastri naturali, tanto più forte è il prezzo da pagare in vite umane, in infrastrutture e nelle attività economiche, magari anche per lunghi o lunghissimi periodi. Prezzo che si paga anche in termini di migrazioni forzate di breve, medio e lungo raggio, tanto interne quanto internazionali. Le conseguenze, poi, possono anche essere di natura psicologica, dal momento che paura e scoraggiamento si insinuano e crescono nelle persone e nelle famiglie, e quindi nelle collettività. I processi di degrado ambientale lenti e progressivi, – per esempio i processi di desertificazione – per certi versi sono più insidiosi, perché sono meno percepiti dall’opinione pubblica e dalla classe politica e quindi diventano meno fronteggiabili e meno fronteggiati. Nel caso invece di forti e devastanti disastri naturali si mobilitano forti e nobili sentimenti e si attuano interventi di persone, organizzazioni e istituzioni quasi sempre in grado di fronteggiare almeno l’emergenza. Comunque, il problema delle migrazioni legate a cause ambientali con ogni probabilità assumerà in futuro una ancora maggiore gravità tenendo conto che mutamenti climatici potrebbero portare a più frequenti e/o intensi disastri naturali e cataclismi, e certamente le società non sono sufficientemente attrezzate a fronteggiarli dal punto di vista tecnico e organizzativo. In particolare il problema riveste una peculiare gravità nei paesi poveri, 47


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