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N/22

“Annate a morì ammazzati”


Gasparri: "il popolo della libertà è stato eletto per fare delle riforme e le faremo". Cos'è una minaccia?


Un numero cosi figo che non ha bisogno di presentazioni e non ne avrĂ alcuna.

Buon divertimento.


Il Papiello

G.


CINA Creato buco nero in laboratorio. Gli scienziati smentiscono i catastrofisti garantendo che non si mangerà la Terra, nè alcun bambino come paventava il centrodestra. RIFORME Corte dei Conti boccia lo Scudo fiscale. All'orizzonte un'altra riforma dopo quella del CSM e della Corte Costituzionale. TIMES Accuse al governo italiano di aver pagato i Talebani per evitare altri attentati. Scene di gelosia a Corleone.

MILANO Allo studio ronde diurne per combattere l'attraversamento pedonale e l'abuso di calzini turchesi. SACCONI L'inchiesta sulla pillola Ru486 finirà prima che sia in vendita. Mia moglie non sopporta di rifare gli scatoloni.

LINDSAY LOHAN Per lei ancora un anno di terapia dopo che nel 2007 fu trovata per ben due volte a guidare ubriaca. Per i giudici i progressi non sono stati sufficienti anche se è stato apprezzato il fatto che in aula indossasse le mutande. BERLUSCONI Rapporti straordinari tra me e gli alleati. Il giorno dopo per colpa delle docce si ritrovano sempre senza voce. AL PACINO Anni fa mi sono prostituito in Sicilia. E' così che ho conosciuto la Repubblica Italiana. ANNOZERO Attesa per la prossima puntata con in studio il figlio di Karzai: i soldati francesi sapevano della trattativa?


Seguire le vicende del PD è noioso quasi quanto seguire un Gp di F1 senza le inquadrature alle mucose vaginali delle paddock girls. Fortunatamente anche il Pd ha la sua paddock girl: Paola Binetti. Per tutti i pervertiti che ora stanno fantasticando sulle sue mucose vaginali: sono 10 euro per una foto, 15 per una foto con dedica e 200 per ospitarle dal vivo ad addii al celibato o suicidi di massa. La "Legge Concia" sull'omofobia è stata affossata dalla maggioranza, dall'Udc e dal voto contrario della Binetti. Nel Pd si sono meravigliati che abbia votato contro? Strano per

una che fino a 5 minuti prima della votazione urlava che l'omosessualità è una malattia meno grave solo delle sceneggiature di Silvio Muccino. Franceschini si è arrabbiato così tanto che tra 15 anni proporrà la sua espulsione dal partito. Quando la Binetti ha saputo della reazione di Franceschini non ha fatto una piega: ha continuato a bruciare dischi dei Village People a Campo dei Fiori e solo dopo aver ricoperto le ceneri col sale ha dichiarato che alle primarie voterà per Bersani. Franceschini e Marino hanno ripreso subito colore. Ad ogni modo

Il destino della Binetti ormai sembra segnato: anche se lei nega, dopo le primarie probabilmente andrà via dal Pd, si accaserà nel nuovo partito di Rutelli e Casini insieme ai quali combatterà le influenze negative del grammofono sui giovani. Non dico che la Binetti viva proiettata nel passato, ma stamattina non ha fatto in tempo a ritirare i dagherrotipi fatti con Bagnasco per un imprevisto alla ruota del suo calesse.


Alessandro Verdoliva Meglio un uovo oggi o un Bersani domani? In preda a quell'ossessione compulsiva di voler essere presente al cambiamento di questo paese, ripetutamente disillusa, forse parteciperò alle primarie del PD. E se non ne uscirà un leader convincente, nella peggiore delle ipotesi verrà fuori un romanziere. Ancora non ho una preferenza per quanto riguarda il mio candidato. Difficile pronunciarsi quando la scelta deve ricadere fra Qui, Quo e Qua. Una lunga riflessione mi attende. Ignazio Marino. Laico. Dice cose condivisibili e non è ben visto dalla nomenclatura del partito. Parte leggermente svantaggiato. E’ quello che gli dice la moglie, rincuorandolo. Pierluigi Bersani. Non voglio perdermi il suo ultimo cd, feat D'Alema. Potrà essere utile al paese, procurando autografi di Vasco. Dario Franceschini. Promette una durissima opposizione da fare nelle sedi opportune. Tipo Twitter. Come Alessandro Del Piero e Rocco Siffredi, ha fatto di un uccellino il suo migliore amico.

Il 25 Ottobre potrebbe segnare anche l’addio al PD della Binetti e di Rutelli, personaggi un po’ troppo conservatori, a detta di Torquemada. Oggi, 25 Ottobre 2009. Vado con le idee chiare. Armato di matita traccio con veemenza il segno, attento a non sbagliare. Verso i miei 2 euro. Ho fatto la cosa giusta. Torno a casa, e aspetto i risultati del “Win for Life”.


Colecisti G.

Afghanistan: Secondo il quotidiano inglese Times, i servizi segreti italiani avrebbero trattato con i Talebani. Soldi per evitare attacchi ai militari. Mi sembra davvero incredibile. Sarebbe come paragonare i Taliban ai Corleonesi! Dopo l'annuncio della notizia, il ministro La Russa ha detto che il Times “offende i nostri morti e i nostri militari”. E io che pensavo che fosse La Russa vestito con la mimetica ad offendere i nostri soldati. Per Frattini si tratterebbe di “accuse false e offensive”. Neanche avesse pagato lui. Rutelli:“in questi casi o si hanno le prove o si deve evitare di sollevare casi così insidiosi”. Ha ragione, i Talebani hanno questo brutto di vizio di non rilasciare mai le ricevute. “E' impossibile che i servizi segreti abbiano pagato i Taliban. Se fosse accaduto, di certo io ne sarei stato informato” ha dichiarato infine Raul Bova. Scudo Fiscale: Bankitalia esprime l'ennesimo parere negativo sullo scudo fiscale di Tremonti. Mi chiedo: quando cominceranno a farci sentire anche i lati positivi? Basterebbe intervistare la criminalità organizzata. Diciamoci la verità: lo scudo fiscale è stato fatto solo per avere qualcosa che all'estero ci invidiassero. Tremonti: “Lo scudo fiscale non incentiverà l'evasione in futuro”. Semplicemente perché non ci sarà un futuro. Per il ministro non c'è ragione di allarmarsi, in fondo è un meccanismo che hanno anche altri Stati. Certo, li la tassazione è ben più alta del 5% ma in quei paesi la lobby degli evasori non è così forte. Bei tempi quelli in cui Tremonti assicurava spavaldo: “Con me non ci saranno mai più condoni”. Evidentemente al ministero ci deve essere qualcuno con una maschera di gomma. Omofobia: Bocciata la proposta di legge per l'aggravante di discriminazione sessuale. Per Vietti (UDC) e per


il resto del gregge, il testo sarebbe ambiguo. “Orientamento sessuale” non sarebbe, infatti, un termine abbastanza chiaro per definire i “ricchioni”. Inoltre la formulazione della legge creerebbe disuguaglianza nei confronti di altre categorie sociali a rischio come gli anziani, i disabili e i tifosi di calcio. La Binetti (PD) si è difesa dicendo: “Per come era formulata la legge, le mie opinioni sull'omosessualità, e quelle di tante altre persone, potevano essere individuate come un reato”. No cara Binetti, le sue opinioni sui gay, secondo quanto sosteneva un certo Gesù Cristo, potrebbero essere individuate come un peccato. Peccato mortale. Brucerebbe all'inferno, se solo esistesse. La Binetti ha detto di “sentirsi perseguitata”. In effetti ci sarebbe un uomo con la barba che dall'alto la osserva per tutto il giorno. Venendo alle buone notizie, l'ONU ritiene che l'Italia abbia fatto un passo indietro nel campo dei diritti civili. E adesso è due posizioni davanti alla Germania Nazista. Certo, non siamo ai livelli di quei paesi dove tutt'ora l'omosessualità è considerata un reato, ma la legislatura è ancora lunga. Intanto l'altro giorno ci sono state altre aggressioni contro i gay a Roma. Ma bisogna ammettere che la giunta Alemanno non c'entra. Erano tutti in riunione in quel momento. In Italia non c'è alcun problema omofobia. Il vero problema sono gli omosessuali. Mesiano: Il giudice civile che di recente ha condannato la Finivest a risarcire la CIR, per la brutta vicenda di corruzione nel lodo Mondadori, si chiama Raimondo Mesiano. Lo dico nel caso vi fossero sfuggiti gli ultimi anatemi voodoo fatti da Marina Berlusconi. Il Lodo Mondadori, invece, è quella sentenza arbitrale che consegnava di fatto la Mondadori a Berlusconi, grazie ad una grossa somma di denaro che gli avvocati Fininvest: Previti, Acampora e Pacifico, infilarono dentro gli slippini dei conti esteri del giudice Metta, colui che scrisse la suddetta sentenza. E questo lo scrivo nel caso voi foste spettatori di Porta a Porta (adoro Vespa, l'unico messia del giornalismo che riesce a confezionare un servizio sul lodo Mondadori nel quale si cita il nome del corrotto Metta, ma ci si dimentica di dire chi, secondo sentenza definitiva della Cassazione, materialmente diede i soldi a metta: ovvero Previti & Friends).

Di recente, è accaduto che il CSM abbia promosso il giudice Mesiano. Sia per anzianità che per la freddezza con cui ha saputo affrontare le pressioni prima di questa importante sentenza. Per festeggiarne la promozione, i parlamentari della maggioranza e i dipendenti Mediaset (anche se è difficile scorgere le differenze), hanno pensato bene di infangare un po' la sua persona. “A volte si assiste a casi di umorismo involontario”, ha esclamato Gasparri davanti ad uno specchio. Per il ministro alla cultura Bondi “la realtà supera l'immaginazione”. Infatti Bondi è davvero il ministro alla cultura. Brachino, a Mattino 5 (la trasmissione che rende il coma un'esperienza interessante), ha lanciato un bel servizio sulle “presunte strane abitudini” del giudice Mesiano. In pratica viene mostrato il giudice che va dal barbiere, cammina per strada, si siede nel parco. Tutte operazioni che la gente normale come Brachino evidentemente non fa. O se le fa, ha il buon gusto di farle indossando un costume da coniglio rosa con una maschera antigas. Ma niente calzini turchesi, per dio! Ad ogni modo, quello che mi ha lasciato veramente stupito è stato che non hanno detto che Mesiano è un rom-ebreo-omosessualesieropositivo. Ma per quello c'è sempre Studio Aperto delle 18.00.






Stefano Pisani (Randomante)


Mia, Steel, Boing, Canale5, Rete4, Italia 1, Tele Vanvera e Escort Channel. Mi è concesso solo un varietà ogni tre ore, Passwor*d di Emilio Fede. Forse il problema di sintonizzazione ce l’avevo io nella testa.


Caro diario, seduta sul mio letto di lana di vetro provo a scriverti con quanto sgomento e dolore io ricordi gli episodi di queste ultime settimane che in qualche modo mi hanno vista protagonista sui mezzi di comunicazione italiani. Sto provando a liberarmi da questo fardello cercando di condividere per quanto mi è possibile le sofferenze patite da Cristo nostro Signore, mortifico me stessa per superare la mortificazione

dettata dagli altri. Ma questa faccenda della sessione parlamentare sull'introduzione dell'aggravante di omofobia nel codice penale è veramente ridicola, e mi fa soffrire. Magari sarà anche per le frustate ed il doppio cilicio, però soffro. Anche spesso. Fortunatamente quello scempio legislativo presentato dalla Concia poi non è

passato, ma abbiamo rischiato grosso. Pensa, si voleva introdurre per iscritto che pestare un gay fosse più grave che pestare uno che non fa della sodomia e della devianza una ragione di vita. Siamo all'assurdo: la discriminazione dei normali in favore degli intrinsecamente disordinati. Mi piacerebbe ricordare a questi nobili liberali senza Dio che l'omosessualità fino a qualche anno fa era classificata come patologia, poi i poteri forti comandati dai froci sono riusciti a sovvertire questa realtà oggettiva. Dico io, non bastava trovare un vaccino? E' evidente inoltre la grave limitazione della libertà di espressione di alcuni di noi. Credo sia una forma di discriminazione bella e buona contro determinate persone che esprimono valutazioni morali nella sfera della sessualità: non avrei potuto più dire, ad esempio, che tendenze omosessuali fortemente radicate portino direttamente alla pedofilia. Per dire. Ecco caro diario, in tutto questo mi sembra ovvia quanto evidente la minaccia alla libertà di magistero della Chiesa, da sempre impegnata


nella riaffermazione di una visione antropologica dell'uomo conforme al disegno del Creatore: l'uomo sopra, la donna sotto e i froci all'inferno. E' un po' come con il colore della pelle. Fino a qualche tempo fa tutti a sventolare de Gobineau per dimostrare che – cosa innegabilmente vera – noi bianchi siamo superiori, ora invece sembra essere diventata una moda, questa di essere negri. Una volta significava essere schiavi ed inferiori, ora la lobby dei negri è riuscita a far dimenticare anche questa realtà oggettiva, è inconcepibile. Se vanno tutti nelle posizioni di potere poi chi ci mandiamo a giocare a basket? Sia chiaro comunque, non sono contraria alle persone omosessuali, ho simpatia per loro. Non sporcano, non

fanno la pipì in giro e se gli lanci una palla te la riportano. Ah, e sono anche degli ottimi presentatori tv. Se si passa sopra ai loro incontrollabili istinti sessuali magari riesci anche a farti arredare casa. Poi, veramente, non vedo perché si debba parlare tanto di discriminazioni. Io ad esempio non ne faccio: trans e omosessuali andrebbero presi a calci nel culo nella stessa maniera. La discriminazione sessuale ha una sua radice storica e culturale ben piantata nel substrato cattolico ed europeo e quindi mi chiedo: chi siamo noi per sentirci al di sopra della storia e della cultura? Chi siamo noi per schierarci contro le sacre scritture? E se da domani qualcuno ci dicesse che pulirsi il culo dopo aver cagato non è più necessario, noi lo faremmo?

Ora però non vorrei che qualcuno mi attaccasse sul campo delle violenze ed i pestaggi. E' chiaro che io sono contro la violenza in genere, anche quella che si sta facendo alla mia persona. Però se un gay decidesse di punire se stesso attraverso la mortificazione corporea, chi siamo noi per vietarglielo? Come diceva un mio amico dell'Opus Dei, “l'unico omosessuale buono è l'omosessuale flagellato”. Magari potrebbe diventare un'esperienza sessualmente appagante. Per me lo è.


Dottore, ho un problema.

E la ragazza?

Ma, veramente presid...

E' fuggita in preda al panico! Meno male che il servizio d'ordine l'ha recuperata, sedata e riportata nel lettone. Si, ma non posso continuare ad andare avanti così. Ne va del mio lavoro! L'altro giorno, ad esempio, stava andando tutto liscio. Ero li che raccontavo di come io sia la persona più perseguitata al mondo degli ultimi 150 anni, quando ho cominciato a sentire quella sensazione nello stomaco. Riesco appena ad aggiungere che sono Sempre stato assolto dai miei

No, lei mi deve aiutare. Credo che la cosa sia seria. Guardi, fors... E' tipo un tic. Viene a momenti però. In genere capita quando parlo davanti a molte persone. Sono li tranquillo che faccio il mio discorso, quando a un certo punto sento una cosa qui nella pancia... Come un rigurgito? Si, come una specie di rutto. Sento che sale in fretta, mi arriva alla bocca ed ecco che mi esce fuori una verità. Non mi era mai capitato prima. Sono abbastanza preoccupato. Si, ma... Dottore, niente ma. Lei è qui, pagato coi soldi di tutti, per risolvere i miei problemi. Cerchi di fare qualcosa, è piuttosto imbarazzante per me! L'altro giorno ad esempio ero a letto con una bella gnagna, ostentando come un pavone le mie qualità amatorie, quando a un certo punto le ho detto: Vado un attimo a fare una doccia e ad iniettarmi sangue di gorilla nel pene.

processi, e poi PRAAAAAAAAAAAAAAAT! Ecco che viene fuori che mi sono potuto permettere di spendere 200 milioni di euro per pagare consulenti e giudici. Davvero imbarazzante. Si, anche perché in realtà la cifra sarebbe più alta. Ma non è questo il punto. Io rischio grosso. Lei mi deve aiutare! Vorrei tanto ma non posso. Non sono mica un dottore. Sono l'imbianchino e togliere quelle macchie dal soffitto le costerà sui 2000 euro. Paga in contanti o mi offre una candidatura?


1) Cominciate con dei preliminari. Voglio spiegarvi perchè il Tg1 ha assunto una posizione prudente sull'ultimo gossip 2) Passate la vostra lingua sul collo del partner, scendete giù sul petto, risalite e baciatelo in modo passionale. Dentro questa storia piena di allusioni, rancori personali, non c'è ancora una notizia certa nè un'ipotesi di reato che riguardi il premier e i suoi collaboratori" 3) mentre continuate a lavorare con la lingua sul suo collo cominciate a slacciargli i pantaloni ed infilateci dentro la vostra mano. Lo dico senza spirito polemico, ma la manifestazione di oggi per la libertà di stampa per me è incomprensibile. 4) cominciate a masturbarlo prima con una e poi con tutte e due le mani. denunciare la libertà di stampa in pericolo è un assurdo 5) fate apprezzamenti sul suo cazzo. Silvio Berlusconi tocca il cielo con un dito. Non si aspettava un successo del genere. Come pure non si aspettava il veleno, le accuse e gli insulti che gli hanno riversato addosso in questi giorni i suoi alleati. E visto che l'uomo risponde alle difficoltà come un leone, in quattro e quattr'otto come quando è sceso in campo nel '94 ha deciso di rivoluzionare lo scenario politico italiano: un nuovo partito, un ritorno al proporzionale sul modello tedesco, fine del bipolarismo e, magari, nuove alleanze. Con il nuovo partito della libertà, ovviamente, al centro degli equilibri politici del Paese. 6) avvicinate la bocca al suo cazzo, baciateglielo e poi cominciate delicatamente a leccarlo partendo dalla base fin sopra la punta. “Intorno a lui tutto il mondo sta cambiando. I grandi papaveri della finanza straniera, quelli

che ieri facevano il bello e il cattivo tempo sui mercati, rischiano di finire in galera. I grandi banchieri nostrani, quelli che per quindici anni hanno interpretato il vero potere nel Belpaese, intervenendo su tutto dall'economia ai grandi giornali, che per anni lo hanno snobbato prima come imprenditore poi come uomo politico, adesso debbono rivolgersi a lui con ben altri toni per essere salvati." 7) Dopo averlo bagnato per bene con la saliva prendetelo in bocca e cominciatelo a succhiare accompagnando il movimento della bocca con quello della mano. "Il personaggio sta attraversando una fase di euforia da popolarità. L'altra sera appena tornato dal vertice europeo di Parigi ha fatto capolino in una discoteca milanese dove si svolgeva una festa di ex-studenti della Bocconi. Ha fatto le ore piccole. Del resto uno dei suoi obiettivi e' quello di allungare la vita agli italiani. «All'inizio secolo - sono state le parole con cui ha cominciato il suo discorso di ieri sera - la media di vita era di 40 anni. Ai giorni nostri e' di 80. Ho messo in piedi un centro a Verona, grazie a Don Verze', che ha l'obiettivo di allugare in pochi anni la vita degli italiani fino a 120 anni». Appunto, ormai il personaggio e' senza confini. " 8) Quando il vostro partner sarà eccitato a dovere smettete di succhiargli il cazzo e cominciate a leccare i testicoli, spostando ogni tanto la lingua sulla pancia e sul petto cosi da farlo impazzire un po' (vorrà assolutamente che glielo prendiate in bocca) "Indossa un maglione blu e ha il piglio deciso del direttore dei lavori, del comandante dei pompieri, del capo militare, ma anche la comprensione del prete. Silvio Berlusconi nelle emergenze si esalta. La sua attitudine è la politica del «fare».”


9) A questo punto tornate a succhiarglielo in maniera più aggressiva ed eccitata, sbizzarite la fantasia. La politica del fare

Queste strumentalizzazioni, questi processi mediatici, non hanno nulla a che vedere con l'informazione del servizio pubblico.

10) e quando il vostro partner sta per venire aumentate la velocità dei vostri movimenti. del fare del fare del fare

Puo capitare che qualche vecchio partner abbia fatto meglio di voi -E poi mi sono battuto perchè Biagi non lasciasse la televisione ma alla fine prevalse in Biagi il desiderio di poter esser liquidato con un compenso molto elevato -Non c'è più Enzo, chiudiamo questo servizio.

11) Potete decidere di farvi venire in faccia, sul corpo, in gola etc. (dipende dai vostri gusti e da quelli del vostro partner) Questa è la linea editoriale del Tg1 che vi ho promesso, cari telespettatori, fin dal primo giorno. E che continuerò a garantirvi. 12) una volta avuto l'orgasmo continuate ad accarezzarglielo e a leccarlo ancora un po.

non preoccupatevi, perseverate nella pratica e ascoltate le indicazioni che il vostro compagno vi dà per arrivare a godere appieno della vostra sessualità.



Prefe

Così ci aveva promesso il premier durante lo show: “Delinquenti minacciano in mondovisione il giudice che li ha condannati”. Ma, si sa, Berlusconi è come un giocatore di Texas Hold’em a cui piace bluffare, e questa volta è andato all in avendo in mano un due di picche e la carta coi punteggi del bridge. Evidentemente Silvio aveva sguinzagliato tutti i suoi lacchè alla caccia di notizie riguardanti il giudice Mesiano, notizie pruriginose, infamanti, molto meglio se pruriginose ed anche infamanti; altrettanto evidentemente si aspettava che nel giro di qualche ora avrebbero scoperto che Mesiano aveva stuprato una minorenne paralitica usando una falce ed un martello, o che sarebbero riusciti a produrre una velina falsa, ma plausibile, in cui Gesù lo accusava della sua crocifissione. Ma nulla di tutto ciò è accaduto: la campagna contro il giudice sinora si è rivelata vile ed inefficace; un po’ come lo sarebbe stato infilare nel letto di Mesiano una testa di cavallo a dondolo. Il Giornale di Feltri ha pubblicato articoli con interviste ad avvocati anonimi, casualmente onnipresenti ai ristoranti o bar in cui Mesiano si trovava con gli amici, che altrettanto casualmente ricordavano con precisione sconvolgente i discorsi che avevano casualmente (sì, casualmente, perdio) origliato, discorsi in cui Mesiano parlava male di Berlusconi e bene di Prodi. Questo dovrebbe quantomeno invalidare la sentenza che condanna Fininvest a risarcire 750 milioni di euro alla Cir, non trovate? Beh, lungi da me l’idea di paragonare i ricordi di anonimi avvocati al lavoro di un apparato digerente, ma cose del genere possono essere giudicate notizia nella misura in cui quel che espelliamo comodamente seduti sul water può essere giudicato cibo. Come se non bastasse il povero Mesiano è

stato pedinato dalla troupe di canale 5 e i risultati li abbiamo visti tutti. Calzini di un colore bizzarro? Mesiano che fuma davanti al barbiere? Mesiano che non fa assolutamente un cazzo di nulla in giro per le strade della sua città? Ma andiamo, ho fatto cose ben peggiori da quando ho iniziato a scrivere questo pezzo. (Accendino. Brucia il residuo di carta sotto il filtro, accendi, continua a scrivere).


Cospargere di fango (merda) questo inappuntabile giudice si è rivelata insomma un’impresa più ardua del previsto, dal momento che il suo passato sembra essere più lindo di Giovanni Ferretti. Nelle redazioni delle televisioni e dei giornali (e dei servizi segreti se vogliamo dirla tutta) del premier, dopo l’infausta minaccia a reti unificate si dev’essere scatenato il finimondo. Io questo finimondo lo voglio immaginare così: Subito dopo aver rilasciato la dichiarazione, Berlusconi va da Bondi: “Sandro, potrei aver detto una cazzata. Spero che abbiate qualcosa su quel Mesiano, altrimenti sono fottuto. E sappi che se non lo fate passare per un folle e viene fuori che devo davvero tirare fuori 750 milioni di euro, non solo scappo con i 750 milioni di euro ad Hammamet, ma ne spendo 5 per pagare qualcuno che ti venga a infilare in una colonna di cemento armato. Chiaro?” Bondi, in una sorta di camaleontismo tattico verso le mosse del suo Dio, decide di rilanciare il bluff: “È tutto sotto controllo, abbiamo in serbo un trattamento medievale per quel tizio. Fidati, Messia, dopo che lo avremo annichilito non potrà nemmeno andare a rete4 per fare il giudice di Forum”. Silvio torna a casa soddisfatto, mentre Bondi corre a perdifiato nella stanza dei bottoni a

premere il pulsante di allarme generale. I chip installati nei cervelli di Feltri, Belpietro, Mario Giordano, Brachini, D’Alema e tutti gli altri membri dell’intelligence forzista ricevono e trasmettono il segnale, convocando una riunione. Dopo pochi minuti sono tutti intorno ad un tavolo: Fede, Brachino, Signorini, Platinette, il Gabibbo, Belpietro, Feltri, Giordano… tutti. Di fronte a loro i fascicoli riguardanti Mesiano, provenienti dall’ex-Sisde, titolati Trovare qualcosa che non va in quest’uomo sarebbe come dare del finocchio a Siffredi. Capezzone presiede la riunione: “Bene, mi rendo conto che qui la situazione è intricata. Saprete tutti che la nostra fonte di danaro ha pubblicamente promesso di demolire Mesiano. Dobbiamo agire. Che armi abbiamo? Avanti, voglio sapere tutto” Alfonso Signorini e Claudio Brachino si scambiano un rapido sguardo d’intesa come a dire: “Il tuo ciuffo oggi è strepitoso.” “Anche la tua sciarpa rosa.” Signorini risponde: “Daniè, stiamo nella merda, abbiamo meno materiale noi che dignità te.” “Questo, e scusa se ti sembro immodesto, mi sembra obiettivamente difficile.” “Gli abbiamo piazzato le telecamere alle calcagna, ma questo stronzo è furbo, deve averci avvistato e non ha fatto nulla di sospetto.” “Me ne sbatto. Domani deve andare in onda quel che avete raccolto e il porco deve uscirne distrutto, a cosa possiamo appigliarci?” “A niente.” “Impossibile, qualcosa deve pur esserci.”


“Daniele, cosa vuoi che ti dica? E’ andato dal barbiere, si è fumato una sigaretta, si è seduto su una panchina. Sto facendo più cose disdicevoli io, soltanto finendo questa frase, di quante lui ne fa in una giornata intera.” “Lasciami pensare… Trovato! E così quello stronzo si sarebbe fumato una sigaretta? Fategliela pagare. Fate notare che fuma, i nostri elettori troveranno un motivo per il quale un giudice che fuma non può giudicare un presidente del consiglio che si fotte la Mondatori corrompendo un giudice. Cos’altro?” “Altro? Daniele, non capisci? Non abbiamo nulla. Di cosa dovremmo parlare? Dei suoi calzini color turchese?” “Benissimo, vedi che un po’ alla volta ci capiamo? Potete insistere su quelli, e cercate di creare un collegamento fra questo abbigliamento insolito e la stravaganza dei suoi verdetti. Potrebbe funzionare.” Brachino, un po’ perplesso, interviene: “Ma i nostri ascoltatori non penseranno che li prendiamo per il culo?” “Claudio, forse non ti è ben chiaro con chi stai parlando. Ti ricordi cosa dicevo due anni fa di Berlusconi? Ti ricordi in che partito ero? E di chi sono il portavoce adesso? Ti è sembrato che i nostri elettori si siano sentiti presi per il culo?” “No, ovviamente. Ma…” “Brachino, cazzo, smettila di trattare i nostri elettori come normali esseri umani! Non capiscono, fattene una ragione. Menti, esagera, infanga, sii creativo, altrimenti non farai mai carriera. Conduci Mattino 5, non il David Letterman Show; quanto ancora ti dobbiamo degradare perché ti svegli? Ora vai in redazione e cerca di confezionare un

servizio degno di tale nome, che se domattina quando Silvio si sveglia non vede qualcosa di incisivo nella tua trasmissione di merda ti manda a fare il tronista.” “Ma io sono sposato.” “Levatemelo dai coglioni!” Capezzone, indispettito dalla poca intraprendenza dimostrata sinora dalla task force anti-Mesiano e dalla dabbenaggine di Brachino, continua inferocito: “E dove cazzo è Ferrara? Doveva essere qui dieci minuti fa, abbiamo mandato l’aereo presidenziale a prenderlo.” Vittorio Feltri, sinora rimasto in disparte perchéannoiato dall’incompetenza dei suoi colleghi, interviene: “Daniele, l’aereo era pieno”. “Ma che cazzo, ha 100 posti per i passeggeri, doveva caricare solo Giuliano. Chi diavolo c’era dentro?” “Troie.”


“Ok. Domanda stupida. Mi stai dicendo che ce n’erano 100?” “No, 96. Ma i posti liberi non bastavano per lui.” “Capisco. Beh, ci sei tu, e so già che non ci deluderai. Dai, sgancia, qual è la tua bomba al merdolo per Mesiano?” Vittorio Feltri a questo punto estrae dalla tasca una forchetta, la posa sul tavolo ed infila una mano in un simpatico pupazzetto che ritrae un omino in giacca e cravatta. Capezzone è perplesso, ma sa che Vittorio è uomo dalle mille risorse: “Questo cosa mi significa?” “Ti presento Mario, l’avvocato immaginario, e Beatrice, la forchetta ascoltatrice. Lavorano in coppia.” “Già mi piace la tua presentazione. Continua.” “Beh, la questione è questa. Mentre Claudio e Alfonso perdevano tempo a seguire legalmente Mesiano in giro per la città, io e i servizi segreti abbiamo pensato di infilare una microspia nella forchetta con cui Mesiano veniva servito al suo ristorante preferito.” Alfonso Signorini, visibilmente colpito, esclama:“L’ho sempre detto che sei tanto bello quanto intelligente.” Feltri, cordiale verso il prossimo sino a quando il prossimo non si rivela comunista, abbronzato o omosessuale, non prende bene la cosa, ma soprassiede e spiega: “Bene, il nostro giudice ha espresso timidi apprezzamenti su Prodi? E noi li useremo come una mazza chiodata con cui vergarlo ben bene. È qui che entra in gioco Mario, l’avvocato immaginario. Non potrei mai affermare che abbiamo registrato i discorsi di un giudice con delle microspie, ma ho trovato una soluzione: Mario, l’avvocato immaginario, che origlia dal tavolo di fianco! Capite? Basta dire che abbiamo intervistato un anonimo avvocato che ha casualmente ascoltato dei discorsi di questo

giudice comunista e bum, il gioco è fatto. E adesso ditemi se non c’è un cervello geniale intrappolato in questa testaccia di cazzo.” Capezzone mostra soddisfazione e chiede:“Qualche anticipazione?” “Un brindisi alla cacciata di Berlusconi e alla vittoria di Prodi. C’è anche questo nel curriculum di Raimondo Mesiano. Apriremo così uno dei nostri articoli” Capezzone è estasiato: “I miei ipocriti complimenti, Vittorio. Io e te assieme potremmo fare grandi cose. Non c’è culo che non potremmo rendere scintillante unendo la forza delle nostre lingue.” Daniele si ritiene soddisfatto, convinto che la bomba de Il Giornale sia sufficiente a scagionare Berlusconi da tutte le accuse orribili che gravano su di lui. Prima di sciogliere la seduta dà le ultime direttive: “Belpietro, tu intanto continua a infangare Di Pietro, Agnelli, i tre candidati delle primarie del PD, Saviano, Santoro, Che Guevara, Gino Strada, Fini e chiunque altro ti venga in mente.” “Non ti preoccupare. Domani usciamo con un pezzo titolato Saviano scrive. Ma è la polizia che arresta; in prima pagina..” “Strepitoso. Quando tu e Emilio Fede fate passare Saviano per un venduto alle spese del cittadino mi fate venire voglia di fare il giornalista. Pensate a cosa sarei in grado di fare, con la mia totale assenza di senso del pudore. Avrei già in mente un articolo… Barack Obama nazista. Comunque, bando alle ciance, andate a lavorare tutti quanti. E tu, Brachino...” “Sì?” “Fuori dai coglioni.”


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SCIENCE

La Nasa, la settimana scorsa, ha bombardato la superficie lunare alla ricerca di acqua. Purtroppo nessuna traccia del prezioso liquido; né delle armi di distruzioni di massa. Gli americani sono convinti che per trovare una cosa non ci sia niente di meglio che lanciare una bomba. Pensavo fosse una stronzata e invece no. L'altro giorno, non trovavo le chiavi. Così ho

Messo un petardo dentro al cassetto e, dopo la deflagrazione, ecco che le chiavi erano le uniche cose rimaste intere li dentro. Un gruppo di scienziati è riuscito a manipolare i neuroni di alcuni insetti, manipolando i ricordi nella loro memoria. L'esperimento è andato talmente bene che quasi tutti gli insetti adesso sono

davvero convinti di essere i conduttori di Porta a Porta. Cina, creato un buco nero in laboratorio. Gli scienziati sono entusiasti, ma ci vorrà del tempo prima che qualcuno provi ad infilarci il proprio uccello.


I documenti segreti fra Stato e Mafia

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Scritto da Gaspare Bitetto illustrato da Ste

Molti anni fa, in un paese lontano lontano, tra Brembate di Brianza e Vergate sul Membro, viveva un piccolo uomo che sognava di essere Re. Tutti lo conoscevano col nome di Silvio IV. Ma il Re era Elvis, col suo ciuffo a banana e i suoi vestiti sgargianti, così il piccolo uomo fu costretto ad accontentarsi del titolo di Presidente Imperatore. Silvio IV era roso dall'invidia. Lui, nella sua vita, era stato tutto: operaio, gelataio, cantante, palazzinaro, sportivo, editore, imprenditore, massone, corruttore e, a detta di alcuni, anche mafioso, ma dalle sfide col Re usciva sempre sconfitto. Non era forse sufficiente accaparrarsi l'apprezzamento del popolo col monopolio dei mezzi d'informazione? non bastava denigrare gli avversari, comprare voti, favorire in modo illecito gli amici, distendere le rughe e rinfoltire la chioma? che aveva il Re che a lui Mancava? Nella grande città in cui Silvio imperava ci si divertiva molto. Ogni giorno arrivavano stranieri da respingere e impallinare, gay da accoltellare, comunisti più belli che intelligenti e tante, tante bambine in età da marito, che scaldavano letti su cui altre bambine si destreggiavano in capriole, contorsionismi ed acrobazie, delle quali ben pochi saprebbero narrare. Silvio era buono con loro, e le omaggiava con ninnoli e canzoni.

Un giorno si presentarono a corte due strani figuri: alti, ma bassi, magri, ma grassi, dolci, ma gabbani e chiesero di essere ricevuti in udienza dall'Imperatore. Al cospetto di Silvio, i due dissero di essere dei famosi tessitori, degli stilisti apprezzati in tutto il mondo, e di avere con loro la stoffa piu straordinaria che si poteva immaginare. Non solo i disegni e i colori erano di singolare bellezza, ma i vestiti fatti con quella stoffa avevano lo strano potere di far apparire chi li indossava immune ad ogni reato e, di conseguenza, incredibilmente potente. "Sarebbero davvero vesti meravigliose!" pensò l'Imperatore "Con quelle addosso, potrei risolvere tutti i miei problemi e impossessarmi del titolo di Re! Nemmeno Elvis ha dei vestiti


del genere! Li voglio!", così diede molti soldi in mano ai due tessitori affinché comiciassero a lavorare. Così furono montati due telai, uno in un'enorme Camera, l'altro in un enorme Senato, e i due stilisti si misero all'opera. Chiesero senza complimenti i migliori cibi, i migliori vini, le migliori donne dell'impero, le migliori droghe e, nel caso di trasferte, auto di lusso, aerei, e ogni tipo di agio, "lavorando" così senza mai smettere, fino a tarda notte, ogni giorno, per mesi. Tutti gli abitanti della città sapevano dello straordinario potere della stoffa, e ognuno era desideroso di conoscere cosa sarebbe successo all'Imperatore una volta che avesse indossato le magiche vesti. "Manderò dai tessitori il mio vecchio, bravo Ministro!" pensò l'imperatore."Egli può vedere meglio degli altri che figura fa quella stoffa, perchè è intelligente, è furbo, è Angelino, e non c'è nessun altro che sia come lui all'altezza del proprio compito!". Quella sera stessa, il fido Ministro raggiunse i tessitori. “Non è forse una bella stoffa?" dissero i due stilisti, mostrando al Ministro il loro lavoro. "Trama e ordito sono intessuti tra di loro con un

nodo speciale, inventato apposta per l'occasione: il Nodo Alfano. Non tutti sanno realizzarlo, ma noi sì" e gli mostravano e gli spiegavano il bellissimo disegno sovversivo che stavano realizzando. "Sì, è proprio la stoffa piu bella del mondo!" disse il Ministro. Tutti i cittadini discorrevano di quella stoffa magnifica, tanto che Silvio stesso volle andare a vederla mentre era ancora sul telaio. Con uno stuolo di uomini scelti, si recò prima alla Camera, poi al Senato. “Oh! bellissimo!" disse. "Vi concedo la mia suprema approvazione!" e annuiva soddisfatto, contemplando il telaio vuoto. Poi aggiunse: "Farò benedire le vesti che state preparando al Cappellano Mills, e le indosserò nel giorno del grande corteo, quando in piazza, con me, scenderà il 68,4% del popolo, tutti i miei ammiratori. Sarà un grande giorno. Sarò finamente il Re!". Così l'imperatore diede ai due stilisti la Croce di Cavaliere da appendere all'occhiello e il titolo di Nobili Tessitori. Quando, infine, giunse il giorno concordato per la consegna degli abiti, i due tessitori furono convocati a corte. "Ecco, i vestiti sono pronti! Ecco i calzoni, ecco la giubba, ecco la bandana! E' una stoffa leggera come una tela di ragno! Si potrebbe quasi credere di non avere niente indosso, ma è appunto questo il suo pregio! e se qualcuno trovasse dei motivi per storcere il naso, sarebbe di certo un comunista! E adesso, vuole la Sua Imperiale Maestà graziosamente consentire a spogliarsi? Così noi le potremo mettere questi vestiti nuovi proprio qui, dinanzi alla specchiera, accanto al letto grande" "Dio, come sta bene! Come donano grazia alla sua persona questi vestiti!" dicevano tutti, pur non vedendo alcun abito, tanta era paura la di essere additati come comunisti "Che disegno! Che colori! Che tessitura perfetta!". "Si, eccomi pronto!" rispose Silvio. "Non è vero che sto proprio bene?" E si rigirò un'altra volta davanti allo specchio fingendo di contemplare la sua tenuta di gala. I ciambellani, che dovevano reggere lo strascico, finsero di raccoglierlo tastando per terra, e si mossero stringendo l'aria e, così, l'imperatore aprì il corteo sotto al sontuoso baldacchino di Putin, mentre la gente, per strada e alle finestre, stava a guardare. "Dio! Sono di una bellezza incomparabile, i vestiti nuovi dell'imperatore! Che splendida coda dietro la giubba! Ma come gli stanno


bene!" urlava il Cortigiano Bondi. Nessuno voleva ammettere di non vedere nulla addosso a Silvio, almeno fin quando un bambino gridò: "Ma se non ha niente indosso!". "Signore Iddio! La voce dell'innocenza!" disse il padre "Un comunista!" gridò il Cortigiano Bondi. "Non ha niente indosso! C'è un bambino che dice che non ha niente indosso!" cominciò a dire più di qualcuno. "La sinistra sta preparando un Colpo di Stato!" urlò un nano che passava per caso. "Non ha proprio niente indosso!" urlò tutta la gente. "Se serve mi scuso" dichiarò, infine, lo scemo del villaggio. Così, i 15 vecchi saggi dell'impero si riunirono per fare luce sulla questione, e dopo un paio di giorni di consulta, dichiararono ufficialmente che l'Imperatore era nudo. Silvio si sentì rabbrividire. "Cosa dite?" sibilò "siete tutti contro di me? Sono il Presidente Imperatore più perseguitato degli ultimi 150 anni! Ma me la pagherete! I vostri piani eversivi non batterano mai i miei! Vedrete di che pasta sono fatto!" e, stracciandosi di dosso le ipotetiche vesti, urlò: "Ecco, riprendetevi le vostre Stole di Golpe!".

Accortosi che nessuno l'ascoltava, l'Imperatore si mise a correre verso palazzo e lì si rintanò, colmo di tristezza e furia, urlando a squarciagola verso la servitù: "Portatemi Little Tony! E tutti i suoi vestiti!". Silvio si rivestì in fretta, si armò degli zatteroni e degli occhiali da sole che si era appena procurato e si affacciò dal balcone, coi pugni sui fianchi e l'aria di sfida, guardando verso il palazzo del Re. Fu solo a quel punto che il Re si affacciò dal suo balcone, sorrise smagliante, accarezzò il suo ciuffo a banana e, guardando verso il palazzo dell'imperatore, intonò: "You look like an angel, walk like an angel, talk like an angel. But I got wise: you're the devil in disguise", per poi tornare nelle sue stanze, avvolto da una soffice nuvola dorata. Era iniziato un nuovo giorno, per tutto l'impero.


Trashabile la rubrica internazionale di Volpe da oggi, col 5% in più di Jonathan Grass!

Panama No, a Panama non è successo niente, Panama è il cappello introduttivo che mi avete richiesto. Obama Grande celebrazione per le doti profetiche della Volpe. Sfogliando lo scorso Trashabile potrete infatti vedere che avevo detto “aggiudicato al signore abbronzato”, ormai Obama per antonomasia grazie al nostro premier. Obama si è meritato il Nobel per avere respinto una invasione di alieni guidando il suo caccia presidenziale. Come dite? Quello era Independence Day? E il nero non era il presidente? Eppure ero convinto di averlo visto al TG1 di Minzolini... Afghanistan L'Italia torna protagonista nella politica internazionale! Ovviamente, è solo grazie a un nuovo caso di corruzione. Sebbene non sia ancora certo, pare che l'esercito italiano pagasse abitualmente gli insorti afghani per non attaccarlo – insomma, una strategia non sorprendente, che dimostra come anche in Afghanistan siano molto conosciute le

interpretazioni di Christian De Sica nei film di Vanzina, al punto che qualcuno pensa che De Sica sia il premier italiano che va con le diciottenni e corrompe i giudici. Naturalmente questa pratica non scandalizzerebbe nessuno (generali inglesi e americani si sono guardati gli anfibi dicendo a bassa voce “noi facciamo lo stesso, la democrazia si esporta a bustarelle e missili”), ma noi italiani riusciamo sempre ad aggiungere quel tocco dilettantesco, da partecipanti alla Corrida, che ci rende così popolari fra le pseudodemocrazie occidentali: quando sono arrivati i soldati francesi a prendere in consegna la regione, non li abbiamo avvertiti e gli afghani incazzati per essere rimasti senza bustarella ne hanno fatti saltare per aria una decina. Honduras Dopo essere ritornato e aver sfidato gli ultimatum del regime, il deposto presidente Zelaya ha imposto, grazie all'appoggio internazionale, soprattutto del Brasile e dell'Organizzazione degli Stati Americani, il dialogo alla giunta golpista, e, pensate, in maniera del tutto pacifica! Si tratta di una prima mondiale non solo per l'America Latina, ma evidentemente non è abbastanza interessante per parlarne sui giornali italiani, dove campeggiano le fondamentali polemiche tra la Binetti e Rosy Bindi. Aspetta, continuo a fare confusione. Qual è delle due che ha fatto arrabbiare Berlusconi perché non gliel'ha data? Francia Sarkozy, dopo essere stato attento allievo di


Berlusconi, ha deciso che si può imparare molto anche da Bossi, e sta facendo pressioni per far avere al figlio di 23 anni, dal curriculum vuoto se non per qualche esame all'università, il posto di direttore dell'EPAD, il centro di sviluppo e progettazione di uno dei più importanti distretti economici di Francia, La Defense. Interpellato a riguardo, Sarkozy ha dichiarato: “Ho controllato, mio figlio prenderà 12'000 euro, proprio come i figli di Bossi. Credo che sia giusto che i nostri eredi ricevano lo stesso tributo dalla servitù della gleba. E poi io non avevo nemmeno la nazionale della Borgogna da fargli gestire.” Ne approfitto per una correzione: nell'ultimo numero ho detto che Renzo Bossi non ha la maturità, in realtà l'ha presa al quarto tentativo, con 69/100, nel luglio 2009. Io ci ho provato a farci querelare, gli ho anche mandato il link: mi ha risposto la sua badante dicendo che Renzo guarda solo le figure, ma che lei l'ha trovato molto divertente. Israele Ve lo ricordate? Quasi un anno fa, Israele invase Gaza e uccise oltre mille palestinesi,

Molti dei quali civili, perché Hamas gli sparava i razzi. Il rapporto Gladstone, commissionato dall'ONU sulla questione, ha denunciato crimini di guerra di varia natura da parte dei soldati israeliani e degli attivisti di Hamas. Grazie al cazzo, l'avevamo fatto anche noi di ScaricaBile. Ciò detto, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha deciso di rimandare la discussione a marzo 2010, perché se Israele fa un altro attacco questo Natale, si discute di tutto insieme dopo, mentre se non lo fa, tutto il resto del mondo se ne sarà dimenticato per allora. Birmania Ancora una notizia passata nel silenzio più totale. Il regime birmano (che si ostina a chiamare il posto Myanmar, un po' come se qualche matto volesse chiamare un pezzo d'Italia con un nome inventato tipo, che so, Padania) ha rilasciato 7'000 prigionieri fra i quali 100 prigionieri politici, in un primo tentativo di riavvicinamento con gli Stati Uniti e l'Occidente. “E gli altri duemila?”, hanno chiesto le organizzazioni umanitarie alla Clinton, la quale ha risposto: “Cazzi loro, Obama ormai il Nobel l'ha già vinto”. Cina Wow, oggi è la puntata dedicata ai poveracci dimenticati dei cinque continenti! Prime condanne a morte in Cina per la rivolta degli uighuri nello Xinjang. Laconico commentario del ministro della giustizia cinese: “A momenti condanniamo a morte la gente anche quando scoreggia in pubblico, figuriamoci quando contestano il regime.” Ok, lo so, da qualche parte ti annidi tu, sapientone sinologo che verrà a spiegarmi che la mia battuta è sbagliata perché in Cina la scoreggia è un atto positivo che rappresenta la venerazione per la ricetta per la pasta e fagioli tramandata dagli antenati. Beh, se è così vai a guardarti un film con le donnine nude e le ascelle rasate, perché ne hai bisogno.


(Blicero+Ste)


MelissaP2



G.


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