SAWARI

Page 12

Prospettive · Steampunk · di Vale Camp e Giulia Cremoni

Prospettive Steampunk

Il futuro di oggi nella storia di ieri di Vale Camp & Giulia Cremoni

Per parlare degli oggetti Steampunk, occorre prima chiarire a cosa ci riferiamo. Il termine “steampunk” è stato usato per la prima volta negli anni ‘80, dallo scrittore K.W. Jeter, che intendeva racchiudere sotto un’unica etichetta ambientazioni ed atmosfere letterarie ispirate al romanzo “La macchina del tempo” di H.G. Wells. Oggi lo Steampunk da semplice parola è diventato una vera e propria subcultura che influenza vari aspetti dell’arte e dell’estetica. Esso si rifà all’800 e adatta i tipici elementi dell’epoca vittoriana alla tecnologia moderna. Nel

mondo Steampunk si lascia volare l’immaginazione per fabbricare un numero infinito di artefatti e macchine, costruiti attraverso conoscenze non esistenti all’epoca, creando, per l’appunto, un accostamento anacronistico. Accanto ad oggetti più antiquati, funzionanti anche grazie al vapore, gli steampunkers modificano oggetti tecnologici come computer, iPod e chiavette usb, dandogli l’aspetto di pezzi antichi, ma mantenendo la funzionalità odierna, cercando di nascondere tutto ciò che può ricordare il design contemporaneo. I materiali che vengono impiegati

maggiormente per la modifica di artefatti sono legno, cuoio, ferro, ottone, rame e latta, perché erano quelli più utilizzati all’epoca. Navigando nel web ci si può imbattere in molti siti in cui gli stessi artisti danno istruzioni su come creare un prodotto steampunk, come nel blog di Richard Nagi. Nonostante la facilità con cui si possano trovare manufatti di questo tipo, ci siamo interessate in modo particolare a Wozniak’s Conundrum (nella foto), progetto di Steve La Riccia. Egli ha rimontato un Macintosh funzionante del 1991 secondo lo stile ottocentesco arricchendolo

12


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.