Bilancio 2011: Le voci dello staff

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BILANCIO 2011 | ASCOLTIAMO LE VOCI

LE VOCI DELLO STAFF Mi chiamo Silvia Allegro, ho 33 anni e lavoro dal 2008 a Save the Children dove attualmente coordino le attività relative al contrasto della pedopornografia nell’Unità Minori e Nuovi Media nel Dipartimento Programmi Italia-Europa. Di formazione sono una psicologa dell’età evolutiva, specializzata sull’abuso e il maltrattamento di donne e bambini: negli anni Save the Children si è avvalsa delle mie specifiche competenze professionali per seguire diversi progetti, oltre al lavoro continuativo nell’ambito di Minori e Nuovi Media. Questo mi ha permesso di sperimentarmi in contesti sempre nuovi, nei quali ho visto l’Organizzazione stessa crescere.

Mi chiamo Luisa Altobelli, ho 31 anni e dal dicembre del 2009 lavoro nel dipartimento Programmi Internazionali di Save the Children. Non è facile, ma credo che lo sviluppo non possa prescindere dalla partecipazione e dall’empowerment dei soggetti coinvolti e sono convinta che un mondo che garantisca il rispetto dei diritti umani ad ogni essere umano, sia non solo possibile ma fortemente auspicabile. Per questo credo nel lavoro che Save the Children porta avanti in stretta collaborazione con le comunità locali in un’ottica che favorisce un approccio innovativo, cercando di garantire risultati su larga scala e soprattutto soluzioni che siano a misura di bambino.

Luisa Altobelli Asia and Latin America Regional Programme Officer Silvia Allegro Expert in protection against child abuse

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Esattamente 12 anni fa iniziai a lavorare in Save. Non ci pensai due volte a lasciare il mio lavoro “certo” per un posto di lavoro ancora da costruire. Numeri, regole e procedure da far seguire finalmente avevano uno scopo. Eravamo solo in tre all’inizio. Direttore, Responsabile Marketing ed io che ricoprivo tutti i rimanenti ruoli ma ben presto divenimmo una grande famiglia. Tutte persone competenti, professionali ed estremamente motivate. In quella primavera del 2000 feci una promessa a me stessa, non avrei per nessun motivo abbandonato il mio obiettivo: contribuire a migliorare la grave situazione in cui si trovano, non per loro scelta, milioni di bambini.

Mi chiamo Lorenzo Catapano, ho 32 anni, e in Save the Children ricopro il ruolo di responsabile dell’area Digital Media. Da quando sono arrivato, circa due anni fa, ho capito subito che i miei studi di ingegneria informatica e le mie precedenti esperienze professionali nell’ambito web mi avrebbero consentito di contribuire attivamente alla causa dell’Organizzazione, sviluppando e ampliando al tempo stesso le mie competenze. Le risorse e la fiducia che mi sono state date dimostrano quanto Save creda nell’innovazione e quanto sia orientata allo sviluppo di nuovi canali di comunicazione digitale.

Marilena Petrucci Administration Head of Department

Lorenzo Catapano Digital Media Head of Unit

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È vero: noi non siamo in Africa e a volte ci sentiamo volontari di “serie B” perché percepiamo la semplicità del nostro ruolo nei confronti di chi la battaglia alla povertà la combatte in prima linea. Il nostro è un impegno molto più semplice. Ma non è meno importante ed ha la sua forza nel coinvolgimento delle persone, proprio a supporto di quelli che sono in “prima linea”. Siamo volontari di Save the Children, orgogliosi di fare parte di un’Organizzazione sempre vicino agli ultimi, a quelli che non vincono mai. Noi ci siamo con il cuore, con la testa, a volte anche di persona: ognuno dà quello che può, quando può, come può. Personalmente non so se inizierei mai a cercare una persona che mi dia un milione, ma sono pronto ora, in questo preciso momento, a partire per cercarne un milione che mi diano un euro soltanto…

A me è toccato l’onore ed il piacere di creare e di portare avanti questa bellissima collaborazione con Save the Children Italia che ci ha permesso di unire la nostra attività come scuola di Inglese alla beneficenza, educando i nostri studenti ad aiutare i bambini del mondo ed aiutando i dipendenti di Save the Children a migliorare il proprio inglese per poter comunicare al meglio proprio con il mondo da aiutare. A distanza di quasi 10 anni mi rende felice, ed in qualche modo orgoglioso, aver contribuito a portare questo esempio di cultura benefica anglosassone nelle case del nostro paese che tanto può dare per il benessere dei bambini di tutto il mondo!

Manuel Carcassi Direttore Generale New English Teaching Luciano Coordinatore del gruppo di volontari di Genova

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Nel 2011, come Save the Children Italia, abbiamo concretizzato la Policy di Tutela dei minori da ogni maltrattamento, abuso o forma di sfruttamento sessuale negli aspetti fondamentali e quotidiani del nostro lavoro. Più di 100 operatori di Save the Children attivi in Italia hanno ricevuto il training di base per garantire che i bambini e gli adolescenti con cui entrano in contatto siano sempre adeguatamente protetti da ogni forma di maltrattamento, abuso o sfruttamento e che i nostri interventi non aumentino mai la loro vulnerabilità. Alcuni dei ragazzi e delle ragazze ci hanno aiutato a realizzarlo. Il loro punto di vista e le loro indicazioni sono fondamentali: i bambini, le bambine e gli adolescenti infatti, e senza nessuna distinzione, devono poter conoscere la nostra Policy e aiutarci a renderla efficace e alla loro portata.

Laura Lagi Child Safeguarding Policy Manager

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Nel 2008 sono entrato nel Consiglio Direttivo di Save the Children Italia. È un’organizzazione in crescita, ricca di valori ed ideali, composta da giovani professionisti che con grande dedizione e competenza lavorano a favore dei bambini in difficoltà nel mondo. Vedendo i ragazzi di Save the Children ho capito che la loro è una missione, una scelta di vita a favore dei più deboli. Ma questa motivazione ed entusiasmo sono guidati da rigorosi obiettivi e strategie globali e locali, sviluppati con grande professionalità e del tutto comparabili a quelli di grandi aziende. Quattro anni interessanti e coinvolgenti!! Grazie a tutti i ragazzi di Save the Children per il loro lavoro appassionato e professionale.

Vito Varvaro Vice Presidente Esecutivo di Marcolin e Presidente Cantine Settesoli, membro del Consiglio Direttivo di Save the Children Italia


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LE VOCI DEI BAMBINI Sono molto grata a tutti voi. Voglio condividere quello che imparo con i miei amici nel villaggio e a scuola.

Beatrice, una bimba malawiana di 11 anni non vedente da un occhio. Grazie al nostro programma di promozione dell’alfabetizzazione e al supporto costante di una nostra operatrice, la piccola ha imparato a leggere e si è appassionata alla lettura.

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Sono molto grata a Save the Children per aver aiutato mia figlia e per il suo impegno nell’insegnare a tante altre madri come salvaguardare la salute dei propri bambini.

Lemene, mamma di Moranise, 9 mesi. La bimba, gravemente malnutrita, è stata curata in una nostra postazione sanitaria. Pian piano ha iniziato a riprendere peso e a star bene.

Mi hanno insegnato che quello che dico ha un valore, che dobbiamo rispettare noi stessi e i nostri insegnanti.

Alexander, 11 anni, emarginato nella sua scuola, in un’area rurale del Nicaragua, per i suoi ritardi mentali. Le nostre sessioni di formazione hanno migliorato l’atteggiamento di alunni e insegnanti verso il bambino, restituendogli la voglia di imparare.

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Sono felice che Save the Children abbia aiutato la mia scuola. Il suo supporto mi ha permesso di crescere e migliorare e sono sicura che questo mi aiuterà ad avere un futuro migliore.

Anduela, una ragazzina albanese di 15 anni che ha beneficiato dei nostri programmi per lungo tempo. Ora è pronta per la scuola superiore e sogna di diventare una pediatra da grande.

Ammiro tanto quello che Save the Children fa per i bambini afghani. Prima del suo intervento, ero molto timido e la mia famiglia non aveva i soldi per mandarmi a scuola. Ora mi sento più sicuro di me e sono capace di leggere e scrivere.

Ahmad, un bimbo afghano di 11 anni che grazie al nostro centro per Bambini di Strada ha potuto studiare e avere un posto sicuro in cui giocare.

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LE VOCI DEI SOSTENITORI

Cara Save the Children, mi chiamo Serena, ti scrivo per dirti che non sono una signora adulta, ma una bambina di 9 anni. (…) Da due anni ti mando la mia offerta per i tuoi bambini. I soldini li guadagno facendo dei lavoretti con le perline che poi vendo. Spero di riuscirci anche quest’anno. Mando tanti baci ai bambini.

Serena Tabai Piccola sostenitrice “una tantum” di Marcaria (Mantova)

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In occasione del nostro matrimonio, abbiamo scelto le bomboniere porta-confetti di Save the Children. In questo modo, abbiamo voluto contribuire alla realizzazione degli importanti progetti di questa organizzazione e ad esaudire qualche piccolo desiderio dei bambini cui sono destinati. La gioia che ci ha accompagnati nella scelta di questa bomboniera solidale è stata la stessa che abbiamo letto negli occhi e nei commenti di tutti i nostri ospiti e di tutti coloro a cui l’abbiamo consegnata!

Ketty e Gigi di Pinerolo (Torino) si sono sposati il 6 marzo 2011

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Pochi giorni fa ho ricevuto il messaggio del piccolo Sandikonda, e devo manifestare tutta la mia gioia ed il piacere che mi ha fatto nel ricevere la letterina, per farmi sapere le sue condizioni ed i luoghi dove vive! È stato un piacere venire a contatto con un gruppo serio e organizzato come il vostro, è stupefacente la rapidità e completezza di feedback, credo che in questo caso sia principalmente grazie alle persone reali che ci sono dietro e che mi auguro siano strepitose e speciali come quelle che ho incontrato. Complimenti all’associazione, vi auguro tanto successo nel lavoro che portate avanti. Grazie di cuore.

Elisa Ginetta Maioli Donatrice Save the Children di Correggio (Reggio Emilia)

Giovanni Grosso Sostenitore a distanza di Foggia

Vi ringrazio per la mail di benvenuto e per il tempo che dedicate a chi ha tanto bisogno d’aiuto. So che la mia è soltanto una piccolissima goccia in un oceano di bisogni ... Vorrei poter fare di più! Grazie ancora per il prezioso lavoro che svolgete.

Marina Ciaramitaro Sostenitrice “Io Save the Children” di Palermo

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lE vocI dei partner La collaborazione con Save the Children ci ha dato grandi soddisfazioni e nel corso di emozionanti field trip - che hanno coinvolto me in prima persona assieme ad alcuni dipendenti dell’Azienda, ma anche diverse celebrities - ho potuto toccare con mano il significato e l’entità degli sforzi di ricostruzione messi in atto da Save the Children grazie al nostro contributo e apprezzare di persona quanto la generosità dei singoli possa fare la differenza. Tutte queste iniziative sono state accolte con grande entusiasmo dai nostri clienti e anche dai nostri dipendenti, generando così una positività reale e condivisa. Sono estremamente orgoglioso di constatare che il nostro aiuto sta già facendo la differenza nella vita dei bambini più bisognosi e guardo con entusiasmo alla prospettiva di continuare a sostenerli nei prossimi anni …”

Francesco Trapani CEO Bulgari

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IKEA ritiene che l’educazione sia il miglior investimento che si può fare nella vita di un bambino. È per questo che ogni anno, grazie alla Soft Toys Campaign, i nostri giocattoli, i nostri clienti e i nostri dipendenti si mettono di impegno per tradurre questo pensiero in realtà. Una realtà che nel 2011 ha raggiunto un risultato davvero eccezionale: abbiamo raccolto oltre 1 milione di euro che verranno utilizzati da Save the Children per garantire il diritto all’istruzione per centinaia di migliaia di bambini di 8 paesi dell’Asia e dell’Europa orientale. Un traguardo che ci riempie di orgoglio e che ci spinge a rafforzare ulteriormente il nostro impegno a fianco di Save the Children, dalla parte dei bambini.

Valerio di Bussolo PR Corporate & Social/Environment Manager Ikea Italia

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Abbiamo deciso di sostenere Save the Children per comunicare qualcosa di importante con il bene pi첫 prezioso che abbiamo, la nostra maglia viola che portiamo sul petto. Nessuno pi첫 di noi sa cosa vuol dire lavorare e ragionare come una squadra unica e compatta per cui spero che con questo nostro piccolo grande contributo tutti insieme possiamo fare una grande squadra per portare avanti la campagna Every One di Save the Children.

Sandro Mencucci Amministratore Delegato ACF Fiorentina

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Etiopia, Agosto 2011 - Ogni giorno facciamo centinaia di chilometri per visitare diversi centri dove si combatte la malnutrizione e l’effetto detonante che questa ha sulle più banali malattie come morbillo, infezione intestinale, malaria o polmonite. Al Karat Health Centre c’è un enorme tendone arancione, con tanti letti per terra per mamme con bambini sotto i 6 mesi con problemi alla muscolatura, all’ossatura ma anche a livello epidermico. Giriamo un appello per dire che l’intera cura costa 2 euro. Faccio molta fatica a girare quello spot. Un bimbo strilla in modo dilaniante e con lui, come qui succede in continuazione, non c’è la mamma ma una sorellina che avrà avuto 4-5 anni e lo tiene in braccio come una vecchia sa fare col nipotino. Quando finalmente finiamo la registrazione mi devo allontanare. Piango lacrime silenziose con gli occhi sbarrati e sulla strada del ritorno mando un messaggio alle persone più care. Che dice così: “La rassegnazione, le mamme bambine e i bambini adulti, la puzza della vita, la fame e la nausea,

Caterina Guzzanti Attrice

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la disperazione, gratitudine e rancore, altruismo e senso di colpa, la sopravvivenza, la puzza della morte. Il pianto.”Quando sono tornata ho capito che tutto quello che racconti qui appare come un luogo comune, la fame… l’ingiustizia… gli occhi dei bambini… mentre invece quando sei lì, come un’illuminazione la concretezza di queste stesse ti colpisce ed è talmente violenta che libera il luogo comune dal pietismo che lo caratterizza. E capisci che il mondo è quello lì e non questo perché loro sono molti più di noi. E vorresti solo scuotere ogni persona che incontri e incontrerai nella tua vita e dirle “Ooh! tu hai il super poter di salvare delle vite!! Sei un privilegiato e se non lo fai che campi a fare? Non devi neanche alzare il sedere dal divano basta prendere il cellulare e mandare un sms o fare una telefonata al numero che appare sul tuo bel televisore… Altro che suv! Il lusso più sfrenato che c’è: salvare i bambini. Forza un po’! Save the Children!?

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